Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Aleena    19/09/2011    2 recensioni
Due fazioni, diverse tra loro come il Giorno e la Notte, un'antica tregua infranta.
Due eroi.
Due mondi divisi dalla luce.
Benvenuti nelle Terre Rare.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 
 
La coda di Dionio frustava l’aria, unico segno evidente di nervosismo nel centauro. Se ne stava impettito a pochi metri dal portone d’ingresso, quasi al centro della piccola corte-giardino dell’Accademia Grigia, davanti a tutti i suoi confratelli;  uno per ogni arte, maestro e Figlio Prediletto –ovvero l’allievo più promettente. Un piccolo esercito, ma non si sarebbe atteso nulla di meno: i direttori delle altre Accademie avrebbero fatto lo stesso –i Neutri, padroni di casa, erano schierati nello stesso modo alla loro destra, il posto riservato all’ospite.
Aleeah, ritta ad un decoroso passo di distanza dalla sua Maestra,  sudava un po’, compressa com’era in un vestito troppo stretto, sotto un sole troppo caldo; era abituata alle luci soffuse ed alla frescura secco della segreta dell’Ordine delle Veggenti, ed ultimamente l’uscire nell’aria torrida dell’estate Cittadina l’infastidiva. Spesso l’Aquila s’era chiesta se non stesse diventando una creatura notturna, una sorta di vampiro mutageno o una drow deviata. Ora, quel pensiero la spinse a volgersi alla sua destra, tentando di incrociare lo sguardo di Nadaven nella speranza che sapesse di più delle esili voci di corridoio che era riuscita a raccogliere –ma nulla, Dave guardava dritto davanti a se.
In ogni caso, non avrebbero potuto parlare, si disse Aleeah, a meno di non voler rischiare  l’ira di Dionio; cosa che la ragazza non aveva la minima intenzione di testare. Le erano bastate le storie che circolavano.
Sconfortata, la giovane Veggente sospirò forse troppo forte, mordendosi poi un labbro con fare colpevole. No, Serja non l’aveva sentita: nonostante la giovane Veggente sapesse che la sua Maestra non era tipo da far scenate in pubblico, aveva sperimentato fin troppo bene l’urlo della Banshee per rischiare di sentirlo nuovamente.
Senza pensare, Aleeah puntò lo sguardo al mosaico del pavimento, senza neppure provare a guardare a sinistra -aveva rinunciato ad avvicinare Dea: troppo seria, quasi dovesse dimostrare ogni istante di essere la Druida che era- e si dispose dunque all’attesa, per nulla impaziente. Aveva cercato di divinare questo momento, ma c’era nebbia, incertezza, e l’unica cosa che era riuscita a vedere era stato un tavolo ed un fuoco. Inutile cercare di decifrarlo.
Uno scricchiolare di cardini, una folata di vento più forte; arrivavano. 
 
I Neri erano noti per la loro irruenza; spesso, Dionio li aveva definiti “i resti della corruzione della notte”, non preoccupandosi di nascondere il malcelato disgusto che provava. Dal canto suo, Aleeah era del tutto indifferente alla antica, sotterranea faida che correva fra Bianchi e Neri; non aveva mai avuto contatti con nessun Oscuro prima d’ora, né in tutta onestà ne aveva desiderio o motivo: erano i Grigi l’organo preposto a trattare fra gli ordini rivali.
Nonostante Aleeah fosse stata messa in guardia, non poté impedirsi di assumere un’aria più che sorpresa quando i Neri fecero il loro ingresso a passo di marcia, avvolti in pesanti mantelli del loro colore, le divise scure dal taglio militare identiche se non per una corda di canapa grezza, tinta del colore dei vari SottoOrdini. La vera sorpresa, però, fu il loro direttore: comparve avvolta in una spirale di onde, sollevata di una dozzina di centimetri dal suolo, completamente nuda dalla vita in su, i serici capelli neri che, fluttuando, coprivano i seni generosi, scendendo fino ai tentacoli di un verde untuoso, cupo. Una Cecaelia1, splendida e letale –creatura mitologica perfino per loro, ben lontana dal comune.
Trattenendo fiato e domande, Aleeah si mosse, seguendo Serja fin al cento del porticato, disponendosi attorno al bassorilievo incastonato al suolo per il Rituale.
Dionio, Sevia –la direttrice dei Neutri, una Ifrit2 ibrida dall’aspetto mascolino- e la Cecaelia si fecero avanti, e senza parlare allungarono le mani gli uni verso gli altri in maniera che i palmi di ognuna fossero rivolti verso quelli di entrambi i vicini, indi i tre direttori cominciarono l’invocazione.
«Uriele, che della legge del giorno ti sei fatto portatore, che col tuo plasma suggellasti la tregua e ricreasti la Città, intercedi per noi» cominciarono, e la folla di Attinidi prese a mormorare sottovoce lo stesso incantesimo, all’unisono, nella lingua degli Dei. Aleeah seguì il coro: era stata istruita del Rituale di Richiamo, una forma arcaica di religiosità che pareva sopravvivere solo per queste occasioni.
«Intercedi fra gli Dei delle Arti» proruppe Dionio, la voce melodiosa e selvaggia.
«Intercedi fra gli Dei vendicativi» seguì la Cecaelia, con una voce simile al suono di un violino smorzato dall’acqua.
«Intercedi fra gli Dei giusti» concluse Sevia con la sua voce tonante, dalla cadenza poco femminile.
«Indicaci la via. Guida la scelta di chi siederà fra i Grandi» terminarono insieme, quasi all’unisono con la bassa litania dell’incanto evocato dai loro Adepti.
Per un istante, regnò il silenzio; fu la Ifrit a romperlo, riempiendo il cortile con la sua voce possente.
«Il candidato preposto non è più. Dobbiamo raccoglierci, e scegliere.» e, senza ulteriori indugi, si fece largo attraverso la folla della sua schiera, verso l’interno dell’Accademia Grigia.
 
Ai Seguaci di grado inferiore non era consentito l’accesso, principalmente a causa della loro potenziale elezione; vennero perciò scortati ad un refettorio, dove consumarono un pasto veloce prima di essere smistati.
L’edificio dei Grigi sorgeva nella zona nobile della Città, accanto agli edifici del potere come il foro, il senato ed il tribunale; era una costruzione prestigiosa e di dimensioni notevoli, creata tale per la necessità di dover ospitare i membri di ogni Ordine al suo interno in occasione della scelta dei Successori, ossia di coloro i quali sarebbero stati addestrati per essere i prossimi Grandi.
Aleeah, Dave e Dea sedevano ad un tavolo del refettorio, intenti a consumare una colazione frugale a base di frutta ed infusi, troppo eccitati per chiudersi nelle proprie stanze. Non erano i soli, tuttavia: membri di ogni ordine erano sparsi a gruppi e bisbigliavano incessantemente, così che la sala sembrava invasa da uno sciame d’api irrequiete.
«È passata meno di una settimana da quando i direttori si sono riuniti, stando a ciò che dice Serja» bisbigliava Aleeah, il tono cospiratorio di chi sappia «a quanto pare, è stata una cerimonia breve, senza consultazione. La Grande aveva già scelto chi dovesse Succederla»
«Per questo non siamo stati convocati prima d’ora, quindi…» cominciò Dea, ma Dave l’interruppe, sorridendo beffardo.
«Breve è stata anche la sua carriera come Successore, a quanto pare. Meglio per noi, in ogni caso» nei suoi occhi c’era una luce maligna che Aleeah gli aveva visto poche volte. Aspettativa, forse, o un deviato trionfo.
«Ma non per lui… o lei. Hai sentito come ne parlavano, no?» intervenne Aleeah, schermandosi la bocca con una mano e lanciando occhiate attorno, quasi si aspettasse di vedere il fantomatico candidato spuntare da dietro una panca.
«Presa» sussultò Dea, la figura perfetta scossa da un brivido.
«Peggio che morta» le fece eco Aleeah.
«Non più Attinide, cancellata ed esiliata dal Giorno. Giuro, io mi ucciderei davvero se qualcuno della notte dovesse catturarmi. Hai finito. Sprecata la tua vita. Sei costretto ad impugnare un’arma e a vivere di massacri, vene rendete conto?» si accalorò Dave, un’ombra di paura nella voce. Per qualche secondo, il silenzio calò fra i tre.
«Imprudente. Troppo sicura di se, forse» miagolò Dea con quella sua voce delicata.
Aleeah sospirò, quindi raddrizzò la schiena, esibendo un grande sorriso agli amici ora decisamente affranti.
«Non pensateci, ormai non esiste più. Ed in ogni caso noi non siamo così sciocchi da farci catturare quindi parliamo d’altro, vi va?» esordì, con un tono forzatamente gioviale « per esempio… dicono che la direttrice dei Grigi, quella Sevia, sia una dei Grandi. Voi credete che sia vero?»
«Sevia… mezza Ifrit, mezza Salamandra, stando a quel che dicono, ma è chiaro da quale razza abbia preso, non trovate?» commentò Dave, ora decisamente più allegro «in ogni caso, si. Addetta alla Giustizia e direttrice dei Grigi. Ha un discreto scendente, non trovate?»
«Nadaven, sei un pettegolo di prima classe» rise Dea, avvicinandosi sinuosa a Dave.
«è lei che devono sostituire?» chiede Aleeah, ignorando l’amica «voglio dire… lei che addestrerà la sua Erede?»
Dave si sistemò meglio sulla panca, allungandosi verso Aleeah e trascinandosi dietro Dea, che gli s’era avvinghiata ad un braccio.
«Il Grande del Commercio è un nano piuttosto giovane, e da quel che so ha già un suo Successore. Un folletto dei Neri, mezzo illusionista.» commentò lo Stregone.
«La fata Grande della Salute ha scelto una satira della Gilda dei Medici, ex Bianca se non ricordo male. Se la alleva da cinquant’anni buoni» s’intromise Dea, sorridendo maliziosa.
«e, se non sbaglio, la Grande dell’Ordine3 è una selkies4. Fece scalpore ai tempi perché scelse come Successore la sua stessa figlia, al tempo priva di Ordine. Se non sbaglio, la fecero entrare nei Bianchi, il che spiega molte cose sul vostro ordine» a parlare era stato un ragazzo dalla pelle di un grigio spento, capelli platino, orecchie a punta ed occhi di un verde intenso.
«Mezzodrow, lasciaci in pace. Non sei il benvenuto»
«Calmo, fratellino. Dovrebbe esserci cooperazione fra noi, non trovi? Infondo, siamo qui di comune obiettivo» cominciò, divertito, ma Dave lo interruppe, una nota violenta nella voce.
«Trovi? Siamo qui a contenderci il posto di Grande in gioco. O secondo te c’è un altro motivo?»
Il ragazzo Nero si schiarì la voce «proliferare fino ad inghiottire la Notte nostra nemica, mobilitandoci affinché loro non facciano la stessa cosa» declamò, con una solennità pomposa sminuita dall’ilarità dei toni. Dave arrossì, colpito nel vivo da quella velata accusa di cupidigia. Il Nero se ne accorse, perché allargò il sorriso beffardo e riprese «Non dispiacerti, in effetti alla fine è come dici tu. Solo che suona meglio a mio modo. Fatti furbo, fratellino, tienitele per te certe idiozie, ai Maestri non piace sentirsi ripetere da dei semplici allievi quanto siano ingordi ed avidi.»
«Sei qui a darci lezioni d’eleganza o semplicemente ti sentivi solo, Nero?» domandò Dea, sorridendo ed usando il suo tono più ammaliante e ironico.
Il nero fece un cenno del capo, indicando qualcosa alle sue spalle. Sporgendosi un poco, Aleeah riuscì ad individuare un ragazzo umano e una Lamia5 seduti sulla panca, dietro al mezzoDrow, che sorrise. L’uomo, notò la giovane Aquila con una stretta dolorosa al petto, guardava Dea come se volesse spogliarla con lo sguardo.
“Lei fa questo effetto agli uomini e le piace. È così con tutti, tranne Dave; il giorno che anche lui ci cascherà…” ma Aleeah non concluse il pensiero, limitandosi a mordersi un labbro sentendosi colpevole.
«Alseide» riprese il mezzoDrow, lanciando un’occhiata di sbieco prima al compagno umano poi a Dea «perché non vai a strusciarti contro il mio amico, la? Magari, mentre io mi faccio fare la stessa cosa dalla tua amichetta, qui. Pare che anche lei ne abbia voglia» fece, laido, rivolto ad Aleeah, probabilmente scambiando il movimento delle sue labbra per desiderio. La Veggente arrossì, abbassando lo sguardo. Non era mai stata abile a rispondere.
«Vattene se non vuoi guai, MezzoDrow» sibilò Dave, stringendo i pugni improvvisamente vibranti di scintille blu tenue.
«Per te c’è la nostra cara Austalia, non temere Mezzo» gli rise in faccia il nero, indicando la Lamia, che si passò il pollice lentamente sulle labbra troppo rosse, come eseguendo una sorta di saluto «Anche se non credo che sia interessata al altro che non sia il tuo sangue. Dico bene sorellina?»
La Lamia rise, portando indietro la testa, ricoperta da folti boccoli d’un castano ramato.
«Ora basta! Non vi…» cominciò Dave, alzandosi e strappando un gridolino a Dea, che si mosse subito per tentare di placarlo; un gesto inutile, giacchè il mezzoDrow aveva già agito.
Aleeah trattenne il fiato, mentre attorno a se la stanza sfumava.
 
 

 


1 “La cecaelia è un essere mitologico composito, con testa, braccia e torso di una donna (raramente di un uomo) e, dal torace in giù, con tentacoli e fisionomia di un polpo”.
Per farla semplice, come Ursula de “la Sirenetta” ;)
 
2 è una tipologia di "genio"- indica, nella un'entità soprannaturale, intermedia fra mondo angelico e umanità, che ha per lo più carattere maligno, anche se in certi casi può esprimersi in maniera del tutto benevola e protettiva. Comunemente conosciuti come spiriti del fuoco, appaiono come uomini di eccezionale forza e bellezza, ma è molto difficile avere contatti con loro, in quanto si considerano superiori alle altre creature.
 
3 verrà spiegato più avanti. In pratica, la Città è una sorta di micro universo a sé stante; al di fuori di questo c’è un mondo che è rimasto allo stato brado dalla caduta degli Dei. Una sorta di terra di nessuno, che questo Dicastero (o ministero che dir si voglia) tenta di tenere separata dalla Città. Contate che la città è enorme, nemmeno lontanamente paragonabile alla più grande delle nostre.
 
4 creature mitologiche irlandesi, islandesi e scozzesi che possono trasformarsi da foche a donne nelle notti di luna piena, svestendosi della pelle; se, durante la notte, questa pelle di foca viene presa e nascosta, la Selkies sarà costretta alla forma umana fintantoché non recupererà la pelle.
 
5 "figure in parte umane e in parte animalesche, rapitrici di bambini; fantasmi seduttori che adescavano giovani uomini per poi nutrirsi del loro sangue e della loro carne. Sorta di vampiri. Capaci di mutare forma e apparire attraenti per sedurre gli uomini, allo scopo di berne il sangue".


 
Piccolo spazio-me: giuro, arrivata alla fine del capitolo piangevo per la quantità di apici e note =_=’ mi spiace ma penso vi siano utili! Spero vi sia piaciuto! Al prossimo! Giuro che le cose da ricordare sono finite qui U_U
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Aleena