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Autore: runningafteryou    17/09/2011    34 recensioni
"Perché metti tutti questi puntini di sospensione?" mi scrisse.
Non seppi che rispondere, per l'ennesima volta in quella conversazione.
"Non lo so...mi sembrano...carini, suppongo" digitai velocemente, accorgendomi che ne avevo messi di nuovo una montagna.
"Dunque, la tua idea di grammatica è particolarmente distorta. Io sapevo che i puntini si mettessero quando lasci un discorso in sospeso, non perchè sono 'carini'." la situazione mi stava sfuggendo di mano, decisamente.
"Intendi intavolare un discorso sulla grammatica?" scrissi stizzito.
Era come se fosse davanti a me, non in dietro ad un computer.
"No, hai ragione Principe Azzurro. Parliamo di quanto il tuo nickname faccia schifo".
D'accordo, voleva essere presa a parolacce, era chiaro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Hi, I'm PrinceCharming93, and you are?"

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1.

{Something about you is so addicting
We're falling together.
}
Demi Lovato - Here We Go Again.


Le luci di scena si spensero, la folla cominciò a diradarsi, le urla ad affievolirsi.
Un'ennesimo concerto andato bene.
Mi sentii fiero, di me e dei ragazzi.
Come ultima tappa del What Makes You Beautiful tour avevamo scelto Londra.
La città dove tutto era iniziato, da dove eravamo partiti.
"Bel lavoro ragazzi" Niall ci abbracciò uno ad uno, con il suo tipico sorriso magnetico.
"Ci credete che siamo qui?" chiese Louis.
Sembrava stesse vivendo su un altro mondo.
Era sempre così, ogni volta che finivamo un concerto.
Eravamo tutti sulle nuvole, troppe emozioni, troppa felicità, troppo orgoglio.
"Se penso che non sarei neanche venuto alle audizioni di X-Factor, se mia madre non mi avesse svegliato quella mattina" disse Zayn.
Cominciammo a ridere.
Morgana, la nostra assistente, ci venne incontro sorridente, mettendo un braccio intorno alle spalle di Harry.
Aveva trentotto anni, ma aveva una cotta allucinante per lui, che ne aveva diciotto.
"Allora, il SUV è qui, dobbiamo muoverci".
Annuimmo.
Sembravamo delle api che non riuscivano a trovare il proprio alveare.
C'era ancora troppa adrenalina nei nostri corpi, eravamo troppo attivi, avevamo bisogno di un bis su quel palcoscenico.
"Siete felici?" ci chiese Morgana.
Guardai i ragazzi.
I loro visi erano quasi delle copie sputate: tutti emozionati e increduli.
Io ero felice?
Sì.
Cercai di convincermi che fosse solo per i concerti, per le opportunità che avevamo avuto quell'anno.
Ma non era così.
Nelle ultime settimane, qualcos'altro mi rendeva felice.
"Forza, andiamo" Morgana si sistemò meglio l'auricolare, facendo segno agli addetti alla sicurezza di stare attenti.
Dovevo smettere di pensare a lei, dovevo smetterla.
"Che facciamo, andiamo a festeggiare?" chiesi, trepidante.
Erano solo le due di notte.
"Ma sei scemo? Domani dovete stare in agenzia, quindi andate immediatamente a dormire" Morgana usò il suo solito tono da "se non fate quello che dico io, vi trincio", quello a cui non potevi mai disobbedire.
Se non avessi saputo che era dolcissima, avrei avuto paura di lei.
E ne avevo avuta tanta all'inizio.
Io, alto quasi un metro e novanta, avevo avuto paura di una donna di appena un metro e sessantacinque, con due grandi occhi color quercia e dai capelli scuri.
Io, Liam James Payne.
"Ma perché dobbiamo andare alla Sony? Dai Morghy, risparmiacelo" Louis fece una faccia triste.
Arrivammo al SUV, completamente circondato da bodyguards, omoni di centotrenta chili che sarebbero stati capaci di prendere a calci sugli stinchi anche le fan più piccole e tenere.
"Tomlinson. Primo, non mi chiamare con quel soprannome, o ti scordi la storia della scorta di barrette di cioccolato. Secondo, non sono ordini miei, ma ordini superiori" Morgana ghignò.
Non appena fui seduto sui comodissimi sedili dell'auto, assottigliai lo sguardo.
"Superiori?" chiesi.
Lei annuì.
"E questo vorrebbe dire che il Grande Capo vuole parlarci? Non ho fatto niente stavolta!" esclamò Harry, terrorrizzato.
"Harry, sta tranquillo. John non crede più che sia tu il colpevole del suo pranzo smarrito" Morgana rise.
Più o meno sei mesi prima, il pranzo del Grande Capo -ossia tre grossi hotdogs, due cheesburgers e tre porzioni di patatine fritte- era sparito nel nulla lì alla base, come ci piaceva chiamare la casa discografica, e Harry era l'unico che era stato incolpato, perché era stato visto mangiare patatine tutto il santo giorno.
"Mi ha spaventato a morte quando ha cominciato a urlarmi contro senza motivo, quella volta. Adesso ho paura delle onde, delle montagne russe e di lui. Non è una gran bella cosa" Harry cercò di dire tutto ciò con faccia seria, ma noi non potemmo fare a meno di scoppiare a ridere.
Il solo ricordo di come fosse rimasto con una patatina in bocca a guardare John sbraitare era esilarante.
"Comunque, devo dirvi una cosa" Morgana ci guardò uno ad uno, negli occhi una strana luce.
"Hai ritrovato le mie mutande fortunate? Quelle verdi?" gli occhi di Harry si illuminarono.
Niall scoppiò in una risata -come suo solito-, Zayn alzò gli occhi al cielo e Louis lo guardò cercando di trattenere le risate.
Povero Harry, costantemente preso per il culo.
Aveva perso le sue mutande due settimane prima, e non eravamo più riusciti a trovarle nel bus.
Sarebbe stato anche impossibile, con tutto l'inferno che c'era là dentro.
Finalmente quella sera avrei dormito in un letto vero.
"No" rispose la nostra assistente, dispiaciuta.
Harry abbassò lo sguardo, amareggiato.
Alla fine le mutande fortunate non gli erano neanche servite, aveva cantato benissimo anche senza.
Stupide, sciocche ed inutili superstizioni.
"Volevo solo dirvi -continuò invece lei- che gli 'ordini superiori' riguardano me".
Ci voltammo tutti verso di lei.
Anche Louis che era mezzo addormentato.
"Te?" chiedemmo quasi all'unisono.
Lei annuì.
"Sì, mi hanno presa per il lavoro di direttrice generale alla Sony" esclamò, con una punta d'orgoglio.
"Ma è fantastico!" esclamò Niall e ci tuffammo tutti in un abbraccio generale, come nostro solito.
Morgana c'aveva fatto l'abitudine, anche se ci ripeteva continuamente che la soffocavamo e che dovevamo pagarle i danni perché si commuoveva sempre con quelle cose.
"Non avevo finito di dare la grande notizia" disse, non appena ci fummo calmati.
"C'è dell'altro?" chiese Zayn, particolarmente interessato.
"Parigi -rispose lei- il lavoro è a Parigi. Mi trasferisco tra una settimana".
Per qualche secondo regnò un silenzio di tomba, eravamo tutti immobili.
Poi Harry si appoggiò con la schiena al sedile, sospirando.
Niall si grattò una guancia, con un'espressione pensierosa in viso.
Louis aprì la bocca, nel tentativo di dire qualcosa, ma la richiuse, a corto -stranamente- di parole.
Zayn si passò una mano tra i capelli, poi sorrise e si buttò sul sedile vicino a Morgana, abbracciandola.
"Siamo fieri di te, Morghy" esclamò.
Noi quattro rimasti ci guardammo, sorridendo beffardi e poi buttandoci addosso a loro due.
Mi chiedevo come il SUV non si fosse ancora rivoltato, visto tutto il casino che stavamo facendo.
"Anche se mi fate commuovere, non siete comunque autorizzati a chiamarmi con quella cacca di soprannome!" ci disse, sorridendo e abbracciandoci a sua volta, gli occhi leggermente velati di lacrime.
Morgana Williams era la nostra assistente, sorella maggiore, amica fidata da praticamente un anno.
Ci conosceva meglio lei che i nostri propri genitori.
Non riuscivo ad immaginare la mia vita -la nostra, anzi- senza lei che ci comandasse a bacchetta per farci rigare dritto.
Mi sarebbe mancata terribilmente.

"Chi mi porterà le barrette di cioccolato durante le pause di registrazione, adesso?" Louis stava salendo le scale dell'ingresso del suo appartamento -quello che aveva preso con Harry.
"E chi impedirà alle fan di toccarmi i capelli?" Harry si accodò alle precedenti lamentele.
Seguimmo Harry e Louis nella loro casa.
Ne stavamo ancora cercando una dove vivere tutti insieme.
Avevamo voluto farlo subito dopo l'uscita del singolo, ossia sei mesi prima, ma con l'offerta propostaci dalla Sony di fare un tour, eravamo stati troppo occupati a scrivere altre canzoni, per avere una tracklist da eseguire nei concerti.
Adesso che eravamo finalmente tornati a Londra, ci saremmo potuti concentrare anche su quello.
Jerry, l'autista del SUV, cominciò a scaricare le nostre borse per portarle in casa.
Vidi anche la custodia del mio portatile, e mi precipitai a prenderla.
"Questa la prendo io, tranquillo" dissi, allontandomi un po' dai ragazzi.
Lui annuì, accennando un sorriso e tornando al suo lavoro.
"Dio ragazzi, non avete mica tre anni!" esclamò Morgana, che ci aveva accompagnati e che ora stava bellamente seduta sul divano di casa Tomlinson-Styles.
"Sì, ma non siamo autosufficienti, credici. Tu eri l'unica che riusciva a sopportarci" disse Niall, mentre -lo vidi con la coda dell'occhio- si dirigeva in cucina.
"Ha ragione!" esclamò Zayn, seguendolo a ruota.
Quei due erano pozzi senza fondo, mangiavano a non finire.
"Dio Liam, hai ripreso quel computer? Ma che diavolo fai, scrivi un romanzo?" Morgana aveva gli occhi puntati su di me, così come Harry e Louis.
Niall e Zayn spuntarono dalla cucina, il primo con tre dita nel barattolo della nutella, e l'altro con un hotdog, nonostante fossero le due di notte.
"Oh, ma gli affari vostri?" esclamai, mentre mi affrettavo ad accendere il portatile, sedendomi sulla poltrona vicino al camino, lontano da tutti.
"Dio, mi sembra di vedere Aileen" disse Morgana, scuotendo la testa.
"Chi?" gli occhi di Harry si fecero curiosi, e sul suo volto si dipinse un sorriso beffardo.
"Mia nipote...E a proposito di questo. Sarà lei a farvi da assistente, al mio posto" rispose lei, togliendosi la giacca.
Si sistemò meglio sul divano, guardandoci di nuovo con il suo sguardo "adesso dovete stare a sentirmi".
"Uh, è una nostra fan?" evidentemente Harry non aveva capito il concetto di stare zitti.
Morgana lo incenerì con lo sguardo.
"No, vi odia" rispose.
Le nostre mandibole toccarono terra.
"E tu ci lasci come assistente una donna che ci odia?" esclamò Zayn, già preoccupato.
Smisi di guardare la schermata del mio pc, concentrandomi sul discorso nuova-assistente-che-ci-odia.
"Ha diciotto anni, e dato che non è una di quelle malate mentali che voi chiamate fan, so per certo che tra uno di voi e lei non si creerà nessuna love story. Mi consola molto questa cosa. E' già troppo incasinata di suo" spiegò lei, massaggiandosi gli occhi con una mano.
Era stanca, si vedeva.
"E quindi tu mandi una diciottenne -che per lo più ci odia- a farci da assistente ed a sopportarci come fai tu? Sei sicura, ma davvero sicura, che non avrà l'intenzione di ucciderci?" Louis era sconvolto, lo vidi per la prima volta serio.
"E' una brava ragazza, nonostante nell'ultimo periodo sia stata un po'...Come dire...Turbolenta, ecco" Morgana sorrise.
"Perché, che ha fatto?" Niall sembrava davvero interessato, così come me.
"Ha dato fuoco ad una sala di registrazione di suo padre, ossia mio fratello. Ha organizzato una festa e si sono dimenticati di spegnere una sigaretta, o una canna, o qualsiasi cosa fosse" ci disse, alzando le spalle.
"Aspetta, hai detto che si chiama Aileen...E se è la figlia di tuo fratello, vuol dire che è...Aileen Williams?" chiesi, con gli occhi sbarrati.
Morgana annuì.
Aileen Williams.
Era impossibile non conoscere Aileen Williams, anche se abitavi dall'altra parte del mondo.
Negli ultimi mesi era stata sui siti internet più famosi, sui giornalini di gossip più gettonati.
Ovunque.
La figlia del proprietario della Hollywood Records, americana, una delle migliori amiche di Demi Lovato, ex fidanzata di Chris Brown.
Da adolescente perfetta e candida, si era trasformata in una ribelle con le carte in regola, perseguitata dai paparazzi per le sue improvvise e pubbliche cazzate.
Tipica storia da film adolescenziale, insomma.
"E perché ci odia? E soprattutto, perché ci lasci lei?" Zayn non riusciva a capire, come noi tutti.
Morgana scosse la testa.
"Non è che vi odi, santo cielo. Semplicemente dice che non le piace la vostra musica, che non le piacete voi, e che...Okay sì, vi odia, ma questa cosa è secondaria. Ha bisogno di un momento di riflessione, deve capire che sta gettando la sua vita, in pratica. Ha bisogno di calmarsi. Promettete che le darete una mano?" ci disse lei, sbattendo le ciglia.
Scoppiamo a ridere per la sua finta faccia angelica.
"Morghy -cominciò Louis, che venne immediatamente incenerito con lo sguardo da lei- ma non dovrebbe essere lei ad aiutare noi?" Harry annuì, dando ragione a Lou.
"Tecnicamente, sì. Diciamo che vi aiuterete gl'uni con gli altri, eh? Dai, fatelo per me, vi prego" di nuovo fece una faccia da cucciolo.
"Dio, piantala con 'ste facce!" esclamò Harry, ridendo.
"Ci penseremo noi, tranquilla" dissi, annuendo e finalmente tornando con lo sguardo al mio pc.
Gli altri cominciarono a borbottare, vidi con la coda dell'occhio Niall e Zayn andare al piano di sopra per dormire, Harry a farsi una doccia e Louis in cucina.
Morgana ci salutò tutti, dicendoci che il giorno dopo in tarda mattinata sarebbe venuto Jerry a prenderci.
Dopo aver finito con tutto quel trambusto, potei concentrarmi.
Entrai velocemente su messenger, impaziente di poter parlare di nuovo con lei.
Quando la schermata si aprì, però, notai che non c'era praticamente nessuno dei miei amici in linea, neanche lei.
Avrei dovuto saperlo, diamine, erano quasi le tre.
La gente normale dorme alle tre di notte, Liam Payne no.
Lasciai il pc ai piedi della poltrona, andando in cucina a prendere qualcosa da mangiare.
Notai che già non fiatava nessuno per la casa, probabilmente erano tutti a sognare carote ed unicorni.
L'unico cretino che aspettava una ragazza sconosciuta su una chat ero io, non potendone più fare più a meno.
Quando mi rimisi il pc sulle gambe, rischiai di farmi cadere il panino che mi ero fatto.
Online.
Lei era online.
"Ciao, Principe Azzurro. :)" mi scrisse.
Dio, ovunque tu sia, ti ringrazio.

Panda's corner.

Heilàààà people (?).
Allora prima di tutto, ciao a tutti!
Dopo aver intasato un po' la sezione Jonas, ho deciso -in seguito a svariate e colorite minacce- di riempire anche questo fandom.
Allora, questa idea mi ha colpito d'un tratto, mentre scleravo perché non riuscivo a far funzionare internet.
In pratica sarà diversa dalle altre storie, niente migliori amici, niente cazzatine amorose da subito, tranne la dolciosità (?) schifosa di Liam in alcuni capitoli.
Troverete spesso rifermenti a panda o unicorni, perché in questo periodo ci sono fissata, chiedo perdono. LOL.
Comunque, spero che vi piaccia, perché ho un blocco assurdo per quanto riguarda le mie fan fiction sospese, e questo è l'unico modo che ho di riprendermi, e spero di farcela.
Quindi spero davvero che gradiate questa fan fiction, perché ci sto mettendo l'anima.
Mi trovate su Twitter se volete, mi chiamo itsandreea_, ovviamente. :3
Poi volevo chiedervi, o supplicarvi, come volete ahah, di passare dalla fan fiction della mia migliore amica, sempre su questo fandom: How To Love - Istruzioni per l'uso.

Infine vorrei ringraziare Mary,
per avermi fatto il banner, dato che la sottoscritta è un'autentica impedita.
Boh, adesso vi lascio e spero vi piaccia, fatemi sapere!
Un bacione.
Andreea



  
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