A Dikar 93 production
TO LIVE FOR TWO
Hermione si era alzata di nuovo, corsa in bagno
per la terza volta in una notte.
- Tre -
- Che cosa? - Chiese dal bagno.
- Siamo a tre - Rispose Harry.
Hermione tornò a letto spostando da sotto la testa i capelli ricci e
scompigliati.
Harry la guardò un attimo, poi le chiese: - Siamo sicuri di star bene?-
- Si, sto bene. Non preoccuparti -
- Lo sai vero che non è normale vomitare per ben tre volte in una notte?-
Harry aveva un brutto presentimento.
- Domani andiamo dal medico, okay?-
- Va bene...! - Hermione si sdraiò svogliatamente per poi dargli un bacio a fior
di labbra.
Quando Hermione dormiva sembrava un angelo; Le
ciglia sottili e nere unite, le labbra rosa serrate e il viso sottile e candido
illuminato dalla Luna.
Harry non sapeva se sarebbe riuscito a dormire, era raro avere un angelo che
dormiva affianco. Possibile che lei non aveva ancora capito che aveva un piccolo
bocciolo in sé?
O forse non voleva crederlo, non voleva smettere di danzare per mesi; Già, lei
aveva intrapreso una lunga carriera da ballerina classica, i tutu le stavano a
meraviglia, e quando si alzava sulle punte incominciava a volare con salti e
giravolte l'angelo che aveva in sé splendeva ancora di più, illuminato dalla
Luna che splendeva nel cielo come lei.
Harry la guardò un attimo, poi chiuse gli occhi anche lui, sperando solo di
sognare.
La finestra era aperta, un uccellino si era
posato sul davanzale, cantava, forse anche lui era felice, forse aveva un nido
con delle uova.
Il sole illuminava la camera da letto, il vento muoveva e gonfiava delicatamente
le tende. Harry aprì gli occhi a causa della luce che gli batteva sul viso.
Guardò l'orologio appeso alla parete, le 4.45?! Prese gli occhiali e li mise
davanti agli occhi, ah no, erano le 9.20, aveva solo confuso le lancette. Si
ributtò nel letto annoiato, ma era tardi, si alzò e andò in cucina con passi
lenti e ondeggianti. Aprì il frigo e sbadigliando prese la confezione del
latte, ne verso un po' in un pentolino e prese dei biscotti.
Lasciò che il latte nel pentolino si scaldasse
sui fornelli e tornò in camera, Hermione aprì gli occhi proprio mentre lui
varcava la soglia.
- Ho la nausea - Disse mettendosi seduta.
- Ah, non mi sorprende, notando che hai vomitato per ben tre volte in una notte
-
- Che gentile - Disse sorridendogli.
Poi Harry tornò in cucina lasciando che la moglie si vestisse.
***
Il medico fece entrare in studio Hermione, ma
prima che potesse chiudere la porta Harry disse: - E io?-
- Oh - Disse il medico stupito, come se non si fosse accorto che era lì.
- Oh lei no, solo la signora Granger può entrare -
- Guardi che io sono Harry Potter, quindi lei è la signora Potter
-
- Oh! - Fece il medico.
Harry si sedette sbuffando su una sedia vicina alla porta. Non era agitato, lui aveva capito cosa aveva Hermione, o perlomeno ne aveva una vaga idea, era lei ad non esserci arrivata!
***
- Si sdrai qui, signora Gr... Potter, mi scusi
-
- Non si preoccupi -
Hermione si mise su un lettino, il medico le scoprì la pancia con aria
indifferente. Prese un aggeggio con un filo elettrico a un piccolo computer
appoggiato sul mobile vicino al lettino. Posò delicatamente l'aggeggio sulla
pancia di Hermione e della crema, una spece di gelatina gli si spalmò sulla
pancia.
Sul monitor comparì il suo ovulo e una pallina irregolare biancastra dentro di esso, il medico le fece ancora il solletico con l'aggeggio poi lo alzò dalla sua pancia, le diede uno straccino, con cui Hermione tolse quella crema appiccicosa.
Il medico le chiese: - Quanti anni ha?-
- Venticinque - Rispose Hermione sicura.
- E' sposata? -
- Si, con quel ragazzo che ha conosciuto prima, Harry Potter, ricorda?-
- Vagamente -
Hermione ebbe il presentimento che se avesse riso sarebbe stata buttata fuori
dallo studio, così stette zitta.
- Mi scusi, perché mi fa queste domande?- Chiese
Hermione preoccupata.
- Be', quando si sta per diventare madri, bisognerebbe avere un'età giusta ed
essere sposati -
- Mi scusi, ma mi sembra che se si vuole un figlio... ma un attimo, questo che
c'entra? Non sarà mica...? -
- Lei è incinta -
Hermione svenne.
Era sorpresa, lei... incinta?! Quindi avrebbe dovuto smettere di ballare? Molto
probabilmente, però fino al secondo mese avrebbe continuato.
Quando si risvegliò era sdraiata sul divano di casa sua, Harry seduto vicino a lei con aria vagamente persa.
- Ehm... Harry?-
- Ah, ti sei svegliata -
- Si - Rispose Hermione alzandosi e infilando le ciabatte.
- Sono incinta...- Disse Hermione cercando di fare l'indifferente.
- Si, di due settimane -
Hermione sospirò e si stiracchiò. Portò le
mani alla pancia e disse: - Non sarà facile ma va be', benvenuto piccolo Potter
-
Sorrise felice e si sedette sulle ginocchia di Harry, che coccolò di nuovo le
labbra della moglie.
Quelle labbra che tante volte aveva gustato, così candide e morbide, quelle
labbra d'angelo.
Angelo, come lei e il "piccolo Potter".
ORA TOCCA A ME:
Oh be', non riesco a
tenere conto di quanto giorni o mesi avevo in testa questa fanfiction.
Problema: Come inizio? Sapevo il finale e le scene in mezzo alla trama, ma non
la cosa più importante, ovvero: l'inizio.
Questo primo capitolo non è lunghissimo, e per essere sincera non so se gli
altri saranno più lunghi. Desolé.
Bye bye, vostra Dikar.