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Autore: MissysP    24/09/2011    4 recensioni
Questa raccolta di Flashfic partecipa al Seven Week di Shark Attack.
Spero veramente di riuscire ascrivere qualcosa di decente, senza
indurre al "suicidio" il lettore. La raccolta incomincia con:
♥A desolate wilderness [cit.Non le importava, dove stesse andando, voleva solamente scappare. La sua vita era un inferno e ormai era giunta all’estremo: si sentiva desolata.] (Hinata/Neji)
♣ Black Heart [cit. Non si meritava di scoprire la loro relazione in quel modo, di vedere quei due corpi nudi e avvinghiati. Quando l’ebbero vista sulla soglia della porta, nessuno dei due aveva accennato a voler spiegare la situazione. Hinata sorrise amaramente. Che cosa c’era da spiegare?] (Hinata/Hanabi)
♠ Una dimenticanza di odori [cit. Ricordare era la parola chiave, l’unica che in quel momento dovesse applicare alla sua vita. Seduta davanti al alla finestra, osservava quell’azzurro famigliare. Un azzurro che non voleva ricordare, un colore legato solamente a troppo dolore.] (Hinata/Sakura)
♦ Make a wish [cit. Semplicemente l'afferrò per una mano, con delicatezza. Avvolti dal silenzio, incominciarono a camminare. Hinata seguì il compagno senza protestare, sentiva molto chiaramente il suo cuore battere all’impazzata e le sue gote diventare più calde: era arrossita per quel contatto improvviso con il ragazzo.] (Hinata/Kiba)
☻ Home, Sweet Home [cit. “Sai la parola casa ha diversi significati. Non è solamente intesa come quel luogo in cui
devi far ritorno. La tua casa può essere anche dove c’è
una persona amata o quella stessa persona può essere la tua casa” disse sorridendo e scrutando il cielo, le stelle. Hinata invece non faceva altro che scrutare il villaggio. Era una gabbia per lei, solamente quello. “Come mai sei triste, Hinata? Sei tu quella che sorride e rincuora gli altri” le chiese, non sopportando più il silenzio. E dire che lei stava solamente facendo un giro, alla ricerca di qualche fiore per il negozio di famiglia, quando la vide.](Hinata/Ino)
♋ Ninna Nanna Ninna Oh [cit. Avevano avuto tante serate come quelle, piene di momenti passionali. Momenti dettati dal dolore del ragazzo per la propria compagna di team. Molti momenti in cui l’atto del sesso rimaneva semplicemente sesso. Lei ne era più che consapevole, eppure non poteva non fare nulla per lui. Era semplice sesso, per dimenticare. Il suo cuore gli apparteneva, da sempre, ed era inutile negarlo. La sera appena passata, tuttavia, non era stata una nottata di sesso, ma di amore. Solo amore. Gli occhi del ragazzo si aprirono, notando per prima cosa i capelli scuri. Sorrise, ricordandosi di quello che avevano appena fatto.] (Hinata/Naruto)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Nick: MissysP (sul sito) // _MulticoloR_ (sul forum)

Personaggio base: Hinata

Personaggio aggiunto: Hanabi

Promt: Odio

Genere: Slice of life, Triste

Raiting: Verde

Avvertimenti: AU, Flashfic, Raccolta

Questa raccolta di flashfic sta partecipando al Seven Week Contest indetto da Shark Attack sul forum di EFP

Con questa flashfic ho ottenuto 4 punti per un totale di 8 punti nella sfida.

вℓα¢к нєαят

 

Copiose lacrime le rigavano il volto, mentre scappava. Vederli fu terribile. Il tradimento del suo fidanzato l’aveva svuotata, ma non solo lui. Anche sua sorella l’aveva tradita. Non si meritava di scoprire la loro relazione in quel modo, di vedere quei due corpi nudi e avvinghiati. Quando l’ebbero vista sulla soglia della porta, nessuno dei due aveva accennato a voler spiegare la situazione. Hinata sorrise amaramente. Che cosa c’era da spiegare? Come poteva essere fraintesa la situazione? E’ da allora aveva interrotto ogni contatto con la sua famiglia. Non parlava più con sua sorella e il suo ex. Da quel momento aveva incominciato ad odiarli, perché si era sentita impotente.

 

La sua mano pallida afferrò un altro libro, rovinato, e lo sistemò nel suo apposito spazio. I suo occhi erano vuoti e spenti. Ultimamente era sempre più scorbutica e trattava con freddezza chiunque cercasse di rivolgerle la parola.

Il campanellino dell’entrata suonò, attirando la sua attenzione. Si sporse quel che bastava per guardare il nuovo cliente, ma rimase pietrificata nel vedere che era proprio sua sorella.

In mano aveva un mazzetto di margherite e i suoi occhi erano come sempre gli stessi; freddi e indifferenti. Presto anche lei seguì il suo esempio e le fece ben intendere la sua avversione nei suoi confronti. La persona che era appena entrata aveva rabbuiato ancora di più una giornata già nera.

“Che cosa vuoi?” domandò con una certa asprezza. La sorella minore non si stupì del suo tono così duro nei suoi confronti e fece qualche passo avanti.

“Ciao” la salutò, ma Hinata non disse nulla. La guardava in attesa di un’altra motivazione per cacciarla dalla sua libreria. Non la tollerava, non dopo quello che le aveva fatto. La minore le porse il mazzolino, Hinata lo afferrò e lo lanciò direttamente nel cesto. Hanabi la guardò senza dirle nulla.

“Volevo solamente vedere come stavi. E’ da un po’ che non ti facevi sentire e papà si sta preoccupando” disse Hanabi.

“Improbabile. Si può sapere che cosa vuoi?” domandò Hinata, non volendo tollerarla ancora. Incrociò le braccia e la fissò con l’odio, che l’accompagnava da tempo.

“Hinata, io... Mi dispiace veram-“ incominciò, ma l’altra la interruppe.

“Hanabi, smettila! Ormai il passato è passato. Vorrei tanto dirti che ho dimenticato quel che è successo, ma non è così. Mi hai portato via la persona a cui più tenevo e come pretendi che io possa perdonarti? Come pretendi che non possa odiarti?” le domandò. Da ogni sua parola si sentiva molto bene l’odio che provava e Hanabi si sentiva mortificata.

“Vattene Hanabi e non tornare mai più.” le disse, facendogli un cenno con il braccio verso la porta. La piccola non sapeva che cosa dire. Hinata la trascinò con poca delicatezza verso la porta.

“Hinata,...” cercò di parlare, ma ormai lei non avrebbe ascoltato null’altro.

“Hanabi, quello che mi hai fatto è troppo. Non posso perdonartelo” le disse, prima di buttarla fuori dalla libreria. Prima di chiuderle la porta in faccia ed escluderla dalla sua vita.

 

 

 MulticoloR con “Black Heart” 
☑ Originalità 
☑ Grammatica 
☐ IC Personaggio Base 
☑ IC Personaggio Aggiunto 
(per quanto si conosca di Hanabi, ovvio) 
☑ Uso del Prompt 
☐ Gradimento personale 
☐ Bonus/Malus
 (neutro) 
Totale: 4 punti 

NdA: Ammetto che questa flash non mi è piaciuta molto, ma Hanabi come personaggio è difficile. Non ci sono molte informazioni su di lei e non compare molto nemmeno nel manga o anime, per cui non mi  stupisco che la storia sia così "demenziale". Inoltre mi sono ispirata ad una frase, che sinceramente non mi ricordo chi l'abbia detto o dove io l'abbia trovata, ma ci tengo a precisare che la frase che mi ha ispirato non mi appartiene. Per cui la frase è la seguente: L'odio appartiene ad attimi di impotenza. Mi sembrava azeccata per la storia, infondo Hinata non si comporta in questo modo; lei è gentile con tutti e non porta rancore, sono consapevole che in questa flash  è OOC, ma ho pensato che  un qualcosa di così grave avrebbe potuto sconvolgerla fino al pnto di cedere, di far uscire la tigre che c'è in lei, perché sono sicura che c'è. xD

Così vi lascio e vi anticipo che la prossima settimana sarà il turno di Hinata con tanto di Sakura. Oddio, non oso pensare che cosa ne verrà fuori ^^

Un bacione grande grande e grazie per chi ha recensito il capitolo precedente.

  
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