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Autore: Lalla Aya    18/09/2011    0 recensioni
Lory Anderson, Akita Sero, Yuki Sendo. Tre identità, tre stili di vita, tre nomi per un'unico personaggio. Una famiglia "alternativa", un adolescenza vissuta negli States, un carattere trasgressivo e indomabile, l'ingresso dell'esuberante ragazzina al liceo Shohoku porterà non poco scompiglio e cambierà molti degli equilibri "in campo".
Riuscirà Lory a realizzare i suoi sogni? Il suo carattere solare potrà sciogliere il cuore di Rukawa?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guai all'orizzonte

I due fratelli stavano tornando a casa, stanchi, assonnati. Ad un certo punto Lory inciampò, Akira la sorresse:
- Dai ti porto la borsa oggi hai giocato magnificamente, sono fiero della mia "Scheggia".
- Cattivo, potevi farci vincere! Il povero Hanamichi aveva segnato il suo primo, memorabile e unico punto…cattivo! Comunque tieni, portami la borsa!
- Avete giocato bene! Ma non potevo farvi vincere se no il signor Taoka ci avrebbe squartato! 
- Ha carattere Rukawa, vero?
- Chi?
- Piantala, lo so benissimo che fai finta di niente, ma ti è piaciuto un sacco misurarti con lui!
- Chi il numero 11? Ma che scorbutico!
- Solo perché non ha voluto strigerti la mano?
- Sorellina, come fa a piacerti uno così?
- A me? Piacere? No, ma che dici?
- E quelle guance rosse?
- Non sono diventata rossa! Piantala! Gioca bene tutto qui!
-"Mi piace come gioca…è bravo".- facendo la voce in falsetto per canzonare la sorella - Ma sarà? A me sembra che tu sia partita…cotta!

I due ragazzi scherzarono per tutto il tragitto verso casa, ripensando alle azioni che li avevano visti protagonisti in campo. Si ricordavano ogni istante e si davano dei consigli.

- Sai quando è entrato Sakuragi, temevo che la partita fosse ad una svolta, lo credevo un ottimo giocatore come si vantava di essere…invece è solo alle prime armi però ha stoffa da vendere.
- Eh, sì fratellone fra un po' dovrai guardarti anche da lui.
- Mi ha fatto morire dal ridere appena entrato era tesissimo!
- Sì, si muoveva in modo robotico, e quando ha commesso passi, lì stavo per esplodere in faccia a ridere se non fosse stato perché perdavamo il possesso di palla!
- Sì mi ha fatto morire dal ridere…be' e subito dopo che per fermare Uozumi l'ha completamente spaiccicato! Non sapevo se esser preoccupato per il capitano o sganasciarmi dalle risate! E il tuo tesoruccio?
- Piantala, Rukawa e Hanamichi si odiano sai?
- Avevo intuito! Ma come mai?
- Sai, Aruko Akagi, la sorella del capitano è una delle fan, cotte per Rukawa.
- Ah, è una del gruppo allora!
- Smettila! Non è mica una delle "galline pon pon"
- Ah, sì le ragazze pon pon fighissime!!! I loro slogan poi mi hanno fatto quasi perder la concentrazione, sorellina il giorno in cui le mie compagne di liceo dovessero formare un gruppo di fan del genere ti autorizzo a sopprimermi!
- Va bene, ti prendo in parola! Comunque dicevo: ad Hanamichi piace Aruko, ma Aruko stravedede per Kaede per cui Sakuragi odia Rukawa! Sai, insieme a Sakuragi ci divertiamo un mondo a tampinare il tenebroso e scontroso Ruki.
- Sì, sì ho notato, ma oltre alle due parole. Deficiente, cretino, sa dire qualcos'altro?
- Sì, comunque quando gli ha mollato il calcione nel sedere per far sì che Hanamichi si riprendesse ho temuto la rissa!
Ma dopo è andata meglio dai, ogni tanto Sakuragi ha intercettato i rimbalzi tenendo testa al vostro "gorilla"
- Non chiamare così Uozumi, il mio capitano.
- Gne gne - Lory fece il verso al fratello, questa volta fece lei la voce in falsetto- no prendere in giro il mio capitano "Re delle scimmie".
- Dai se ti sentisse…comunque è vero ha tenuto testa al nostro capitano, ma si vede benissimo che non ha mai giocato a basket! Non ha acquisito ancora alcuni automatismi…le finte…è troppo facile scartarlo!
- Zitto, fratellino sei tu che sei forte…neanche la maracatura doppia di Hanamichi e Rukawa ti poteva fermare oggi!
- Sì, quando Rukawa mi ha ingannato su quel passaggio e mi avete messo alle costole i due ragazzi lì non ce l'ho più fatta…mi sono messo in modalità robocop!!! Avevo una voglia di divertirmi, ero veramente felice!
- Lo so lo so, quando poi Kaede ha avuto il crampo…ce la siamo vista brutta.
- Sì, oh povero il mio amore- Sendo giunse le mani e continuò con la voce contraffatta per deridere sua sorella-povero il mio tesoro!
- Scemo, non ho detto così!
- Ma lo stavi pensando.
- Niente affatto! Comunque è stata una partita dura!
- Sì, sai mi è piaciuto quel tuo tiro da tre punti! Mi hai spiazzato, con la finta hai scartato Koshino, poi sei entrata in area, hai fatto finta di lanciare a Kogure, Ikegami ti si è fatto sotto tu sei uscita dall'area, finta e poi tiro a canestro! La faccia del mio allenatore, stavo per sbellicarmi, hai fatto il mio schema preferito! Bastarda! Il mio coach domani mi ricoprirà di insulti! Già lo sento. " Demente, che vai ad insegnare a tua sorella! Che fai ti fai battere dalla tua controparte femminile?"
- Ma questo non me lo hai insegnato, in noi è genetico!
- Lo so, ma vallo tu a spiegare al coach che io non ti ho insegnato nulla e che, anzi, tu mi hai dato qualche dritta l'anno scorso durante le vacanze!
- Buon sangue non mente! Siamo proprio gemelli!
- Certo quando è tornato Akagi, la musica è cambiata! Sì, sì è proprio stata una bella partita.
- Eh, già. - sospirò Lory.

Quando arrivarono in prossimità della casa videro, sulla soglia del loro cancello, una grossa berlina.
- Porca miseria è la mamma, se mi vede così sono fritta!
- Cavolo! Speriamo che la mamma e il papà abbiano retto il gioco!

I due ragazzi erano in apprensione, assolutamente mamma Anderson non voleva che Lory si trasformasse in un maschiaccio e giocasse a basket, come fare, entrambe erano in tuta e indossavano scarpe da basket, avevano il borsone della scuola, insomma le cose si mettevano male.
- Ho un'idea- esclamò Lory.
Quatti quatti sgattaiolarono sul retro della casa, Lory prese la borsa e la lanciò in giardino, poi si mise delle normali scarpe da ginnastica che aveva nella sacca. I due tornarono sui loro passi e entrarono in casa.

- Ah ti stavo aspettando, figliola! Dove eravate finiti?
- Ciao mami, urlarono in coro i due ragazzi e corsero ad abbracciarla.
- Come sei vestita Lory? Non ti sarai mica messa a giocare a basket? Di nuovo, con tuo fratello. Siete tutte e due sudati e provati.
- No rispose - mamma Yuki che teneva il gioco- sono andati a fare una passeggiata.
- Perché ti sei messa quella orribile tuta?
- Non voleva sporcare i bei vestiti che le compri-aggiunse il padre.
- Come mai sei qui? Così presto mami?
- Avevo voglia di portare i miei due bimbi fuori a cena, andate a cambiarvi, vi aspetto.

Per fortuna il pericolo era scampato, ma:

- Cavoli sono a pezzi!
- Sì è vero, io sono stanchissima! Mi addormenterò sicuramente sul piatto.
- Chissà perché ci porta al ristorante? Mica ci vorrà far conoscere una sua nuova fiamma spero?
- Oh, m-i-o-Dio, nooo! Non un altro vecchio barboso!

La serata al ristorante fu un inferno, i due ragazzi erano stanchissimi e avevano mangiato pochissimo, avevano sbadigliato talmente tanto che la madre si era spesso arrabbiata. 
Inoltre, come avevano temuto i due, la madre li aveva portati fuori per presentarli al suo nuovo compagno.
La madre poi aveva proposto ad Akira di andare a vivere in America con lei, Lory e il suo nuovo compagno che, essendo un professore di una Università prestigiosa, poteva farlo entrare nella squadra di basket senza problemi.

Al ragazzo per un istante erano brillati gli occhi, lui Akira Sendo giocare negli USA?

- No, grazie - aveva risposto - per ora non sono pronto voglio rimanere qui, fare il campionato scolastico e l'anno prossimo, poi, sarò il capitano…per cui no, per ora voglio rimanere qui.

Lory era triste invece, cominciava a temere di dover tornare negli Stati Uniti, lasciare i suoi compagni, la squadra, ma soprattutto lui, Kaede Rukawa. Un nodo alla gola le impedì di mangiare il suo dolce preferito, il solo pensiero di non poter più giocare con lui, sentire il suo affanno mentre giocavano, il suo sguardo quando andava a canestro, le sue spalli forti circondarla durante i loro faccia a faccia mattutini. L'odore della sua pelle, il sudore che gli imperlava il viso, no certo questa volta non sarebbe mai potuta partire, questa volta aveva un altro motivo in più per restare. Doveva solo fare la brava, non farsi scoprire e tutto sarebbe andato per il meglio. 
Basta che chieda ad Akagi se posso arrivare dopo agli allenamenti, fare più presenza nel club di pittura e forse la mamma non scoprirà nulla.

  
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