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Autore: Lisey91    18/09/2011    2 recensioni
Tutti conosciamo la storia del famoso Harry Potter e dei suoi migliori amici, Hermione Granger e Ronald Weasley, e di come essi sconfissero il malvagio Lord Voldemort. Ma pochi conoscono quella di tre ragazze speciali, senza le quali forse non avrebbero potuto farcela... Questa storia non l'ho scritta io, ma una dolcissima ragazza con un lieve ritardo mentale ma con una fantasia a dir poco stratosferica che l'ha terminata dopo 5 anni che ci lavorava. Spero che piaccia a voi quanto è piaciuta a me.
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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4) Gilderoy Allock

Melen alzò gli occhi dal suo porridge per posarli su Emily. La castana era immobile al suo fianco, lo sguardo di riprovazione puntato duramente su Harry e Ron che tentavano di far finta di niente con scarsi risultati –che palle Em!- sbottò alla fine Ron –Ci aspettavamo di essere rimproverati da Hermione non da te!- Gli occhi dorati della ragazza si strinsero ancora di più –Per colpa vostra la mia Marion si è rotta un braccio! Sopportate le occhiatacce e ringraziate che non decida di farvi altro- decreto freddamente facendo andare di traverso un pezzo di toast alla diretta interessata, che si affrettò a lanciare uno sguardo di scuse in direzione dei due amici –Emily spiace anche a noi, ma non puoi darci totalmente la colpa… non siamo certo stati noi a bloccare la via d’accesso al binario- fece notare Harry prudentemente. Nessuno notò la smorfietta colpevole che increspò un secondo il viso di Melen, subito nascosta dietro un bicchiere di te verde. La vampira fissò Marion di sottecchi, non aveva previsto che lei e Ron potessero andare di mezzo al loro piano… ne che avrebbero raggiunto la scuola con una macchina volante a dirla tutta… Le sue elucubrazioni furono interrotte da un rumore di ali –Oh la posta, meno male! Avevo scordato i calzini- disse allegramente Neville qualche posto più in là. –Plumcake?- sussurrò Marion fissando stupita un gufo pezzato che volava verso di lei con una busta rossa stretta nel becco seguito da un altro con la medesima lettera, che cadde maldestramente nella brocca del succo di zucca. –Errol!- esclamò Ron tirando fuori per una zampa il gufo zuppo, che svenne pesantemente sul tavolo con le zampe in aria. –Oh no!- disse il rosso col fiato mozzo –tranquillo, è ancora vivo- lo rassicurò Hermione punzecchiando garbatamente il gufo con un dito –Non credo stia parlando del gufo..tutto bene ragazzi?- domandò Harry preoccupato guardando prima Ron poi Marion che fissavano impietriti le buste rosse davanti a loro –Sono strillettere- spiegò Melen con una strana reverenza nella voce –E’ meglio se le aprite …e in fretta! Se no è peggio. Una volta ne ho ignorata una di mia nonna e…- Neville deglutì impallidendo –è stato orribile- I due amici si fissarono negli occhi terrorizzati, poi annuirono e insieme aprirono le buste. Per un attimo Emily pensò che le lettere fossero esplose tanto fù il fragore che provocarono. Poi si rese conto che quelle che sentiva erano semplicemente le voci del signor Lupin e della signora Weasley cento volte più acute –RUBARE LA MACCHINA! NON MI AVREBBE SORPRESO SE TI AVESSERO ESPULSO! ASPETTA CHE TI PRENDA RONALD! NON HAI PENSATO A QUELLO CHE AVREMMO PENSATO IO E…- -…QUANDO HO SAPUTO QUELLO CHE HAI FATTO?! RUBARE LA MACCHINA AI WEASLEY DOPO TUTTO QUELLO CHE FANNO PER NOI! COME DIAVOLO TI E’ SALTATO IN MENTE SIGNORINA?! – La sala grande era muta, tutti erano immobili a fissare le lettere rosse che continuavano a urlare contro i due malcapitati, entrambi così rossi e imbarazzati che sembrava avessero due pomodori al posto della faccia –UNA LETTERA DA DUMBLEDORE! HO CREDUTO CHE TUO PADRE MORISSE DALLA VERGOGNA! E’ COSI’ CHE TI ABBIAMO ALLEVATO?! POTEVATE MORIRE! COME AVREI FATTO A GUARDARE NEGLI OCCHI REMUS SE PER COLPA TUA MARION E HARRY FOSSERO MORTI? NON CI HAI PENSATO VERO!- -NON HAI PENSATO A COSA AVREI FATTO SE TI FOSSE SUCCESSO QUALCOSA? QUANDO HO RICEVUTO LA LETTERA… E HARRY E RON? POTEVATE ESSERE MORTI!- Harry si era chiesto quando sarebbe saltato fuori il suo nome e cercò di fingere una calma e un’indifferenza che non aveva -…ASSOLUTAMENTE DISGUSTATA! IN UFFICIO TUO PADRE VERRA’ SOTTOPOSTO AD UN INCHIESTA ED E’ TUTTA COLPA TUA! SE PROVI A FARE ANCHE SOLO UN PASSO FALSO TI RIPORTIAMO DRITTO DI FILATO A CASA!- -…CONSIDERATI IN PUNIZIONE PER IL RESTO DELLA TUA VITA! ARTHUR VERRA’ SOTTOPOSTO A DEI CONTROLLI IN UFFICIO, SPERO TU SIA ORGOGLIOSA DI QUELLO CHE HAI FATTO MARION! NON SONO MAI STATO COSI’ PROFONDAMENTE DELUSO IN VITA MIA, SAPPILO!- Cadde un silenzio assoluto. Le due buste, ora immobili sul tavolo, presero fuoco e si contorsero fino a ridursi in cenere. Harry e Ron erano immobili e attoniti mentre Marion singhiozzava disperatamente tra le braccia di un’allibita Emily. Alcuni risero e lentamente la sala ritornò al solito brusio. Hermione chiuse il libro che aveva letto fino a quel momento dedicando loro uno sguardo che sembrava dire “cos’altro vi aspettavate?” che fece subito irritare Ron. Emily invece carezzava partecipe la schiena di una disperata Marion , assolutamente dimentica della furia che l’aveva posseduta fino ad un attimo prima. Quella che stava peggio era certamente Melen, si sentiva profondamente in colpa, voleva solo fare la cosa giusta e le era sembrato che impedire a Harry di venire a scuola fosse il modo migliore per proteggerlo. Non aveva previsto che qualcun altro ci andasse di mezzo e la consapevolezza di aver fatto male i suoi calcoli la infastidiva quanto il vedere i suoi amici soffrire, intercettò per caso lo sguardo triste di Emily e il suo cuore mancò un battito. A questo punto era chiaro quello che doveva fare: li avrebbe protetti. A qualunque costo. Era talmente persa nei suoi pensieri che si accorse che erano alle serre di erbologia solo quando andò a sbattere contro un ragazzino allampanato di Tassorosso –scusa- borbottò stupita guardandosi intorno –Oh, n-non c’è p-problema..- rispose lui velocemente arrossendo incantato. –Ma quello non è Allock? Cosa ci fa qui?- bisbigliò Marion, gli occhi rossi per il gran pianto. L’uomo sorrideva serafico, le braccia cariche di grosse bende, mentre al suo fianco la professoressa Sprite, una donna piccola e tarchiatella sempre di buon umore, lo fissava torva. –Buongiorno ragazzi! Ho appena fatto vedere alla vostra insegnante come medicare un Platano Picchiatore. Ma non voglio che pensiate che lei sia meno qualificata di me per insegnare Erbologia! E’ solo che durante i miei numerosi viaggi mi è capitato…- la donna lo interruppe con un brusco cenno della mano –serra numero tre- borbottò avviandosi a grandi passi verso una delle serre più grandi in cui, si vociferava, fossero tenute le piante più pericolose. Stavano per entrare tutti insieme quando Allock posò una mano sulla spalla di Harry –Posso rubarglielo solo per un momento, non è vero Pomona? Lo consideri il prezzo da pagare per il mio aiuto- esclamò aumentando il suo sorriso e chiudendo velocemente la porta in faccia alla donna, che lo fissava furiosa. –Chissà cosa…- iniziò Emily pensierosa –S-scusa…p-posso farti una foto?- Melen alzò un sopracciglio stupita –parli con me?- il ragazzo annuì velocemente –Sai… è per il fanclub- spiegò fissandola adorante –Hai un fanclub?- chiesero in coro Emily, Ron, Marion e Hermione –Ho un fanclub?- aggiunse altrettanto stupita la vampira. Il ragazzo annuì, quasi offeso dal fatto che non ne fossero a conoscenza –certamente. L’abbiamo fondato l’anno scorso, poco dopo l’inizio della stagione di Quidditch e vantiamo già quasi cento membri. Allora la foto?- Melen annuì mentre il ragazzo eseguiva qualche rapido scatto, esibendosi poi in diversi inchini di ringraziamento che fecero innervosire non poco la vampira. Fortunatamente non ci volle molto perché la professoressa Sprite ristabilisse l’ordine, attirando l’attenzione della classe su una gran varietà di paraorecchie colorati. –Ragazzi prendete posto per favore. Quest’anno avrete a che fare con piante molto diverse da quelle che avete visto l’anno scorso. Il programma non prevede ancora che voi conosciate piante profondamente velenose o letali, ma certamente ci stiamo avvicinando a quel genere. Ci occuperemo principalmente delle piante da decotto e pozione, le loro proprietà potrebbero salvarvi la vita un giorno quindi spero presterete maggiore attenzione dell’anno precedente- si fermò guardando dubbiosa in direzione di Ron e Emily (impegnati in un avvincente “lotta dei pollici”) per poi riprendere con un sospiro sconsolato. La porta della serra che si apriva distrasse Emily che si voltò incuriosita, Harry era appena rientrato. Corrugò le sopracciglia preoccupata, sembrava triste –tutto ok?- bisbigliò quando fu abbastanza vicino. Lui la fissò per qualche secondo in silenzio prima di annuire, era evidente che qualsiasi cosa gli avesse detto Allock lo aveva turbato e Em non era assolutamente intenzionata a lasciar perdere la cosa. Si avvicinò di più a lui posando le labbra vicino al suo orecchio, in modo che solo lui riuscisse a sentire quello che voleva dire –Signorina Fat! La prego di continuare le sue molestie al signor Potter fuori dalla mia aula.- esclamò seccata la professoressa gelandoli sul posto e facendo ridacchiare il resto della classe –dicevo.. le mandragole che abbiamo qui sono tutte molto giovani- disse indicando con un ampio gesto della mano una serie di vasi profondi dai quali spuntavano dei “ciuffi” verde marcio. –Mettetevi i paraorecchi prego- Ci fu una lieve baruffa perché nessuno voleva finire con un vaporoso paraorecchi rosa, che alla fine capitò al povero Neville –Quando vi dirò di indossarli assicuratevi di avere le orecchie completamente coperte. Quando il pericolo cesserà vi farò un cenno. E ora indossateli- tutti eseguirono velocemente tranne Emily che si era distratta ad osservare fuori dalla serra. Dalla vetrata si poteva vedere infatti il parco di Hogwarts dove due ragazzi stavano lanciando un bastone a un grosso cane beige. Per quanto la riguardava non c’erano dubbi sull’identità dei tre “Fred” pensò mordicchiandosi il labbro inferiore nel tentativo di trattenere il sorriso beota che le stava nascendo sul viso. A un certo punto un urlo terribile la strappò dal suo sogno ad occhi aperti, era la cosa più acuta che avesse mai sentito, sembrava le scavasse nella testa rubandole le forze. Perse i sensi ma invece di cadere al suolo venne presa al volo da Melen. La professoressa Sprite alzò gli occhi al cielo e si affrettò a finire la sua dimostrazione per poi dare il cenno convenuto e consentire a tutti di togliersi i paraorecchi –Ecco cosa succede a non prestare attenzione.- Sbirciò fuori dalla serra e vide i gemelli Weasley nel parco. –Signor Weasley potrebbe venire un attimo?- urlò a gran voce aprendo la porta e facendo cenno a uno dei due ragazzi –Dato che, mi pare di capire, non avete lezione, vi spiacerebbe accompagnare voi la signorina Fat in infermeria?- chiese, evidentemente seccata, appena i due si avvicinarono. Il viso di Fred si aprì in un sorriso malizioso mentre la prendeva in braccio ed usciva con un cenno di saluto, seguito da un George piuttosto divertito. Marion sospirò –Beh, sono certa che a lei non dispiacerà troppo perdersi le prossime ore di lezione- Hermione scosse la testa infastidita –Non riesco ancora a capire come sia riuscita a superare gli esami…- Harry non disse nulla, ma Melen sapeva a cosa stava pensando. Era geloso… come lei! –Tornando a noi, come avete visto le nostre mandragole sono troppo giovani per uccidervi, ma certo possono mettervi fuori gioco per parecchie ore, quindi non prendete l’esempio della signorina Fat. Dividetevi in gruppetti da quattro.. li ci sono i vasi e il concime è in quei sacchi. Ma attenti ai Tentacoli Velenosi, stanno mettendo i denti- si raccomandò colpendo seccamente una pianta rosso scuro i cui tentacoli le avevano strisciato sulle spalle come serpenti fino a quel momento. A Harry, Ron e Hermione si unì un ragazzo riccioluto di Tassorosso, così Melen e Marion si avvicinarono a Neville e Adam Stevens –Ciao- salutò allegramente questo sorridendo a Marion –Vi unite a noi?- la castana annuì lentamente, senza avere la forza di guardarlo in viso –Tu sei Melen vero? Non credo che abbiamo mai avuto l’occasione di parlare … ovviamente su di te so parecchie cose, in fondo il mio migliore amico fa parte del tuo club- disse indicando un ragazzetto biondo poco lontano che lanciava occhiate emozionate al loro indirizzo –Sapeste che noia…- aggiunse Neville scuotendo la testa, memore di tutti i pomeriggi passati a discutere sull’esatta tonalità degli occhi della ragazza o di quanto potesse essere morbida la sua pelle. Melen alzò gli occhi al cielo, sapeva di quella storia da meno di dieci minuti e già la odiava. Sbirciò in direzione di Marion e notò che lanciava occhiatine interessate ad Adam ogni qual volta il ragazzo era distratto, sorrise divertita per poi tornare a concentrarsi sulle ultime raccomandazioni della professoressa. Anche Marion cercò di prestare attenzione alla lezione ma, per la prima volta, erbologia le sembrava molto meno interessante. Fissare adorante gli occhi acquamarina di Adam e i suoi capelli neri e lucidi le sembrava molto più proficuo. Il ragazzo si voltò verso di lei sorprendendola a fissarlo e le sorrise gentile, Marion non ebbe più la forza di alzare lo sguardo dalle sue piantine per tutto il resto della lezione.

-Oh, ti sei svegliata finalmente- Emily socchiuse gli occhi infastidita e si portò una mano alla testa, era normale che la stanza girasse così? Cercò di muoversi ma si rese conto che c’era qualcosa di fianco a lei che glielo impediva, qualcosa di caldo che la stringeva e le carezzava le gambe nude –Fred?- domandò spalancando gli occhi sorpresa e arrossendo. Il ragazzo rise annuendo –Sei svenuta ad erbologia. Posso sapere perché non ascoltavi la lezione?- la rimproverò bonariamente tirandole un boccolo, imitando la voce di Percy. La castana sbuffò dandogli un pizzicotto sul naso –colpa tua! Mi ero persa a guardarti e ..- la ragazza si morse la lingua imbarazzata mentre il rosso si apriva in un ghigno malizioso –c-cioè… io g-guardavo f-fuori e …- la bocca di Fred le impedì di continuare impegnandola in una bacio mozzafiato. Senti il ragazzo stendersi sopra di lei e lo strinse con più forza intrecciando le mani con i suoi capelli. Sentì le mani di Fred salire dalla vita fino al seno e trattenne il fiato mentre il ragazzo le abbassava il reggiseno, passando a baciarle il collo. Emily si ritrovò a respirare affannosamente, il suo intero corpo che sembrava bruciare a contatto con quello di Fred. Chiuse gli occhi imbarazzata irrigidendosi quando sentì le labbra del ragazzo sfiorarle dolcemente un capezzolo –F-fred a-aspetta- balbettò affannata –Difficile, sei troppo bella- mormorò lui roco succhiando leggermente “oddio, mi sciolgo!” pensò la ragazzina deglutendo –Ti p-prego io non… non sono pronta p-per… per q-questo- ammise lasciandosi scappare un gemito mentre inarcava la schiena per avvicinarsi di più a lui. Il ragazzo si mise a sedere fissandola in silenzio, era davvero bella la sua Em, e neanche se ne rendeva conto! Sorrise –come preferisci, posso aspettare- mormorò dandole un ultimo piccolissimo bacio che la fece fremere come una foglia -in questo caso è meglio se ti rivesti. Non vorrai perderti Difesa contro le arti oscure, no?- si riallacciò la camicia con disinvoltura per poi uscire dal letto richiudendosi le tende alle spalle con ghigno malizioso a decorargli il bel viso malandrino. Emily ci mise un po’ di più a sistemarsi, il suo cuore non voleva saperne di calmarsi..

-Foto autografate? Distribuisci foto autografate Potter?- Lo sfotté Malfoy guardando sconcertato il piccolo Colin Canon –TUTTI IN FILA! POTTER DISTRIBUISCE FOTO CON L’AUTOGRAFO!- tuonò alla folla facendo ridere i due gorilla che si portava sempre dietro e Pansy, una ragazzina di serpeverde che aveva iniziato a seguirlo ovunque. –Ma non è vero!- disse Harry furibondo e imbarazzato, stringendo i pugni. Il fatto che alcuni ragazzi si erano davvero messi in fila non migliorò la situazione. Draco li fissò allibito finché uno di quelli, imbarazzato, non vuotò il sacco –Speravamo di beccarcene una con Melen.. sarebbe un bel colpo per il club- spiegò grattandosi la testa tra il consenso dei suoi “compari” –Per il sacrosanto petto di Morgana, non di nuovo!- imprecò la vampira esasperata. Harry avrebbe voluto chiederle di cosa accidenti stava parlando ( e anche commentare la sua colorita imprecazione) ma la discussione tra Ron e Malfoy stava degenerando –Attento a te Weasley, non vorrai cacciarti in un altro guaio vero? Cosa direbbe mammina?- proseguì il biondo. Ron arrossì stringendo i denti furioso –Ehi Potter perché non dai una tua foto a Weasley? Varrebbe molto più di tutta la sua casa, mobili e persone comprese- Hermione fece appena in tempo a bloccare la mano del ragazzo che Gilderoy Allock fece il suo ingresso fendendo la folla nel il suo svolazzante abito turchese. –Che succede qui? Chi è che distribuisce autografi?- Harry si irrigidì fissandolo terrorizzato –ehm..v-veramente- balbettò nel vano tentativo di spiegarsi –Non c’era bisogno di chiederlo! Ci incontriamo un’altra volta Harry!- esclamò l’uomo con voce gioviale mettendogli una mano sulla spalla. –Dovremmo aiutarlo… forse si è già messo nei guai con Allock- bisbigliò Marion preoccupata all’orecchio di Melen. La vampira fissò l’espressione umiliata e rassegnata del moro e sospirò, in fondo (forse) glielo doveva… -Professore in realtà… ero io a distribuire foto- disse prendendo la parola. L’uomo si voltò verso di lei stupito –Lei signorina Black?- Melen annuì –Si, una richiesta del mio fanclub. Non è vero ragazzi?- chiese poi rivolta a uno dei ragazzi in attesa –Certo che si!- esclamò quello cogliendo la palla al balzo con un sorriso che andava da orecchio a orecchio. –Ah… beh, molto bene direi. Ehm c-continuate pure… non lei signor Potter, vorrei che scambiassimo due parole se non le dispiace- dalla faccia che fece si capiva benissimo che a Harry dispiaceva eccome! Ma si limitò ad annuire rassegnato e a seguire il professore all’interno del castello. –Povero Harry, speriamo non si becchi una punizione- mormorò Marion fissandolo preoccupata –Non credo. Ha detto che voleva solo scambiare due parole no?- cercò di rassicurarla Hermione senza perdere d’occhio Ron che continuava a guardare in tralice Malfoy. –Melen potresti fare qualcosa per loro? Sono leggermente inquietanti…- aggiunse subito dopo indicando la decina di ragazzi ancora in fila. La giovane vampira sospirò –Non vorrete davvero delle foto autografate voglio sperare…- i ragazzi arrossirono un filo nervosi ma non abbastanza intimoriti da lasciar perdere la cosa –Oh santo Merlino! Solo per questa volta, ok? E fate in fretta!- concesse la mora a denti stretti. Dieci minuti dopo erano in aula, dove trovarono un Harry rossissimo che erigeva una barricata tra se e la cattedra con i libri di Allock –Ti si potrebbe friggere un uovo sulle guancie- disse Ron –speriamo che Colin non incontri Ginny, altrimenti metteranno su un fan club di Harry Potter e di pazzi che ci inseguono per un autografo ne abbiamo già a sufficienza, ne Mel?- Hermione scosse la testa esasperata sedendosi di fianco a Marion –Chiudi il becco Ron!- sbottarono all’unisono Harry e Melen prendendo posto. Allock si schiarì la voce rumorosamente portando il silenzio nell’aula. Si avvicinò al banco di Neville prendendo la sua coppia di Trekking con i troll e la sollevò per indicare la sua foto ammiccante in copertina –Io- disse sorridendo radioso –Gilderoy Allock. Ordine di Merlino, Terza Classe, Membro onorario della Lega per la difesa contro le Arti oscure e cinque volte vincitore del premio per il sorriso più affascinante promosso dal Settimanale delle Streghe… ma lasciamo stare. Non mi sono certo liberato della strega Bandon facendole un…- non riuscì a finire la frase che Emily irruppe nell’aula con il fido Plummy –Ops, sono in ritardo… ehm scusi prof ero in infermeria- si scusò frettolosamente. L’uomo la fissò irritato per qualche secondo poi sorrise seducentemente –non preoccuparti mia cara, stavo solo tenendo una breve presentazione del corso. Prego, prego accomodati. Vedo che il posto vicino al signor Potter è libero- disse suadente. Tutti si voltarono ad osservare Harry, ancora nascosto dietro ai libri, con una certa perplessità –in realtà c’è Ron signore- fece notare la castana stupita –Oh, ma il signor Weasley si stava giusto spostando vicino alla signorina Black. Non è vero giovanotto? Non vorrai certo dividere due innamorati!- così dicendo strizzo l’occhiolino a Harry che divenne, se possibile, ancora più rosso. Un po’ seccato Ron si spostò vicino a Melen in modo da acconsentire a Emily di occupare il posto che il professore le aveva assegnato, dopodiché l’uomo, finalmente soddisfatto, riprese a parlare – Vedo che tutti voi avete la serie completa dei miei libri … molto bene. Oggi pensavo d’iniziare con un piccolo quiz. Niente di cui preoccuparsi… solo per verificare con quanta attenzione li avete letti, quanto avete assorbito…- Quando ebbe distribuito i testi della prova tornò davanti ai banchi e disse –avete trenta minuti. Pronti… via!- Mentre Hermione partì sparata tutti gli altri fissavano allibiti il quiz, di ben tre pagine, che verteva tutto sullo stesso argomento… Allock! “qual è il colore preferito di Gilderoy Allock?” Marion rilesse la domanda un paio di volte per essere sicura di non essere vittima di un illusione ottica “non può davvero averci dato un test del genere!” pensò fissando nervosa il resto delle domande “Assurdo!” Mezz’ora dopo Allock raccolse i fogli e li esaminò davanti a tutta la classe –Oh… quasi nessuno ricordava che il mio colore preferito è il lilla. Lo dico in Un anno con lo Yeti. E poi alcuni di voi dovranno rileggere meglio A passeggio con i lupi mannari… nel capitolo dodici dico chiaramente che il mio regalo ideale sarebbe la pace tra maghi e non maghi, ma che non rifiuterei certo una bella bottiglia di Whisky incendiario Ogden stravecchio!- esclamò lanciando un occhiata maliziosa alla classe. Ron lo fissava incredulo mentre Emily, Dean e Seamus si mordevano le labbra per non scoppiare a ridergli in faccia. Solo Hermione sembrava assolutamente rapita dalla “lezione” e sussultò visibilmente quando lui pronunciò il suo nome –sembra che Herm sia una sua fan- sibilò Emily a Harry che annuì girandosi verso di lei e arrossendo –Em.. a-alzati il colletto- balbettò evitando di guardarla imbarazzato –Perché? C’è qualcosa di strano?- Lui annuì –Hai un…- un urlo li fece girare di scatto verso la cattedra. Allock aveva appena aperto una grande gabbia piena di esserini blu elettrico, che ora sciamavano per l’aula creando il panico. Due folletti appesero Neville ad un lampadario, altri si tuffarono verso le finestre inondando l’aula di vetri rotti, ma i più si impegnavano soprattutto nel distruggere l’aula. Gli studenti urlavano cercando di difendersi dall’orda come meglio potevano. Plummy saltellava qua e la cercando di prendere le creature al volo mentre Melen le bloccava a mezz’aria roteando con maestria la bacchetta, cosa che non era riuscita ad Allock che aveva ben pensato di rifugiarsi sotto la cattedra. Appena la campanella suonò ci fu un fuggi fuggi generale dall’aula, gli unici a non essere abbastanza veloci furono Harry, Ron, Hermione, Melen, Marion, Emily e Plummy –Bene, affido a voi il compito di acchiappare quelli che sono rimasti fuori e rimetterli nella gabbia- esclamò Allock per poi affrettarsi fuori dall’aula e richiudersi velocemente la porta alle spalle. –Assurdo!- tuonò Ron mentre un folletto gli mordeva un orecchio, subito agguantato da Melen –Concordo, quel tipo è un emerito idiota- Hermione immobilizzò due folletti con un incantesimo di congelamento per poi voltarsi verso di loro severa –vuole solo farci fare esperienza- Emily sbuffò acchiappandone uno per le ali e sbattendolo in gabbia –Esperienza di cosa? So benissimo come distruggere una stanza anche senza suggerimenti- Harry e Ron ridacchiarono guadagnandosi un'altra occhiataccia dalla bionda –Em, sei stata con Fred prima della lezione?- cambiò discorso Marion arrossendo lievemente –STATA!? N-no io non sono… non abbiamo… ABBIAMO SOLO PARLATO!- esclamò avvampando e guadagnandosi diverse occhiate maliziose –Ah, e durante quale punto della conversazione ti ha fatto un succhiotto sul collo?- 



Angolo dell'autrice solitaria:
Ciao a tutti. "schiva un pomodoro" lo so sono in imperdonabile ritardo. Di nuovo. E come vedete sono sola, sapete Lisa ha un sacco di esami ultimamente e il tirocinio quindi.. niente computer. Stò postando da quello della biblioteca, altrimenti non so quando avrei potuto farlo. Mi scuso veramente. Ma parliamo del capitolo. Come avevo anticipato c'è una parte un pò piccante. spero di averla descritta bene, io non ho mai fatto qualcosa del genere quindi ho chiesto qualcosa a Lisa e al suo ragazzo, spero di essere riuscita a rendere. E poi è apparso il Melen fan Club! In effetti una ragazza così perfetta non poteva non attirare l'attenzione! XD Beh, spero di sentire qualche parere, in ogni caso grazie anche solo di leggere! Ciao Ciao Valentina

  
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