Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Segui la storia  |       
Autore: Icegirl46    25/09/2011    4 recensioni
Ciao a tutte, eccomi di nuovo qui con una nuova ff.
Izzy porta a casa una sorpresa (non vi dico cos'e` xD) che dara` un bel po' di problemi ai nostri Guns...
Spero di avervi incuriositi!
Buona lettura :D
PS: rating arancione, per il linguaggio colorito!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era stata la loro esibizione piu` scadente, ne era certo. Gli altri avevano dato il meglio di se`, erano tutti molto carichi, Steven batteva su quella dannata batteria come non mai, ma lui… lui quasi non si reggeva in piedi, era stato seduto su un amplificatore al lato del palco per tutto il tempo, la chitarra appoggiata sulle ginocchia. Per fortuna le sue dita sembravano muoversi da sole sulle corde, seguendo le tanto note melodie delle loro canzoni, e almeno aveva evitato figuaracce di sorta. Aveva sentito pero` alcuni degli sguardi puntati su di se` bruciargli la pelle: quello di Duff, che sembrava cercare di dirgli qualcosa (forse spiegargli quelle che erano state le vere intenzioni di Axl, forse chiedergli che cos’avesse… chi lo sa?) , quello di Slash, che gli aveva lanciato un paio di occhiate curiose, quello di Steven, che mentre dava il tempo con le bacchette gli sorrideva come per incoraggiarlo, e soprattutto quello di Axl, nei cui occhi aveva visto alternarsi la rabbia, il rimprovero e la delusione a ritmo costante, e quello di Charlotte, dal pubblico. Non aveva individuato la sua posizione, c’era veramente molta gente quella sera, e il locale non era molto illuminato, ma poteva percepire chiaramente i suoi occhi grigi scutarlo.

Ora stava percorrendo frettolosamente il piccolo corridoio che separava le due stanze del backstage dalla zona del bar e degli spettatori, un asciugamano verde acqua in mano per asciugarsi il sudore; con una mano ogni tanto si appoggiava ala parete, perche`, diamine!, era dannatamente difficile stare in equilibrio e contemporaneamente camminare mentre si era completamente fatti! Appena arrivato nella sala, si guardo` in giro febbrilmente: voleva trovare la ragazza, voleva parlarle, chiederle scusa per quel pomeriggio, cercare di fare chiarezza in quella situazione assurda che si era venuta a creare. La vide mentre si allontanava dal bar, in mano una bottiglia di birra. Le si avvicino`, ricevendo un saluto freddo in cambio.

-Ciao Charlie… -

- Ciao –

- Allora… ti e`… ti e` piaciuto il concerto? –

- I ragazzi sono stati molto bravi –

I ragazzi…

- Si erano molto… carichi, si –

- Perche` non mi guardi in faccia mentre parliamo, Izzy? – gli chiese assumendo un tono di voce fermo e serio, che lui percepi` subito.

Il moro arrossi`, e si sforzo` di sollevare lo sguardo che aveva ancorato al pavimento.

- Sono solo Charlie, no? Non c’e` bisogno che cerchi di nascondere a me quegli occhi annebbiati che non vuoi far vedere al pubblico – aggiunse lei, marcando per bene quel”solo”.

- Co-cosa? –

- Credo che tu abbia sentito, Izzy –

Il moro abbasso` la testa ancora di piu`…

Se ne era accorta, quindi.

Proprio l’unica persona da cui non avrebbe mai voluto farsi vedere in quello stato, aveva capito benissimo cosa stava succedendo.

- Io… -

- Tu cosa? Non ho bisogno di spiegazioni Izzy, so bene cos’hai fatto, e tu sai come la penso al riguardo. Non mi piacciono queste cose, non mi sono mai piaciute. Ma forse te ne sei dimenticato, visto che nemmeno riesci a parlare e stai a stento in equilibrio, perche` dovresti ricordarti di cosa ti ho detto io, la ragazza impicciona che incontri tutti i pomeriggi al parco? – gli chiese, ancora ferita da quanto era accaduto quel pomeriggio e da quello che vedeva in quel momento.

Il suo tono si era alzato di un paio di ottave perche` era davvero molto delusa da quel ragazzo che aveva pensato un po’ diverso dagli altri, anche se forze, anzi evidentemente, si sbagliava, e un gruppetto di persone poco distanti si era girato a fissarli, curioso.

Per fortuna, anche Slash si trovava li` vicino ed era corso a vedere cosa stesse accadendo.

- Hey ragazzi. Che succede? – chiese con finta nonchalance, mentre sorseggiava un bicchiere di Jack Daniel’s e prendeva per le spalle Izzy come se nulla fosse.

- Niente! –

- Nulla… -

- Non mi convincete per nulla, sapete? Charlie c’e` qualcosa che non va? Ti vedo un po’… uh… alterata –

- No Slash, non c’e` nulla che non va. Io ora devo andare, cosi` smettiamo di dare spettacolo. Bel concerto. Ci vediamo presto – disse, voltandosi per andarsene.

Subito Izzy cerco` di raggiungerla, ed insieme uscirono dal locale, ancora bisticciando, mentre Slash li seguiva a poca distanza per controllare che tutto andasse bene. Ad un certo punto poco distanti dall’ingresso i due si fermarono, Izzy disse qualcosa che lascio` impietrita Charlotte sul momento, Slash lo capi` gurdandoli anche se non era riuscito a sentire nulla; poi la ragazza diede una spinta a Izzy, come per toglierselo di torno, e se ne ando`. La forza che ci aveva messo non era certo eccezionale, ma era stata sufficiente per far barcollare il ragazzo, sotto lo sguardo attento e curioso di Slash. Izzy quella sera non gli sembrava del tutto, come dire, “normale”, e si stava preoccupando non poco. Lo vedeva camminare ciondolante, aveva rischiato di perdere l’equilibrio appena usciti nell’aria appena piu` fresca della strada, gli occhi erano annebbiati e ora sembrava persino stessero diventando… lucidi?!

- Ma cosa cazzo…?! – mormoro` il riccio fra se` e se`, appena prima che Izzy scoppiasse a piangere come un bambino, in mezzo alla strada e a alcuni gruppetti di ragazzi che passavano loro accanto guardandoli e scuotendo le teste… non era unop spettacolo poi` cosi` strano in quelle strade, un tossico con la luna storta o una sbornia triste in corso.

Charlotte intanto si era allontanata e non sembrava intenzionata a voltarsi indietro, troppo amareggiata e delusa, mentre Izzy non accennava a voler smettere di singhiozzare e Slash si era avvicinato lentamente, gli occhi neri spalancati dietro la massa di ricci. Il ragazzo aveva messo un braccio intorno alle spalle di Izzy, gli stava dando dei colpetti, ma non aveva proprio idea di come comportarsi per farlo calmare, quindi si limito` a dirgli un paio di frasi di circostanza pensando all’assurdita` della situazione… Izzy, proprio Izzy, il chitarrista timido e schivo, riservato, ora stava versando tutte le sue lacrime fra sonori singhiozzi in mezzo a una strada pubblica, incurante di chiunque li potesse vedere. Non  credeva a cio che stava vedendo in quel momento, Slash.

***

Le aveva chiesto se le piacesse Axl, quello stupido. Ancora non ci credeva. L’aveva seguita fuori dal locale, e le aveva chiesto se le piacesse il rosso cantante. C’era rimasta malissimo, a dir poco. No, Axl non le piaceva per nulla. E a lui non piaceva lei, per altro. Certo, il rosso era un bel ragazzo, anche simpatico, un po’ pasticcione, ma lei si sentiva le farfalle nello stomaco quando stava con Izzy, e non con Axl. com’era possibile che lui non se ne fosse accorto? Com’era possibile che non avesse capito i suoi sentimenti, e li avesse scambiati per delle attenzioni rivolte al cantante? Non ci poteva credere…

E poi si era drogato. Invece di parlare con lei faccia a faccia, da persone adulte, era andato a farsi una dose; aveva le pupille grosse come capocchie di spillo, continuava a sudare anche quando erano usciti per strada, camminava traballante. Come aveva potuto ridursi in quel modo? Quel pomeriggio tutto sembrava andare bene, e poi le cose erano precipitate, Axl se ne era andato… adesso capiva per che cosa stavano litigando, al parco. Per lei. Era quasi del tutto certa che Izzy avesse detto chiesto ad Axl la stessa cosa che aveva domandato a lei: se lui fosse innamorato di Charlie. Molto probabilemente il rosso lo aveva mandato a quel paese, e Izzy era arrivato alle conclusioni sbagliate. Ma perche` drogarsi, perche` ridursi cosi`?

Cammino` verso il suo appartamento e, appena entrata, si sdraio` sul letto senza nemmeno togliersi i pantaloni, cadendo in un sonno profondo, nella speranza che almeno per qualche ora tutte quelle domande se ne andassero. Ci avrebbe pensato il giorno dopo, a chiarire quella situazione, quando anche lei sarebbe stata piu` lucida e piu` calma.

***

- Hey Axl! –

- Che vuoi Steven? Non vedi che sono impegnato in una conversazione MOLTO importante? – gli rispose scocciato il cantante, mentre le due ragazze sedute sulle sue ginocchia scoppiavano a ridere come gallinelle.

- Slash ti vuole nel backstage –

- Ripeto, sono un uomo molto impegnato, al momento –

- E` importante, Axl! –

- Steven forse non mi sono spiegato: levati dalle balle! – gli urlo` contro, avendo finito la pazienza.

Le due galline ricominciarono a ridere.

- E` per Izzy… - aggiunse allora Steve.

Il batterista non riusci` a finire la frase, che il rosso si era gia` alzato di scatto, facendo cadere pesantemente a terra le due ochette che si lamentarono, e era corso via, attraverso il piccolo corridoio, e poi nella stanzetta del backstage. Spalanco` la porta e vide Slash che ancora dava dei colpetti consolatori alla schiena di Izzy, mentre voltava gli occhi marroni verso di lui in una tacita richiesta di aiuto e indicava il moro accanto a lui con un indice facendolo ruotare, come a dire “questo e` impazzito”.

- Ma cosa diavolo…? Che e` successo Izzy? – provo` a chiedere il cantante, rivolgendosi al moro.

Non ottenendo risposta, rivolse la stessa domanda a Slash; il riccio brevemente gli racconto` quanto era accaduto, mentre vedeva l’espressione di Axl diventare prima furiosa, poi incredula, alla fine atterrita.

- Va bene, va bene… lasciaci un attimo da soli Slash, ok? –

- Ne sei sicuro? Non e` che… - si avvicino` ad Axl, allontanandosi dall’altro chitarrista - …ha una crisi di nervi e cerca di ucciderti con le corde della chitarra? – gli domando` con aria da cospiratore, a bassa voce, per non farsi sentire.

Per poco, la mandibola di Axl non cadde a livello del terreno.

- Slash, quanti bicchieri di Jack Daniel’s hai bevuto stasera? – gli chiese.

- Dunque… vediamo… prima del concerto cinque… anzi no tre, ho sbagliato. Poi pero` ho anche aggiunto… -

- Ok ok, tutto molto interessante, mi racconterai piu` tardi che ne dici? Ci vediamo dopo, Slash… - disse il rosso accompagnandolo fuori dalla stanza e chiudendo la porta dietro di se`, mentre il riccio continuava a fare i conti a alta voce.

Ora, nella stanza, rimasevano solo Axl ed Izzy. Il primo stava in piedi, appoggiato alla porta. Il secondo era seduto sul logoro divanetto presente nella stanza, il volto nascosto dietro i capelli e le mani, mentre continuava a singhiozzare.

“ Basta. Una volta per tutte, risolviamo quasto casino. Non ne posso piu`” penso` Axl.

Si avvicino` al moro, e con voce ferma gli disse di smettere di piangere e singhiozzare, senza successo. Allora gli affero` saldamente le mani, le allontano` dal volto di Izzy e ripete` di nuovo:

- Piantala di fare queste scene patetiche, Izzy. Ora tu ti calmi, e parliamo! – gli ordino`, con voce ferma.

Era intenzionato a chiarire la situazione, una volta per tutte.










 
 
 
 
 
ECCOMI QUI! :D

*le vengono rivolte occhiate furenti*

EHEH! SAAAALVE ^^’

LO SO, SONO IN RITARDO. CHIEDO UMILMENTE PERDONO. NON ELENCO LA SERIE DI IMPEGNI E CONTRATTEMPI E SFIGHE CONTINUE CHE MI ASSILLANO IN QUESTO PERIODO… STO PENSANDO SERIAMENTE DI TRASFERIRMI NELLA BELLA FINLANDIA, MAGARI NON MI INSEGUIRANNO FIN LI` xD O ALMENO MORIRANNO DI FREDDO :D

COMUNQUE, MI DISPIACE ANNUNCIARVI CHE ANCHE PER IL PROSSIMO CAPITOLO CI SARA` DA ATTENDERE UN PO’ :S

UN BACIO A COLORO CHE NONOSTANTE QUESTO SEGUONO LA STORIA E MAGARI RECENSISCONO. GRAZIE DAVVERO, RAGAZZE :*

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: Icegirl46