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Autore: mercury259    16/05/2006    4 recensioni
siamo dopo la guerra contro Voldemort, i tre hanno vinto. Ma per uno sciocco errore si separeranno, Ron e Hermione non si parleranno per diversi anni. durante questo tempo i due cambiano. é la mia prima fanfiction vi prego RECENSITE!!!! Mercury
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 4: Non credo I gufi volavano alti scrutando la notte con i loro occhi dorati, la luna illuminava la loro caccia, le stelle gli indicavano la rotta. Era una notte tranquilla. Erano passate da poco le cinque, Ron si svegliò tutto sudato, qella notte non aveva fatto altro che sognare gli anni passati, la guerra, le tante donne avute prima, che aveva sempre considerato un vanto e adesso invece si rese conto quanto avesse sbagliato nel farle soffrire. Si alzò dal letto, se ne andò in cucina e, aprendo un armadietto, prese in mano una bottiglia di whisky incendiario. Voleva zittire quella voce che nella testa gridava “lei non centrava, non era colpa sua!!!!”. Lentamente alzò il gomito, appoggiando il vetro della bottiglia alle labbra, l’ odore del liquido gli riempì le narici e venne invaso da un senso di nausea. Fece cadere la bottiglia che si frantumò in mille pezzi. Non gli era mai successo. Si trascinò a fatica sul divano e si sdraiò, girò il viso verso il camino. Vide una cosa che non si aspettava di vedere: la foto. Non se la ricordava più, era l’unica rimasta, era l’ unica scampata al fuoco. Un sorriso era affiorato sulle sue labbra, Ron non se ne era nemmeno accorto, chiuse immediatamente la bocca, ma quella voce nella sua testa urlava ancora più forte di prima: “stai sorridendo!!!!!!”. **** Erano quasi le sette, Ron si alzò dal divano con un forte mal di testa. Non era riuscito a riaddormentarsi. Era confuso, doveva rimettere a posto le idee e l’unico modo era parlare con qualcuno. Ma i suoi amici lo avrebbero spaccato in due se si fosse presentato alle sette alla loro porta, mentre nella loro camera da letto c’era una bella bionda che dormiva tutta nuda. Ginny, ma certo, poteva parlare con lei. Avrebbe potuto camminare fino alla Tana, ci avrebbe messo un po’ ma nel frattempo avrebbe potuto pensare. Si vestì in fretta e, dopo aver posato un mantello sulle spalle, uscì. **** Si lasciò alle spalle l’ultima fila di case, davanti a lui solo campi, e file di alberi. Il sole spuntava in quel momento da dietro una collina, ma il cielo era ancora scuro. Ron pensava, ma più si sforzava di capire più si allontanava dalla meta. Era ancora sottosopra per quello che gli aveva chiesto Hermione, per ciò che lui le aveva risposto. Era certo che non sarebbero mai tornati amici, non riusciva a non soffrire nel vederla, anche se mascherava tutto con durezza e freddezza. Il cielo stava diventando sempre più azzurro. **** -Ron! Che ci fai qui a quest’ora?- Ginny era stupita; suo fratello passava raramente a trovarli e spesso lo faceva solo per vedere John. -Mi dispiace disturbarti, Gin.....ma ho bisogno di parlarti- sussurrò Ron pieno di vergogna. -Ron! Domani piove!!!- disse ironica la sorella -Entra dai-aggiunse la ragazza -Dormivi?- il ragazzo si trascinò in casa -No, John si è svegliato presto e la francesina su di sopra deve essere sorda!- Gin fece una smorfia. Ron sorrise. -Comunque cosa volevi dirmi?- la rossa moriva di curiosità. -Mi sento strano, non so perchè, non so bene come spiegare- Ron guardava la sorella supplicandola di non chiedere altro. - Hermione, vero?- Ron annuì. Sua sorella era un genio. - Ron è normale che tu ti senta strano, eri innamorato di lei, poi il tuo migliore amico la bacia e tu ci stai malissimo e ora l’hai rivista, è tutto normale- -Grazie per il riassuntino, ma fin lì ci arrivavo pure io. Questa volta è diverso, non è come prima.- il ragazzo la cercò con gli occhi disperato. Ginny guardò il fratello negli occhi: erano azzurri!! *Si stavolta è diverso* pensò dentro di sè. -Lei mi ha chiesto se potevamo ricominciare a frequentarci, come amici, però io ho rifiutato. Insomma non riesco più a pensarla come era una volta, non riesco più a immaginarmela curva su un libro. Lei, per me, non è più la ragazzina che mi faceva copiare i compiti, non è più quella con cui litigavo e io non riesco a figurarci di nuovo amici. No, non ci riesco.- Ron aveva abbassato lo sguardo -Ron è logico che Hermione negli anni sia cambiata, sei cambiato molto anche tu- -Lo so, è che insomma io l’ho amata tanto, e ora nel vederla di nuovo... cioè io ho sofferto troppo Gin, se dovessi soffrire ancora?- il tono del ragazzo era basso e malinconico. -Ron posso chiederti una cosa?- Ron la guardò negli occhi –Perchè non hai mai detto a Hermione che l’amavi?- Ron riprese a studiare i lacci delle sue scarpe, poi sussurrò -Io, quando andavo a Hogwarts non lo sapevo, poi c’è stata la guerra e lì ho capito quanto io l’ha amavo, ma io non volevo forzarla. Sai come è quando hai paura che tutto possa finire, devi fare in fretta quello che ti rimane da realizzare, e io non volevo che Hermione venisse a letto con me soltanto perchè, insomma, soltanto perchè non c’era nessun altro.- Ron aveva alzato la voce, dopo tanto tempo sfogarsi gli stava facendo bene-E quando poi io avevo deciso di dirglielo, c’è stato quel bacio e TUTTO È ANDATO A PUTTANE!!!- la sua voce divenne quasi un grido, ma riuscì a trattenersi. Ginny sorrise, non riusciva a crederci suo fratello era stato così dolce, non lo credeva capace di tanto affetto. Le voleva ancora bene, Gin ne era certa, quell’ ultima frase l’aveva pronunciata con tale tristezza. -Ron, io non posso fare nulla, ma sono certa che devi chiarirti bene questa situazione. Non è facile, certo, ma è l’unica cosa che puoi fare.- Ron si alzò dalla sedia e abbracciò la sorella. -Mi ha fatto bene parlare con te- sorrise. Poi si avvicinò alla porta e uscì dalla Tana salutando la sorella. **** La meridiana della chiesetta vicina segnava ormai le nove, Ron aveva deciso. Doveva chiudere con il passato, con gli anni di sofferenze, con quel bacio, doveva andare avanti. Ora lo aveva capito, ora si sentiva più tranquillo, finalmente sereno. Non gli importava più di nulla, lui doveva andare avanti. Vedeva ormai in lontananza delle casette dai mattoni rossi. 10, 12, 14,... 16 Era arrivato. **** Hermione sentendo bussare insistentemente alla porta, si asciugò il viso e uscì dal bagno. -Chi è?- chiese mentre raggiungeva la porta. -Ron ...Ron Weasley- disse lui ad alta voce. Hermione si accigliò un poco, ma aprì comunque la porta. -Credevo non volessi più vedermi, eri stato CHIARISSIMO- il suo tono era piuttosto alterato. -Ascoltami-cominciò lui calmo-l’altra volta mi hai chiesto se io mi fossi ubriacato a causa di una donna e io ti ho risposto di si- Hermione si stava arrabbiando. -Se sei venuto qui per farmi vedere la tua nuova fiamma, non mi importa Ron- Lui sorrise. -C’è una cosa che io non ti ho detto però- fece una pausa-non ti ho detto che si...insomma...quella ragazza... si... sei tu Hermione... sei tu quella ragazza- affermò in fine in tono convinto. Hermione lo guardò in viso, era basita da quello che lui le aveva detto. -Non potevo dirtelo, ero sconvolto- proseguì cercando i suoi occhi. -Il passato mi era caduto addosso, avevo faticato molto per dimenticare e poi...- Era entrato in casa e aveva chiuso la porta dietro di se, si era avvicinato a lei, che ora lo guardava in volto e le aveva posato le mani sulle spalle. Era successo! Si era perso negli occhi di lei, i bei occhi nocciola di lei. Le era vicino. Sentiva il suo profumo, piegò lentamente le ginocchia: le proprie iridi videro i bei capelli castani della ragazza, la sua fronte rosea e finalmente incontrarono le luci della ragazza, non le aveva mai osservate da così vicino, non si era mai accorto avessero delle sfumature verdi intorno alla pupilla. Piano piano le sfiorò il naso, il suo bel nasino, con il proprio. ............. -NO, tu non puoi insultarmi, non puoi dirmi che io non conto più nulla per te e poi quando ti va venire qua e baciarmi, non so come tu sia stato abituato ma io non sono una puttana Ron- Hermione si era sottratta a quel bacio, era arrabbaita! Come poteva lui giocare con i suoi sentimenti, come poteva? Ron si accorse di aver di nuovo errato. -Hai ragione, ho sbagliato, non volevo, ti prego perdonami.- sussurrò lui mortificato. -Però vorrei chiederti una cosa, prima di uscire da quella porta- Hermione alzò di nuovo il viso verso quello di lui-Se io non ti avessi insultata, se non ti avessi detto che non volevo più frequentarti, Ti saresti tirata indietro?- Hermione abbassò lo sguardo, giorni prima baciare Ron era la cosa che lei più desiderava al mondo, era addirittura arrivata, quando era depressa, a considerare un filtro d’amore, poi lui le aveva detto no e lei si era finalmente risolta a pensare a altri ragazzi a cambiare vita. E adesso lui arriva lì e la vuole baciare. Non capiva più niente, avrebbe solo voluto dimenticarlo, ma lui in quel momento era lì e la voleva baciare. Alzò il viso, ma lo voltò di lato, non voleva vederlo. - No, Non credo- mormorò infine. Ron fece un dolce sorriso e, dopo una carezza, lei lo guardò in volto, nelle chiare iridi. Ron non resistette oltre, le sfiorò le labbra con le prioprie. Hermione avrebbe voluto spingerlo via, aveva sofferto molto per le sue parole, ma le sue mani, come mosse da una forza invicibile, si aggrapparono alle spalle del ragazzo, le labbra si schiusero, la mora sentì in quel bacio l’anima del ragazzo. Lei ora non era più sulla terra era nel cuore di Ron, era in un giardino verde, un prato fresco, in fondo al quale scorse un bambino, affrettò il passo per raggiungerlo, ma nel giungere il bimbo si portò un dito alle labbra, Hermione ascoltò il meraviglioso silenzio circostante, la pace che regnava in quel momento nel cuore del ragazzo. Ron si allontanò da lei, la ragazza rimase qualche secondo con gli occhi chiusi, poi li aprì e guardò il rosso negli occhi. Ci era riuscita: i suoi occhi erano di nuovo blu, aveva trovato la chiave della sua anima, quel senso di pace che insieme avevano vissuto era quindi reale. Sorrise, lo aveva atteso così tanto. Ron le accarezzò la guancia. -Tu non sai quanto io ti voglio bene- mormorò a voce bassa lui Hermione appoggio l’orecchio vicino al cuore del ragazzo, era calmo, stava finalmente bene. -Siamo una coppia noi adesso?- chiese a lui. -Oh si,Siamo una coppia- le disse in un sussurro prima di rapirle nuovamente le labbra con un bacio. The End. **** Siamo giunti alla fine ^_____^ (lo so è corta fx ma se avessi continuato sarebbe stata uno schifo, quindi meglio chiudere qui) Sono molto contenta le belle recensioni ricevute Hermione91: ti ringrazio tanto per la fiducia che mi hai dato!!!! ^____^ Ale146:hai ragione x l’html ma il mio compiuter è stra vecchio e non vuole collaborare "____". Grazie comunque per il complimento che mi hai fatto GiuliaLestrange: grazie fxxxxxxxxxxx, per il bellissimo commento!!!!!!! Grazie anche per le informazioni che mi dai!!!!!!!! Anna (editor): ti ringrazio FX FX FX FX per il supporto morale e pissicologico (lo so è scritto male, ma anna sa!) mi disp se spesso ti ho annoiato e cose varie, ma ero troppo presa per riuscire a vedere!!!!!!!!!!!!!! Scusami per tutti i minuti che sottraggo al tuo studio!!!!!!!!!! TVBX (lo so che non ti piace vederlo scritto, ma tu sai che lo penso veramente)!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ora che ho terminato con i rigraziamenti/saluti vi lascio sperando che voi siate compassionevoli e recensiate anche questo cap.!!!!!!!!!!!(vi prego!!!!!!!!!!!!) Baci Mercury ^_____^
  
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