Buon compleanno, Seven! So che questa non sarà una storia propriamente felice – cioè no, non lo è per niente – e quindi non è il massimo come regalo ma la mia Musa va così, e spero possa piacerti comunque.
Un grazie immenso a Leireel, che ha betato sia questo che il pezzo di ieri.
Buona lettura!
Forse dovremmo restare qui, Harry, invecchiare.
La foresta ricorda
Ricorda la foresta.
C’è qualcosa che non torna.
È in pace, la foresta. Il sole si nasconde su, su, su, oltre le fronde più alte degli alberi, diffonde la sua luce con gentilezza – come l’abbraccio di un amico. Non c’è vento. Non una nuvola. Qualche animale fischia lontano. Distante. Sembra tutto così distante dalla sua posizione: distesa a terra, sopra una vecchia coperta, stretta dall’abbraccio di un Ron addormentato.Un turbinio di colori, pericolosamente somigliante a Teddy Lupin, scivola contro il terreno, alzando una nuvola di polvere. Poi si rialza:
«Scusa, Hermione». Bisticcia con la lingua. Non le concede neppure il tempo di assicurarsi che stia bene, schizza immediatamente verso Freddie e Victoire.
La foresta di Dean è sempre pacifica. I suoi visitatori sempre un po’ meno.
C’è qualcosa che non torna.
Sedute su una lunga panca di legno, intorno al tavolo che conserva i resti del pranzo, Molly e Andromeda riflettono a bassa voce sui loro nipotini; Percy, un po’ più in là, intrattiene Angelina sulle novità al Ministero, c’è un ramo di abete che scivolain maniera non del tutto sicura verso il suo capoccione concentrato – cortesia della bacchetta di George, ovviamente –, Fleur getta lunghe occhiate di preoccupazione ai bambini, mentre annuisce alle chiacchiere del cognato e dondola lentamente le gambe. Ginny e i suoi due fratelli maggiori sono in giro per la foresta, a cercare chissà cosa. Arthur, sull’amaca, si è appisolato. Come Ron.Ron. Poltrone, spensierato, sbruffone. Ron. La frangia gli cade sugli occhi chiusi, il respiro è ritmico, russa leggermente. Quando sussulta, ogni tanto, il braccio destro la stringe ancora di più.
C’è qualcosa che non torna.
Non. Torna.È partito. Via da tutto e da tutti, perché fa troppo male. La vita. Fa male. La Guerra. Fa male. È fuggito via lontano dal dolore, lontano dagli amici, lontano anche da lei.
Hermione asciuga una lacrima in fretta. Chiude anche lei gli occhi, fingendo di dormire.
Perché non torni?
La foresta ricorda.
Mi manchi.