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Autore: _Deina13    23/09/2011    1 recensioni
Cosa dovrei fare? sono innamorata, per la prima volta in vita mia. Se da quando sono nata sono stata costretta a fare sesso con uomini per soldi. Praticamente da sempre! Ed ora arriva lui. Mi fa innamorare, e poi mi fa soffrire. E se non sono stata cresciuta per amare, come posso sopportare tutto questo senza soffrire?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come faceva a sapere dove abitavo? Forse glielo aveva detto Danielle. Erano un paio di minuti che lo aspettavo in strada sicura che, se saremo andati in giro, nessuno avrebbe capito che ero io.
Mi ero tolta le ciglia e le unghie finte, la tintura mora dai capelli e le lenti a contatto nere. Non ricordavo di avere i capelli di quel colore, tra il castano ramato e biondo, erano lisci, come se fossero stati piastrati, ma io nemmeno l'avevo una piastra per stirarli.
Mi ero passata solo un pò di smalto trasparente e un pò di matita marroncina agli occhi che si vedeva appena, ed i miei occhi color miele risaltavano al sole. Nessuno mi ricordava così. Blue Jeans stretti a vita bassa con una cintura nera di Pucca ed una t-shirt fuxia e viola della Tokidoki. Avevo spento il cellulare, non volevo che nulla ci disturbasse.
   Una macchina nera e sportiva passò a 15o km/h nella salita della collina, mi passo davanti, si fermò un paio di metri dopo di me e, dallo sportello del guidatore uscì lui. Nicolas si tolse i Carrera marroni che portava sul naso e se li spinse sui capelli, mi guardò attenta mente e sorrise. Feci per muovermi e lui girò intorno alla macchina e mi aprì la portiera. Nessuno, nessuno lo aveva mai fatto per me. Per strada parlammo così, del più e del meno, e lui non si permise per nulla di guardarmi  il davanzale o di toccarmi, come facevano tutti, fissava la strada e, qualche volta, si rigirava verso di me e mi sorrideva.
Adoravo come lo faceva. Sorrideva con gli occhi e con le labbra, i suoi occhi grandi da cucciolo, le sue labbra rosee da baciare. Non so come, non so cosa, ma lui mi faceva sentire strana, non so in che modo, non so per quale motivo.
Quando lui parcheggiò e scendemmo dall'auto e ci incamminammo verso il parco. Parlavamo e parlavamo, di tutto, di me, di lui e, per strada mi offrì un gelato, un caffè, una granita, e fu gentilissimo con me. Al parco ci sedemmo su una panchina, intorno ad una enorme fontana circondata da siepi e, tra un sorriso ed un'altro dovemmo intraprendere discorsi più seri
-Ok- iniziò lui - ci siamo, discorso imbarazzante sugli ex- disse ridendo, e mi contagiò con la sua risata
-Noo- risi un'ultima volta - ok dai, quante ex hai avuto?-
Lui sembrò rifletterci, un pò con sarcasmo e un pò per davvero, alla fine decise di rispondere -Va bene, te lo dico, ma non ridere!- fece una pausa poi ricominciò -Tre ragazze, una quando avevo 12 anni, poi c'è stata Danielle e poi la più importante per me, ci sono stato due anni, si chiamava Romina..-
Romina..
-Ah..e, perchè è finita?-
-Io la amavo, la amavo davvero- era serio -ma poco prima del mio diciottesimo compleanno lei mi tradì con il mio migliore amico, che mi raccontò che mentre eravamo fidanzati la dava a chiunque- si intristì, ed anche io mi sentii  un pò triste nel vederlo così -Sai- riprese -Io sono stato solo con lei in quel senso, non mi sarei mai sognato di tradirla, nè di farla soffrire, ma io per lei ero solo un gioco-
Feci un piccolo sorriso verso i suoi occhi che fissavano l'acqua della fontana che scorreva
-Le troie sono ovunque, Nicolas, mi dispiace che sia capitato ad un bravo ragazzo come te, ce ne sono molte così-
-E' che..sai lei è stata la prima per me, e non sono stato con nessun'altra dopo lei, non la dimentico- poi tolse la sua espressione triste dal viso e mi fece -E tu? ha mai..?-
Risi -No, non l'ho mai fatto e non ho mai avuto un ragazzo- dissi tutto d'un fiato.
-Certo, non puoi averlo fatto, sei troppo piccola per questo!- disse come se fosse ovvio
-Sicuro?- gli domandai con voce squillante -Moltissime persone non sarebbero d'accordo con te, sai?-
Mi guardò come se gli stessi parlando di cose inesistenti
Feci una smorfia e continuai -In realtà sono single per scelta, praticamente tutti i ragazzi che conosco vorrebbero mettersi con me, oppure vorrebbero semplicemente che gliela dia, quindi  sono io che non mi metto in gioco, non gli altri che non si avvicinano a me-.
   Un paio d'ore dopo mi riportò a casa, e mi accompagnò fino alla porta, aprendomi la portiera della macchina e aiutandomi a scendere. Gli chiesi anche se voleva entrare ma disse di no perchè era tardi, così lo salutai e aspettai che partisse.
   Entrata a casa trovai Diego, Candice e Danielle, evidentemente avevano ripensato alla loro serata fuori per stare a casa di notte. Quando mi videro rientrare vestita in quel modo Diego mi chiese dov'ero stata e cosa avevo fatto, ma avevo il mio sorriso a 32 denti stampato in  viso, e quando lui finì la frase scoppiai a ridere come una ritardata ed andai in bagno a farmi una doccia.
Intanto pensavo.
                     -You are the only exception-
   
 
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