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Autore: april88    20/09/2011    1 recensioni
È inverno qui nel villaggio di Konoha.
Durante la notte, ha nevicato molto… la neve ricopre i tetti delle case e la montagna dei volti di pietra.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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POV SASUKE

È colpa del brutto tempo…
O sono influenzato dalla presenza di questo idiota?
Ho anche pensato
Che in questa atmosfera grigia e nevosa,
Il colore dei suoi capelli mi ricorda i raggi del sole.

Decido di accettare l’invito. Infondo casa mia è lontana e fuori fa veramente freddo.
“Non sperare di sentirmi dire scusa il disturbo” è la prima volta che entro a casa sua… il disordine regna sovrano: letto disfatto vestiti sparsi per terra insieme a libri e confezioni vuote di ramen per terra e sul tavolo. Questo usuratonkachi non sa proprio cosa sia l’ordine… almeno potrebbe riordinare quando ha ospiti in casa. “Questo posto è un buco!”.
“Quanto sei noioso, teme!”.
Mi chiede di sistemargli la spesa… già anche lui vive da solo. Questa casa è così fredda… e così antiquata… ha una stufa che sembra di secoli fa.
“Sasuke- mi chiama lui – tra questi due gusti, che ramen preferisci?”.
A me non piace il ramen… preferisco mangiare i miei pomodori.
“Nessuno!” gli rispondo acido.
Il baka si arrabbia e mi urla: “Non fare lo schizzinoso! È il ramen che il futuro Hokage ti sta offrendo… va bene, se non lo vuoi arrangiati!” mi arrendo… gli indico quello di destra.

Incredibile che basta così poco per farlo sorridere.
Si affaccenda tra i fornelli mentre io lo osservo. Quell’usuratonkachi ha un’energia inesauribile, eppure è una di quelle tante persone che sono sole. Come me… ma la nostra non è stata una scelta… entrambi siamo rimasti senza genitori… entrambi abbiamo dovuto imparare a cavarcela da soli per sopravvivere. Ripenso a quando mi sono ritrovato da solo… credevo di non avere bisogno di nessuno… che potevo fare tutto da solo… anche cucinare… in qualche modo… ho sempre cucinato per me stesso.

Finalmente ci siamo messi a tavola a mangiare.
“è delizioso, vero?”. La sua voce squillante mi desta dai brutti ricordi della mia infanzia.
“Si”. È buono, è vero, ma non mi abituerò mai a mangiare ramen. Questo non è cibo… vorrei provare a fargli mangiare qualcos’altro oltre quella roba istantanea. Per esempio i pomodori. Mi alzo dalla tavola per prepararli.
Nel frattempo anche lui si è alzato da tavola… vado in camera a chiamarlo.
“Che stai facendo?”.
“Devo trovare un fiammifero, la stufa è rotta- riemerge dalle coperte e, ricordandosi delle mie tecniche mi chiede di accendergli un fuoco. Non ci penso nemmeno… è stupido sprecare il mio chakra solo per accendere un fuoco.
“è così che aiuti il tuo compagno? Quello che ti ha offerto una ciotola di ramen?”.
Mi tira un cuscino cominciando a ridere… lo afferro e lo restituisco… cominciamo questa battaglia di cuscini fino a quando riesco ad avvicinarmi e bloccare il braccio dietro alla schiena.
Ci accorgiamo che fuori ha ripreso a nevicare.
“Ti piacciono i giorni di neve, usuratonkachi?”. Non so neanche io perché ho formulato questa domanda… forse perché non riuscivo a decifrare l’espressione del suo viso mentre guardava fuori dalla finestra.
“No, per niente… quando nevica, è come se la montagna stesse piangendo”.
“Cosa?”.
'Che razza di pensieri fa questo usuratonkachi?’.
“La neve, si posa sotto gli occhi degli Hokage è come se la montagna stesse piangendo”.
‘È proprio uno stupido’.
“Per quale motivo gli Hokage dovrebbero piangere?”.
“Ecco… Forse perché… credo che debba essere triste stare tutti soli in mezzo alla neve e al freddo”.
‘Strano che un baka come te abbia questi pensieri…- penso tra me -non sei proprio tu quello che sta in mezzo alla neve e sente il freddo più gelido? Anch’io… sono sempre stato solo in questa neve’.
Usando la mia tecnica della palla di fuoco, accendo la stufa… almeno potremmo riscaldarci un po’.

“Chi l’avrebbe mai detto che Sasuke potesse essere tanto utile? Non hai neanche bisogno di fiammiferi… ti basta solo aprire la bocca. No aspetta… sono meglio i fiammiferi. Tu sei solo irritante”.
Dopo questa serie di frecciatine, lo minaccio di andarmene… ma che prima, avrei spento il fuoco.
“AAAAAAAAAAAAAAH! No aspetta… dai scherzavo!”.
'Questo baka… basta così poco per farlo felice?'
“Hai ancora freddo?” gli chiedo.
“Certo che no! Perché oggi non sono più solo”.


CONTINUA......

  
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