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Autore: berny95    18/09/2011    1 recensioni
Piton sta per morire! Hermione è disperata... cosa può fare per salvarlo? E cosa succederà dopo? Leggete e scopritelo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Hermione/Severus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Quando arrivarono nell’ufficio del Preside, Piton si sedette nella sedia di fronte alla scrivania.
“Allora Severus. Ti ho chiesto di venire qui perché volevo parlare con te della signorina Granger”
“Della signorina Granger? Perché signore?”
“Non essere sciocco Severus. Pensi che non ho visto il modo in cui la guardavi?” disse Silente sorridendo.
Quel sorriso metteva a disagio Piton.
“Io … io … non so cosa mi sta accadendo, Albus. Non faccio altro che pensare a lei” ammise Severus nascondendo la faccia tra le mani per la vergogna.
“E’ amore, Severus. E non c’è niente di cui vergognarsi” dichiarò il Preside con un luccichio negli occhi.
“Niente di cui vergognarsi?!? Albus, è una studentessa e io sono … sono …”
“Un’insegnante. Si, Severus è così. Comunque, ora è tardi è meglio se ti riposi”.
Il giorno dopo Hermione Granger stava ancora dormendo, e così il giorno dopo, e quello dopo ancora.
Il quarto giorno, verso le otto di sera, Piton stava passando davanti all’Infermeria e sentì Albus e Madama Chips parlare.
“Albus sono molto preoccupata. Non si è ancora svegliata. Sembra più grave di quello che avevo previsto”
Severus non si era aspettato questo cose. Se Poppy era preoccupata era davvero grave.
“Ma sopravvivrà, vero?” chiese il Preside preoccupato.
“Non lo so, Albus. Adesso non ne sono così sicura” ammise la medistrega.
Severus quasi svenne. No, non poteva morire. Mentre ritornava nelle sue stanze decise che quella sera, quando nessuno sarebbe stato nei paraggi, sarebbe andato a trovarla.
Tre ore dopo Piton stava passando davanti all’ufficio del Preside per andare in Infermeria quando una voce alle spalle lo chiamò.
“Severus, scusami. Potresti andare a chiamarmi Poppy, vorrei parlargli” chiese Silente.
“Certo professore. Vado subito” rispose Piton.
Arrivato in Infermeria si diresse verso l’ufficio della medistrega.
“Poppy. Il professor Silente ti cerca. Ha detto che vuole parlarti”
“Oh, vado subito Severus. E, scusa, potresti dare un’occhiata alla signorina Granger nel caso si svegliasse?”
Severus annuì e appena Madama Chips fu fuori dalla porta si avvicinò cauto al letto della sua studentessa.
Hermione si stava per svegliare, ma quando sentì il professor Piton avvicinarsi a lei decise di far finta di dormire; non sapeva come comportarsi con lui.
Severus le prese la mano, proprio come lei aveva fatto con lui qualche settimana prima.
Controllò che nessuno stesse arrivando, fece apparire una sedia, la posizionò di fianco al letto di Hermione, si sedette e cominciò a guardarla. Era così bella. Poi gli ritornò in mene quello che aveva sentito quel pomeriggio. No, non poteva morire!
“Ehm … signorina Granger … Hermione” disse guardandola in faccia. Lei non rispose, cosa si era aspetto? Che fosse arrivato lui e per miracolo si fosse svegliata?
“Hermione, ti prego non morire” disse il professore. “Non saprei cosa fare senza di te”. Era così disperato che non si accorse che stava piangendo. “Hermione … ti amo”. La ragazza sussultò nel letto e non poté far altro che aprire gli occhi e guardare in faccia la persona che le aveva rivelato i suoi sentimenti. Severus fu davvero sorpreso di vederla sveglia.
“Ehm … signorina Granger, da quanto sei sveglia?” chiese e Hermione poteva vedere che la sua faccia era rigata da lacrime.
“A dire la verità professore, da quando si è seduto di fianco al letto” ammise la ragazza.
“Allora, hai sentito tutto, vero?”
La giovane strega annuì un po’ timorosa.
“Beh … allora non ho più niente da nascondere” disse il professore. “Voglio che tu sappia che non voglio niente in cambio da te. Te l’ho detto perché ero disperato e perché sono stufo di dire bugie”. Hermione cercò di parlare ma Piton alzò una mano e lei si azzittì subito. “Sono il tuo insegnante, ho molti anni in più di te e ho un carattere acido. Sono stato un Mangiamorte e so di non essere all’altezza del bellissimo principe. Queste cose, tranne la prima, non potranno mai cambiare. E te lo ripeto, non mi aspetto niente in cambio”.
“Ma professore anch’io l’amo!” esclamò Hermione. Aveva detto che l'amava? Cento punti a Grifondoro!
“Lo so che è il mio professore, ma ormai manca poco alla fine della scuola. È vero che ha molti anni in più di me, e con questo? Poi, credo che lei non abbia un carattere acido, ma che nasconda i suoi sentimenti dietro ad una maschera. Riguardo all’essere stato un Mangiamorte, se devo essere sincera non mi interessa, so quello che è e non mi importa nient’altro. E infine credo che l’intelligenza e il coraggio siano la cosa più importante in una persona, e mi creda, lei le possiede entrambe. Anche se, guardandola meglio, penso che ha un bellissimo fisico”. Detto questo Hermione si sedette nel letto, in modo da essere all’altezza del suo professore, e lo guardò negli occhi. “Anche i tuoi occhi sono stupendi”. E detto questo lo abbracciò. Quando si lasciarono Severus fu davvero scioccato.
“Quindi … stai dicendo che …” cercò di dire.
“Si, Severus, ti sto dicendo che non mi importa del tuo passato, io ti amo” finì Hermione per lui.
Il professore non sapeva cosa dirgli e così … la baciò. Lei rantolò tesa, rendendosi conto del pericolo di quel gesto (Madama Chips poteva arrivare da un momento all’altro), ma si lasciò baciare, chiudendo gli occhi, e spedendo via l’Infermeria.
Proprio in quel momento il Preside entrò in Infermeria, e li vide. Aspettò sulla porta, per non disturbarli, poi fece un colpo di tosse. Hermione e Severus fissarono Silente e poi si guardarono tesi.
“Si, vi ho visto, ma non vi preoccupate, sono molto contento per voi” disse il Preside come se avesse letto i loro pensieri. “Ero venuto a vedere come stava la signorina Granger, ma vedo che è in ottime mani” disse rivolgendo un sorriso a Piton.
“Ora, sarebbe più prudente se facesse queste cose in luoghi meno pubblici, almeno fino alla fine della scuola” aggiunse Albus. Severus e Hermione annuirono e Silente se ne andò.
“Ti amo, Severus”
“Ti amo anch’io, Hermione, ma ora devi dormire”. Detto questo la baciò sulla guancia e se ne andò.
  
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