Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Amelie Malfoy    25/09/2011    0 recensioni
Che poi ad Hermione sembra di vivere ai tempi di Hitler, con tutta questa gente che crede ancora ci siano razze e razze. Peccato (per modo di dire) che però gli toccherà fare i conti con uno di loro in maniera piuttosto ravvicinata! Ci vorrà ovviamente dell'inestimabile tempo per superare l'arroganza e magare riuscire a rispecchiarsi almeno in un sorriso amichevole.Ma alla fine...cosa ci si può aspettare di più da un Purosangue?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
So many people gonna say that they want you, 
To try to get you thinking they really care, 
But there's nothing like the warmth of the one 
who has put in the time and you know he's gonna be there, 
Back your border when she knows someone crossed it, 
Don't let nobody put you down, who your with 
Take the pain of protecting your name, 
from the crutch to the cane to the highwire 
I'm in love with a girl who knows me better, 
Fell for the women just when i met her, 
Took my sweet time when i was bitter, 
Someone understands, 
And she knows how to treat a fella right, 
Give me that feeling every night, 
Wants to make love when i wanna fight, 
Now someone understand me, 
I'm in love with a girl 
Out the many broken backdoors and windows, 
Through the valley of the love of the lost, 
Is a hole that is cut through the souls falling down 
from the thrones without leaving any windows, 
But you drown in a piece for the moment, 
The moment was over in time, 
Then its gone the hit and run the tactless one has a short life 
I'm in love with a girl who knows me better, 
Fell for the women just when i met her, 
Took my sweet time when i was bitter, 
Someone understands, 
And she knows how to treat a fella right, 
Give me that feeling every night, 
Wants to make love when i wanna fight, 
Now someone understand me, 
 
 
 
 
 
Se la sera dopo che Draco aveva abbandonato la Sala con un sorriso era stata confusionaria, si potè dire che il giorno dopo Hermione era terribilmente smarrita, si sentiva come se le avessero mandato un "Confundus" e lei non avesse avuto il tempo di difendersi. 
Impossibile definire quel bacio, quelle sensazioni che giravano come mine vaganti per la mente di lei. Altrettanto indefinibile era il sonno di Draco la mattina dopo. Era stato tutta la notte a pensarci, ad odiarsi e a stimarsi allo stesso tempo. 
"Ho baciato una Mezzosangue, mi piace una Mezzosangue. Nessuno approverà, nessuno eviterà di renderle la vita un inferno. Quando ( e soprattutto SE ) mio padre verrà a saperlo come minimo mi disereda. 
Non posso farle questo torto enorme, non a lei, non ad Hermione, non alla unica ragazza con la quale posso sentirmi me stesso. 
Non a Hermione, che mi ha insegnato che non si dice 'libiardino', bensì biliardino. Non lei, che mi ha fatto capire che i Nati Babbani forse non sono poi così diversi dai Purosangue" 
Aveva passato una notte da incubo, per decidere sul da farsi con lei. Nemmeno fosse un oggetto, gli dava fastidio pensare in quel modo di Hermione. 
Era molto di più di una sporca mezzosangue, e lui l'aveva capito solo dopo cinque anni di tempo. Ci aveva messo cinque anni a prendersi una sbandata per lei, ci aveva messo tutto quel tmepo per baciarla e fuggire via come un codardo. Dire che si sentiva un idiota stupido ed illuso era ben poco, pensando a quello che aveva fatto ieri, 
combinando un qualcosa nel quale lui era immerso fino al collo,e involontariamente anche la povera Hermione. Tuttavia, tra pensieri e pensieri, capitava che durante le lezioni si sorridessero furtivamente , evitando bigliettini per paura che qualcuno li sorprendesse. 
Però i loro sguardi dicevano tutto. Aspettando Domenica i ragazzi passavano i loro minuti più preziosi a pensare all'altro. 
Domenica, oh si. Quella che solitamente si poteva utilizzare per dormire un po' di più e per riposarsi, era considerata sacra dagli studenti del castello. Ma Draco ed Hermione erano veramente,veramente impazienti di sentirsi dire "Oggi è Domenica!",
 rispettivamente da Blaise e Harry, che ogni sette giorni gli ricordavano con un'espressione di estrema felicità. Volevano sapere cosa sarebbe successo,se sarebbero rimasti in silenzio,se ci sarebbero stati altri baci, se ci sarebbero stati chiarimenti. 
Draco aveva paura di abbandonare in poco tempo la sua diplomazia che aveva fatto sua dopo anni e anni, soltanto perché magari più in là si sarebbe...innamorato. Aveva paura del fatto che la sua voce così pacata di sarebbe trasformata in quella stucchevole e dolciastra di una mamma che parla al proprio bebè.
Paura di non essere sempre al meglio per lei, paura di non sentirsi a proprio agio,di sbagliare qualcosa e di non poter rimediare. Proprio così...Il magnetico ragazzo biondo e affascinante aveva paura di amare.
O forse era soltanto incapace. 
In ogni modo le giornate scorrevano più veloci del solito, e pum. Ecco la domenica bussare alle porte di una Hogwarts nella quale la neve piano piano stava lasciando spazio ad un po' di sole.
 Era una bella giornata, proprio niente male, ma la mattina quando Hermione si svegliò e si guardò allo specchio non vide la solita ragazza abbastanza entusiasta e sorridente. Tremava dal nervoso. 
Delle pesanti occhiaie giacevano appena poco sotto i suoi occhi.Erano state gentilmente donatole da una notte insonne.Aveva le unghie rosicchiate per il troppo pensare. 
Era ufficiale: Il panico era scattato. Meno di poche ore e si sarebbe vista con Draco Malfoy, e la situazione le sembrava surreale, tant'è che quando si mise a letto la sera prima pensò di aver sognato il tutto. 
Poi sentì il profumo di lui nei suoi capelli... e un brivido le percorse la colonna vertebrale. Era tutto reale, quindi?   
Quando scese e si diresse verso Harry, per fare colazione, quest'ultimo non appena la vide la guardò esterrefatto, con occhi strabuzzati e voce leggermente preoccupata.
"Hermione, che cavolo hai fatto?!" 
Lo guardò sprezzante, cercando di fargli capire che non la aiutava in questo modo. Ron invece si limitava a fissarla rabbiosamente, con le orecchie tutte rosse. 
Non si rivolgevano la parola da quel fatidico giorno in biblioteca, perciò lei lo ignorò del tutto e voltò di nuovo il viso verso il tipetto dagli occhi verdi e gli occhiali. La cicatrice a forma di saetta era sempre lì,parte integrante di lui.
"Grazie Harry."
Rispose gelida. Lui arrossì leggermente. Eppure Hermione si sentì un po' marcia dentro... aveva promesso ad esso che si sarebbero detti tutti, e adesso si trovava coinvolta in un segreto,che,come tale, Harry non poteva assolutamente sapere. 
Lui era solo convinto che a lei piacesse, ma fino a qua ci sarebbe arrivata anche Lavanda Brown. Ma non poteva minimamente sospettare che fosse successo quel che era successo senza che Hermione gliene facesse parola. 
Ma mantenne la parola fatta a Draco,sperando ovviamente che lui facesse altrettanto, anche se riteneva tutto ciò la cosa più ingiusta del mondo...
La piccola -grande Grifondoro non riuscì ad ingurgitare uno straccio di niente. La mattinata passò così in fretta che Hermione non si rese conto del fatto che mancassero quattro minuti alle tre del pomeriggio. 
"Devo andare, ci vediamo più tardi, ciao!"
Salutò in fretta e furia Harry. Gli aveva già detto qualche giorno prima che doveva andare in biblioteca,perciò non ci sarebbero stati problemi che avrebbero soltanto infierito per renderle la giornata -se possibile- ancora più caotica. 
Harry si sentiva un po' offeso; di solito la domenica la passava con lui,ed era la prima volta che saltava l'appuntamento amichevole per andare in biblioteca. In qualche modo riuscì a sorridere. Harry era un ragazzo fin troppo intuitivo.
Tuttavia, imbronciato,la fece andare,urlandole dietro a mò di scherzo che doveva vergognarsi. Corse più veloce che poteva, sapeva di essere in ritardo, e il suo aspetto non era dei migliori. Doveva arrivare in tempo, sapeva che anche lui sarebbe arrivato in perfetto orario. 
Solo una volta era capitato che alla punizione di Piton arrivasse in ritardo, mentre Hermione era costantemente in ritardo, anche essendo la persona più precisa di questo mondo. Era arrivata al luogo dell'appuntamento ed era letteralmente senza fiato. Lo zaino che si era portata dietro sembrava pesare così tanto da opprimerla. 
Aveva più sonno di quanto non si immaginasse, anche se le occhiaie piano piano stavano sparendo. Draco non era ancora arrivato, perciò si sedette dietro la quercia, ad aspettarlo, un po' scocciata perché fino a pochi minuti prima aveva avuto la convinzione del fatto che sarebbe stato puntuale. 
Ma poi lo vide arrivare, con la bella chioma bionda che ballava frenetica, ed un sorriso un po' insicuro stampato sulle labbra, che diceva "Ehilà, fai che tutto questo vada bene sennò mi ammazzo".
 Indossava una delle sue solite camicie con lo stemma di Serpeverde (del quale lui andava tanto fiero e camminava con il petto all'infuori per questo motivo), dentro ad un paio di pantaloni neri. Hermione si rifece gli occhi... cavolo se era bello.  
Teneva sulle spalle uno zaino verde smeraldo e veniva verso di lei.
"Ehilà.. tutto bene?" Disse lui,con aria solare. 
"Come al solito" disse lei accennando un sorriso "e tu?" 
"Non male." ne seguirono alcuni minuti di imbarazzante silenzio, come mai era successo se non i primi giorni di punizione,quando nemmeno erano amici.  
Poi Draco parlò, finalmente.
"...Ho portato qualche dolce, se ti va."
"Volentieri,grazie." 
E si ritrovarono a sgranocchiare caramelle e dolcetti a tutto spiano ,e tutto quello zucchero risaldò d'un tratto l'aria. Ripresero a ridere,scherzando sugli svariati pettegolezzi che giravano al castello. 
Perché tutto quel che dovrebbe rimanere segreto, chiunque stia ad Hogwarts lo verrà a sapere. L'aria si era dipinta di un fresco leggero, e loro si erano sdraiati dietro quell'enorme tronco di quell'albero secolare da Draco consigliato,all'ombra, 
senza pensieri,con un enorme sorriso in volto...Poi Draco le prese la mano. All'inizio Hermione fece per ritrarla... ma poi pensò che non ne sarebbe valsa la pena. E lui disse, con uno sguardo innegabilmente serio:
"Vogliamo far finta che tutto quello che è capitato l'altro giorno sia stato solo un sogno? Io non credo di volere che vada a finire in questo modo." 
Si sentiva ora lo sguardo penetrante di lui addosso, ed arrossì. Era piuttosto a disagio, ma riuscì a dire: 
"Non voglio che finisca così. Non me lo perdonerei."
"Bene... perché tu mi piaci davvero."
Hermione lo guardò, con aria leggermente accigliata, ma sorrideva. E gli occhi le brillavano fieri. 
"Quindi tu pur di stare con me andresti contro la tua famiglia, i loro principi che hanno cercato fin da piccolo di farti entrare in testa, e andresti contro qualunque altro tipo di mago che impedisca tutto ciò?" 
"Hermione, se lo venissero a sapere i miei tu saresti nei guai più di me. Ti farebbero del male,e non scherzo...perciò io penso sia meglio che per ora rimanga una cosa...segreta." 
Era abbastanza incredula, la ragazza. Tuttavia rispose con indecisione.
"Segreta... una cosa segreta.Per ora."
Non era esattamente convinta... diciamo che le sembrava in qualche modo che Draco, il biondo affascinante con due fonti di acqua limpida al posto degli occhi potesse permettersi qualcosa di più di lei... perciò due erano le cose di cui poteva sospettare anche minimamente:
Numero uno: Draco se la faceva un po' con tutte. 
Numero due: Draco si vergognava di lei. 
Ma poi ripensò allo sguardo serio che aveva assunto parlando dei suoi genitori... e che aveva tuttora. La guardava preoccupato mentre lei si teneva le sue osservazioni tutte per sè.
"...fico. Ci sto." Lui sorrise, e si accinse a stringerla forte. Si alzarono in piedi e lui la teneva ancora stretta a sè. Hermione poteva udire,avendo l'orecchio posto all'altezza del petto del ragazzo, che il suo cuore stava per scoppiare. Si alzò sulle punte e gli diede un leggero bacio sulle labbra. Poi si guardarono e risero.  
Era tutto assolutamente perfetto. Come guardarsi allo specchio e vedere la propria anima leggiadra e spensierata sotto quel sorriso altrettanto in festa.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Amelie Malfoy