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Autore: Cable    26/09/2011    2 recensioni
Hope Summers è considerata da molti la messia mutante. Ma lo è davvero?
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna Raven/Rogue, Charles Xavier, Logan/Wolverine, Nuovo personaggio, Scott Summers/Ciclope
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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LA NUOVA FENICE NERA

CAPITOLO 3 – DEI E PATTI COL DIAVOLO

La Fenice lanciò una fiammata che colpì Wolverine in pieno bruciandogli la pelle. Logan la ignorò, avanzando ad artigli sguainati.
“Ti uccido!”

Saltò e tirò un colpo di artigli alla Fenice, che però si librò in volo lontano dalle sue lame.
La Fenice lo atterrò con un calcio in faccia. Scese a pochi centimetri da terra e lo guardò piena d’odio.
“Credevi di poterti confrontare con me! Una Dea! Sciocco!”
Logan si lanciò in avanti con gli artigli sguainati. Fenice fu colta di sorpresa. “Cosa?” Disse inferocita.
Gli afferrò i polsi, bruciandoli.
Con una fiammata bruciò la faccia di Logan.
Gli prese la testa fra le mani, pronta a ucciderlo.
Logan chiuse gli occhi, pronto alla fine. Non poteva difendersi di fronte a una Dea.
“Aspetta! Puoi scegliere! Non farlo.”
La Fenice alzò la testa, e si ritrovò davanti Jean Grey.

******

“Jean...” Mormorò Logan.
“Non adesso Logan. Ti spiegherò tutto dopo. Ora riposa.” Rispose lei.
Logan chiuse gli occhi e istantaneamente svenne.
“Hope, mi chiamo Jean. Sono qui per aiutarti.”
“Mi ricordo di te, il tuo potere è enorme. Ma non sei niente in confronto alla mia nuova ospite. Non avrebbe senso ucciderti, fatti da parte.”
“Aspetta, Fenice. Non puoi volerlo davvero. Non puoi cercare il male in ogni sua forma. Cosa ti spinge a farlo?”
“Sei una donna speciale, Jean Grey, e forse meriti una ricompensa. Ti racconterò la mia storia.
Venni creata da Dio in persona, mi diede il compito di giudicare coloro che erano impuri, gli uomini più malvagi dell’intero pianeta. Ho visto tiranni e folli assassini soccombere sotto il mio fuoco. Ma per adempire al mio compito avevo bisogno di un corpo. Così, per ogni era che passava, mi sceglievo un ospite, un uomo dal cuore puro, ma capace di sopportare tale potere.
Un giorno incappai in un prete. Era un brav’uomo, apparentemente. Aiutava i poveri, disdegnava la ricchezza. Quando mi presentai a lui fu entusiasta di servire il Signore. E così gli diedi una missione, donandogli tutti i miei poteri.
Ma quella stessa notte, una volta chiusi i battenti della chiesa, egli mi tradì. Con il sangue di un bimbo evocò il diavolo in persona. Mi donò al suo vero signore, e io passai secoli rinchiusa all’inferno. Una Dea che doveva essere piegata. E alla fine il diavolo ottenne quello che voleva, una forza della natura completamente sottomessa al suo volere. Mi inviò nuovamente in superficie. Le genti, i paesaggi, i luoghi erano cambiati, ma lo stesso male risiedeva nel cuore degli uomini.
E questa volta avevo una nuova missione. Dovevo scegliere anime che avessero grande potere, ma che io potessi plagiare a mio volere, per creare delle creature di morte.
Quando ti vidi, capii che tu eri l’ospite adatta a liberarmi. Non avresti ceduto. E fu così, mi scacciasti. Ma fui minacciata dal male in persona: l’intero mondo sarebbe avvizzito se io non avessi seguito i suoi ordini. E così tornai. Uccidere molti, ma garantire salvezza a tutti gli altri. Dovevo rispettare il patto. Quando non ne potei più, ti dissi come imprigionarmi. Dovevi sacrificarti anche tu, nessuna delle due doveva mai più tornare.
E li, rinchiusa nel bianco assoluto, fui raggiunta dal mio Signore. Egli mi disse che aveva bisogno di me, il mio potere doveva salvare una razza in estinzione. Disse che aveva creato un secondo messia, un ospite dai poteri illimitati. E aspettai il momento giusto, aspettai che la ragazza fu pronta. Quando ebbe per la prima volta bisogno di me, io la indirizzai verso la strada giusta.
Ma il mio ritorno aveva scatenato reazioni negative da parte del diavolo. Egli intendeva distruggere la messia. Così gli giurai che, se non avesse fatto del male alla ragazza, avrei ceduto alla mia parte malvagia, avrei ucciso cinque persone. Mutanti, una razza in estinzione. Egli accettò, cinque anime erano molto meglio di una sola, per quanto questa possa essere potente. Mi chiese di eliminare il capo. Disse che aveva altri piani, e che gli era d’impiccio. Mi fece i nomi dei più pericolosi, e poi mi chiese un sacrificio. Un sacrificio per la messia. Dovevo uccidere una persona a lei cara, in modo da vederla soffrire. Sapevo del suo legame con Rogue, e così scelsi lei.
Manca ancora una vittima, capisci? La messia morirà se non ucciderò Logan. Non posso permettere che accada, lei è fondamentale per il vostro futuro. Me lo ha detto il Signore. Devo proteggerla, sono il suo angelo custode. So che ami Logan, mi dispiace.”
Jean guardò Logan, ancora privo di sensi. Le ferite si erano rimarginate, era guarito. Presto si sarebbe svegliato.
Voleva confessargli il suo amore, dirgli perché era tornata, baciarlo.
Ma non c’era tempo. Doveva scegliere.
“Non puoi prendere Logan, è troppo importante per i mutanti. Avranno tutti bisogno di lui, sarà il loro riferimento.”
Jean prese un respiro profondo.
“Prendi me.” Disse tutto d’un fiato. “Sono rimasta nell’aldilà per tanto tempo, non ha più senso che io torni. E poi adesso c’è mia sorella, giusto? Tu resterai sempre con lei, la guiderai?”
“Certamente, è il mio unico scopo. Guidare la messia.”
“Prometti che non le farai fare scelte sbagliate, prometti di farla ragionare con la propria testa? Deve essere libera di scegliere, anche se dovrai aiutarla a fare la differenza tra bene e male.”
“Sono qui per questo.”
Jean sorrise. Guardò Logan per l’ultima volta.
“Ok, facciamolo.” Disse alla Fenice.
Le fiamme avvolsero il corpo di Hope, mentre si preparava a colpire.
Logan rinvenne e alzò la testa.
“Jean? Jean, no!”
Si alzò in piedi. Le fiamme si strinsero intorno a Jean. Un muro di fiamme li divideva. Logan provò ad oltrepassarlo, ma il dolore che sentì fu indescrivibile.
Jean non urlò, nemmeno quando le fiamme la avvolsero completamente.
“Ti amo, Logan...” Disse un attimo prima che il fuoco la sommergesse.
Logan chiuse gli occhi, mentre profonde lacrime gli attraversavano il volto.
Jean... dopo tanto tempo era riuscito a ritrovarla, ma era sparita di nuovo.
“Ti amo anch’io.” Mormorò al fuoco morente.
Le fiamme si spensero. Hope cadde a terra priva di sensi.
Logan la prese in braccio e la portò in infermeria. Dovevano parlare, c’era da decidere il futuro di un intera specie.
   
 
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