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Autore: _Deina13    21/09/2011    2 recensioni
Cosa dovrei fare? sono innamorata, per la prima volta in vita mia. Se da quando sono nata sono stata costretta a fare sesso con uomini per soldi. Praticamente da sempre! Ed ora arriva lui. Mi fa innamorare, e poi mi fa soffrire. E se non sono stata cresciuta per amare, come posso sopportare tutto questo senza soffrire?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Domenica.
Non aveva senso iniziare la scuola di giovedì.
Non lo avrei visto. Non lo avrei rivisto per il giorno intero. Mi mancava. Mi mancavano i suoi occhi.
La domenica era il giorno preferito dei miei amici, Diego passava tutto la giornata su e giù in motocross, Candice sarebbe uscita con uno dei suoi ragazzi e Renata in giro a comprare nuovi vestiti. Io di solito rimanevo da sola a casa a cazzeggiare in giro, senza sapere che fare ed a annoiarmi. Mi rimaneva Danielle.
Quando quella mattina le chiesi che programmi avvesse per la giornata mi rispose che sarebbe uscita con Tòmas e Ricardo in giro nei centri commerciali. Il mio primo pensiero fu Nicolas.
-E tu invece? che programmi hai?-
-Oh, rimarrò a casa ad annoiarmi tutto il tempo- risposi io, cercando di contenere la curiosità.
-Davvero? Dai hai solo un giorno per riposarti in tutta la settimana ed hai intenzione di sprecarlo così?-
Mi strinsi nelle spalle.
Non facevo mai nulla di domenica, mi annoiavo solo.
-Anche Nicolas rimane a casa tutto il tempo- riprese di colpo Danielle -Non ha voglia di uscire con noi, così rimane a casa, dice che si annoia in giro con gli amici..secondo me mi nasconde qualcosa..CI nasconde qualcosa-
La guardai come per dirle 'non ci fare caso' e lei se ne andò a prepararsi di sopra.
    Erano passate le tre di pomeriggio ed ero sola soletta in casa. Erano tutti usciti, persino zia era uscita, andata dall'estetista per tirarsi le rughe, missione impossibile anche per l'Altissimo.    Il massimo che ero riuscita ad ideare per passare il tempo era guardare la tv ed ascoltare la musica tenendomi compagnia con qualche sigaretta. Poi telefonò Renata, che avrebbe fatto molto tardi per via di una svendita in negozio, anche Candice che non sarebbe tornata a dormire e Diego che avrebbe cenato a casa con sua madre.
Ero sola. Lo ero sempre.
A forza di guardare tv ed ascoltare musica avevo consumato un'intero pacchetto di sigarette, così decisi di riposarmi un pò. Ero stanca, era stata una lunga e stancante settimana. Ero stanca di me stessa. Stanca della mia vita, della mia esistenza.
Presi l'iPod carico al massimo e lo selezionai sulla playlist di Avril Lavigne, poi mi allungai sul divano e chiusi gli occhi. Non mi importava degli incubi che avrei certamente fatto, oppure dell'insonnia che si avvicinava, volevo solo rilassarmi, per un pò, prima di tornare alla realtà.
Caddi in un sonno profondo per la prima volta dopo anni.
Sognai.
           -I'm looking for a place, searching for a face
            is there anybody here i know, cause nothings going right
           and everythigns a mess, and no one likes to be alone-
Avril Lavigne, I'm with you. ''Sto cercando un luogo sto cercando un viso, non c’è nessuno qui, lo so perché sta andando tutto storto, e tutto è confuso, e a nessuno piace stare solo''.
E' come se quel pezzo di canzone l'avessi scritta io per Avril.
Questa è stata l'ultima cosa che ricordo prima di sognare. Non facevo un sogno piacevole da anni ormai, sempre se lo avessi mai fatto.
       Nicolas era con me, al tramonto, in una spiaggia del sud, eravamo soli, nessun'altro. Ridevamo, scherzavamo, ci divertivamo, ed ero felice. Davvero felice. Nell'aria si diffondeva la voce della Lavigne che cantava ''take me by the hand, take me somewhere new' e lui mi guardava, negli occhi. Mi sentivo strana, come se per gli ultimi tredici anni avessi cercato qualcosa che era parte di me, ed ora c'era, era finalmente lì, con me. La musica in sottofondo terminò, e mi sentii avvampare il viso quando lui mi si avvicinò ancora di più e, stringendomi forte ai gomiti mi sussurrava qualcosa
-Ti Amo, ti amo piccola, e ti prometto che non ti lascierò mai, non staremo mai separati, te lo prometto, perchè ti amo.-  mi sorrise con gli occhi.
Qualcosa mi svegliò.
Il cellulare nella tasca della minigonna di pelle stava vibrando. Un messaggio. Mi alzai di scatto e mi tolsi le cuffie, lòa prima cosa che vidi nel messaggio fu il mittente, N. Era Nicolas. Lo avevo chiamato così perché Diego non avrebbe potuto capire chi fosse.
'' Ehy Deì! Danielle mi ha dato il tuo numero :) mi ha detto anche che ora sei a casa sola ad annoiarti a morte...come mai non sei  voluta uscire con i tuoi amici?   -Nico''
Non potei fare a meno di sorridere leggendolo. Mi affrettai a rispondere
'' Nicolas, ciao! Danielle ti ha detto giusto, per la verità la domenica preferisco rilassarmi invece di uscire. Anche tu sei solo soletto nel tuo monolocale a contare le ragnatele sul soffitto, perchè non sei voluto uscire con Tòmas e Ricardo? -D. ''
Sperai che mi rispondesse. Mi tremavano le gambe, se fossi stata in piedi sarei caduta a terra per la tremarella. Vibravo come il cellulare quando riceve un sms. Mentre aspettavo la sua risposta e mi calmavo mi misi ad ascoltare la sua canzone, quella che gli avevo dedicato, Wish you were here.
Quando il cellulare vibrò per la seconda volta non mi fece troppo senso, ma mi fece sobblazare, invece, quello che vi era scritto nel messaggio.
''Non mi andava di uscire, ero stanco! Ascolta, ti va di uscire adesso? non è nè presto nè tardi per un uscita, ti vengo a prende con la macchina e andiamo al parco ..diciamo tra...un'ora? :)''
Tremavo.Questa volta di più. Accettai, come potevo rifiutare. Ma un'ora passava troppo velocemente, come avrei dovuto vestirmi? come avrei dovuto truccarmi? o comportarmi? che cosa avrei dovuto dire? e se non saremo andati d'accordo?
Non sapevo nulla suai ragazzi, sapevo la parte tecnica, quello che loro volevano dalle ragazza ma...il resto?
Sarebbe stata la mia prima uscita VERA con un ragazzo che non mi volesse solo per il mio culo. Mi sarei divertita e tutto sarebbe andato bene.
Addio stile goticho. Sarei stata al naturale, per quella sera, per lui.
   
 
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