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Autore: Hiren    24/09/2011    3 recensioni
Lo conosceva bene, cercava sempre di fare tutto da solo, anche se in modo disastroso, anche se era una frana. E sapeva pure che quando prendeva una decisione... «Per favore, insegnami a cucinare!» ...diveniva irremovibile.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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- Imperdonabili occhi verdi -




«Oh era ora! Vi stavo aspettando. Perchè ci avete messo così tanto tempo!?» l'adorabile(?) ragazza dai capelli capelli rosa e gli occhi verdi dal fare dirompente era appena uscita dalla porta di casa e gli era corsa in contro probabilmente attirata dal rumore dei loro passi. Abbandonata la posa da rimprovero, subito si lanciò su Naruto abbracciandolo e costatando che fosse un po' dimagrito, poi si rivolse a Sasuke salutandolo pacatamente. Ok, fin qui tutto normale.

 

...Se non fosse che la porta dalla quale Sakura era appena uscita non era di casa Haruno ma bensì di quella Uzumaki. “Che cosa ci fa qui Sakura?! Che l'abbia invitata io e poi mi sia dimenticato?” cosa che facilmente poteva accadere, ma una volta tanto non era colpa del dobe. Incapace di riuscire a capire e timoroso di fare una figuraccia, si girò verso il teme. Quel sopracciglio inarcato e gli occhi fissi su di lei non stavano a presagire nulla di buono. Per niente.

Cosa vuole mo questa?” e vedendo Naruto ostentare sull'uscio impacciato, non si mantenne dall'esternare tale pensiero. «Che c'è?» disse scocciato, poi con pochi passi si avvicinò al biondo poggiandogli una mano sulla spalla e si voltò ancora verso di lei. «Allora, ti serve qualcosa?» in qualche modo Naruto si sentì sollevato da quel gesto che certamente lo invitava a non preoccuparsi, come sempre aveva fatto, ci avrebbe pensato lui. «Suvvia Sas'ke-kun! Non c'è mica bisogno di essere così formali!» buttò lì Sakura ridendo. Non era di certo formalità quella, solo che da quando quella ragazza ferì profondamente i sentimenti del suo dobe, si limitò pressappoco ad ignorarla. Anche se per una parte doveva essergli grato, se non l'avesse respinto non avrebbe mai avuto Naruto tutto per lui. Perciò in verità non sapeva neanche lui esattamente come comportarsi.

«Va bene, ma mi dici cosa vuoi?» chiese il moro. «Ah sì, niente di particolare. Solo che ho sentito che Naruto ha cominciato a cucinare e allora volevo assaggiare qualcosa! Me lo deve, per questo sapendo che eravate in missione ho deciso di aspettarvi qui. Ma poi ieri sera non siete tornati e stavo cominciando a preoccuparmi! Anche gli altri volevano venire, si può sapere dove siete stati?» rispose Sakura, quasi intenta a voler fare loro una ramanzina e in conclusione aggiunse «Ma poi... io all'inizio non ci credevo, ma davvero Sas'ke-kun sta facendo una cosa del genere?» In un primo momento, i due ragazzi rimasti in piedi davanti all'entrata la fissavano impietriti. Com'è che lei e gli altri sapevano di questa cosa? Per un momento a Naruto parve che il volto dell'Uchiha fosse arrossito, ma non poté prestarci molta attenzione perchè subito quest'ultimo si avvicinò alla ragazza domandando chi le avesse detto cosa. E mentre stava per dare loro una spiegazione, dei passi sul pianerottolo interruppero la loro conversazione. «Oh, salve ragazzi.» li salutò carinamente il loro compagno. «Sai... che ci fai pure tu qui?» chiese con tono minaccioso, ma non intimorì per niente il ragazzo che a bruciapelo rispose «Sakura non ve lo ha detto? Volevamo assaggiare qualcosa cucinato da Naruto». Poi guardò verso il biondo «Allora, non ci fate entrare?». Naruto che era rimasto in silenzio fino a quel momento, non riusciva bene a capire cosa fare... vedeva Sasuke esitare, inusuale da parte sua. “Che stia pensando alla promessa che ci siamo fatti...?” pensò, però non poteva di certo cacciarli dicendo di non poter mai cucinare per loro! Quando prese coraggio e si convinse a parlare, il moro esclamò un «Non se ne parla!» che lasciò tutti a bocca aperta. “Sas'ke-kun ha davvero un tono di voce così alto!?” si sorprese la ragazza. D'improvviso poi lo videro affiancarsi a Naruto e posargli una mano sul petto. «Il dobe è proprietà privata, come pure tutto ciò che cucina. Perciò mi dispiace, ma non può cucinare per voi.» disse fermamente. «Davvero?» gli sorrise Sai, mentre Sakura evidentemente alterata cominciò ad urlare. «Eh!? Come sarebbe a dire? Proprietà priv... Tsk! Non puoi decidere tu per chi deve o non deve cucinare!» spiegò lei. «Certo che posso.» «Si vede lontano chilometri che Naruto non è d'accordo! Guardalo, sembra addirittura impaurito!» In verità un po' lo sembrava, ma immaginate essere costretto a scegliere tra le persone a cui si vuole bene... naturalmente l'amore che provava per il teme era maggiore, però pensava anche a come Sakura avesse cucinato per lui così tante volte senza mai chiedere nulla. Si sentiva come un traditore, ma nonostante tutto non riusciva a contrariare Sasuke. Non poteva. Una promessa tra loro era troppo importante. «E poi chi sei tu per decidere!?» infierì la rosa, ormai rauca. Il moro con un braccio strinse a sé Naruto e con l'espressione più sicura che Uchiha potesse mostrare, affermò «Sono il possessore di tale proprietà! Ora, se volete scusarci.» «T-teme m-ma cosa...» e così con un Naruto dall'aspetto ancora tutto sbigottito per l'accaduto, si rifugiarono in casa chiudendo violentemente la porta.


«Ci ha... sbattuto la porta in faccia...?» non riusciva a capacitarsi Sakura, incredula a fissare la superficie lignea. «Dai, non prenderla male, sai com'è fatto.» provò a consolarla Sai. «Vedere Sasuke così preso e perdere la calma in quel modo... insolito, no? Naruto ha davvero un effetto singolare sulle persone che gli stanno intorno.» aggiunse. «Sì hai ragione... ma Sasuke non può rimanere impunito! Pagherà quest'affronto. Su andiamo.» e con un idea malsana nella mente, afferrò dolcemente(?) Sai per la manica e lo costrinse a seguirla.

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°Fuori onda°

H.: "...prima di parlare del capitolo, volevo chiedere una cosa a Sas'ke!"
S.: "Mh?"
H.: "Un lettore ha chiesto come erano le frittele dell'altra volta... e in effetti anche io volevo chiedertelo ma me ne sono dimenticata >_<"
S.:  *ci pensa*  "Le frittelle? Beh devo dire che erano buone... forse troppo... ora che ci penso, dobe! Come hai fatto? Non ti ho insegnato niente del genere!"
N.:  "...Non ricordo di aver mai detto che le avevo cucinate io! Ho fatto il caffè, poi sono passato davanti alla cucina principale e mi sono fatto dare quello che dovevano salire con il servizio in camera. E poi ci ho aggiunto uno dei fiori trovati nel corridoio!"
S.: "...Giusto, era l'unica cosa buona su quel vassoio e non l'hai fatta tu."
N.: "Eh?"
H.: "M-ma cambiamo argomento! Neh, leggendo il titolo... non siete preoccupati? Io non prenderei Sakura sotto gamba fossi in voi..."
S.: "Tsk, come se una come lei potesse spaventarmi."
N.: "N-non credo che Sakura-chan potrebbe fare del male a me o a Sas'ke, però..."
S.: "Non fare l'idiota Naruto, tu rimani in casa e fai il bravo, al resto ci penso io."
N.: "...ma perchè mi tratti da bambino!?"
S.: "... ... ... Non ti tratto da bambino, anche se lo sei."
N.: "E allora? Perchè fai così?"
S.: "... ... ... Non capiresti comunque."
N.: "Ma chi te lo ha detto!?"
H.: "...Io lo so! E' perch-!"  *viene immobilizzata da Sasuke e portata via*
N.: "...Sas'ke, torna qui! Bastardo!"  *li segue*  "...Ah, alla prossima ragazzi! ^^"

  
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