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Autore: Hokuto    20/09/2011    7 recensioni
“Ehi, Goticuccia! Hai intenzione di scabottare ANCHE il primo girono di superiori? Ma vuoi proprio farti prendere di mira dai professori? Chiese ridendo una voce sopra di me. Cazzo, quanto odiavo essere chiamata in quel modo ma, dato che a farlo era LUI, non ci facevo neanche caso… Possiamo quasi dire che lo trovassi adorabile, quel soprannome, pronunciato da quella meravigliosa voce.
“Trent! Ma.. che ore sono?”
“Le otto meno dieci…”
***
“Dai, Tesoro.. Non ti preoccupare! Posso garantirti che passerai degli anni indimenticabili!” Poverino, a volte penso che, se fossi io al suo posto, mi darei dell’idiota non so quante volte al giorno. Ma, il fatto che non avesse neanche mai lontanamente pensato di dirmi una cosa del genere mi faceva impazzire; Eh sì, ero proprio innamorata. Per me Trent era tutto il mio mondo, la mia vita… Non potevo certo immaginare quello che sarebbe successo a partire da quello stesso giorno.
**AVVERTENZA**
Il sistema scolastico "quattro anni di medie- quattro anni di superiori", è quello presente in America quindi, essendo Gwen e gli altri Americani, mi sono ispirata a quello!^^
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Duncan/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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aaaaaaaaaaaaaaa
Check My Soul
_Capitolo 20_

Una volta in macchina, raccontai al mio fidanzato tutta la conversazione appena avvenuta.
“Ahahah! Cosa? Ti ha davvero fatto una domanda del genere?” Scoppiò a ridere.
“Sì.. Ma non c’è niente di divertente in tutto questo! Cazzo…
Così sembra quasi che lei abbia scoperto che ho perso la verginità..”
“Perché lei lo ha scoperto, Gwen!” Puntualizzò Duncan.
Feci schioccare la lingua.
“Ohh sì: Tu mi sei davvero di grande aiuto, tesoro!” Lo presi in giro.
Lui mi bacio sulla fronte, sornione.
“Come mai volevi tenerglielo nascosto?
Rachel mi sembra molto una donna da “Una Mamma Per Amica!”..” Domandò il moro.
“Sì, hai centrato il punto: Forse lo è anche troppo! Poi..” Risposi, posando la mia mano sopra la sua, occupata a cambiare marcia.
“.. Quello che facciamo deve restare fra me e te, perché, vedi.. Potrebbe capitarmi di fare cose che tu neanche ti immagini e.. Se vai a spiattellare tutto in giro, bhe… Sveleresti solo i miei trucchi, e..
Un mago non li rivela mai, no?” Conclusi, maliziosa.
Il mio compagno sorrise, arrendevole.
“Giusto! Uno a zero per te!” Esultai, scherzosamente, poi accesi la radio.
Davano il tormentone del momento “Last Friday Night” Di Katy Perry.
Portai le braccia dietro la testa e mi appoggiai per bene allo schienale, schiudendo gli occhi: La mia vita avrebbe forse potuto andare meglio?
***
Courtney era arrivata dieci minuti in anticipo all’appuntamento, insieme a Trent.
“Courtney, io… Non ne sono molto sicuro..” Confessò Trent, in preda dai sensi di colpa. La morettina roteò gli occhi, parecchio seccata.
“Insomma, Trent: Comportati da uomo! Pensa a quanto potrai divertirti a “sbatterti” quella Darkettona, una volta che avrà mollato Duncan!” Cercò di convincerlo lei.
Il ragazzo al suo fianco arrossii.
“COURTNEY! Non dire così! Insomma, io e Gwen..” Ma non riuscì a terminare la frase: Era troppo imbarazzato.
“Cavolo.. Ci credo che Gwen ti ha mollato..” Sussurrò la rappresentante.
“Cosa?”
“No, niente.. Ho detto che, un girono, farete degli splendidi bambini, assieme..” Il compagno sbuffò.
“sì, certo… Ma si può sapere perché cappero siamo venuti qua in anticipo?” Courtney lo fissò, leggermente irritata.
“Perché dobbiamo accordarci sugli ultimi dettagli con… Lindsay!” Gridò, alzando la mano in segno di saluto.
Improvvisamente comparve al loro fianco una ragazza stupenda: Gambe lunghe, che non finivano più, un sedere da applausi, due tette che erano la fine del mondo e una miriade si capelli biondo grano. A completare il tutto, occhi azzurro cielo e vestitino rosa super aderente.
Trent non poté fare a meno che arrossire.
“Ciao Court! Scusa il ritardo, ma io e Beth..” La moretta la interruppe.
“Sì sì, certo: Non mi interessa. Piuttosto… Hai capito bene cosa devi fare, vero?” La biondina annuii, sorridendo.
“Certo! Arrivo al vostro tavolo dopo circa venti minuti che vi siete seduti ed inizio il mio “discorso”..!” Spiegò.
Il ragazzo in loro compagnia inarcò un sopracciglio.
“Discorso…? Di che state parlando, voi due?” Courtney sorrise, maliziosa.
“Oh, lo vedrai Trent, Tra poco lo vedrai…”
***
Una volta incontrati davanti al “Wawanakwa’s Café”, dopo esserci scambiati saluti e abbracci, oserei dire, sforzati, scegliemmo un tavolo nell’area esterna e ci sedemmo.
“Allora Ragazzi..” Iniziò l’ex del mio fidanzato.
“Che cosa ordinate voi due di bello?” Io e Duncan ci fissammo.
“Bhe, non so tu, Raggio Di Luna, ma io ho una fame pazzesca..!”
“Anche io! Questa sera sono proprio esausta…” Sospirai, sorridendo.
La rappresentante ci fissò, severamente.
“Perché?!” Domandò, acida.
“Ecco.. “ Iniziai io.
“… Non c’è un motivo particolare, davvero!” Ok, sapevo benissimo che Courtney era a conoscenza del sesso tra me e Duncan, e che aveva capito il motivo della mia stanchezza, ma..
Non gliel’avrei MAI data vinta!
C’era qualcosa che non mi convinceva, in lei…
“GIà, Courtney.. Vogliamo ordinare?!” Chiese Trent, nel tentativo di cambiare argomento.
Lo guardai, piena di gratitudine, dedicandogli un immenso sorrise.
Lui distolse lo sguardo.
Che strano: Non era da lui fare una cosa del genere!
“Sì...” Sibilò Courtney, irritata.
Trascorremmo la prima mezz’ora a chiacchierare in modo tutt’altro che “naturale”.
Quando il cameriere ci portò le ordinazioni, levai gli occhi al cielo, parecchio sollevata, suscitando l’ilarità del mio compagno.
Era così dolce.
Mi aveva preso la mano sotto al tavolo, ed ora la stava stringendo forte.
Il mio cuore batteva a mille.
Non so come mai, ma.. Anche in un’ uscita a quattro, in un ristornate pieno di gente… Riuscivo comunque a rinchiudermi in una sorta di “bolla”, contenente solo me e il mio fidanzato.
La moretta, nel frattempo, si guardava attorno, nervosamente.
“Che fai Court?” Le bisbigliò il suo finto fidanzato, cercando di non farsi sentire da noi.
“Sto aspettando chi-sai-tu..” Sussurrò, agitata.
“Cavolo… Quella stupida è già in ritardo! Non è neanche capace di.. Oh! Eccola! Presto voltati: Fai finta di niente!” Il ragazzo obbedì.
“Allooora!” Cinguettò l’ispanica, fissandomi dritta negli occhi.
“Come lo trovate il cibo?”
“Molto buono..” Risposi, addentando un morso del mio Hamburger.
Improvvisamente una vocina interruppe la nostra cena.
“Oh Mio Dio! Duncan, ma.. Sei proprio tu?!”
Il mio fidanzato alzò lo sguardo, interrogativo.
“Sì,ma tu chi..?” Ma la biondina non lo lasciò terminare.
“DUNCAN!” Gridò, saltandogli al collo.
“Oh, finalmente ti ho trovato!” Squittì.
Io la fissai, critica.
Chi era quella?
Ma, soprattutto, chi le aveva dato il permesso di “strusciarsi” il MIO ragazzo sulle sue tette?!
“Ehm, ok.. Forse hai sbagliato..”
“Si può sapere perché sei corso via con tanta fretta l’altra sera?” Domandò, facendo gli occhini dolci.
Scossi la testa, interrogativa.
L’altra.. Sera?!
Duncan reagì alla stessa maniera.
“Cosa?! Guarda che io…”
“E non cercare scuse, sciocchino!” Aggiunse, poggiando il suo indice sul naso del moro.
“Io mi aspettavo il “quarto” round.. Capisci quello che voglio dire, no?” Sussurrò, estremamente maliziosa.
“Sì, credo che lo abbiano capito tutti..” Sillabai io, incrociando le braccia.
Il mio compagni mi fisso, scombussolato.
“Gwen.. Non penserai davvero che io..” Ma la ragazzina lo interruppe.
“Oh Mio Dio.. Ma lei è “quella” Gwen? La verginella che non voleva dartela? Quella “bamboccietta” che avevi giurato di “marcare stretto” fino a quando non fosse venuta a letto con te? Ahahah ma dai! Com’è piccolo il mondo! Alla fine sei riuscito nel tuo intento?” Cinguettò, radiosa.
Sgranai gli occhi, sconvolta.
“VERGINELLA? BAMBOCCIETTA?!” Urlai, con le lacrime che mi salivano agli occhi.
Allora.. Tutto quello che mi aveva detto fino ad ora.. No, non poteva essere vero…
“GWEN!” Gridò Duncan, alzandosi in piedi.
“Giuro che non ho mai detto niente del genere! Non l’ho mai neanche vista io, questa qua!”
“Ma come, cucciolotto… Se l’altra sera mi avevi confessato che, con Gwen, saresti riuscito a farti sessanta ragazze in tre mesi.. Non te lo ricordi più, tesorino?” Disse quella biondina.
Courtney scosse la testa, cercando di nascondere la felicità dovuta al suo piano riuscito con successo, mentre Trent non riusciva neanche a guardare la scena, vergognandosi per il “brutto tiro” che mi aveva giocato.
“La.. Sessantesima?!” Ero sconvolta, non sapevo se disperarmi o arrabbiarmi.
Allora… Tutte quelle promesse che mi aveva fatto, tutte quelle parole dolci..
Non erano altro che delle bugie.
Riuscivo a sentire lo scricchiolio del mio cuore che si rompeva in mille pezzi.
Piano Piano.
Le lacrime non riuscivano più a trattenersi, straripando dai miei occhi.
Io… Ero stata solo un’illusa.
Il moro mi portò le mani sulle spalle.
“Gwen! Devi credermi: Non é vero niente, di quello che ti ha detto questa qua! Io non ci ho mai neanche parlato!”
“Sì..” Intervenne Courtney.
“… Perché eri troppo occupato a scopartela!” Puntualizzò.
La sola immagine di quella scena mi faceva venire la nausea, letteralmente.
Mi portai una mano davanti alla bocca, poi corsi in bagno, per vomitare.
Non credo di essermi mai sentita peggio, in vita mia.
“GWEN, ASPETTA!” Gridò il mio “fidanzato”, tentando di seguirmi, ma la sua Ex lo bloccò,
“Duncan, resta qua: una ragazza che non ti crede, bhe.. Non ti ama veramente..” Cercò di convincerlo, ma lui si “liberò” da quella presa.
“Stai Zitta!” Le urlò, facendole fare un balzo sulla sedia.
“Gwen era la cosa più importante della mia vita, ed ora…” Poi, preso dall’ira, si voltò, verso la ragazzina bionda.
“Tu.. SI PUÒ SAPERE CHI CAZZO SEI?! Perché hai deciso di rovinarmi la vita?!” Lindsay indietreggiò, boccheggiando.
“Io.. Io…”
“Dunchino, lasciala…” Provò a richiamarlo la presidentessa, invano.
“Dimmi chi sei.. ORA!” Sibilò, pieno di collera.
La biondina si mise a piangere, terrorizzata.
Trent era scioccato: Tutto questo casino, in parte, era colpa sua.
Come poteva aver fatto una cosa del genere?
Aveva fatto star male tre perone contemporaneamente.
Il suo respirò diventò sempre più affannoso, fino a quando..
“BASTA! NON NE POSSO PIÙ  DI TUTTO QUESTO!” Duncan lo fissò.
“Di che stai parlando?!” La moretta gli fece cenno di smetterla.
“La colpa non è di Lindsay.. ma mia!” Confesso, sospirando.

Check My Soul
_Capitolo 20_
END
  
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