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Autore: SmileYou    24/09/2011    1 recensioni
Andrea, una ragazzo solare e allegro,15enne. Fidanzato con Amanda. Migliore amica di Alessandra,cugina di Andrea.Alessandra 16enne. Romantica e con le idee sempre chiare.Si trova a dover traferirsi a 1300 km da Amanda e Andrea.Alessandra Non si ricorda niente quando se ne va.Cosi è costretta a cambiare amicizie e trova Aurora, una ragazza simpaticissima.Una nuova migliore amica, che però è dovuta ad una brutta fine.. Quando Alessandra torna al suo paese cosa succederà?Che cosa succederebbe se ci fossero dei cocktail di troppo, delle idee un po strane e dei posti non proprio opportuni se Andrea e Alessandra si baciassero??
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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All’improvviso Francesco apre gli occhi,io ancora ero immersa nei miei sogni,ma una gomitata arrivata in pieno stomaco mi fece alzare..
-Scusa,non l’ho fatto a posta.- Mi dice Francesco..
Io abbozzo un sorrisino e alzo gli occhi per vedere che ore erano.. L’orologio a parete segnava le 10.00
.. Bè avevamo dormito abbastanza..
 
Mi alzai dal divano e mi precipitai in cucina per preparare la colazione..
- Latte e caffè va bene,oppure vuoi solo il caffè??-
Urlai dalla cucina a Francesco..
- Quello che vuoi..- Mi rispose..
 
Feci il caffè e una volta pronto lo versai in due tazze..
Poi presi il latte da dentro il frigorifero e lo versai nelle stesse tazze..
 
- Allora mi racconti perché ieri mi hai chiamato di corsa??-
Mi domandò Francesco,una volta accomodato nel tavolo per fare colazione..
Io presi un bel respiro e inizia a raccontargli tutto…
 
Appena finito vedi che la sua bocca stava facendo un verso strano…
 
- Come?? Scusa,spero di aver capito male!-
IO non risposi,e il mio silenzio fece capire che non aveva capito male,per niente..
Cercai di evitare il suo sguardo il più possibile e non appena lui ebbe finito di bere il suo caffè,presi le due tazze e le appoggiai sul lavandino..
 
- Vado a farmi una doccia..-
Annunciai subito dopo,incamminandomi verso la meta prevista..

Feci scorrere l’acqua gelida sul mio corpo,levando ogni traccia di sapone e della giornata precedente..
Avevo addosso una malinconia..
 
Usci dalla doccia e mi avvolsi in un telo..
Quando aprì la porta del bagno,mi resi conto che Francesco stava parlando con qualcuno,però ero troppo lontana per riconoscere la voce..
Così mi diressi in salotto e mi accorsi che mio cugino era in casa mia..
- E tu cosa ci fai qui?-
Domandai quasi aggredendolo..
- Niente,Andrea è venuto perché pensava,si pensava.. Che c’era Amanda.. Ora se ne stava andando.. Vero?..-
 Andrea non rispose,e io potevo intuire che quello che mi aveva detto Francesco era un emerita cazzata..
Comunque mi limitai a fissare negli occhi mio cugino..
Cazzo quegli occhi,quella bocca..
Quella che ho rifiutato di baciare ieri sera..
Basta,Alessandra datti un contegno..
 
Certo il mio cervello aveva ragione..
- Vero??- continuò Francesco,vedendo che Andrea non era disposto a lasciare quella casa,neanche per tutto l’oro del mondo..
 
Questa volta si limitò ad annuire..
Bè ovvio,Francesco gli aveva tirato uno sguardo che voleva dir poco “ o te ne vai o ti ammazzo”..
Mentre aveva aperto la porta,Andrea si girò verso di me e poi con un tono arrogante e con un sorrisino che gli avrei levato molto volentieri aggiunse..
- La prossima volta vieni così al nostro appuntamento.. Ti assicuro che è meglio..-
Ecco,questa fu al goccia che fece straboccare il vaso,perché non appena finì la frase Francesco si agguantò su di lui e gli levò un destro..
Procurandogli di sicuro un occhio nero..
Andrea,invece non era intenzionato a mettere le mani addosso a Francesco..
 
Così si ricompose,e allungando le labbra nello stesso sorrisino malefico di poco prima,se ne andò.. Chiudendosi la porta alle spalle..
Di sicuro l’occhio non gli faceva male perché altrimenti non avrebbe sfidato così Francesco,con un altro sorrisino..
 
Una volta chiusa la porta di casa,mi diressi verso camera mia alla ricerca di qualche cosa da mettermi (Qui)..
Quando uscì,trovai Francesco  appoggiato allo stipide della porta..
Aveva i pugni stretti lungo e fianchi e la faccia visibilmente arrabbiata..
Gli andai accanto e gli piantai un bacio sulla guancia destra..
Come a tranquillizzarlo..
Poi mi avviaii verso il divano,prendendolo per mano..
 
Ci Sedemmo e ci mettemmo a parlare e scherzare per tutto il giorno..
 

E ora,eravamo arrivati alla sera..
 
Quanto odiavo la notte..
Soprattutto se ero da sola..
Francesco,era dovuto tornare a casa perché i genitori erano tornati prima..e non li vedeva da un pezzo.. Mia madre,non sarebbe tornata un'altra volta a casa ed Emanuela,ormai era diventata un ombra in quella casa..
Erano più le volte che non c’era che quelle che c’era..
Insomma,mi ritrovavo da sola ad abitare in una casa enorme..
Chiamare zia o Amanda era impensabile.. Perché altrimenti dopo avrei dovuto parlare pure con Andrea,e non mi andava..
Soprattutto dopo la sfuriata di poche ore prima..
Allora decisi di mettermi l’anima in pace..
Mi accoccolai per bene sul mio letto,che all’improvviso mi sembrò scomodissimo..
E cercai di addormentarmi..
Non ce la feci e mi alzai dal letto..
Mi diressi verso la mia libreria alla ricerca di un libro da leggere e passai la notte a leggere..
Il brutto non fu passare la notte in bianco,ma rimanere sveglia durante la lezione..
 
Poi oggi sarei uscita alle 14.00..
Sei ore..
Che palle!!
Balzai in piedi,poggiando il libro,ormai quasi finito,sopra il comò,prima che suonasse la sveglia e chiamai Aurora,per sapere se mi sarebbe passata a prendere o se dovevo arrangiarmi..
E la sua fu la seconda opzione..
Però non mi andava di farmi il viaggio da sola..
Così mi preparai velocemente(Qui),e armandomi di pazienza scesi ad aspettare il pulman..
Però non pensai ad una cosa che mi precedette..
Francesco mi venne a prendere con la moto..
E io non so come,ma mi sentivo miracolata dal destino..
Ringrazia tutti i Santi,per avermi mandato un Angelo ad accompagnarmi..
Non mi piaceva il pulman.. Puzzava e era troppo appiccicoso..
LO odiavo..
 

Raggiunta l’aula.. Vidi tutti i miei compagni riuniti intorno ad un banco..
Precisamente intorno al suo banco..
SI,perché mia zia aveva deciso di iscrivere Andrea alla mia scuola,dato che per un problema,non potevano tornare a Milano..
E sarebbe rimasti fino alla fine di giugno..
 
Così poggiai la mia cartella al mio banco e mi avvicinai verso quel banco..
 
 
Vidi la folla che pian piano,si stava allontanando..
 
Quando arrivai a contatto con i suoi occhi,fremetti..
Si perché l’occhio di ieri era nero..

Francesco gli aveva fatto male sul serio..
Però,per mia fortuna si limitò a raccontare a  i miei compagni che era stato un incidente e che aveva sbattuto contro uno spigolo..
 
Mentre lo fissavo,lui mi si avvicinò all’orecchio e mi sussurrò..
- Questa me la paghi, “cuginetta”-
 Non ebbi il tempo per rispondere perché la prof entrò in aula..
 E non appena vide l’occhio di Andrea,per poco non gli prendeva un colpo..
IO dico, è solo un occhio nero..
.. Peccato che non tutti la pensano come me..
 
 
Fortuna che si limitò a spiegare anche alla prof la storia dell’incidente..
Altrimenti,avrebbero pensato male di me..
E Non ci voleva..
Che anche i miei compagni non mi sopportavano..
 
 
 
Le ore passarono veloci,per mia fortuna..
La sera ci sarebbe stata la famosa festa..
Avrei festeggiato il mio compleanno..
Anche se con un po’ di ritardo..
Aurora aveva organizzato tutto..
Per mia sfortuna però anche Andrea era stato invitato..
Dato che sarebbe stata anche in onore del suo risveglio..
 
La giornata la organizzammo così..
IO e Fra,andavamo a finire di comprare le ultime cose,mentre Aury,Erman e mio cugino avrebbero sistemato il locale..
 
La festa sarebbe iniziata alle 19.30 ed ora erano solo le 18.00..
Io e Fra avevamo finito la spesa e avevamo dato anche una mano a finire di sistemare..
Ora ero stanca morta..
Avevo bisogno di una bella doccia fredda..
 
Mi levai i panni di dosso e mi gettai sotto quel getto di acqua gelida,che mi piaceva tanto..
Mi levava sempre i pensieri di troppo dalla testa, era sempre stata la mia fonte di sicurezza quando qualcosa non andava..
Anche l’inverno mi piaceva..
MI piaceva avere i brividi che mi percorrevano la pelle..

Ovvio..
Qualcuno,potrebbe anche dire,che non sono normale..
E infatti non lo so..
Per essere normale qui da noi, dove abito io, devi essere sempre alla moda,avere i capelli sempre in ordine,comportarti come si deve,non dire cavolate..
Insomma essere una perfettina..
Ecco appunto,io non sono normale..
Perché io non sono così..

  
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