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Autore: runningafteryou    25/09/2011    17 recensioni
"Perché metti tutti questi puntini di sospensione?" mi scrisse.
Non seppi che rispondere, per l'ennesima volta in quella conversazione.
"Non lo so...mi sembrano...carini, suppongo" digitai velocemente, accorgendomi che ne avevo messi di nuovo una montagna.
"Dunque, la tua idea di grammatica è particolarmente distorta. Io sapevo che i puntini si mettessero quando lasci un discorso in sospeso, non perchè sono 'carini'." la situazione mi stava sfuggendo di mano, decisamente.
"Intendi intavolare un discorso sulla grammatica?" scrissi stizzito.
Era come se fosse davanti a me, non in dietro ad un computer.
"No, hai ragione Principe Azzurro. Parliamo di quanto il tuo nickname faccia schifo".
D'accordo, voleva essere presa a parolacce, era chiaro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Hi, I'm PrinceCharming93, and you are?"

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2.

{You turning heads when you walk,
through the door.
What Makes You Beautiful - One Direction}

 

Ripensare a come fossi capitato su quel sito di incontri virtuali mi fece ridere.
Louis mi ci aveva iscritto per gioco, più che altro per farmi uno scherzo.
Non sapendolo, per la prima settimana mi erano arrivate un sacco di email sul mio indirizzo di posta elettronica privato, da donne ultracinquantenni in cerca di avventure con ragazzi più giovani.
Neanche a dirlo, avevo castrato Louis non appena avevo scoperto cosa quello scapestrato avesse combinato.
Il problema di fondo stava però nel fatto che non sapessi come diavolo togliermi da quel sito.
Dopo il mio trattamento non molto benevolo, Louis non aveva voluto rivelarmi i determinati codici che servivano per eliminare l'account.
Ed ero rimasto fottuto.
Avevo lasciato quel coso così, senza preoccuparmene tanto, cancellando ogni tanto le emails delle signore di mezza età.
Poi però avevo cambiato idea, decidendo di capire da solo come eliminarlo.
Invece di andare sul mio account, però, mi ero ritrovato sulla home, a scorrere un sacco di persone che si erano iscritte.
L'enormità di gente che si creava falsi account e poi si conosceva tramite chat mi aveva lasciato di sasso.
Il sito era diviso in due categorie. C'era la parte per gli uomini, e quella per le donne.
La home delle ragazze era tutta rosa, con fiorellini ovunque sullo schermo.
Mi era venuto leggermente da vomitare, dovevo ammetterlo.
Poi avevo trovato un nickname particolare, il suo.
AllYouNeedIsLOL era sicuramente inusuale.
Mi aveva colpito.
Mi ero deciso ad aggiungere la sua email sui miei contatti di messenger, trovando il coraggio di parlare e sperando che mi rispondesse.
Non avevo saputo come approcciarmi, come cominciare un discorso dal nulla, così me ne ero uscito con:
"Ciao, sono PrinceCharming93, e tu sei?" solo dopo mi ero reso conto che grazie alla creatività di Louis, il mio nickname era orrendo.
Mi ero vergognato subito.
In ogni caso, ero rimasto ad aspettare -e sperare- che rispondesse.
La verità era che non sapevo neanche io perché, in fondo potevo avere tutte le donne che volevo, però me le andavo a cercare sui siti.
Era una cosa leggermente patetica.
"Per caso non sai leggere il mio nickname? C'è scritto lì chi sono." mi aveva risposto.
Avevo capito subito che era una tosta.
Non avevo saputo come ribattere alla sua risposta.
"Giusto...domanda cretina...ehm...come stai? :)" cercai di rimediare, in qualche modo.
"Perché metti tutti questi puntini di sospensione?" mi scrisse.
Non seppi che rispondere, per la seconda volta in quella conversazione.
"Non lo so...mi sembrano...carini, suppongo" digitai velocemente, accorgendomi che ne avevo messi di nuovo una montagna.
"Dunque, la tua idea di grammatica è particolarmente distorta. Io sapevo che i puntini si mettono quando lasci un discorso in sospeso, non perchè sono 'carini'." la situazione mi stava sfuggendo di mano, decisamente.
"Intendi intavolare un discorso sulla grammatica?" scrissi stizzito.
Era come se fosse stata davanti a me, non dietro ad un computer.
"No, hai ragione Principe Azzurro. Parliamo di quanto il tuo nickname faccia schifo".
D'accordo, voleva essere presa a parolacce, era chiaro.
"Il tuo è più bello invece?"  le avevo scritto, arrabbiato.
"E' sicuramente meglio del tuo! ;)" era stato chiaro che mi prendesse per il culo, e che ci si divertisse pure.

Come fossimo arrivati da quell'inizio disastroso, a non riuscire a stare senza parlarsi la sera, mi era ancora ignoto.
Erano passate quasi quattro settimane.
"Kajdkjasjfjasf. Domani -cioè oggi- dovrei svegliarmi alle sette per il nuovo lavoro. Alkdjajsd. Gioisci con me P." scoppiai a ridere.
Aveva la fissa, quando era eccitata o arrabbiata, di digitare lettere a caso sulla tastiera.
Aveva contagiato anche me.
"Ti rendi conto vero che sono le quattro del mattino? Dovremmo andare a dormire." le scrissi, a malincuore.
Certe volte i ragazzi mi prendevano per psicopatico, perché partivo a ridere davanti allo schermo senza motivo -secondo loro.
In realtà era Lol che mi scriveva qualche puttanata, ed io non riuscivo a trattenermi.
Dopo tutta la storia del 'nickname più bello', ci eravamo dati dei soprannomi.
Io ero Principe, giustamente, e lei era Lol.
Avevamo deciso -almeno per il momento- di non dire i nostri veri nomi, di non incontrarci, di non vederci con la web.
Dietro ad uno schermo, era tutto più facile.
Era davvero semplice e liberatorio sfogarsi con lei dopo una giornata andata male in sala di registrazione.
Non c'era neanche bisogno di dirle che cosa avevo fatto, o con chi avessi litigato.
Mi bastava dirle "oggi mi rode il culo" e lei si metteva a scrivere un po' di cavolate, facendomi scoppiare a ridere e aiutandomi a dimenticare la giornata andata male.
Era come un antistress.
Un divertente, simpaticissimo e nascosto antistress.
Qualcuno a cui non dovevo render conto di nulla, qualcuno con cui potevo semplicemente essere Liam James Payne, alias Principe.
Non Liam Payne il cantante che doveva fronteggiare la stessa routine impazzita ogni giorno.
Mi faceva stare bene, ecco.
Lol mi faceva stare bene.
Avrei voluto incontrarla, dal vivo.
Mi domandavo se anche veramente fosse così, o anche lei trovasse libero sfogo su una chat.
"Dove sarebbe 'sto lavoro?" scrissi, guardando di nuovo l'orologio.
Dio, erano le 4 e 17 di mattina.
Non sarei mai riuscito a svegliarmi, per essere alla Sony.
Facevo prima a restare in piedi e basta.
"Non posso dirtelo, potresti risalire al mio capo, poi a me, e poi addio copertura stile CIA" la velocità con cui quella ragazza scriveva al pc mi uccideva.
Non riuscivo a tenere il suo passo.
"E mica faccio parte del FBI. Almeno dimmi, è a Londra?" almeno quello poteva dirmelo, mica l'avrei tacchinata.
Bè, anche se ci avevo fatto un pensierino.
"Sì, ma non ti dico dove. :P" scossi la testa.
Dio, l'adoravo.
Era tutto così semplice con lei.
Avrei voluto avere almeno una sua foto.
Sul sito dove avevo preso la sua email non ne aveva messa neanche una, come me d'altronde.
Non avevo la più pallida idea di come fosse.
Magari alla fine era un'ultracinquantenne che si spacciava per adolescente.
No, questi erano i pensieri fuori dal mondo delle 4 e 20.
"E allora me ne vado a dormire" le scrissi.
Dopo tre secondi mi aveva già risposto: era un mostro alla tastiera, questo l'avevo capito.
"Meglio, dato che ho praticamente il culo quadrato e gli occhi che stanno chiedendo la patria potestà".
Scoppiai di nuovo a ridere.
Mi chiedevo da dove le uscissero quelle cose.
"Ci sentiamo domani? Cioè oggi?" scrissi.
"Sì, ho comprato un cellulare nuovo. Flkajdsjkajskd. Penso che sia capace anche di mettermi il mascara" mi scrisse, di nuovo fuori di testa.
Avevo già detto di adorarla, vero?
"Bene. Allora ti riempirò di emails" la rassicurai.
"Non aspetto altro".
Era normale che il mio cuore fosse saltato giusto un pochino a quella frase? Era normale?
Porca miseria, era una ragazza che stava dietro a un pc.
Non sapevo niente di lei, eppure riusciva a farmi battere il cuore così dal nulla.
No che non era normale.
"Vai a dormire Principe, è tardi :3" era adorabile anche quando si preoccupava per me.
In quel momento mi venne voglia di digitare lettere a caso come faceva lei.
No, decisamente non era una cosa normale.
"Vai a dormire anche tu Lol, domani lavori" aggiunsi.
"Okay, disconnettiamoci insieme".
Sembrava di stare in quei film dove, tra fidanzatini, non si sa chi deve chiudere la chiamata per primo.
Solo che noi non ci conoscevamo, non eravamo assolutamente fidanzati, e il telefono era sostituito da un pc.
"Bene. Uno...due....tre..." scrissi.
"Minchia, sono tornati i puntini di sospensione!" ecco, doveva uscirsene con la stronzata serale.
"Piantala, polla! Era solo per farti capire!" mi stroppicciai un occhio, ridendo.
Sentii un rumore provenire dal piano superiore, mentre Lol scriveva.
"Okay basta, me ne vado prima io, perché il pc sta morendo di batteria scarica. E' una malattia molto grave e diffusa tra i pc, sai? Spero solo che si rimetta presto" stava delirando, povera.
"Tu non stai bene, hai bisogno di un medico. Di uno bravo però eh" era troppo divertente prenderla in giro.
"Non c'è cura per me. Sono così dalla nascita" anche lei, come me, non voleva andarsene, e lo capii dal fatto che nessuno dei due riusciva a chiudere quella maledetta conversazione.
Ma in fondo, succedeva così ogni sera.
Sentii di nuovo un rumore, poi capii che qualcuno stava scendendo le scale.
"Devo andare sul serio adesso" le scrissi velocemente.
"Okay P. Notte :3" e mentre cercavo di contraccambiare la buonanotte, lei si era già disconnessa.
Probabilmente era caduta con la faccia sulla tastiera, sarebbe stato lecito.
Mi voltai per vedere chi si fosse svegliato, e nel momento esatto in cui vidi Niall scendere anche l'ultimo scalino, chiusi violentemente il computer.
Sperai di non averlo rotto.
"Che fai qui?" mi chiese, massaggiandosi una tempia.
"Niente..." cercai di risultare indifferente.
"Eri di nuovo al computer vero? Che diavolo di ore sono?" accese tutte le luci per andare in cucina, poi si sporse verso l'orologio.
"Liam sono quasi le quattro e trenta del mattino! Mi spieghi che ci fai a quel pc? Ma non sei stanco?" chiese, guardandomi con occhi sbarrati inzialmente, poi andando ad aprire il frigo.
No, non ero stanco.
Avevo solamente le gambe che mi tremavano perché non avevano più forza o resistenza, visto che avevano resistito ad un concerto di tre ore; gli occhi fuori dalle orbite e che pulsavano violentemente, visto che erano aperti da quasi 19 ore, e le mani in cancrena, visto quanto avevo chattato.
Ma no, non ero stanco.
Pensai fosse meglio non rispondergli.
"Vado a dormire, svegliatemi voi domani mattina, che da solo non ce la faccio" dissi a Niall, che annuì mentre si faceva un mega sandwich.
"Vuoi dire tra poche ore" mi corresse.
Gli lanciai un'occhiataccia, e lui ghignò beffardo.
Cominciai a salire le scale, ma la voce di Niall mi fermò con un piede a mezz'aria.
"Fratello, chiunque lei sia ed ovunque tu l'abbia conosciuta, ti sta facendo perdere la testa" non mi diede neanche il tempo di ribattere, che già era tornato in cucina.
Aveva capito tutto.
E non solo il fatto che mi stessi sentendo con qualcuno.
Aveva capito anche che stavo impazzendo, per questo qualcuno.

Louis con un secchio d'acqua, Harry con un fischietto e Zayn con due padelle, furono delle ottime sveglie.
Avrei voluto ucciderli, ma poi saremmo rimasti solo io e Niall nella band, e non sarebbe stata una buona cosa.
Erano piombati in camera, tutti insieme, si erano buttati sul letto per svegliarmi, ma non c'erano riusciti.
Poi se n'erano andati, facendomi pensare che mi avessero lasciato in pace.
Mi sbagliavo, visto che erano tornati alla carica cinque minuti dopo, ognuno munito di qualche arma.
Mi avevano tirato giù dal letto a forza, e buttato nella doccia ancora vestito, dove l'acqua era rigorosamente gelata.
"Ma che ore sono?" avevo urlato, mentre cercavo di capire come far venire l'acqua calda.
"Le nove! Muoviti accidenti, Jerry arriva tra venti minuti!" aveva urlato Harry.
"Ma io ho sonno!" mi ero lagnato.
"Così impari a stare al computer fino alle quattro del mattino, tonto!" mi aveva deriso Harry, chiudendo la porta del bagno e lasciandomi solo.
Accidenti a Niall e alla sua boccaccia.

In quel momento eravamo tutti nella hall della Sony, ad aspettare la fantomatica Aileen, che era in rigoroso ritardo.
"Quanto diavolo dovremmo aspettare ancora?" Harry stava per dare in escandescenza.
"Ho fame" Niall non si smentiva mai.
"Io ho sonno" Zayn si passò una mano sugli occhi gonfi e stanchi.
"Smettetela di piagnucolare!" Morgana fece un gesto disinteressato con la mano.
Louis si mise in mezzo a Harry ed Horan, poggiando la testa sulla spalla di quest'ultimo.
Era famoso per riuscire ad addormentarsi in un nano secondo.
Non mi sarei stupito di sentirlo russare da un momento all'altro.
"Oh, grazie al cielo!" esclamò Morgana d'un tratto.
Ci voltammo tutti nella direzione del suo sguardo.
Quella che doveva essere Aileen, fece un'entrata teatrale attraverso le porte scorrevoli.
Aveva dei jeans molto stretti, che purtroppo per gli ormoni scatenati dei ragazzi vicino a me, lasciavano ben poco all'immaginazione.
Degli stivali con un tacco alto quanto una porta, una giacca di pelle che copriva una maglietta nera con scritto "Unbroken".
In testa aveva un casco, e appena lo tolse, vidi una cascata di boccoli castani ricaderle sulle spalle.
Camminava lentamente, ci vide -anzi, guardò solo sua zia- e fece un sorriso strafottente, mentre si alzava gli occhiali da sole enormi sulla testa.
Aveva due piccoli occhi color ghiaccio, contornati da profonde occhiaie.
Eccone un'altra che non aveva dormito.
Non si poteva certo dire che fosse brutta, e non lo notammo soltanto noi.
Praticamente l'intera hall della Sony era voltata verso di lei. A passo sicuro si diresse verso di noi. La sua espressione -mi sembrò- si addolcì appena alla vista di Morgana.
"Ciao zia" esclamò.
Data la prima impressione, mi ero aspettato una voce molto fine, magari pure da gallinella, tipo quelle dei film.
Invece aveva una voce potente, gutturale, al contempo molto femminile e sensuale.
Mi voltai verso i ragazzi, tutti con la bava alla bocca ed uno schifo di sorriso raggiante in viso, d'un tratto sveglissimi e pimpanti.
Ma solo io ero rimasto immune?
Cazzo, eravamo seriamente fottuti allora.
"Ti sei persa per Londra?" le chiese Morgana, guardandola.
"Siete sicuri che non possiamo provarci? Io mi prenoto per primo..." sussurrò Harry, per non farsi sentire da Morgana.
"Te lo scordi bello, sei troppo piccolo. Me la prendo io che sono il più grande" ecco che si aggiungeva pure Louis.
"Tra i due litiganti il terzo gode!" esclamò Zayn, ghignando.
Dio, erano fuori di testa ormai.
"No che non mi sono persa, sono rimasta imbottigliata nel traffico. E' peggio di Los Angeles qui" esclamò lei, guardandoci di sottecchi.
Morgana ci fece segno di avvicinarci.
"Allora ragazzi, lei è Aileen, mia nipote e mi sostituirà da oggi in poi" la ragazza ci strinse la mano uno ad uno, accennando sorrisi non molto amichevoli.
"Aileen, loro sono Harry, Liam, Zayn, Lou..."
"Oh, aspetta, fammi vedere se me li ricordo" la castana interruppe sua zia, e ci lanciò un'occhiata strafottente.
"Allora, tu sei Liam, quello che ha paura dei cucchiai -disse guardandomi, poi girò la testa verso Harry- tu sei Harry invece, quello che ama andare in giro nudo. Tu, se non sbaglio, sei Niall, quello che ogni tanto urla "patata" così a buffo.
Tu dovresti essere Zayn, quello fissato con "Vas Happening" e tu sei Louis, quello che si sfonda di carote. Bè, bella combriccola".
Ero spiazzato.
Non sapevo se ridere o urlare, o semplicemente prenderla a parolacce.
Stavo elaborando ancora quello che avrei dovuto sbraitarle contro.
"Oddio, vuoi sposarmi?" esordì Louis, inginocchiandosi.
Lei scoppiò a ridere.
"No, grazie" rispose, porgendogli una mano per rialzarsi -che lui accettò volentieri- e poi spostandosi una ciocca di capelli.
"Ma quello è un tatuaggio!" esclamò Morgana, guardando con occhi sbarrati l'orecchio di Aileen.
Mi sporsi giusto un po', con calcolata indifferenza, e notai un qualcosa di nero e minuscolo dietro il suo orecchio.
"Sì zia, ce l'ho da tre mesi ormai. Non è uscito su qualche tabloid? In America mi hanno dedicato tre pagine intere di articolo per questo" disse, indicandosi il disegno.
"Che cos'è?" chiese Niall.
"Un segno della pace" rispose lei, sorridendogli.
Era diverso dai sorrisi precedenti, era...normale.
Dedussi che Niall le stava simpatico, e non lo feci soltanto io, visto che già Harry, Louis e Zayn lo guardavano in cagnesco.
Quella storia non avrebbe portato nulla di buono, lo sapevo.
"Allora quando..." cominciò a dire, ma poi le squillò il cellulare.
Senza dire niente si allontanò, rispondendo.
Mi ricordai di accendere il mio, e vedere se mi fosse arrivata qualche email di Lol.
Cercai di rimanere coi piedi per terra quando ne vidi una.

"Buon lavoro P. Spero che tu sia riuscito a svegliarti.
Io sono uno zombie :)
L."

Le risposi velocemente, mentre Aileen tornava da noi.
"Chi era?" le chiese Morgana, circospetta.
"Demi" rispose lei, monocorde.
"Demi? Demi Lovato?" chiese Niall.
Aileen annuì, sorridendogli ancora.
"A proposito di questo -disse aprendo la sua borsa a tracolla e tirandone fuori qualcosa- ho saputo che sei un suo fan, mi ha detto di darti questo".
Gli porse un cd, l'ultimo cd della Lovato.
"Ma è autografato!" esclamò Niall, mentre Aileen annuiva.
"Grazie!" era felice come una pasqua.
Bene, Niall ce l'eravamo giocato con quel regalo.
Adesso bisognava vedere come si sarebbe comprata noi quattro rimasti.
"Lee, posso fidarmi di te?" chiese Morgana, passandole il suo cellulare, il suo auricolare e la cartellina che si portava sempre dietro.
"No zia, me li porterò tutti a letto, uno dopo l'altro, ti rovinerò la carriera, verrai declassata e vivremo tutti infelici e tristi. Va bene?" rispose lei, ghignando.
Aveva una vena sarcastica incredibile.
"Vedo che la voglia di scherzare non ti manca!"esclamò Morgana, alzando gli occhi al cielo.
"Ma se tu fai domande stupide! Certo che ti puoi fidare di me, zia" aggiunse Aileen, addolcendo appena la voce.
Morgana annuì.
"Ci vediamo stasera ragazzi, devo andare a risolvere delle cose. Vi lascio in buone mani, o almeno lo spero" ci abbracciò uno ad uno, come era suo solito.
Aileen le lanciò un'occhiataccia, prima che Morgana se ne andasse.
"Bene, a giudicare dal programma di mia zia, nel pomeriggio avete una live chat, avete la mattinata libera" disse, leggendo la cartellina e sistemandosi l'auricolare.
"Ed io devo andare a prendermi un triplo espresso, o collasso qui. Voi volete qualcosa?" ci chiese.
Louis cominciò a parlare:"Sì, una scorta di barrette di cioccolato per me, e una di Kinder Bueno per Liam".
Annuii. Avevo bisogno di cioccolato.
"Bene -disse lei sorridendo- andatevele a comprare da soli" ridendo, girò i tacchi.
Ma che stronza!
Si prendeva pure gioco di noi.
"No, basta. Mi sono innamorato" se ne uscì Harry.
Io invece pensavo che Morgana non avesse fatto la cosa giusta a lasciarci Aileen.
Non era affidabile.
E se avesse incendiato anche da noi qualche sala di registrazione?
Non volevo neanche pensarci.
"Hai ragione Harry. Adoro quella ragazza" disse Zayn con occhi sognanti.
Scossi la testa.
"Io vado a dormire sul divano di Morgana" esclamai, stiracchiandomi.
"E' di Aileen adesso" mi corresse Niall.
"Qualcosa non va?" mi chiese Louis.
"No Lou, va tutto bene" sorrisi.
Col cazzo che andava tutto bene.
Questa Aileen Williams non mi andava a genio.
Ero sicuro che non avrebbe portato niente di buono.


Panda's Corner.

Heilà!
Allora, io non so bene come spiegarlo.
9 recensioni, 8 preferite, 2 ricordate e 7 seguite.
Tutto questo, con un solo capitolo.
Volete sapere più o meno, qual'è stata la mia reazione?

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Ecco, più o meno questa. LOL.
No serio, vi ringrazio davvero tanto.
Sia tutte voi qui, sia tutte quelle che mi hanno fatto i complimenti su Twitter.
Vi amo.
Grazie.
Questa fan fiction è particolarmente importante per me, quindi bè...grazie.
Al prossimo capitolo, spero sabato prossimo.
Un grande abbraccio.
Andreea :)

  
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