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Autore: Lully Cullen    18/09/2011    16 recensioni
Rilessi un’ultima volta quel foglio. Non poteva essere vero.
Si dichiara, che Isabella č stata affidata alla custodia adottiva dei coniugi Renče e Charlie Swan, e che i genitori biologici Jenna e Aaron Hale hanno acconsentito ad affidare ai signori Swan la loro figlia biologica.
New York, 14 Settembre 1992
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Buongiorno popolo e buona domenica!!

Come va?

Allora, leggendo attentamente le vostre recensioni, ho notato che si sono create due correnti: quelle Pro- Edward, e quelle Contro- Edward. Addirittura è nato il Team Damon. Quindi.. cacchio sono nei casini ._.

Magari uno sarà il marito e l'altro l'amante... mmmh.. scherzo XD

Vi dico la verità, all'inizio ero partita con l'idea della love story.. ora non so che fare, sto prendendo in considerazione anche l'idea che Bella non torni più con Edward.. Sono molto combattuta anche io; quindi sarà una decisione dell'ultimo momento.

Bon, vi lascio al capitolo!

Ringrazio come sempre tutte! Vi adoro!

Ps: se trovate qualche lettera mancante, è perchè la mia tastiera sta esalando l'ultimo respiro. Nonostante abbia riletto il capitolo, qualcosa può sempre sfuggire.

Un bacione, Lully Cullen.

Capitolo 22.

Quando il futuro è architettato
da un carosello di idioti in esibizione
faresti meglio a mentire piano

( Violet Hill- Coldplay)

 

 

 

Soffocai il quinto sbadiglio della serata,e mi sedetti sul divanetto del salotto. Fortunatamente gli ospiti stavano andando via, e io sarei potuta andare anche a dormire: erano le quattro del mattino, e sentivo gli occhi chiudersi dalla stanchezza. Poggiai la testa sul dorso del divano e chiusi gli occhi.

<< Bells, ma stai dormendo? >> Aprii un occhio e vidi chinato davanti a me Aaron.

<< L'hai svegliata, che ti costava prenderla in braccio e portarla fino a su? >> Lo rimproverò Jenna. Lui si voltò verso la moglie , e poggiò le mani sui fianchi.

<< Non sapevo se era in fase Rem, o stava dormendo, così l'ho chiamata, e ha aperto gli occhi. Non prendertela sempre con me, prenditela con lei che si è svegliata! >Finì Aaron guardandomi.

<< Tesoro, la festa è finita. Sono rimasti sono i Cullen, Rosalie e Jazz, e Cass e Jake. >> Mi informò Jenna sedendosi accanto a me.Annuii e chiusi nuovamente gli occhi, però li dovetti riaprire poichè sentii le sedie spostarsi.

I miei fratelli si erano seduti affianco a me, e Taylor si tolse le scarpe dal tacco vertiginoso, per poi massaggiarsi i piedi.

<< Allora Bella, quanto tempo resterai a New York? >> Domandò Rose mentre si sedeva di fronte a me.

<< Tra due giorni. >> Le risposi.

<< Come mai così poco? >> Jaz.

<< Devo andare a studiare >>li risposi. Edward era stato per tutto il tempo appoggiato allo stipite della porta e con lo sguardo rivolto all'esterno della casa.

<< Diei che è ora di andare >> Jake si alzò, seguito a ruota da tutti gli altri.  Ci salutarono e mentre si stavano avviando alla porta, la nostra attenzione fu catturata da urla e pianti.

La paura si impossessò di me, mi voltai e vidi Robert in cima alle scale.

<< Mama..mammì >> Urlava mentre piangeva.

<< Stai fermo lì Rob >> Presa dalla paura che potesse cadere corsi verso di lui, e lo presi in braccio. Lui mi cinse il collo con le sua manine paffutelle, e poggiò la testa nell'incavo del mio collo.

Iniziai ad accarezzare i suoi riccioli biondo cenere, e poi passai alla sua schiena. Il pianto si arrestò, alzò la testa e mi guardò.

<< Mammì..parita. >> Mormorò convinto. Trattenni una piccola risata.

<< Mammina era sparita? >> Lui annuì e mi mise le mani in faccia, tirandomi le guance. Questa cosa l'aveva imparata da Damon, che aveva preso le mie guance come anti stress, invece Rob, lo vedeva come un segno di amore.

<< E chi l'ha presa?>> Indicò un punto alle mie spalle, e solo allora ricordai degli spettatori. Vidi lo sguardo incredulo dei Cullen, e dei miei cugini, per passare poi a quello agitato dei miei familiari, e dei miei migliori amici.

<< Nonno Ron>>. Arrivò un Damon trafelato.

<< E' scappato mentre dormivo! Scusa B., è la prima volta che succede! >> Dopo un pò si guardò intorno. << Mi sono perso qualcosa? C'è una festa in famiglia? >> Scossi il capo.

<< Maledizione >> mormorò a denti stretti.

<< Maledizione, maledizione! >> ripetè Rob, iniziando a ridere.

<< Non si dice >> lo ripresi << Lo dicono solo i grandi! >>.

<< Maledizione, maledizione! >> Continuò ridendo.

<< Quello è tuo figlio? >> Domandò Rose, facendo passare lo sguardo da me a lui.

<< No, sono quei bambolotti che ti danno a scuola per fare il corso di genitore. Ma a Bells hanno deciso di darlo vero. >> Rispose Damon alzando gli occhi al cielo.

<< Non l'ho chiesto a te >> Rispose furente.

<< Rose, si è mio figlio. >> dissi con orgoglio. Non mi interessava cosa avrebbero pensato, era mio figlio.

<< Perchè non ci hai detto niente? Chi è il padre? >> Scossi il capo e guardai Aaron in cerca di aiuto.

<< Ragazzi, penso sia meglio che andiate via.>>

<< Andare via? Zio, non siamo forse anche noi parte della famiglia? Perchè non ci avete detto niente? >> scossi il capo di nuovo. Non sapevo cosa fare, dire la verità forse, era la cosa migliore; poi sarei tornata a Phoenix, e non avrei rivisto più i Cullen.

<< Non vi ho detto niente per paura Rose. >> Dissi guardandola.

<< Paura di cosa? Di noi? Siamo i tuoi cugini, maledizione! >> intervenne Jasper.

<< Maledizione, maledizione! >> Tornò a ripetere Rob.

<< Rob, piantala di dire quella parola. >> guardai di nuovo i miei cugini; << Perchè non venite domani, così ne parliamo? >> sperai che accettassero la mia proposta, ma mi sbagliai.

<< Chi è il padre? >> Edward, prese parola, continuando a guardare mio figlio.

<< Non sono affari che ti riguardano, Rosso >> Damon si parò  davanti a me.

<< Sei tu >> mormorò Alice incredula, rivolta al fratello,mentre fissava Rob.

<< Nana, quanto hai bevuto questa sera? Gli ubriachi a casa, forza uscite da qui >> gli intimò Damon spazientito.

<< E' mio figlio? >>mormorò Edward avvicinandosi.

<< NO! Quante volte ve lo devo ripetere! Nana, così gli dai false speranze, portati il Rosso a casa,e sparisci >> Rob iniziò a piangere, capendo che l'atmosfera, intorno a lui, stava diventando pesante.

<< E' mio figlio! >> Edward continuò ad avanzare.

<< Si >> risposi Snervata.

<< No! >> disse allo stesso tempo Damon, che poi si voltò verso di me.<< Che fai? Mi contraddici davanti a lui? >> mi domandò alzando un sopracciglio.

<< Tanto è inutile. >> spostai lo sguardo su Edward.<< Se pensi di avere qualche pretesa su di lui, ti sbagli di grosso. E' mio figlio, tu sei solo il padre biologico, e nient'altro. Mettitelo bene in testa. E ora esci fuori di qui, non voglio vederti mai più in vita mia. >>

<< Bella, è mio figlio, maledizione! Come puoi pretendere che lo ignori? >> mi domandò mettendosi davanti a Damon, che si era parato davanti a me.

<< Dovevi pensarci prima di scoparti quella puttana >> Gli rispose D., al mio posto.

<< Io non mi sono scopato nessuno, e tu stai zitto.>> Si mise le mani tra i capelli e mi guardò. << Bella, ti prego, credimi! Kirisha mi ha drogato quella sera! Io ti amo! Non avrei mai potuto tradirti con qualcun'altra. Ti prego Bella. Ho i test a casa! Domenica mattina mi sono sentito male, ho avuto delle crisi epilettiche e mi hanno fatto gli esami..Bella,c'è scritto che c'erano tracce di droga nel mio sangue. Bella... ti prego. Credimi. >> la sua voce si ruppe, e i suoi occhi diventarono lucidi. Abbassai gli occhi.

<< Sei molto.. convincente. Ma..non posso >> Dissi prima di dargli le spalle ed entrare in camera.

Credergli o no? Questo era il problema.

 

 

   
 
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