« Harry.. » la voce di Voldemort eccheggiò nella sua testa. Poi, un lampo di luce verde e Harry non si mosse più. Non era vero, non poteva essere vero, Harry non poteva essere morto, era di sicuro tutto frutto della sua testa... Aprì gli occhi di scatto, ansimando, per poi realizzare che era stato tutto un sogno, un sogno dalla quale voleva solo scappare. Pensò a quanto fosse simile quella serata alla Tana, appena prima di partire. Si stese di nuovo nel letto, chiudendo un pugno appena vicino al suo viso, come da bambina, immaginando che sua madre le sussurrasse una ninnananna. Invece, era da sola, non c'era nessuno lì con lei, nemmeno Harry, che aveva giurato di proteggerla in ogni istante della sua vita. Per ore si rigirò nel letto, senza riuscire ad addormentarsi di nuovo. Si alzò, indossò una semplice camicia da notte e si avviò verso la sua Sala comune. Una volta lì, attraversò il buco del ritratto. Si diresse verso la Torre di Astronomia, dove l'anno prima si rifugiava con Harry. Arrivata lì, si lasciò cadere dal muro al freddo pavimento, lo sguardo perso nel vuoto, gli occhi di nuovo pieni di lacrime.
« Anche tu qui, Weasley? » la voce insolitamente calma di Draco Malfoy le arrivò alle spalle. Si voltò appena, e quando lo vide, come per volere una prova che fosse veramente lui, si voltò di nuovo e abbassò lo sguardo.
« Vattene via, Malfoy » aveva la voce incredibilmente fredda. Tornò a fissare il vuoto. Poi, Draco si sedette di fronte a lei.
« Non hai sentito? Vattene! » urlò Ginny, Draco la fissò con la bocca appena schiusa, gli occhi sgranati, ma prima che potesse muoversi, la ragazza balzò in piedi e se ne andò via sbattendo la porta, lasciando Draco a fissare il punto in cui la rossa era sparita.