20/09/2011
2 recensioniLe sorrisi dolcemente per tranquillizzarla.
- Chi sei? – chiese, guardandomi e cercando nella sua memoria il mio volto.
– Mi dovresti conoscere. Io conosco te.- Sei una di Hogwarts? – chiese, mentre chiudeva ancora un po’ gli occhi per analizzarmi meglio.
Tolsi gli occhiali e li posai sul tavolino vicino a noi – No.- Non so chi tu possa essere – disse, allarmata – Dov’è Draco?
Mi sporsi in avanti – Non ti preoccupare, non voglio farti del male. Voglio solo parlare.- I tuoi occhi – sussurrò lei, guardandomi incredula – Sono identici ai miei.
Sorrisi – Brava.- Ma i capelli no – continuò lei.
Scrollai le spalle – Sono una mia fantasia – dissi, sciogliendo la coda di cavallo dove tenevo legati i miei.- Solo per il colore… - disse lei, fissando i ricci identici ai suoi. Poi si incuriosì – Una tua fantasia?
Sospirai e mi appoggiai sulla poltrona – Non voglio farti preoccupare, ma devo comunque dirtelo. Ti ho inventata io.Anita scoppiò a ridere – Certo! Come no!
Sorrisi irritata, dovevo mantenere la calma.
Appena la mia creatura si calmò, mi guardò con le lacrime di ilarità – Chi sei realmente?
Alzai le spalle – La tua scrittrice.
I suoi occhi diventarono due fessure – Provamelo.
Chiusi gli occhi – Da dove devo iniziare? Dalla tua famiglia? Da Alessandro che in realtà è un mio amico? Vogliamo parlare di quel tuo compagno che vuole fare il militare? – sorrisi – Si chiama Marco, ed è un mio compagno di classe. Vogliamo parlare della tua paura della prima volta? E’ la cosa che mi terrorizza di più. Del bene che vuoi a Severus?
- Fermati, fermati – disse Anita, sporgendosi in avanti dalle troppe verità che la stavano assillando.
Mi alzai dalla sedia e mi inginocchiai vicino a lei – Vuoi qualcosa da bere?Anita scosse il capo – Non ci posso credere. E’ una cosa contorta…come puoi essere la scrittrice della mia storia, se io ho cambiato la storia di un’altra scrittrice?
Sorrisi – Quella è semplicemente la mia mente malata.
Anita scoppiò a ridere – Beh, non male.
Tornai a sedermi – Allora, ti è piaciuta questa storia? – chiesi, mentre mi versavo della coca-cola nel bicchiere.
- Non bevi alcolici, vero? – chiese, notando la bottiglia di vino rosso sul tavolo.
- Tutto quello che non fai tu non lo faccio io – risposi.
- Allora dovresti già sapere la risposta alla tua domanda – mi rispose, sorridendomi soddisfatta.
Annuii, posando il bicchiere sul tavolino in vetro – Beh, a me è piaciuta molto. Mentre scrivevo la lettera di Severus mi sono persino messa a piangere. Che cosa ridicola, non credi? – dissi, sorridendo al ricordo.Lei scosse il capo – Ho pianto anche io.
- Per volere mio – dissi, fissandola seria. Stavo andando precisamente dove volevo.
Scosse nuovamente il capo – No, quella ero io. Reagivo da sola.- E come puoi dirlo? – chiesi, provocandola.
- Ora sono qua davanti a te, che ti parlo e tu non stai scrivendo – disse, facendomelo notare.
- E cosa te lo fa pensare? Magari io sono un personaggio inventato da me stessa – dissi.
Lei si passò una mano fra i capelli confusa.- Sei nervosa, non me lo dimostrare – le ricordai.
Lei mi fulminò con lo sguardo – Cosa vuoi da me? – chiese.Sorrisi – Non ti arrabbiare, non servirebbe a nulla. Voglio semplicemente fare una discussione con te.
- E perché con me? – chiese – Perché non a Draco o a quel vanitoso di Harry?
Scoppiai a ridere – Non esageriamo! Sono i miei pensieri che fanno di Harry un vanitoso e di Hermione una stronza con i fiocchi. Terrò una discussione anche con Draco e gli altri, ma tu sei la mia piccola invenzione, Anita. Ho bisogno di parlare con te.Lei mi fissò con ira – La tua piccola invenzione?!
Alzai le spalle – Puoi anche chiamarti in altri modi, se preferisci – risposi.
Lei mi squadrò – Siamo così simili…
Sospirai – Già.
- Ma tu, sei più tranquilla di me – mi fece notare.
Sorrisi amaramente – Vedi, Anita. Nel tuo personaggio, ho messo qualità mie e non mie. Qualità che mi rappresentano e che desidererei avere. Il tuo personaggio non era ben definito per scelta mia. Sei lunatica proprio come me.- E Draco? Lui non era così – disse.
- Quella è una mia caratteristica. Puoi mettermi vicino a qualsiasi persona e io, in pochi mesi, riesco ad indurla ad avere un carattere simile al mio. Non obbligandola, o cose simili. Semplicemente, gli racconto la mia vita e i miei pensieri, facendo notare alla persona i suoi errori che potrebbero portarla alla sua distruzione.
Anita alzò un sopracciglio – Stai scherzando, vero? Fai un lavaggio del cervello alle persone?Scoppiai a ridere – No, come ho detto mi mostro per quello che sono e le persone cambiano. Ma il rischio è che se le persone si allontanano, tornano quelle di prima.
La ragazza si rilassò sulla poltrona – Quindi io ho fatto questo effetto su Draco?
- Tu hai fatto sentire Draco al sicuro, gli hai promesso la tua presenza, ogni volta, e questo l’ha ammorbidito perché non era più solo, riusciva per una volta a fidarsi di qualcuno.
- E Severus? – chiese curiosa.
- Lui era già pronto a crollare, forse lo faceva già con Silente prima del tuo arrivo. Il tuo carattere e il tuo aspetto hanno fatto in modo che lui si sentisse al sicuro in tua presenza.
Lei annuì – Il ragionamento non fa una piega.Calò il silenzio.
- Beh, di che vuoi parlare? – chiese Anita.
Alzai le spalle – Sinceramente non ho moltissime domande da farti, sei più te che devi farne a me.- Come ti chiami?
- Laura.
Lei alzò un sopracciglio – Mi aspettavo Anita.Scossi il capo – Ho scelto questo nome per te, perché sei una ragazza coraggiosa e Anita è il nome più bello che io conosca.
- Perché lo hai fatto?
Rimasi in silenzio a fissarla.Perché lo avevo fatto? Perché avevo deciso di dare il via ad una ff lunga 100 capitoli?
- Credo di averlo fatto per…perché volevo far sentire alle persone quello che provavo… Perché volevo far comprendere loro quanto impegno ci ho messo, non sono mai stata una ragazza vanitosa o che cerca attenzione. Quando ho postato il primo capitolo, avevo una paura folle… nessuno mi conosceva, tutti potevano giudicarmi…quando ho ricevuto le prime critiche mi sono sentita colpita nel profondo. Mi sentivo ferita da delle persone inumane, ma che adesso che ci penso avevano tutto il diritto di fare quello che volevano, forse potevano usare solo un po’ più di tatto…Quando sono arrivata alla fine ho pensato che era tutto finito, che il mio piccolo momento era terminato e mi sono sentita malissimo. Ho cercato in tutti i modi di allungare la cosa… capitoli alternativi, capitoli aggiuntivi…non volevo perdere tutto… Poi ho scoperto di poter scrivere ancora e ancora… su di te, Anita. Perché sei tu la mia piccola musa. Sei tu la mia piccola creatura che mi rappresenta. Senza di te non sarei nessuno…
La ragazza sbattè un paio di volte le palpebre cercando di non piangere – Anche io mi sono sentita così. L’inizio di tutto, le perdite e i colpi più duri della mia vita…la fine della saga… hai appena detto quello che io ho provato grazie a te…io, senza la tua fantasia, non sarei nessuno…angolo autrice
Ok, questo per me è un piccolo capitolo/bomba...nel senso che forse ho fatto una grossissima cavolata.
Adesso a seconda di quanto piacerà svolgerò la stessa cosa con Severus e Draco.
Lo so! Sono nuovamente in ritardo, ma ho avuto una specie di blocco dello scrittore D= Questi capitoli mettono alla prova tutta la tua capacità psicologica!
Comunque, non voglio dilungarmi troppo =) fatemi sapere cosa ne pensate =D un grazie a tutti!