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Autore: Edelwise    22/09/2011    1 recensioni
Dopo la Guerra e il ritorno di Hermione alla scuola, per la giovane strega ci sarà una dura sfida da superare. Riuscirà a non farsi trascinare nelle grinfie della serpe?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Quel pomeriggio aveva deciso di provare a studiare in biblioteca, sperando che questa fosse la volta buona che nessuno si fosse recato in quel luogo silenzioso.

Si scelse un tavolino appartato e si circondò di pile di libri.

Effettivamente quel pomeriggio vi erano pochissimi studenti.

Si concentrò sui compiti, visto che era rimasta indietro di due giorni.

Notò con molto rammarico che il ginocchio le faceva male e dovette stenderlo.

Si alzò piano e fece comparire uno sgabello, lo posò sotto il tavolo e poté finalmente allungare la gamba.

Ritornò tranquillamente ai suoi studi.

Poco dopo sentì una sedia che si muoveva, alzò gli occhi pronta a fare una sfuriata all’ennesimo studente che voleva essere appiccicoso con lei, ma con sua grande sorpresa vide qualcuno che la lasciò a bocca aperta.

Draco Malfoy si era seduto al suo tavolo e stava posando i suoi libri.

Spero non sia occupato.”Disse serio.

No, sono sola.”Rispose lei, tranquillamente.

Aprì una pergamena , un libro e iniziò a fare una ricerca.

Lei continuò i suoi compiti.

Come va il ginocchio, Granger?”

Te l’ho già detto, non è nulla…e poi a te che t’importa?”

Se non sbaglio, sono stato io ad evitare che i tuoi denti sbattessero contro il pavimento e si frantumassero in mille pezzi.”

La ragazza si zittì.

Aveva ragione, ed era già la seconda volta che Malfoy che capitava.

Tornò sui suoi libri, rimasero in silenzio per qualche ora, cercando di studiare.

Ma lei con la coda dell’occhio, aveva notato che ogni tanto la osservava.

Si accese una sigaretta.

Pensavo che le diavolerie Babbane per te, fossero come l’insetticida per i ragni.”

Se tutte le diavolerie Babbane, fossero come queste” e la fissò negli occhi “ sarei volentieri un ragno”sussurrò.

La ragazza distolse lo sguardo dalle sue iridi “E comunque non si possono usare queste qua dentro.”

Non sei tu che fai le regole…”rispose annoiato.

Si da il caso che io le faccia rispettare. Sono…”

Caposcuola come il sottoscritto…”tagliò corto “Anche io le faccio rispettare Sanguesporco, ma ogni tanto mi concedo qualche privilegio.”confessò “Dieci punti in meno a…”

Hermione lo guardò esterrefatta, stava togliendo punti a Grifondoro per dispetto.

“…Corvonero! Evans smettila di origliare le conversazioni altrui e esci da lì dietro.”

Hermione tirò un sospiro di sollievo, poi vide la ragazzina uscire da dietro uno scaffale a testa china.

Vattene prima che ti spedisca in punizione!” sibilò.

Mi hai fatto prendere un colpo!”

Pensavi che stessi togliendo punti a te?”chiese ghignando.

Bhè, sai non è che noi due siamo andati molto d’accordo in questi anni.”

Sarebbe un bel dispetto da parte mia, magari un giorno…”

Magari un giorno, un corno.”

No no, non ci siamo, non si ribatte.”

Non le fai tu le regole.”lo rimarcò.

No, hai ragione non le faccio, le impongo.”

Hermione alzò gli occhi al cielo, come in segno di’resa e riprese a leggere.

Come si sta senza quei due idioti al tuo fianco?”
“Non sono affari tuoi.”

Ho sentito che San Potter è diventato Auror, Lenticchia invece, raccoglie immondizia?”

E come se dentro ad Hermione fosse scoppiato un incendio, un incendio pieno di rabbia.

Si voltò verso il ragazzo “Ronald sta lavorando presso I Tiri Vispi Weasley, almeno lui ha coscienza pulita.”

Dicevano che avreste avuto brillanti carriere, m’immaginavo qualcosa di più a dire il vero”continuò a dire il biondo come se la frase di prima non l’avesse scalfito.

La tua è un buco nero già in partenza, Malfoy, una serpe come te non la desidera nessuno. E’ per questo che sei sempre solo e triste in giro per la scuola? Senza più scagnozzi alle tue spalle, solo soletto. Se l’altro giorno non avessi fermato Portman, a quest’ora avresti avutoil labbro ancora sanguinante.”

Chiuse un libro con violenza.

Notò un velo di rabbia negli occhi del ragazzo.

Prese i suoi libri e le pergamene, osservò per l’ultima volta la ragazza e se ne andò a grandi passi verso la scuola.

 

 

 

Ginny, ancora arrabbiata con Harry?”chiese la ragazza l’indomani mattina.

Ci puoi giurare!”

Ma dai voleva farti una sorpresa.”cercò di farla ragionare l’amica.

Hermione”disse con calma la rossa “una sorpresa può essere un anello, una lettera, un mazzo di fiori, un sacchetto di cioccolatini, un anello di fidanzamento…non il diventare Auror!”

Non capisco perché ti arrabbi tanto.”

Perché…Perché ti rendi conto a che rischi va incontro quello zuccone?”

Ne sono consapevole, ma se l’è sempre cavata.”

Ho paura, concedimi almeno questo.”

Mi sembra più che normale”abbracciò l’amica tentando di farla calmare.

Dovrò scrivere una lettera di scuse ad Harry.”

Capirà, come ha sempre fatto.”

Meno male che ci sei Herm, non so cosa farei senza di te.”

La ragazza sorrise “Ginny devo lasciarti, devo fare il classico turno di ronda.”

Sei con Corvonero oggi?”

No, sono con Serpeverde.”

Ah, tanto Malfoy ultimamente è una specie di medusa che cammina per i corridoi della scuola, non ti darà fastidio.”
“Non canterei vittoria troppo presto”confessò la ragazza.

Che vuoi dire?”chiese l’amica.

Hermione le raccontò della loro conversazione in biblioteca. Ginny era sul punto di urlare sentendo che trattava il fratello ancora come uno straccione.

Lo odio!”disse semplicemente “Peccato siate ambedue Caposcuola, altrimenti una bella punizione non gliel’avrebbe tolta nessuno.”

La ragazza sorrise si alzò dal divano ed uscì dal ritratto, per svolgere il suo consueto lavoro.

Passò in molti corridoi e ogni tanto, sgridava qualche ragazzino e a qualcun altro toglieva punti.

Iniziò a piovere e si alzò anche un leggero vento, si strinse nel suo mantello.

Notò che dietro una colonna c’era nascosta una coppietta, odiava dovergli disturbare ma era il suo lavoro.

Ragazzi…”esclamò

Dean e Calì si ricomposero.

Non costringetemi a togliervi punti, tornate al dormitorio”li rassicurò sorridente.

Calì sorrise.

Thomas, Patil perché siete fuori dal dormitorio? Dieci punti in meno a Grifondoro”disse una voce fredda dietro di lei.

Si voltò di scatto “Ci penso io!”esclamò.

Si da il caso che questi siano atti osceni in luogo pubblico, Granger è il mio lavoro da Caposcuola” poi si voltò verso la coppietta “Sparite.”

Modera i toni Malfoy.”esclamò Dean.

Altrimenti cosa fai?”sfotté lui avvicinandosi al ragazzo.

Erano faccia a faccia.

Basta!”esclamò Hermione “Ragazzi tornate al dormitorio.”

Dean si allontanò da Draco prese per mano Calì e tornarono al dormitorio Grifondoro.

Hermione riprese a camminare nel corridoio, ignorando la serpe.

Fu sorpresa di ritrovarselo a fianco poco dopo.

Che vuoi ancora?”rispose piccata.

Niente Sanguesporco”rispose annoiato “Penso che tu sia troppe benevola e non tolga punti a sufficienza.”

Oh ma davvero?”

Il biondo ghignò.

In quel momento Goyle uscì dalla cucina.

Bene bene”disse Hermione fermandosi“Dieci punti in meno a Serpeverde, Goyle tornatene nei sotterranei!”

Il ragazzo mugugnò qualcosa per poi allontanarsi e non degnare nemmeno di uno sguardo Malfoy.

Dicevi?”

Dicevo, che quando vuoi, sai essere un’emerita stronza.

Malfoy!”

Granger…”rispose piano.

Si fermò a guardarlo “ Perché i primi giorni pensavo fossi cambiato e ora mi ritrovo a dover pensare che sei il solito.”

Riprese a camminare, lui era sempre al suo fianco.

C’è un vecchio detto che dice, che quando una cosa si rompe la si può sempre riaggiustare, ma non tornerà mai come prima.”

Non ti seguo.”

Hai detto che i primi giorni mi hai trovato diverso o sbaglio?”

Sì, eri solitario e taciturno.”

Hai mai visto qualcuno rivolgermi la parola?”

No, ma neanche tu a loro.”

Un motivo c’è Granger, ma non è affar tuo…sappi solo che sul cambiamento, mi brucia doverlo ammettere, ci hai quasi azzeccato.”

La ragazza si fermò “ E’ come se stessi parlando in codice per me, Malfoy.”

Un giorno capirai Granger, per ora rimani con i tuoi dubbi e le tue incertezze io me ne vado a letto.”

Lo vide imboccare un altro corridoio per dirigersi al suo dormitorio.

Era confusa.

Le aveva dato prima della stronza e poi le aveva detto che era cambiato, cambiato in cosa?

Lei lo vedeva il classico sbruffone, viziato, nervoso Malfoy di un tempo.

-Un giorno capirai …- che diavolo voleva dire con quella stupida frase.

In quel momento poco le importava, voleva tornare al suo dormitorio, per riuscire a riposare.

 

Il ginocchio le bruciava, non capiva il motivo.

Quel giorno le stava facendo vedere le stelle, e come se non bastasse era passata una settimana da quando aveva spedito la lettera a Ron, e lui non le aveva ancora risposto.

Le rassicurazioni di Harry non bastavano più, si sentiva un po’ a pezzi.

Non sentiva il suo ragazzo da ore, giorni, mesi.

E questo la infastidiva parecchio.

Scartò in partenza la possibilità di scrivere a George, poiché sapeva benissimo che non gli avrebbe mai risposto, era troppo impegnato con gli affari da poter regalare del tempo ad una ragazza che voleva sapere come stesse il suo ragazzo.

Intanto se ne andava zoppicando nella notte per i corridoi di Hogwarts aspettando che il sonno la cogliesse.

Per il troppo dolore fu costretta a sedersi in uno scalino.

Allungò la gamba, e si guardò intorno.

Tutto le ricordava Ron, gli alberi, i corridoi, le finestre dove di solito si posizionava per ridicolizzare qualche Serpeverde del primo anno.

E poi in quel giardino c’era il suo odore.

Ci andava apposta al sesto anno, quando lui stava con Lavanda, per sentire il suo profumo e in qualche modo per sentirlo vicino.

Nottata pensierosa?”

Quella voce era agghiacciante, ogni giorno di più.

Non rispose, rimase composta e silenziosa, non aveva voglia di dar via all’ennesimo battibecco con la Serpe.

Ultimamente sei sempre fuori dal tuo dormitorio, spettri dentro Grifondoro?”

Non sono affaracci tuoi!” rispose piccata.

Siamo nervosette”aggiunse sedendosi al suo fianco, questa volta più vicino rispetto all’altra “In giro si dice che Lenticchia non risponda alle tue lettere.”

Fatti gli affaracci tuoi!”disse alzandosi di scatto, ma non aveva calcolato che il suo ginocchio non avrebbe resistito a quello scatto e improvvisamente perse l’equilibrio, ma per la seconda volta Draco la tenne.

Lei cacciò un urlo di dolore, più agghiacciante della voce della Serpe, quest’ultimo sgranò gli occhi nell’udire quel suono.

Si ritrovò tra le sue braccia, ma si allontanò subito perdendo un’altra volta l’equilibrio.

Dannazione Sanguesporco!” la sgridò “stai ferma!”

Sto bene!”

Non mi sembra, visto l’urlo che hai appena emesso.”

Le impose di sedersi, le allungò la gamba con tranquillità e poi guardò la fasciatura al ginocchio che era ormai diventata rossa.

Mi vuoi dire che questa” e indicò la macchia rossa “ è niente?”

Sto benissimo!”

Stupido orgoglio Grifondoro”sibilò lui inchinandosi verso la fasciatura.

Che vuoi fare?”

Curartela.”

Penso che ci debba pensare Madama Chips, tu non sei un medimago.”

So fare parecchie cose” rispose maliziosamente “anche cose che tu non t’immagineresti.”

Prese la bacchetta e liberò il ginocchio dalle bende, piccole gocce di sangue scendeva lente e composte.

Draco con un colpo di bacchetta fece comparire un’ampolla nera.

Cosa c’è li dentro?”chiese subito.

Sanguesporco, stai facendo troppe domande, e lo sai che questo mi irrita!”

Zittì e continuò ad osservare il ragazzo che trafficava con il suo ginocchio.

Lo vide posare tre gocce sulle ferite e sentì bruciarli tutta la gamba, si morse il labbro inferiore e chiuse gli occhi.

O suvvia brucia così tanto?Eppure hai sopportato dolori peggiori.”

La ragazza lo fulminò con lo sguardo, poi lo vide far comparire delle bende e iniziò passarle intorno al ginocchio.

La ferita era stata curata, bruciava ancora un po’.

Così dovrebbe andare, domani sera vai in infermeria a fartela vedere…”

Che cosa mi hai messo?”

Te l’ho già accennato che le troppe domande mi irritano.”

E’ un mio diritto saperlo.”

Granger, l’unico diritto che hai è quello di ringraziarmi”frecciò guardandola negli occhi.

Distolse subito lo sguardo da quelle pozze argentee.

Erano così trascinanti quegli occhi? Non ci aveva mai fatto caso.

Prova ad alzarti.”

Ma la ragazza rimase seduta.

Ho detto prova ad alzarti.”

Era come se Hermione non avesse sentito, perché si rifiutava di obbedire, non prendeva ordini da nessuno lei.

Alzati!”esclamò prendendola per un braccio e mettendola in piedi.

Dove sono finite le buone maniere?”esclamò lei.

Con te possono andare benissimamente a farsi…”

Per carità!” lo fermò lei.

Il ragazzo ghignò “Riesci a camminare?”

La ragazza sgranò gli occhi, da quando Malfoy s’interessava della sua salute?

Decise di provarci, d'altronde era anche suo interesse, mosse prima una gamba poi l’altra, sentiva un po’ di dolore ma poteva farcela benissimo.

Guardò il ragazzo che sorrideva compiaciuto.

Finiscila, non è merito tuo…”

A me sembra di sì invece, ti rode doverlo ammettere? Per una volta cosa vuoi che sia…Malfoy ha sorpreso e superato la Sanguesporco…”

Piantala…sei un...”

Ragazzo dalle ottime qualità?”

Idiota, viziato” lo corresse la Grifondoro “Come fai a sapere della storia di Ron…”

Ah, ma allora è vero!”si accese lui “di solito non faccio mai molto caso ai gossip, non li ritengo veritieri.”

Chi te l’ha detto?”richiese subito.

Una Grifondoro come te, una pettegola che porta il nome di…”

Lavanda Brow”concluse Hermione con un tono piuttosto arrabbiato.

Draco ghignò. “Lo diceva ad un gruppetto di ragazze in corridoio insinuando che probabilmente pensava ancora a lei e che tu l’avevi già stancato.”

Serrò i pugni e le nocche divennero bianche.

Quanta rabbia Sanguesporco, quanta rabbia.”iniziò “La vedo sai? Prende possesso del tuo cuore e poi della tua anima, giurerai vendetta alla fine…”

Non dire idiozie…”

Avanti, lo sanno tutti che tu vedi solo Lenticchia e non andresti sotto le lenzuola di nessun altro” rispose “Ma quando giurerai vendetta, inizierai a segnare il tuo territorio…”

Chiuse gli occhi scacciando qualsiasi brutto pensiero, aprì le mani notando che le unghie avevano lasciato dei segni nei suoi palmi. Le stava sicuramente tendendo una trappola, e non doveva assolutamente cascarci, non doveva reggere quel gioco. Doveva scrivere la parola fine.

Sei uno sporco bugiardo, un parassita che si diverte a mettere zizzania ovunque vada!”

Oh sì, una volta Granger…”

Tuttora!”

Che motivo avrei di dirti così tante bugie?”

Lo sanno anche i muri della tua reputazione con le ragazze.”

Il biondo si avvicinò pericolosamente alla riccia.

E tu cosa sai, di grazia?”

So che ogni notte, una ragazza diversa lascia la tua stanza.”

Il ragazzo ghignò “ E cosa ti fa pensare che io mi porti a letto te? Manco se fossi l’ultima ragazza di questa terra!”

La cosa è reciproca, ma mi chiedo come mai tu mi stia rivolgendo la parola…”

Lo capirai con il tempo, ma probabilmente la tua testolina da Grifondoro c’è già arrivata.”la sorpassò per andare al suo dormitorio.

  
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