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Autore: berny95    18/09/2011    1 recensioni
Piton sta per morire! Hermione è disperata... cosa può fare per salvarlo? E cosa succederà dopo? Leggete e scopritelo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Hermione/Severus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Era il primo giorno di vacanza e Hermione, con il permesso del Preside, era rimasta a Hogwarts. Visto che ormai tutti sapevano di lei e Severus, lui l'aveva ospitata nelle sue stanze.
Era mattino e la giovane Grifondoro stava dormendo beatamente. Piton, che si era già svegliato, sedeva sul divano e fissava il camino vuoto di fronte a sé. Sentì l'orologio suonare, accidenti! Erano già le otto. Si alzò e andò in camera da letto.
“Hermione … hei … amore svegliati” disse piano, ma la giovane strega non si alzò. Severus sorrise, sapeva cosa doveva fare. Si abbassò, le diede una bacio e Hermione si svegliò subito.
“Oh … Severus … amore mio. Che ore sono?” chiese assonnata.
“Le otto. Alzati, dobbiamo andare a fare colazione” disse Piton sempre sorridendo.
“Ok, ok. Mi vesto e arrivo subito”
“Ti aspetto di là”
Hermione si vestì in fretta e assieme al suo insegnante andarono in Sala Grande. Giunti sulla porta, una voce li chiamò.
“Oh, Severus, signorina Granger. Siete arrivati finalmente” disse il Preside.
“Mi scusi, signor Preside, è colpa mia. Ho dormito troppo” rispose Hermione.
“Non importa, signorina Granger. Venite, facciamo colazione” disse stavolta la professoressa McGranitt. Hermione e Piton si sedettero vicini e cominciarono a mangiare. Quando ebbero finito di fare colazione la giovane Grifondoro parlò.
“Professori, scusate” disse. “Come tutti ben sapete, Severus e io siamo assieme da un mese. Per questo ho deciso di fargli un regalo”.
Severus la guardò negli occhi. Era sempre così bella. Non si sarebbe mai stancato di lei.
“Ma io ho già il tuo amore” disse piano. Tutti, comunque, sentirono e si guardarono stupiti. Davvero la signorina Granger aveva cambiato il professor Piton! Hermione, invece, sorrise e gli porse un pacchetto. Lui subito l'aprì e trovò … una sciarpa di Grifondoro. Prima di tirarla fuori però, parlò.
“Anch'io ho un regalo per Hermione” disse estraendo una scatola da sotto il mantello. La porse alla ragazza che, senza esitazione, la scartò. Appena vide cosa era sorrise. Una sciarpa di Serpeverde. Avevano avuto la stessa idea.
Allo stesso tempo le tolsero dai pacchetti e se le misero al collo, tutti si misero a ridere. Non capitava spesso di vedere un Grifondoro e un Serpeverde indossare la sciarpa dell'altra casa.
“Signorina Granger, grazie” disse la professoressa McGranitt ad alta voce.
“E per cosa, professoressa?” chiese Hermione curiosa.
“Beh … ho notato che da quando tu e il professor Piton siete fidanzati, i punti tolti da lui a Grifondoro sono diminuiti di molti” rispose facendo finta che fosse un segreto.
“Non ti preoccupare, Minerva. Se proprio ci tieni ritornerò a togliere un sacco di punti alla tua Casa” disse Piton sorridendo.
“Oh, Severus. Sei davvero gentile, ma ne faccio a meno, grazie” rispose la professoressa di Trasfigurazione.
“Bene, professori. Ora potete andare” disse il Preside. “Tutti tranne Severus e la signorina Granger”.
Gli altri professori si guardarono curiosi, cosa poteva volere Silente da loro due?
Appena se ne furono andati Albus parlò.
“Allora, primo, volevo farvi gli auguri” disse il Preside. Severus e Hermione si guardarono sollevati. Avevano temuto qualcosa di peggio.
“E secondo, Severus tu lo sai che ci sono ancora dei Mangiamorte in libertà, per questo ti chiedo di accompagnare sempre la signorina Granger quando esce dal castello. Temo che potrebbero catturarla per vendicarsi di te, Severus”.
“Non permettero che ciò accada” rispose Piton guardando prima Silente e poi Hermione. Il Preside sorrise, non aveva mai visto Severus così felice.
“Bene, ora potete andare”. I due si alzarono e lasciarono la stanza. Arrivati in fondo alle scale dei Sotterranei la ragazza di blocco di colpo.
“Tesoro, che cosa c'è?” chiese il professore preoccupato.
“Tu non ti stancherai mai di me, vero?”
“Come potrei, amore mio?”. La ragazza non riuscì a trattenersi e scoppio a piangere. Severus la strinse a sé e gli sussurrò in un orecchio.
“Hermione, tesoro, mai potrò stancarmi di te. Sei e sarai sempre la mia principessa” disse mentre gli accarezzava i capelli. Lei annuì.
“E tu sarai sempre il mio principe mezzosangue” disse sorridendo. Insieme arrivarono nelle stanze di Piton e si sedettero sul divano.
“Beh … io vado a fare la doccia” disse a un cero punto il professore.
“Ok, va bene”
Dopo essersi rinfrescato, Severus si mise i pantaloni e decise che, almeno per il momento, non avrebbe indossato la camicia. Faceva davvero caldo in quei giorni. Quando uscì dal bagno Hermione era ancora seduto sul divano e lo fissava.
“Cosa c'è?” chiese lui curioso.
“Sto pensando che dovresti prendere u po' di sole, caro il mio Severus”.
“Tu dici?” disse mentre si sedeva di fianco a lei. “Non credi che, dopo tutti questi anni passati in un sotterraneo lontano dalla luce, mi faccia male?”.
Entrambi si misero a ridere.
“Ti ricordi quando mi hai rivelato i tuoi sentimenti?” chiese Hermione prima di abbracciarlo.
“Come potrei dimenticarlo? Ho rischiato di dare cento punti a Grifondoro quando mi hai detto che anche tu mi amavi” disse lui sorridendo.
“E quindi ti ricorderai anche quello che ti ho detto dopo, vero?”
“Quale parte? Quella in cui mi dicevi che sarei stato il tuo insegnante solo per poco tempo?”
“No, più avanti”
“Quando mi hai detto che secondo te non avevo un carattere acido, ma che nascondevo i miei sentimenti dietro ad una maschera?”
“No, più avanti. Anche se avevo ragione” disse lei sorridendo.
“Beh … allora rimane solo quando mi hai detto che non ti importava del mio passato da Mangiamorte” disse lui abbozzando un sorriso. Sapeva benissimo quale parte intendeva, ma voleva che fosse lei a dirglielo.
“No, intendevo la parte in cui ti dicevo che avevi un bel fisico”
“Ah, già. Me ne ero completamente dimenticato” disse Severus.
“Sai, non lo penso più” ammise lei.
“Cosa?!?” chiese lui stupito.
“Si, si. Non penso che hai un bel fisico” disse. “Penso che sia fantastico” aggiunse mettendosi a ridere. Piton trasse un sospiro di sollievo. Aveva temuto che … oh, non importa, pensò appena lei cercò di riportarlo alla realtà con un bacio.
Hermione gli passò una mano tra i capelli e si stupì quando sentì quando sentì che erano soffici come la seta.
“Sev, sono molto stanca”
“Si, anch'io. Ho continuato a svegliarmi questa notte” rispose lui. “Arrivo subito, vado a vedere se Albus ha bisogno di me” aggiunse.
“Certo, certo. Ma non fare tardi”.
Severus mise la camicia, prese una manciata di Polvere Volante ed entrò nel camino. Si ricordava perfettamente perché il suo camino era in comunicazione con quello del Preside. Quando Voldemort era ancora vivo e lui era una spia, Silente aveva insistito finché Severus non aveva ceduto.
“Severus, c'è qualche problema?” chiese il Preside appena il maestro di Pozioni mise piede nell'ufficio.
“No, Albus. Nessun problema. Volevo solo avvertirti che se hai bisogno di me, mi troverai nelle mie stanze. Questa notte non sono riuscito a dormire”
“Va bene Severus. Vai pure a dormire. Se avrò bisogno di te verrò a chiamarti” disse Albus, ma sapeva che non l'avrebbe chiamato. Piton annuì e ritornò nelle sue stanze. Fu sorpreso di di ritrovare Hermione seduta sul divano che lo aspettava.
“Sai ti dono il bianco. Dovresti indoossarlo più spesso” disse lei.
“Ma dopo come farò a spaventare quelli del primo anno?” rispose il professore. “Dai, andiamo a letto. Albus ha detto che se avrà bisogno di me, mi chiamerà. Ma conoscendolo non lo farà”.
Assieme andarono nella camera da letto e si abbandonarono ad un sonno felice.
  
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