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Autore: roby chan    07/06/2006    1 recensioni
Una voce nella notte... Vari personaggi raccontano un pezzo di storia sconosciuta ai più. R & R please!
Genere: Generale, Triste, Malinconico, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Noemi - Side Story 1 : Colei che rinchiuse

Un'altra notte arrivò al villaggio della Foglia.
Tsunade, come ogni sera da oltre un anno a quella parte, ovvero da quando era tornata, guardò i volti dei quattro Hokage che l'avevano preceduta.
Accanto ai 4 volti di pietra che da anni osservavano e proteggevano il villaggio, c'era un'impalcatura e l'abbozzo di un nuovo volto.
Il suo.
Ma quella sera gli occhi di Tsunade si soffermarono particolarmente sul volto del Quarto Hokage.
Chiuse gli occhi per un istante e le sembrò di vedere oltre quel volto di pietra.
Seguendo un impulso momentaneo uscì dal suo ufficio.
Attraversò il villaggio immerso nel silenzio.
Rapidamente raggiunse la parete di roccia e senza esitazione entrò in una porta segreta.
Camminò in stretti corridoi e salì ripide scale.
Raggiunse, infine, la sua meta, una porta chiusa, Tsunade sospirò, sciolse i sigilli ed aprì la porta.
Per un istante dopo il buio della strada fatta, fu accecata dalla luce.
Appena le tornò la vista, entrò nella stanza.
Una sala scavata nella roccia, eppure ben illuminata, benché senza alcuna finestra.
Lentamente camminò sul pavimento di cristallo.
Già cristallo, materiale trasparente ed infrangibile, adatto a proteggere i numerosi sigilli.
Sigilli che proteggevano e bloccavano.
Imprigionavano un'innocente rinchiusa in un feretro di cristallo, costretta nel regno di Morfeo.
Si avvicinò alla bara e fu sommersa dai ricordi, di molti anni prima.

Il villaggio della Foglia era passato attraverso il suo giorno più duro.
Prima l'attacco della Volpe a nove code, poi la morte del suo più grande guerriero.
Dopo tutto questo era rimasto solo: un villaggio in ginocchio ed un bambino con un difficile destino.
Molti erano i caduti e Tsunade aveva passata la notte e la mattinata a salvare vite, o a provarci, ed a maledire la forma di quindicenne che aveva scelto di mantenere.
Come se non bastasse, il cielo stava piangendo tutte le sue lacrime.
Per di più, Jiraya era sparito.
Quando finalmente Tsunade decise di riposarsi, fu chiamata dal Maestro Sarutobi.
Sapeva qual'era il problema: un bambino di pochi mesi di nome Naruto.
Raggiunse il Maestro e, mentre questi stava per iniziare a parlare, apparve il domatore di rane fradicio, semi imbacuccato in una cerata scura.
Stranamente i suoi occhi erano seri.
Con un gesto della mano si tolse il telo impermeabile, teneva in mano un fagotto chiaro sporco di sangue.
La sorpresa quando il fagotto si mosse.
Tra le macchie di sangue spiccavano due dolci polle celesti.
Alla domanda chi fosse, Jiraiya diede la peggiore delle risposte.
- Noemi, la figlia di Kyubi.

Superfluo aggiungere cosa disse e cosa "fece" il Consiglio nei giorni seguenti.
Già aveva deciso una vita di difficoltà per Naruto, ma per Noemi voleva la morte.
Fu una lotta, ma alla fine Tsunade, Jiraiya e il Terzo Hokage riuscirono a salvare la vita della bambina.
Una vita sempre sotto stretto controllo, ma pur sempre vita.
I problemi iniziarono circa un anno dopo.
Alcuni Anbu, spinsero il Consiglio a scavalcare l'Hokage e a rivolgersi al Daimyo.
Questi fu esageratamente informato della pericolosità della bambina.
Così il Daimyo ordinò un Sigillo Eterno alla vita di Noemi, in pratica una condanna a morte.
L'unica concessione al Maestro Sarutobi fu il tempo, due anni.
Fu allora che il Terzo Hokage chiese aiuto ai Sennin.

Tsunade accarezzò il cristallo che proteggeva una complessa riga di sigilli.
C'era voluto tempo per creare il tutto.
Prima c'era stato lo studio dei poteri demoniaci, in particolare delle volpi a nove code; seguì il calcolo delle variabili date dalla natura mista della piccola.
Il cercare la soluzione perfetta, per non ucciderla e per non farla soffrire.
Si resero infine conto che l'unica possibilità era un eterno coma.
A quel punto l'unico problema era il dove; e per il come, c'era la migliore specialista della cura del villaggio: Tsunade.
Fu Jiraiya a proporre di creare una sala nella roccia, dietro il volto del Quarto Hokage.
Lui che aveva protetto il villaggio, si sarebbe di certo preso cura della bambina.
Così con molto lavoro crearono la sala, incisero i sigilli (che dovevano prendersi cura del suo corpo e della sua salvaguardia) e li protessero con il cristallo.
Rimaneva poco da fare: trovare un letto adatto dove adagiare in eterno Noemi; imporre il sigillo di Morfeo alla bambina; ed infine attivare tutte le protezioni della sala.
Grande fu la sorpresa quando, il giorno prima dell'atto finale, comparve nella sala una grande teca di cristallo decorato, sorretta da un pregiato blocco di marmo con altri sigilli di protezione ed anche una bellissima targa d'oro con scritto Noemi.
Solo anni dopo si scoprì che era un dono del Terzo Hokage.
Tutto era pronto, mancava solo la protagonista principale.

A tre anni, ormai Noemi si era abituata a tutto: la solitudine, gli insulti e gli "incidenti".
Si era abituata anche alle presenze silenziose che la seguivano sempre; Grigione, Sopracciglione, Barbetta e Dango erano i suoi preferiti.
Li vedeva appena, ma sapeva che perlomeno uno di loro era quasi sempre in zona.
Quel giorno si sorprese, quando arrivò una signora, di solito i grandi stavano con lei il minimo necessario, ma non in quel caso.
Le fece un lungo bagno e la vestì con un abito lunghissimo e larghissimo, le pettinò addirittura i capelli, cortissimi a causa di una kunai "fuori controllo".
Alla fine la mise in braccio al Vecchietto, anche se abitava in casa sua, lo vedeva poco perché era sempre impegnato.
Lui la strinse e all'improvviso non erano più a casa, ma in una sala molto luminosa.
C'erano anche due amici del Vecchietto: Biancone e Signorina.
Avevano tutti gli occhi tristi.
Signorina la prese dalle braccia di Vecchietto e le disse - Mi dispiace.
Poi Noemi si addormentò.

Tsunade ancora ricordava quando i dolci occhi celesti si chiusero in un sonno che si prospettava eterno.
Era stato sfiancante collegare poi la bambina ai vari sigilli.
C'era voluta la forza di due Sennin e di un Hokage, ma tutto era andato alla perfezione.
Gli ultimi ricordi in quella sala erano dedicati a Jiraiya, prima di chiudere definitivamente la sala aveva piazzato tra le mani della bambina una foto dei genitori in una cornice argentata e un peluche di una volpe a nove code.
In seguito, disgustata da ciò che aveva fatto, la domatrice di lumache aveva lasciato il villaggio con la sua migliore studentessa, Shizune, e non vi era tornata per più di dieci anni.
Tornando al presente, la Quinta Hokage raccolse tutta la sua determinazione e guardò l'ormai ragazza.
Magra, questa fu la prima cosa che notò; un corpo armonioso e ben sviluppato nonostante tutto, fu la seconda e per ultimo lasciò il volto.
Noemi era bella, tratti delicati, pelle bianca e perfetta, labbra piene e rosse.
Ma la cosa più intrigante erano i capelli.
Tsunade ricordava una chiara, cortissima lanugine, ma adesso…
Una meravigliosa, ricca, folta cascata dorata, animata da nove ciocche bronzee.
La donna sorrise quando vide l'espressione serena della ragazza.
In quel momento, prese una decisione che non sarebbe piaciuta al Consiglio.
Avrebbe portato lì Sakura e Shizune, e avrebbe raccontato loro la storia di Noemi.
Al termine di questi pensieri, decise di tornare al suo ufficio.

Una volta lì, nella luce del mattino, tornò a guardare i volti di coloro che l'avevano preceduta.
Come la sera prima il suo sguardo si fermò su quello di Shin, il Quarto Hokage.
Tsunade sorrise e iniziò a mormorare qualcosa, solo il vento riuscì a sentire le sue parole.
Il vento e una ragazza incorporea dagli occhi celesti.

Shin, continua a proteggere la tua bambina, anzi i tuoi figli. E poi un giorno chissà…

Fine

Ha Ha Ha
E qui se ne mette di carne al fuoco…
Nota Bene: il nome del Quarto Hokage è puramente inventato.

NOEMI QUIZ

Cari lettori, provate ad indovinare chi sono:
Grigione, Sopracciglione, Barbetta, Dango, Vecchietto, Biancone e Signorina.
E' piuttosto facile non preoccupatevi.

Mi raccomando: COMMENTATE, COMMENTATE, COMMENTATE.

See You Soon

P.S.: Spero di riuscire a sfornare presto un'altra Side Story, ma il blocco dello scrittore è in agguato.
  
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