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Autore: Our_Broken_Wings    23/09/2011    0 recensioni
“Mostrerò a quell’uomo che nessuno può permettersi di trattarmi in questo modo!”
Una bambina con i grandi occhi castani si voltò indietro, trascinata via dalla furia della madre, che camminava velocemente verso il gate dell’aeroporto. Con il suo sguardo, incontrò la figura di un’altra piccolina, apparentemente della stessa età, e con gli occhi troppo simili ai suoi. Le due si scambiarono un ultimo, caldo sorriso.
Vedersi e giocare insieme sarebbe stato davvero difficile, ora. Questo, riuscivano a capirlo pure loro.
Quelle due…avevano entrambe 4 anni quando i loro sguardi si incrociarono per l’ultima volta.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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06.Roma

Per fortuna, avevamo deciso tutti di votare contro l’idea di Angelo di cantare durante il viaggio in autobus. Ognuno così si stava dedicando a fare altro, come leggere un libro, o ad ascoltare la musica ad un volume eccessivamente alto grazie alle cuffie, come Fidio.

Io, che mi ero stufata di tutti i problemi mentali che si stava facendo la protagonista del romanzo che avevo tra le mani, tirai fuori un pacchetto di biscotti al cioccolato che mia madre aveva messo a forza nella mia borsa, temendo probabilmente che sarei morta di fame.

…Tipico di lei, essere iperprotettiva.

Tuttavia io non avevo davvero il coraggio di mangiarli tutti, così mi venne in mente di offrirli un po’ in giro.

“Gianluca, Marco”iniziai, sporgendomi in avanti dal mio posto attirando l’attenzione del castano seduto accanto a me.”Volete un biscotto al cioccolato?”

“Hmf.”bofonchiò in risposta il moro, appiattendo la schiena sul sedile del pullman, ignorandomi nel modo più totale.

“Grazie, Biancuccia. Li accettiamo volentieri.”si affrettò a dire Marco, sorridendo. “Lo sai, quello in Gialuchese significa grazie.”

…Accidenti, dovevo davvero essergli antipatica. Ma cosa avevo fatto di male?

Più passava il tempo, più mi sembrava che invece di migliorare la situazione peggiorasse.

“Su Gianluca…sii gentile.”provò Marco, sventolando un biscotto davanti al viso di Gianluca.

“Hmf.”

“Ok, ok…ti lasciamo in pace.”sospirò il rosso.”Certo che a volte proprio non ti capisco, Gianluca.”

E, dicendo questo, si mangiò pure il biscotto destinato al moro.

“Vedete di non ingozzarvi. Dobbiamo giocare, oggi pomeriggio”ci ammonì Nakata, alzandosi in piedi e camminando verso il mio posto.

“Ma è solo un biscotto, cosa vuoi che sia!”dissi, porgendogliene uno con due dita.”Piuttosto, ne vuoi uno anche tu?”

Non mi rispose neppure. In un attimo, si chinò in avanti e lo mangiò dalla mia mano, sfiorandomi con le labbra le dita. Le ritirai di scatto, arrossendo così tanto da non saper più cosa dire.

“N-Nakata! Ma che fai?”gli domandai poi, cercando di apparire un minimo seccata. Ma la mia voce tremava e se ne accorse anche lui, tanto che mi fece uno strano sorrisetto.

“Mangio il biscotto che mi hai offerto. Perché me lo chiedi, non si vede?”mi chiese a sua volta, sporgendosi questa volta verso il mio viso.”Comunque, grazie. Era davvero buono.”

Aveva sul viso ancora quell’espressione strana, quasi fosse compiaciuto della confusione che stava creando nella mia mente.

“Ma…!”

“Ah, dimenticavo: quella tuta ti sta davvero bene. Il verde ti dona, Shirona”

Un complimento. Forse…ci stava davvero provando con me, e non era solo una mia impressione. Ma allora, perché non riuscivo a dirgli di smetterla, ed arrossivo senza riuscire a fare altro?

Diede uno sguardo a Fidio, seduto al mio fianco, poi mi sorrise candidamente e tornò al suo posto, senza voltarsi indietro.

“Fidio…?”

Il castano sbuffò per una qualche strana ragione, alzando ulteriormente il volume del suo Ipod e puntando lo sguardo fuori dal finestrino. Di questo passo, alla fine della giornata sarebbe diventato sordo.

Ma una reazione simile non potevo ignorarla: sembrava infastidito da qualcosa.

“Eh, Bianca!”mi chiamò ancora Marco, interrompendomi nel momento esatto in cui cercavo di richiamare l’attenzione di Fidio.”Perché non ci hai detto niente di te e il capitano?”

“In che senso “di te e il capitano”?”replicai innocentemente, non avendo neppure idea di quello che volesse intendere il rosso.

“Dai, lo so che hai capito quello che intendo. Raccontaci la tua storia con lui!” infierì, sorridendo malizioso. Stavolta avevo afferrato il concetto.”Dopotutto, lo chiami per nome! Neppure Luca che è il suo migliore amico ha questo privilegio!”

“E-eh? Non so di cosa state parlando! Io non ci sto affatto insieme!”esclamai, esasperata e imbarazzata. Perché adesso mi sembrava che tutti i ragazzi del pullman pendessero dalle mie labbra?

Tirai un braccio a Fidio, seduto accanto a me, e lo guardai con occhi supplicanti. “Ti prego, Fidio, diglielo anche tu!”

Lui prima mi guardò, poi si tolse le cuffie dalle orecchie.”Uffa…che pettegoli che siete. Anche se fosse, che ci sarebbe di male?”

…Che sorpresa. Una domanda simile da lui non me la sarei mai aspettata.

Iniziai a guardarlo storto, ma lui mi ignorò, continuando a difendere la sua tesi. In pratica, anche lui era convinto che avessi una cotta per Nakata?

Eppure, c’era qualcosa che non andava, nel suo sguardo. Sembrava sempre infastidito.

“E comunque…”ricominciò, alzando le mani ed iniziando a gesticolare.”Era l’ora per il capitano di trovarsi una ragazza. Se scegliesse davvero Bianca sarebbe senz’altro fortunato…”

“Grazie dell’aiuto, carino.”lo interruppi, incrociando le braccia al petto.”Mi hai davvero aiutato. E dire che mi devi anche un favore.”

Dopo quel discorso, l’agitazione nel pullman andò scemando, fino a scomparire nel nulla.

“Ehi, mica ti sarai offesa, no?”mi domandò dopo in un orecchio.

“No, cosa te lo fa pensare?”replicai, sempre evitando i suoi occhi.”Sei davvero infantile, a volte.”

“Ma era uno scherzo!”si difese ancora, guardandomi serio. Anche volendo, mi sarebbe stato impossibile sfuggirgli: le sue iridi blu erano come calamite.”Come se ti permettessi di essere la ragazza del capitano…”

Non riuscii più a sentire bene la sua frase, forse a causa del cuore che mi batteva all’impazzata nel petto, senza rallentare per un secondo.

“Tu sei mia, Bianca. Mia e di nessun altro.”

Rimasi letteralmente a bocca aperta dopo aver sentito quelle parole, e pensieri svanirono completamente dalla mia mente.

“Io…sono…che?”

Fu allora che Fidio scoppiò a ridere. Mi sentii quasi sollevata al pensiero che fosse tornato quello di sempre.

“Hai fatto una faccia! Dovevi vederti, davvero!”

“Ma bravo, adesso mi prendi pure in giro?”esclamai, riprendendomi. Ero stata davvero una stupida anche solo a credere che volesse dichiararsi ad una come me…ma un po’, in fondo, ci avevo sperato.

….Cosa mi era passato per la testa? Fidio era il mio amico d’infanzia, e questo doveva rimanere. Punto.

Ma allora…perché il mio cuore aveva mancato un battito a sentire quelle parole? E perché provavo una delusione simile?

“Ragazzi, siamo arrivati!”ci annunciò Nakata, e tutti guardammo fuori dall’autobus, impazienti.

Quella davanti a noi era davvero Roma, la città dove ci sarebbe stato il torneo per la selezione della squadra che sarebbe passata al FFI. Non potevamo perdere.

“Siete pronti ragazzi?”ci domandò ancora il capitano, e tutti gridammo per fargli capire che eravamo carichi.

Appena scesi dall’autobus, entrammo negli spogliatoi senza fermarci a guardarci intorno. Evitai situazioni imbarazzanti rinchiudendomi nelle docce, aspettando che gli altri avessero finito di cambiarsi.

Poi, un folla urlante accolse il nostro ingresso in campo, e un istante dopo eravamo già pronti, in attesa del fischio dell’arbitro.

Il tempo volò, e immersa com’ero nei miei pensieri, non mi accorsi neppure che la partita stava già volgendo al termine.

Ad ogni modo, la situazione sembrava davvero senza speranza: ogni volta che riuscivamo a prendere palla, a centrocampo puntualmente riuscivano a soffiarcela.

“La situazione è ferma sullo 0-0! Le squadre continuano a tenere duro, ma mancano solo 3 minuti alla fine della partita!”

Facile per il commentatore parlare, da lassù. Non stava mica correndo avanti ed indietro per il campo da 90 minuti, senza concludere nulla!

“Ragazzi, dobbiamo farci venire in mente un’idea, e in fretta!”ci disse Gigi.

“Ma che possiamo fare? Le abbiamo provate tutte!”gli gridai in risposta, guardando sconsolata Fidio.

Avevamo perfino provato la nostra tecnica combinata, Shining Meteor, ma non aveva potuto niente contro il loro portiere.

Ma non era mica il ragazzo il problema: ero io, che non riuscivo a concentrarmi a sufficienza sulla partita.

Non c’è che dire, avevo scelto davvero il momento migliore per perdermi nei miei pensieri.

“Dai, Shirona, proviamo noi, insieme!”mi disse Nakata, prendendo il possesso della sfera bianca e nera.”Smetti di pensare e concentrati solo sulla palla!”

Iniziammo a correre fianco a fianco, e mi sentii quasi leggera: le sue parole mi avevano come liberata da un peso.

In un baleno, passammo la difesa avversaria e ci trovammo faccia a faccia col portiere. Non potevamo sbagliare.

“Soul Break!”

Calciammo insieme il pallone, avvolti da una strana luce blu e rossa, e finì nella rete.

Poi, l’arbitro fischiò tre volte.

“La squadra degli Orpheus riesce a vincere allo scadere del novantesimo minuto con un gol mozzafiato! I veneziani si aggiudicano il diritto di passare alle qualificazioni per la fase mondiale del FFI!”

Il primo a gridare, dopo essersi ripreso dallo shock, fu Gigi. “Ce l’abbiamo fatta! Grandi ragazzi!”

Io ancora non ci credevo, e cercai istintivamente lo sguardo di Fidio, il quale però non sembrava pienamente soddisfatto. Volevo raggiungerlo e festeggiare con lui, ma Nakata e il portiere, approfittando della mia distrazione, mi sollevarono in aria.

“Ma…Ma che fate? Mettetemi giù!”

Nessuno di quel gruppetto di ragazzi mi ascoltò, e continuarono a lanciarmi in aria nonostante io volessi tornare, a tutti i costi, con i piedi per terra.

“Tu e il capitano avete fatto un tiro stupendo! Si vede che ve la intendete proprio voi due!”esclamò Marco.”Adesso andiamo a festeggiare, ragazzi! Pizza per tutti, cucino io!”

Mi lasciarono andare proprio tra le braccia del capitano, il quale mi guardò dolcemente, tenendomi in braccio come una sposa. Come se nel complesso la situazione non fosse già imbarazzante…”Sei stata davvero brava, principessa”

Le sue attenzioni, ancora una volta, mi fecero arrossire.”Beh…ecco…ti ringrazio, ma è stato anche grazie a te…sì, insomma…”

Mi bloccai solo dopo aver visto Fidio, mentre si avviava verso lo spogliatoio, da solo.

“Nakata, scusami, potrei scendere adesso?”gli domandai, e lui si guardò in giro. Notando il ragazzo in fondo al campo, mi sorrise ancora.”Capisco, ecco fatto.”

Appena toccai terra, corsi verso il mio amico d’infanzia. Credevo di averlo reso fiero di me, ma quando lo vidi, sembrava triste.

“Fidio….ma…”iniziai, fermandolo nel corridoio.”Abbiamo vinto! Non sei contento?”

“Certo che lo sono…”replicò, con lo sguardo basso. Non era da lui comportarsi così.”Però…”

“Però…?”incalzai io.”Avanti, Fidio, non farti pregare”

Lui fece due passi in avanti, spingendomi con le spalle al muro e tagliandomi ogni via di fuga. “Io…non credevo possibile una cosa simile...”

Sembrava…frustrato. Probabilmente io gli avevo fatto un torto senza accorgermene.

“Che vuoi dire?”

“E pensare che io…”scosse energicamente la testa, prima di puntarmi gli occhi blu che conoscevo bene nei miei, velati da un misto di rabbia e tristezza.”Cosa si sente, eh? A provare una complicità simile…con un altro ragazzo?”

Le sue parole non avevano senso. Un altro ragazzo…? Si stava per caso riferendo a…?

“Fidio, non ti stai riferendo a Nakata, vero?”gli chiesi.”Complicità? E’ assurdo, lo conosco appena!”

“Lo pensavo anch’io…fino ad adesso. Gli altri lo avevano già capito, ma io…chissà perché…non volevo crederci. Ero così stupido da pensare che non sarebbe cambiato nulla, che saremmo rimasti solo noi due, come amici?”

Mi stupii non poco l’enfasi con la quale sottolineò “come amici”. Continuavo a non capire cosa volesse dire.

“Ma, Fidio…non è cambiato nulla! Io…”

Le parole si rifiutarono di uscire dalla mia bocca, a vedere ancora una volta i suoi occhi. Ma perché reagiva così? Possibile che nessuno capisse che fra me e il capitano non c’era nulla?

“E’ inutile che me lo ripeti. Anche se cerchi di negarlo, è la verità. Sei troppo presa da Nakata per pensare a me. E il Soul Break è la conferma.”mormorò ancora.”E…”

“Non aggiungere altro.”lo interruppi, mentre nei miei occhi si formavano delle lacrime, pronte a scorrermi sul viso. Mi sentivo ferita, sì, perché invece di credermi preferiva continuare a esporre il suo ragionamento, senza sentire ragioni e senza curarsi dei miei sentimenti.”Non ne posso più di sentire questi discorsi. Perché neppure tu vuoi capire come mi sento? Io non sono innamorata di lui…perché ho la mente occupata da…”

Mi ripresi, tappandomi la bocca con una mano. Stavo per dire veramente che, ultimamente, pensavo solo a lui?

E, soprattutto, ero davvero sicura che lui non avrebbe frainteso il significato di quella frase?

“Bianca, finisci il discorso.”mi disse ancora, sollevandomi il volto. Sgranò gli occhi, vedendo che la lacrime avevano preso a scorrermi sul viso.”Ma stai piangendo! Perché?”

 “Ti prego, Fidio, lasciami andare. Non voglio farmi vedere in questo stato dagli altri, e da te.”lo pregai, e lui si scansò immediatamente. Me ne andai via il più in fretta possibile, verso lo spogliatoio vuoto, con il volto rigato dalla lacrime.

Ma perché scendevano? Mi bruciava così tanto sentirmi dire che, molto probabilmente, avevo preso una cotta per il capitano?

No, c’era dell’altro.

Mi dava fastidio il fatto che fosse proprio Fidio a farmi un simile discorso…?

Scossi più volte la testa, asciugandomi le lacrime.

Non poteva essere vero.

Angolo dell'autrice super-in ritardo (Shirona)

Oddio, siamo davvero in ritardo! XD

Da quanto tempo è che non aggiorno? Due settimane? Oddio, troppo tempo.

Non ho mai avuto un istante libero in queste settimane, e la scuola deve ancora iniziare seriamente!

Ma basta parlare del mio ritardo, parliamo del capitolo, che è meglio.

..No, seriamente. Perchè Nakata? XD

Beh, in realtà, un pò mi faceva pena quel ragazzo. E' apparso solo per 2 o tre puntate (senza contare le varie apparizioni da 3 secondi che faceva ogni tanto XD), così ho pensato di dargli più spazio. E poi....la storia si è scritta da sola.

Cosa succederà adesso a Fidio e Bianca, visto che le cose tra i due si complicano? Lo scopriremo nel prossimo capitolo! ^^

Detto questo, lascio il posto alla mia collega (??) Tsukiko.

Grazie alla gente che ancora ci segue (nonstante i ritardi XD) e che commenta! ^^

Alla prossima settiamana! (se tutto va bene...XD)

  
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