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Autore: ItsLeviosa    19/09/2011    2 recensioni
Partendo dal sesto anno dei Malandrini, ripercorriamo gli ultimi cinque anni di vita di Lily e James.
Tra amicizie, litigate, nuove infatuazioni, tradimenti e feste dove l'alcool scorre a fiumi, i nostri amici vengono catapultati, senza quasi rendersene conto, sempre di più verso la guerra imminente. E piano piano iniziano a capire il valore della vita e dell'amore.
Genere: Comico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Capitolo 1:


L'Hogwarts Express marciava veloce sulle rotaie in qualche sperduta località inglese, mentre gli studenti, consapevoli che il giorno dopo avrebbero dato l'addio definitivo all'estate, si godevano questi ultimi momenti di libertà.

Tralasciando i bambini del primo anno, che se ne stavano silenziosi nei loro scompartimenti, cercando di fare amicizia con i vicini, gli studenti degli anni superiori si davano alla pazza gioia. Essendo sul treno diretto ad Hogwarts, per chi non aveva ancora festeggiato il diciassettesimo anno di età, il divieto di usare la magia era finalmente revocato. Di conseguenza nella maggior parte degli scompartimenti la magia regnava sovrana, causando non pochi danni.

E il compito di rimediare a quei danni era niente di meno che compito dei prefetti, che a turno dovevano sorvegliare gli scompartimenti del treno.

Per loro immensa sfortuna, il primo turno di ronda della giornata era capitata ai due prefetti del sesto anno di Grifondoro. Ossia, Lily Evans e Remus Lupin.

Lily si chiuse con energia la porta dello scompartimento alle spalle.

“Questi erano proprio fuori controllo..” sospirò poi, seguendo il compagno che si era incamminato per il corridoio.

“Ed erano solo ragazzi del quarto anno..” rise il ragazzo, mentre si girava leggermente per guardare la ragazza.

“Oh beh. Non era una novità che più i ragazzi crescono più il loro cervello si rimpicciolisce.” sbuffò la ragazza “Senza offesa ovviamente, Lupin.”

“C'è sempre un eccezione alla regola, Evans.” ghigna lui in risposta, facendo sfuggire un sorriso alla compagna.

Era contenta che per il secondo anno di fila, Remus Lupin era Prefetto insieme a lei. L'anno prima, aveva instaurato un rapporto di quasi amicizia con lui. Certo, valutando il suo gruppetto di amici, lui era in assoluto quello che lei preferiva, e non c'era assolutamente da stupirsene.

“Passate bene le vacanze?” domandò lui, cercando di colmare il silenzio che si era formato.

“Si, è andato tutto bene” rispose lei con un sorriso.

Bugia.

Immensa bugia.

Quella, se possibile, era stata la peggiore estate della sua vita. Ovviamente Potter l'aveva, come ogni santa estate, bombardata di lettere, strillettere e regali idioti, un giorno si e uno no. Cosa che aveva fatto infuriare ancora di più Petunia, a cui una mattina erano esplose tutte le brioches calde, appena preparate amorevolmente dalla madre, in faccia per colpa di una strillettera, e di conseguenza avesse tolto il saluto a Lily fino al giorno della sua partenza per Hogwarts.

Ma tralasciando questo, per la prima volta da quando aveva scoperto la magia, aveva passato un'estate completamente da sola, senza Severus al suo fianco. E di certo due mesi completamente da sola non erano stati affatto una passeggiata. Certo, le sue amiche avevano fatto il possibile, mandandole lettere di continuo, anche se erano tutte a chilometri e chilometri di distanza. Ma nessuna di quelle lettere, per quanto potevano essere lunghe, piene di affetto e anche spiritose, poteva minimamente prendere il posto dell'amicizia di Severus.

Dopotutto era stato lui a dirle tutto sulla magia. Era stato lui il suo primo amico ad Hogwarts. Ed era stato sempre lui che l'aveva pugnalata alle spalle.

Era strano come una semplice parola potesse stravolgere un'intera amicizia.

Già all'inizio del quinto anno la ragazza aveva notato che Severus si stava avvicinando sempre di più alle arti oscure, insieme ai suoi compagni Serpeverde. Ma Lily aveva cercato di non capire. Faceva finta di non vedere, e di non rendersi conto che, anche se impercettibilmente, lui si stava allontanando da lei.

Fino al giorno del G.U.F.O. di Difesa Contro le Arti Oscure, quando lui l'aveva chiamata sanguesporco. Quella parola le rimbombava ancora in testa, in quel modo crudele con cui gliel'aveva sputata addosso.

“E le tue?” chiese infine Lily, cercando di cacciare quei pensieri.

“Mah, un'estate come un'altra..” rispose Remus controllando dentro uno scompartimento pieno di primini che parlavano eccitati tra loro.

I due prefetti avevano percorso quasi tutto il treno, mancava solo l'ultimo vagone, quando vennero raggiunti dai due Prefetti del quinto anno di Corvonero.

“Oh, è già passata un'ora?” chiese sorpresa Lily, mentre lasciava il turno ai due nuovi arrivati.

“Beh, deduco che le tue amiche siano nell'ultimo vagone, non le abbiamo viste fino ad ora..” iniziò Lupin, aprendo la porta dell'ultimo vagone alla ragazza.

“Già, e deduco che anche i Malandrini siano qui da qualche parte..”

Ah, i Malandrini.

Le faceva quasi impressione chiamarli così. Non c'era una ragione valida, le faceva semplicemente strano.

Quel gruppetto formato da quei quattro scalmanati. O per lo meno, due di loro erano rumorosi e rompiscatole da far sembrare scalmanati anche gli altri due componenti del gruppo.

E se Remus era quello con cui riusciva a fare una conversazione decente, gli altri tre molto probabilmente avevano due neuroni in testa che si davano il turno. Uno dormiva e l'altro funzionava. A pensarci forse anche Peter Minus si poteva salvare, anche se seguiva gli altri due come se fosse un cagnolino in attesa del proprio biscotto, ma a volte lui aveva chiesto a Lily aiuto nello studio, e sebbene non fosse un asso sui libri non era un cattivo ragazzo.

Ma quegli altri due proprio non li poteva vedere. Sbuffò solo al pensiero.

Sirius Black e James Potter.

Erano due sbruffoni, arroganti, maleducati e soprattutto idioti. In più, cosa che Lily non sopportava, trattavano la donna come se fosse un maledettissimo oggetto! Per poi potersi vantare a gran voce in mezzo alla sala comune sulle varie esperienze sessuali, e non, che avevano avuto quella notte.

In più, era colpa di quel dannato Potter se lei aveva litigato con Severus. Era solo e unicamente colpa sua.

La figura di Alice, che usciva dal bagno infondo al corridoio, la destò dai suoi pensieri.

Appena notò la rossa le labbra della biondina si aprirono in un sorriso allegro, e iniziò a sventolare energeticamente la mano a mo' di saluto.

Lily, arrivata in stazione quella mattina, aveva incrociato Emmeline fuori King's Cross e si erano dirette insieme verso il binario nove e tre quarti, e al binario, l'unica che avevano incontrato era stata Alice. E sebbene alla stazione la ragazza l'avesse incastrata in uno dei suoi soliti abbracci che mozzano il respiro, appena la raggiunse gliene regalò un altro.

“Alice.. Per piacere! Così mi uccidi..” biascicò Lily senza fiato, ma con il sorriso sulla bocca.

“Oh, suvvia Lily, non è mai morto nessuno per un abbraccio!” rispose l'altra staccandosi “Oh ciao Remus!” salutò poi, vedendo alle spalle dell'amica il compagno di casa.

“Alice..” salutò lui con un sorriso “Hai per caso visto gli altri?”

“Ehm.. Si, sono qualche scompartimento più avanti.” rispose la ragazza a disagio, lisciandosi con gesti rigidi il vestito a fiori che indossava.

Il comportamento della biondina non piaceva a Lily. Non le piaceva per niente.

“Vi siete messe nello scompartimento accanto?” chiese quasi minacciosa. Odiava stare nello scompartimento vicino a quegli idioti. L'unica volta che le era capitata quella sfortuna era stato al terzo anno, e scesa dal treno i suoi capelli erano diventati da rossi a verdi. Di conseguenza da quell'anno cercava di stare almeno a distanza di sicurezza dallo scompartimento dei Malandrini, che equivaleva più o meno a tre binari.

“Più o meno..” rispose Alice colpevole.

Lily represse un ringhio mentre dietro di lei Remus sogghignava divertito.

Alice iniziò a camminare lungo il corridoio, e infine si fermò davanti ad uno scompartimento.

Lily riuscì a percepire una specie di 'scusa' sussurrato dall'amica, e le salì un brutto, anzi, terribile presentimento.

La rossa guardò oltre il vetro della porta dello scompartimento, prima che Alice la aprisse e un brivido di gelo le passò attraverso la schiena.

Erano loro. Non poteva crederci. Nello stesso scompartimento. Nello stesso scompartimento con quegli idioti!

In fondo allo scompartimento c'era Potter, intento a guardare chissà cosa fuori dal finestrino, Balck era al suo fianco, come sempre, che giocava a sparaschiocco con Minus che gli stava difronte. Vicino a Minus c'era Frank, compagno di stanza dei Malandrini, e nuovo ragazzo di Alice da nemmeno un mese. Vicino a Black era schiacciata Emmeline e vicino a lei Joanne con difronte Marlene.

Alice entrò per sedersi poi in braccio a Frank. Lily rimase immobile sulla porta, mentre Lupin la superava e si andava a sedere sull'unico posto libero rimasto nello scompartimento, quello difronte a Potter.

L'occhialuto, vedendo l'amico sedersi davanti a lui si destò dai suoi pensieri e si girò verso Lily.

“Oh, che lieta visione, Evans.” esclamò il ragazzo, passandosi arrogantemente una mano tra i capelli, scompigliandoli ancora di più. “Ti vuoi sedere sulle mie ginocchia?” Le chiese ammiccando poi, facendo scoppiare l'ilarità di Black, che riempì lo scompartimento con la sua fastidiosissima risata a latrato.

Lily digrignò i denti, e lanciò uno sguardo di fuoco verso le sue amiche.

Emmeline alzò le mani in segno di resa.

“Ci dispiace Lily, era l'unico scompartimento dove ci stavamo tutte, bene o male..”

“Ah, ma davvero? Guarda un po', io sono in piedi!” sbuffò la rossa, calcando bene l'ultima parola, come se fosse seriamente quello il problema.

“Ci dispiace..” biascicò Joanne, mordendosi un labbro.

“Evans, guarda che abbiamo provato ad ingrandire lo scompartimento, ma non ci hanno ancora insegnato ad ingrandire gli spazi interni.” proclama Black, senza distogliere gli occhi dal gioco che stava facendo con Minus.

“Abbiamo provato con un engorgio, ma si sono solo ingranditi i sedili..” finì poi Potter.

Lily sospirò amareggiata. Tutto il viaggio nello stesso scompartimento. Non credeva di potercela fare. Era lì dentro solo da qualche minuto e già voleva andarsene dalla parte opposta del treno.

Avrebbe preferito stare con dei primini. O anche con dei Serpeverde, piuttosto che con Potter e Black.

“Vittoria aggiudicata!” urlò Black, alzandosi di scatto in piedi con le braccia tese in alto, e lanciando per lo scompartimento i vari pezzi del gioco che lui e Minus stavano facendo.

Alzandosi, il ragazzo, aveva tirato una forte gomitata a Emmeline, seduta vicino a lui, che adesso si massaggiava alterata il braccio colpito.

“Figurati Black, non mi hai fatto poi così male..” esclamò poi tra i denti, in modo alquanto ironico.

Sirius, non avendo minimamente sentito il suo commento, tirò fuori dalla tasca posteriore dei jeans un pacchetto di sigarette, e ne portò una alla bocca.

“Non osare!” esclamò Lily punta sul vivo “Già siamo in dieci in uno scompartimento minuscolo, manca solo che tu ti metta a fumare!”

Il ragazzo la guardò leggermente stralunato, poi con un ghigno, la superò e uscì dallo scompartimento.

“Daccordo, mia Regina.” le disse, mentre le passava accanto “James?” urlò poi dal corridoio.

“Vengo, vengo..” ribattè l'amico alzando gli occhi al cielo, mentre si alzava e lo seguiva.

Remus si tastò le tasche del maglione che indossava e appena fu certo di avere il pacchetto in tasca si alzò anche lui.

“Vengo con voi..” squittì Peter, mentre trotterellava dietro Remus per uscire dallo scompartimento.

Lily, esausta di buttò sul sedile vicino ad Emmeline.

“Lily, non arrabbiarti, ma anche noi vorremmo andare a fumare una sigaretta..” disse Marlene, con voce dispiaciuta.

Marlene e Joanne si alzarono dal sedile e uscirono pure loro.

Lily davvero non la capiva questa cosa di fumare, lei aveva provato l'anno prima, e le aveva fatto alquanto schifo, per questo si era promessa che quella sigaretta di fine primavera era stata la sua prima e ultima sigaretta della sua vita.

“Ehm.. Lily.” chiamò Emmeline, guardando oltre la spalla di Lily.

Cosa? Cosa ancora?

Con un cenno del capo Emmeline indicò qualcosa dietro di lei, e la rossa, girandosi, assistette al bacio più romantico, zuccheroso e soprattutto rivoltante di tutta la sua vita.

Infatti, visto che la maggior parte degli occupanti dello scompartimento se n'erano andati, Alice e Frank avevano pensato bene di approfittare di quel momento per farsi un po' di coccole, e poco importava che insieme a loro fossero rimaste altre due persone.

“Ho capito, ho capito. Esci, esci, esci!” esclamò Lily, mentre spingeva Emmeline fuori dallo scompartimento.

“Beh, a questo punto raggiungiamo gli altri..” propose Emmeline, mentre si risistemava il cerchietto che aveva in testa.

Si avviarono insieme verso la fine del treno, e superato anche il binario che conteneva tutti i bagagli , raggiunsero la piazzola all'aperto alla fine del treno, dove trovarono tutti gli altri.

“Oh, ma tu guarda!” esclamò Black, vedendo Lily che spuntava sulla porta “Chi disprezza compra eh, Evans?” ghignò Black, accendendosi la sigaretta con un colpo di bacchetta.

“Non avevamo intenzione di ammalarci di diabete, guardando Alice e Frank..” rispose la rossa, appoggiandosi alla ringhiera.

“E voi” chiese Remus a Marlene e Joanne, che si stavano passando un accendino babbano “da qunt'è che fumate?”

“Io da quest'estate..” rispose Joanne, espirando una bella boccata di fumo.

Marlene ci pensò un po' su, mentre si portava la sigaretta alla bocca.

“Mmmh, credo, dallo scorso inverno.” constatò infine.

“Aaah! Questa è una delle invenzioni dei babbani che amo di più!” proclamò infine Sirius, alzando la sigaretta quasi come se bisognasse iniziare a lodarla.

Emmeline quasi si strozzò cercando di trattenere una risata.

“Tu?! E cosa ne sapresti TU, di invenzioni babbane?!”

Black la guardò indignato per poi gonfiare il petto.

“Non per vantarmi, ma io ho preso E nel G.U.F.O. di Babbanologia l'anno scorso..” disse orgoglioso.

“Tu hai preso E?!” domandò scandalizzata Marlene.

“Tu frequenti Babbanologia?!” chiese Lily, altrettanto scandalizzata.

Il fatto che Black avesse preso Eccellente non la sorprendeva poi molto, dopotutto aveva sempre pensato che se lui e quel suo amico idiota passassero ogni giorno anche solo mezzora a studiare, avrebbero risultati spettacolari in tutte le materie

Ma il fatto che Black frequentasse Babbanologia, beh, era questo che la sorprendeva, e non poco. I Black erano una delle famiglie purosangue più importanti di tutto il mondo magico, e già il fatto che lui, diversamente da quasi tutti i suoi parenti, fosse stato stranamente smistato a Grifondoro la stupiva, ma il fatto che frequentasse Babbanologia la lasciò semplicemente senza parole.

Cosa può mai interessare dei Babbani ad uno come lui?!

“Secchione!”

Il commento di Potter, anche se cercato di camuffare in un colpo di tosse lo sentirono bene o male tutti.

Black, ancora con la sigaretta tra le dita, gli si buttò addosso, e assestandogli un bello schiaffo dietro la testa gli fece scivolare gli occhiali dal naso.

“Parla quello che ha ricevuto otto, e dico ben otto G.U.F.O., di cui cinque erano Eccellenti.” ribattè Black, accucciandosi a terra per recuperare gli occhiali dell'amico. “E questi li tengo io..”

“Ooh dai Sirius! Sai che senza occhiali non vedo un bel niente.” commentò l'altro, cercando di riprendersi gli occhiali, che Black stava nascondendo dietro la schiena, lontano dalla sua portata.

“Per quello che hai detto la giusta punizione è che me li devo tenere per circa un'ora. Io li terrò per due..”

I due iniziarono a battibeccare animatamente, ma Lily non li sentiva.

Otto G.U.F.O.

Solo due in meno di lei. Potter aveva avuto solo due G.U.F.O. in meno di lei.. E solamente due Eccelenti in meno di lei.

Non lo aveva mai visto aprire un libro. Era impossibile.

Lei aveva rischiato una crisi psicologica per quanto aveva studiato per gli esami, e alla fine aveva preso solo due G.U.F.O. in più di Potter. Era impossibile. Non ci voleva credere. Potter aveva imbrogliato. Non c'erano dubbi.

L'orgoglio, da brava Grifondoro che era, si fece sentire.

Non era giusto. Lei si era spaccata la schiena per ricevere quei dieci G.U.F.O. Aveva studiato di giorno e spesso anche la notte per riuscire a fare il meglio. Aveva rischiato di farsi odiare dalle sue amiche a vita per quanto le tartassava durante quei giorni. E Potter, quell'idiota di Potter aveva ricevuto solo due G.U.F.O. in meno.

Non lo accettava. Non lo poteva accettare.

Al suo primo anno ad Hogwarts si era promessa che non sarebbe stata l'ultima ruota del carro solo perché era una nata babbana. L'avrebbe fatta vedere a tutti. Avrebbe passato anche tutte le ore possibili in biblioteca pur di farsi valere. E ce l'aveva fatta. Per ben cinque anni era riuscita ad eccellere in praticamente tutte le materie. I compagni venivano da lei quando non capivano qualcosa. Era lei che prestava gli appunti a chi era stato assente alle lezioni.

E nemmeno un mese prima, quando aveva ricevuto la lettera con i risultati degli esami, si era sentita così orgogliosa di quei dieci G.U.F.O., di cui otto erano degli Eccellente.

Invece ora, ora si sentiva solo una stupida.

Se Potter non aprendo nemmeno un libro era riuscito ad avere quei risultati, voleva dire che lei era proprio un'incapace.

“Beh, noi rientriamo..”

Lily alzò lo sguardo giusto per vedere Remus che buttava fuori dal treno il mozzicone della sua sigaretta, e i Malandrini si iniziarono ad avviare verso la porta. Potter, passandole accantò le ammiccò con aria, a parer suo, provocante. Cosa che fece infuriare ancora di più la rossa, che lo fulminò con lo sguardo.

“Ehi rossa, che ti prende?!” chiese Marlene, appena i quattro si chiusero la porta alle spalle “Hai la tua tipica espressione da 'Ora-uccido-tutti-quelli-che-mi-osano-parlare' da almeno due minuti..”

“Luui..” ringhiò Lily “Quella razza di.. cretino! Osa farmi l'occhiolino dopo aver preso solo due G.U.F.O. in meno di me. Solo DUE! E se ne va pure in giro a pavoneggiarsi con quell'aria da 'Io-sono-un-figo-e-tu-no'! Io giuro che lo ammazzo.”

La rossa iniziò un monologo borbottato insultando Potter, che a parer suo “Doveva morire di una morte atroce per quello che aveva osato fare”.

“Dai Lils,” disse Joanne cercando di distrarre la ragazza “Non ci vedi da due mesi, e l'unica cosa di cui ci parli è Potter?”

Le sue parole sembrarono riscuotere Lily. Il suo sguardo si addolcì e le labbra si stesero in un sorriso felice.

“Oh ragazze!” disse mentre si lanciava sulle due e le abbracciava calorosamente “Non vi chiedo delle vacanze dato che mi avete scritto praticamente tutti i particolari nelle vostre lettere.. Soprattutto tu Mary.. Potevi anche evitare le descrizioni accurate di quello che hai fatto con quello svedese..”

“Non chiamarmi Mary! Sai che non lo sopporto!!” sibilò Marlene, mentre si legava i folti capelli ricci in uno chignon frettoloso. “In ogni caso, volevo condividere con voi le mie avventure con Gustaf!”

“Potevi anche evitare..” replicò Lily.

“Sono dello stesso parere.” confermò Joanne, mentre buttava il mozzicone della sua sigaretta appena finita giù dal treno.

“Mah, io ho apprezzato. Dopo un mese e mezzo mi mancavano i dettagli delle tue avventure, Lene.” annuì Emmeline, passandosi una mano tra i lunghi capelli biondi.

“Oooh, Emm! Tu si che mi vuoi bene, altro che queste due antipatiche!”

La bionda scoppiò in una risata allegra.

“Beh, che dite, rientriamo?” propose Jo, aprendo la porta che dava sul vagone dei bagagli.

Marlene finì la sua sigaretta, e tutte e quattro rientrarono.

“Oh, volete sapere la nuova accusa di mia sorella?” chiese Lily, mentre cercava di scavalcare un baule proprio in mezzo al passaggio.

Non aspettò la risposta delle amiche, e continuò.

“Dopo non avermi parlato per tutta l'estate, è scesa sta mattina in cucina accusandomi di averle fregato il suo ultimo e prezioso regalo del suo fidanzato, Charlie.” Lily fece una faccia schifata “Come se a me importasse qualcosa di uno stupido ciondolino a forma di cuore con scritto sopra 'Ti amo, Tunia'. In ogni caso, poi mi ha detto, in poche parole, che a Natale me ne posso restare benissimo nella mia scuola di matti, con le mie amiche strambe, perchè molto probabilmente il suo Charlie verrà a stare da noi per le vacanze e lei 'Non ha intenzione di avere gente strana per casa'.” La ragazza sbuffò, ripesando a quelle parole. “E i miei ovviamente sono d'accordo. 'Lily, cerca di capire. Se è davvero quello giusto per tua sorella, beh, non possiamo dirgli subito che cosa sei..' Le parole di mia madre.. Vi rendete conto? Cacciata dalla mia stessa casa!” concluse infine, mentre uscivano dal vagone dei bagagli.

“Lils, te l'ho sempre detto che tua sorella è una befana.” ammise Jo, annuendo convinta. “Non ti preoccupare, se proprio dovrai restare ad Hogwarts per Natale, chiederò ai miei di non trascinarmi con loro in qualche paesino sperduto in montagna come ogni anno e resterò con te.”

“Si, appunto!” confermarono le altre due, annuendo energeticamente.

Lily sorrise, ringraziando di avere la fortuna di avere delle amiche del genere. Poi il sorriso le si spense appena realizzò che erano arrivate allo scompartimento.

“Ma dobbiamo proprio?” piagnucolò, girandosi verso Marlene.

“Susu. Per farci perdonare ti regaleremo un libro.” la consolò la riccia, battendole leggermente una mano sulla schiena.

“Un bel libro..” puntualizzò la rossa, aprendo la porta dello scompartimento.

Entrando trovarono Black in piadi sul sedile con in mano una macchina fotografica che cercava di fare una foto a Potter, disteso a terra che si teneva il viso con le mani, lamentandosi del dolore.

“Ma che diamine?!”

Il flash della macchina fotografica per un secondo abbagliò l'intero scompartimento.

Black scoppiò nella sua solita risata, mentre con un salto scendeva dal sedile.

“James, questa sarà la foto dell'anno..!”

Il ragazzo in risposta biascicò qualcosa, che nessuno capì, ma che sembrava proprio un insulto non molto gentile.

Alice, in fondo allo scompartimento, rideva così tanto che per poco non cadde dal sedile, al contrario di Frank, seduto accanto a lei, che teneva la testa bassa quasi fosse dispiaciuto per qualcosa.

Intanto Potter si era rialzato da terra e aveva tolto le mani dal viso, rivelando un naso gonfio e pieno di sangue, che iniziò a gocciolargli sulla t-shirt che portava.

“Ma cosa cavolo avete combinato?” chiese Emmeline, guardando schifata il viso del ragazzo che si riempiva sempre più di sangue.

A quelle parole Frank parve sentirsi ancora più in colpa e cercò di abbassare ancora di più la testa, invece, le risate di Alice e Black aumentarono a dismisura.

Dopo qualche minuto di ilarità fra i due, Black, ancora con le lacrime agli occhi per le risate, iniziò a raccontare.

“James è un coglione, e credo che questo lo sappiate tutti,” a quelle parole l'amico, che stava cercando di fermare l'emorragia, gli lanciò un occhiata infuocata “ in ogni caso, James, dato che si annoiava, ha deciso di aprire una scommessa, dicendo che secondo lui, Frank non avrebbe avuto il coraggio di tirargli un pugno in faccia nemmeno per cento galeoni. Frank, essendo di animo nobile eccetera eccetera, inizialmente ha rifiutato, ma dato che questo idiota” continuò, indicando Potter “ha continuato a rompergli i cosiddetti come solo lui sa fare, alla fine Frank ha perso la pazienza e gli ha sferrato il miglior destro che io abbia mai visto!” concluse tutto eccitato, ancora con la macchina fotografica in mano. “E sono riuscito anche ad immortalare la scena con una foto! Appena la sviluppo la vado ad attaccare in giro per tutta la scuola!”

Black continuò a vantarsi della sua fotografia eccezionale fatta pochi minuti prima per almeno cinque minuti.

“È tatto gra'e?” chiese con voce nasale Potter, togliendo dal naso un fazzoletto di stoffa, ormai completamente zuppo di sangue.

Marlene vedendo tutto quel sangue fece una faccia schifata e si girò in velocità dall'altra parte.

“'on sme-e di scennere..” piagnucolò poi Potter, tornado a mettersi il fazzoletto sul naso.

Lily alzò gli occhi al cielo e sbuffò sonoramente.

“Vieni qua, imbecille!” disse poi, tirando fuori dalla tasca della salopette che indossava la bacchetta.

Potter si avvicinò titubante. Ogni volta che Lily gli puntava la bacchetta addosso o si ritrovava appeso a testa in giù, o pieno di bolle su tutta la faccia o in ogni caso gli succedeva qualcosa di brutto.

“Senti, vuoi che ti sistemo il naso o vuoi morire dissanguato?!” chiese infastidita lei.

Il ragazzo quindi si avvicinò di più, e la ragazza gli puntò la bacchetta in mezzo agli occhi.

Epismendo

Con un sonoro schiocco il naso di Potter tornò al proprio posto. Il ragazzo si toccò incredulo il naso non più dolorante. Sulle labbra gli si aprì un sorriso allegro, e con una specie di balzo, abbracciò di slancio la ragazza.

“Ooh! Grazie grazie Evans! Sei così dolce, lo so che sotto sotto vuoi venire con me ad Hogmeade..”

Lily cercò con tutte le forze di scrollarselo di dosso.

“E levati maledizionee! Non voglio uscire con te, non uscirei con te nemmeno se fossi l'ultimo uomo sulla terra.” si lamentò, mentre il compagno di casa la continuava ad abbracciare.

“Ma mi hai aggiustato il naso. Tu mi vuoi beneee!” gongolò Potter, stringendo di più la presa.

“Non l'ho fatto per te, ma solo e unicamente per me, altrimenti avresti continuato a lamentarti fino al castello. E ora scollati immediatamente.” sibilò tra i denti con aria minacciosa.

Il ragazzo sciolse l'abbraccio, e nonostante le parole cattive della ragazza, continuava a sorridere.

“In ogni caso, non vi tolgo punti solo perchè siamo ancora sul treno e perchè solitamente Frank non è mai stato ripreso per queste cose, ma se vi becco a fare una cosa simile ad Hogwarts, sappiate che non sarò così clemente.” Lily fece un attimo di pausa squadrando i Malandrini, per poi fermarsi su Lupin in fondo allo scompartimento, che per tutto il tempo non aveva fatto niente altro che leggere. “E Lupin, mi sorprende che tu non abbia fatto niente per fermare questi cretini che per giunta sono tuoi amici.”

Il ragazzo sentitosi chiamare in causa alzò lo sguardo dal libro e in risposta alzò le spalle.

“Finchè si fanno male tra di loro non è mio problema..” disse infine, con un mezzo sorriso sulle labbra, per poi tornare al suo libro.

Lily, arrabbiata sia perchè quel cretino di Potter l'aveva osata abbracciare sia per quella risposta assolutamente non da prefetto da parte di Lupin, recuperò la sua borsa sul sedile e aprì la porta dello scompartimento.

“Se non vi dispiace, ora vado a cambiarmi.”

“Vuoi che vengo ad aiutarti?” chiese Potter, con sguardo malizioso e ammiccandole.

In risposta la rossa sbattè la porta dello scompartimento e si avviò verso il bagno del treno.

Alice sospirò rassegnata.

“L'avete fatta arrabbiare..” disse scoccando un'occhiata a Potter e Lupin.

Io?” chiese stupidamente James “Ma se non ho fatto niente!”

Note dell'Autrice:

Beh, salve :D
Ecco a voi il primo capitolo (:
Per colmare alcuni dubbi che forse si sono formati.
Allora, inanzitutto, no, Remus e Lily non sono amici, o per lo meno, non sono amici stretti, per ora.
Poi, Petunia non sta ancora con Vernon, perchè a parer mio, lui non è stato l'unico suo ragazzo (si lo so è scioccante, ma aimhè io la penso così) e in più avevo trovato non so dove un articolo di un'esclusiva di Pottermore, o una roba del genere, dove raccontavano la storia dei Dursley, e da quello che mi ricordo Petunia e Vernon si sono incontrati al lavoro, in più, a parer mio Petunia ha si e no due o tre anni in più di Lily, quindi in questo momento della storia ce ne avrebbe massimo 19.. Quindi non preoccupatevi, Vernon lo incontrerà, prima o poi. ;)
Per ultima cosa, il fatto che i ragazzi e anche Marlene e Joanne fumino mi sembra una cosa anche abbastanza normale. In fin dei conti hanno sedici e anzi, quasi diciassette anni e io conosco molta gente che a sedici se non prima ha iniziato a fumare, in più ricordatevi che quelli erano altri tempi, sono quasi trent'anni fa, e ricordiamo anche che c'era il periodo hippie-rock che era ancora in corso :D (quindi non giravano solo sigarette eheh)
Direi che ho finito, spero che il capitolo vi sia piaciuto, e se vi è piaciuto, recensite :D Che a ogni vostra recensione mi si allunga la vita di un'anno! HAHA
Un bacio,
ItsLeviosa
  
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