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Autore: _Deina13    21/09/2011    1 recensioni
Cosa dovrei fare? sono innamorata, per la prima volta in vita mia. Se da quando sono nata sono stata costretta a fare sesso con uomini per soldi. Praticamente da sempre! Ed ora arriva lui. Mi fa innamorare, e poi mi fa soffrire. E se non sono stata cresciuta per amare, come posso sopportare tutto questo senza soffrire?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 -My mind is gone, I’m spinning round- Nicolas. Cry, Rihanna. Mi faceva pensare a lui, tutto mi faceva pensare a lui. Nicolas.
Erano dieci minuti che aspettavamo che la campanella suonasse, e che Danielle si portasse dietro Tòmas, Nicolas e Ricardo per andare a firmare le carte del contratto per lavorare come aiuto alla scuola. Dopo cinque minuti scesero gli scalini e mi ritrovai Tòmas e Danielle davanti che parlavano e, poco lontano, Ricardo, che cercava di convincere Nicolas a fare qualcosa, non sapevo cosa. Dopo qualche minuto i ragazzi se ne andarono, rimase solo Nicolas, che sembrava incerto nel fare qualcosa.
   Ripassavo a mente tutte le singole note della canzone, quando rimasi sola, sentii qualcosa sfiorarmi la spalla, quando mi giarai vidi Nicolas che mi accennava un sorriso
-Ciao- mi disse timidamente
-Ciao!- risposi al saluto, con un tono strano, ero nervosa, stranamente, non lo ero mai.
-Oh ehm...mi dispiace se ti ho disturbata..- disse imbarazzato e toccandosi ripetutamente i capelli -ti lascio subito in pace- disse girandosi ed andandosene.
-Ehy!-lo chiamai -non mi stai disturbando, te lo avrei detto se no!- gli sorrisi e lui si avvicinò verso di me, lentamente.
-Senti io evidentemente sto facendo una cazzata però..-
-Però..?- accennai io incoraggiandolo a parlare
-Okay te lo dico..Tòmas e Danielle si sono messì d'accordo per farci palrare- disse tutto d'un fiato e sedendosi davanti a me.
-Cosa?-dissi fingendomi incredula.
-Sii...poi beh okay stiamo parlando or a no?!- mi rispose balbettando
-Si ma...posso dirti la verità?- dissi ammiccando e lui annuì, così ripresi -se Tòmas non te lo avrebbe proposto e Ricardo non ti avrebbe costretto, tu non lo avresti mai fatto- abbozzai un timido sorriso e poi continuai -e, sinceramente, non ci stai riuscendo molto bene-
Lui annuì di nuovo e cominciò -Scusami è che...Dio non mi ricordo lontantamente come si faccia a...a...- si fermò un'attimo poi ricominciò -nulla, lascia stare-
Io gli parlai sopra -a rimorchiare una ragazza?- ammiccai di nuovo e lui ci rimase di stucco - senti, tu mi vuoi rimorchiare ma non hai la minima idea di come si faccia, non mi rendi le cose facili così-
Rise -si hai ragione!- soridemmo -Comunque piacere, Nicolas- mi fece u'latro sorriso e mi porse la mano.
-Piacere, Deina- anche io gli sorrisi .
Anche io gli porsi una mano per  stringerla ma lui me la baciò delicatamente, alzando gli occhi per guardarmi, io lo guardavo imbarazzata, fissandogli attentamente gli occhi, non mi era mai successo nulla del genere, con nessuno. In quel momento la campanella suonò ed io la maledissi a mente.
-Oh, devo andare, altrimenti faccio ritardo!- mi alzai e presi tutto quello che avevo lascianto in giro poi lui mi salutò dandomi un foglietto
-Questo è il mio numero, ciao e buona scuola!- mi fece un sorriso, ma io continuavo a fissargli le pupille che mi guardarono
             -I see me through your eyes-
Presi il foglietto e ricambiai il saluto con un sorriso, poi mi voltai e me ne andai.
    Entrata a casa dopo la scuola, ero sola, Diego era in giro con il motorino, Candice e Renata erano in paese con Danielle a fare shopping, sarei dovuta rimanere faccia a faccia con mia zia. Pensavo a lui, solo a lui, ero assente, non ce la facevo a lavorare.
-Buongiorno, Deina- mi salutò 'egregiamente' zia.
-Zia- la salutai con un cenno del capo
-Oggi devi lavorare?-
-Non lo so, dimmelo tu- le risposi svogliatamente.
-Ieri era il tuo giorno libero..credo che oggi tu abbia un appuntamento col figlio del politico, sii buona, può servici- mi arrangiò un sorrisetto falso e se ne andò.
Sospirai.
Presi l'iPod e selezionai All I Need dei Within Temptation, la adoravo, li adoravo.
Mi sdraiai sul letto e asoltai, con gli occhi chiusi visualizzando i suoi  occhi, grandi, castani, da cucciolo.
Pensavo.
           -You’ve opened the door now
            Don’t let it close-
Significava tanto per me.
           -Hai aperto la porta adesso
            Non lasciare che si richiuda-
Non lo avrebbe fatto. Forse non avrebbe dovuto iniziare.
   
 
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