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Autore: Violet Tyrell    27/09/2011    7 recensioni
Il Nettuno Hotel riapre i battenti, accogliendo a braccia aperte tutti i turisti dotati di portafoglio pieno; il direttore Julian vi dà quindi il benvenuto, augurandosi una piacevole permanenza.
Un hotel come sfondo per molte persone che apparentemente hanno in comune ben poco, se non la capacità innata(e non) di cacciarsi nei guai più disparati, a cominciare proprio dallo stesso personale.(forse OOC)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nettuno Hotel, corso Olimpo 17, Atene. Grecia.


Salve a tutti. Vi ringrazio per le recensioni che ho gradito moltissimo, e anche per il numeroso seguito che ha avuto questa storia(e non me l'aspettavo!)
vi avviso che questo capitolo sarà un pò tragicomico, sedetevi pure e buona lettura a tutti :=)





Capitolo 2  - Una moglie sbadata



Julian era nel suo ufficio quando Kanon bussò alla porta e la aprì prima ancora che il direttore potesse garbatamente invitarlo ad entrare. " Signore mi scusi, è arrivata la signorina Kido e consorte " l'uomo osservò il suo inserviente con sguardo annoiato, e questi vide che in mano teneva una cartellina, la stessa che conteneva al suo interno probabilmente i futuri progetti per l'albergo. " E allora? Non siete capaci di scortarli nello loro stanze? " Una vena di impaziente arroganza trasparì da quel tono: Julian aveva chiesto di essere disturbato solamente nel momento in cui il signor Delacroix avesse varcato la soglia dell'albergo, della Kido e del suo pseudo marito non gli importava poi molto.
" Signore certamente, ma il fatto è che vostra moglie è arrivata pure lei e.. " Come descrivergli il pasticcio che la signora Solo aveva appena creato nella hall? Tuttavia il direttore pareva poco propenso ad ascoltarlo tanto che liquidò Kanon con tanta nonchalance da lasciarlo interdetto. " Non vedi che sto lavorando? Sparisci a fare la stessa cosa prima che ti licenzi su due piedi! " A quella minaccia Kanon si affrettò a battere in ritirata: aveva assoluta necessità di quel lavoro ma non dei guai che ora gli erano capitati tra capo e collo. Si voltò osservando le due donne strillare istericamente, nel tentativo di superarsi l'un l'altra. " Tetis, falle smettere o le prendo per i capelli tutte e due! " disse rivolto alla bionda che stava dietro il banco della reception, anche lei incredula di fronte a quello spettacolo. La moglie del direttore, Flare, teneva al guinzaglio quello che era un vero e proprio cagnolone simpaticamente denominato Fuffy, e che spargeva bava dappertutto; ma se i dipendenti dell'hotel potevano passare sopra a ciò che il San Bernardo faceva al pavimento, di sicuro Saori Kido non avrebbe tollerato il fatto che il dolce Fuffy avesse fatto i propri impellenti bisogni ai suoi piedi, sporcandola.
" Tieni a bada la tua schifosa bestia! E pulisci! " Così era iniziato un vero e proprio dialogo tra le due donne, cominciando dall'ospite Saori che non era mai stata tanto umiliata in vita sua, per continuare con Flare, che non aveva la minima intenzione di mettersi a sottostare a quegli ordini. " Se c'è una bestia schifosa quella sei tu! Come osi insultare il mio Fuffy?!! E' molto più educato di te! " Le voci delle due si erano fatte sempre più acute per poi afferrarsi entrambe per i capelli, e strillare sempre più inviperite sotto lo sguardo sconvolto dei dipendenti che cercavano un modo per separarle.
" Immagino che, come al solito, Julian se ne sia lavato le mani. " La voce ironicamente divertita di Jenny, apparsa alle spalle di Tetis e Kanon, li aveva fatti annuire: era normale, il direttore amava la pace, perchè immischiarsi in un duello tra donne quando poteva rimanersene rintanato nel suo ufficio a far finta di lavorare? " Necessitiamo di una soluzione drastica, o queste si uccidono anche se forse non sarebbe una grave perdita.. " ma Kanon parlò a voce bassa, per farsi sentire solamente dalle due ragazze: non desiderava dare vita ad un incidente diplomatico. La sua attenzione venne catturata da Fuffy, che aveva a modo suo peggiorato la situazione mordendo con forza il sedere di Saori Kido, strappandole un urlo che rischiò di sfondare tutti i vetri tanto era acuto. " Oh cielo.. è la fine del mondo.. " Tetis era sconvolta, e notò che persino il signor Seiya si era tenuto a debita distanza dalla graziosa ed isterica moglie che ora era impegnata a piagnucolare perchè la gonna bianca del lungo abito che portava era strappata dal morso del cane. Kanon si chiese quanto sarebbe durata la vita di Fuffy, beatamente impegnato a giocare con la pallina che Flare gli aveva lanciato per distrarlo.
" Che cosa succ.. AHHHH"  Julian era stato attirato dall'urlo che aveva scosso l'edificio, chiedendosi chi fosse tanto maleducato da infrangere la regola del buon senso che vietava rumori molesti in pubblico; purtroppo non aveva guardato bene a terra e scivolò su una buccia di banana che era apparsa poco prima, facendo un capitombolo senza precedenti. A peggiorare la situazione, una volta che si rimise in piedi cercando il colpevole di un gesto tanto infimo, fu un rumore curioso che proveniva dall'alto; alzò lo sguardo in tempo per scorgere un sorriso ghignate su una faccia pelosa prima che il lampadario di cristallo piombasse al suolo. Kanon era intervenuto in tempo per spostarlo ma la vista dell'amato cimelio di famiglia ridotto ad un cumulo di cristalli fece irritare Julian, specie quando lo scimpanzè gli saltò letteralmente in braccio sbeffeggiandolo con suoni gutturali mostrandogli una dentatura giallastra da farlo rabbrividire.
" E quel mostro da dove sbuca? " La domanda di Flare incontrò l'approvazione dei presenti che, alla vista dello scimpanzè erano rabbrividiti. In realtà Tetis si era piegata sotto il banco per non farsi vedere ridere mentre Kanon cercava disperatamente di rimanere serio, sotto lo sguardo truce del direttore. " Mostro cosa?! Gigio è bellissimo! Diglielo, Seiya! " La voce di Saori chiarì la proprietà della scimmia che si stava divertendo a strattonare la lunga chioma azzurra dell'avvenente Julian. Il direttore era sconvolto nel vedere il disastro che regnava nella hall, più che per quel poco richiesto affetto da parte di Gigio: il pavimento era quasi un'unica pozzanghera gialla, il lampadario era ormai frantumato irrimediabilmente e le tende di lino che aveva personalmente scelto la moglie erano strappate in più punti visto che il tenero scimpanzè si era divertito - a loro insaputa - ad arrampicarcisi ed usarle come liane per attraversare a modo suo la hall. Per non parlare delle bucce di banane sparse qua e là, e delle persone che avevano causato quel disastro: Saori aveva un'espressione inviperita e minacciava già di fare causa all'hotel per colpa dell'irruente Fuffy e della moglie con cui si era picchiata selvaggiamente, rovinando i vestiti di entrambi, il marito che si era nascosto dietro una poltrona nel tentativo - riuscito - di salvarsi dal disastro e sua moglie, appunto, che aveva dato spettacolo di sè con quel cane che non aveva mai visto prima.
" Allora smettetela immediatamente! Signorina Kido, lei e suo marito siete i benvenuti ma non ricordo che abbia fatto sapere che recava con sè un animale; le chiedo di rimetterlo in gabbia, o dovrò addebitarle i danni che ha già causato. Se intende tenerlo con sè sappia che è lei la responsabile del suo comportamento. " Julian quasi grugnì mentre parlava. Se fosse stato per lui quella dannata scimmia l'avrebbe sbattuta fuori in meno di due secondi ma dato che era di proprietà della donna e che l'hotel accettava anche gli animali, non lo poteva fare. Tuttavia non intendeva far passare la cosa sotto il silenzio, e si era rivolto a lei il più cortesemente possibile pur rimanendo fermo nella sua convinzione. " Tetis, chiama Baian che aiuti i facchini a portare i bagagli dei signori nelle loro stanze. " Non gli era sfuggito che la signorina Kido si era portata dietro la bellezza di venticinque valigie e pensò che era anche fortunato, suo marito: di solito per stare via due mesi, sua moglie ne avrebbe usate quaranta.
" Lei mi ha insultato! Non passerò sopra a tanta mancanza di rispetto! " La stridula voce di Saori irritò profondamente Julian, mentre vedeva la rabbia sul volto della moglie che pareva pronta a riprendere là dove aveva interrotto. Decise di scegliere la via diplomatica, prima che si scatenasse nuovamente il finimondo. " Vogliamo parlarne più tardi, a cena? Sarete entrambi miei ospiti. " Era meglio liquidare la faccenda con una cena che sborsare un capitale per le manie di protagonismo di quella ragazzina, che si rabbonì a fatica. Si voltò verso Kanon ma il ragazzo era misteriosamente scomparso, quasi avesse intuito ciò che avrebbe desiderato il direttore. Julian non la prese molto bene. " Gli ho chiesto se portava i miei acquisti nel nostro appartamento."  Flare si affrettò ad intervenire, sapendo bene che cosa frullava nella mente del marito e decisa a placarne subito l'ira: e poi tutto sommato Kanon non le dispiaceva, peccato che venisse sempre strapazzato da Julian. Comunque l'uomo annuì, almeno non sarebbe toccato a lui quell'incarico. Si rivolse a Tetis, che si era ricomposta. " Provvedi a che la hall sia splendente. "
Per un momento la giovane rimase senza parole: lei pulire quello schifo? Non era tanto stupida, non era certo lei l'addetta alle pulizie. Attese che i due sposini se ne andassero, con Fuffy al seguito, e prese la cornetta del telefono digitando con ansia i tasti. Dopo poco le rispose chi voleva e sorrise, malignamente.
" Jabu, vieni subito qui con gli altri. Il direttore ha un lavoro immediato per voi. "

Qualche ora dopo il direttore era rientrato in ufficio, dopo aver personalmente controllato che la hall fosse tirata a lucido e che la moglie fosse nuovamente impegnata nelle sue attività preferite: in quel preciso momento era a prendere il the con Saori Kido, con sua grande meraviglia. In effetti le due donne non si potevano proprio vedere tuttavia aveva in comune qualcosa che le aveva spinte ad accantonare almeno momentaneamente l'ostilità reciproca: il misterioso argomento che le rendeva legate era ciò che lui detestava di più al mondo, ovvero lo shopping. Stando alle sue informazioni, ora le due erano sedute insieme a chiacchierare sugli stilisti più in voga del momento, e sperava che ci rimanessero per un bel pezzo. Si sistemò il nodo della cravatta mentre si sedeva osservando il monitor del computer, con la vista del suo bellissimo hotel come sfondo del desktop.
" Avanti. " Un delicato bussare alla porta lo aveva distratto ed osservò un uomo entrare, accompagnato da Kanon. " Direttore, è arrivato l'idraulico, il signor Ikki. " Julian mise da parte il fascicolo che aveva appena preso in mano, osservando il giovane che aveva di fronte: se lo era immaginato più vecchio ma non importava, quando aveva telefonato per avere il prima possibile l'idraulico gli avevano detto che quel giovane aveva le mani d'oro e questo gli bastava. " Benvenuto, ha già finito? " Gli disse cordiale invitandolo a sedersi. A sua grande sorpresa Ikki rifiutò, limitandosi ad annuire; Julian era sorpreso da quel modo di fare burbero, e anche dalla rapidità con cui aveva riparato la Fontana di Bacco che si era incredibilmente otturata, forse per via di uno dei giochetti di quel dannato scimpanzè. L'avrebbe sistemato lui, però prima che gli mandasse in rovina tutto l'albergo, a costo di cacciare a pedate la donna e il consorte.
" Si, questa è la mia umile parcella. " Era un tipo pratico l'idraulico, pensò Julian, prendendo in mano il foglio che gli porgeva, felice di avere già risolto quel problema e contento di poter congedare l'uomo pagandogli il dovuto. Almeno finchè non vide la cifra in basso, che lo fece sbiancare paurosamente. " Scusi?! Diecimila euro per un tubo otturato!! Ma lei è un ladro! " In tutta la sua vita, era la prima volta che Julian aveva di fronte una cifra tanto assurda per un semplice tubo otturato: ma ci avrebbe pensato lui a fargli abbassare il prezzo, se lo disse categorico. Ikki lo guardò impassibile ma quando parlò, c'era una certa minaccia che traspariva, per nulla velata. " Io? Veramente è stato lei a chiamare e a pretendere un intervento immediato. Consideri i seguenti punti:
- oggi è domenica, quindi come giorno festivo sarei dovuto essere in vacanza;
- sono il migliore della nostra azienda -modesto anche, pensò Julian - e sono corso qui interrompendo il pic nic con la mia fidanzata;
- il tubo otturato era d'oro e come tale ho dovuto sostuirlo, perciò ci vuole un certo capitale;
- la cosa che ha bloccato il flusso di vino della Fontana di Bacco era cacca, quindi poco igienica;
- il vino che scorreva era stato contaminato dalla pipì del peloso scimpanzè che mi ha anche dato un calcio nel posteriore e mi ci ha fatto finire dentro;
- lo scimpanzè è suo.
Detto tutto questo, senza offesa signor direttore, ora lei deve sborsare questa modica cifra o mi rivolgerò al mio avvocato, il signor Minos De Grifon, e le farò causa e potrebbe rimetterci tre volte questa cifra oltre ad una pubblicità negativa su tutti i giornali mondiali, nonchè su Facebook. E non credo che le convenga, no? Fuori i bigliettoni e me ne vado. " Tutto questo Ikki l'aveva detto con aria seria e per poco Julian non scaricò su di lui la rabbia che lo pervadeva.
" Scusi, ha detto scimpanzè? " Forse aveva astutamente trovato il modo di far pagare quella donna, in fondo era sua quella bestia e i danni erano notevoli. Non avrebbe avuto modo di svicolare, non le avrebbe permesso di farlo tanto guadagnava bene. Ikki annuì, raccontandogli di quelle due deliziose signorine che lo stavano coccolando ed incitando ad andare a salutarlo quando era arrivato, e Julian avrebbe voluto picchiare Flare: sua moglie trovava sempre il modo di mettersi in mezzo e, di conseguenza, ricoprirlo di guai. Se non l'avesse amata così tanto avrebbe sicuramente chiesto il divorzio, per non parlare dell'annullamento del matrimonio ma non lo poteva fare. Povera cara, voleva solo rendersi utile.. tuttavia meglio che stesse lontana dai suoi affari, o avrebbe mandato tutto all'aria. " Signor Ikki, avrà ciò che le spetta ma nella clausola del nostro contratto c'è scritto chiaramente che ho tempo una settimana; le chiedo quindi di tornare qui tra sette giorni, assieme all'avvocato De Grifon. " Era il suo solito tono diplomatico, quello, con il quale aveva conquistato tante persone e, a parte un cipiglio burbero sul volto dell'idraulico, capì che non lo poteva contestare: gli accordi erano pur sempre accordi.
" Allora arrivederci e buona domenica. " Julian Solo sospirò di sollievo quando Ikki se ne andò. " Buona domenica a te, strozzino. " Sibilò, mentre componeva un numero strano sul telefono; dall'altra parte rispose una voce tranquilla e pacata. " Parla il detective Mu? Ho un lavoretto per lei, voglio che mi scovi le informazioni più segrete riguardo a Saori Kido e al suo stupidissimo marito, e possibilmente nel giro di breve tempo: "
Ma non era preoccupato, il Grande Mu come veniva chiamato dai suoi colleghi, era il miglior detective di Atene. E del mondo, alla faccia di tutti i telefilm sulla signora in giallo o su altri che vantavano tale fama. Si sfregò le mani, pensando che avrebbe potuto parlare poi con la donna avendo sotto mano i suoi più oscuri segreti.

" A quanto pare arriva solo il politico francese, il calciatore e la fidanzata si sono fermati a Marsiglia per un servizio fotografico, quanto ai sacerdoti del Jamir sono costretti a ritardare due giorni causa sciopero nazionale degli aerei dalle loro parti. Meno male. " Kanon si sedette sulla poltrona della hall, completamente distrutto: non era stato semplice come primo giorno, e sperava vivamente che si trattasse di un'eccezione perciò era lieto che per quel giorno solamente il francese mancasse. Osservò Tetis che stava parlando al telefono e quando terminò pareva incerta. " Credi che succeda qualcosa se ci assentiamo cinque minuti? Ald ha preparato la sua famosa crostata alla nutella ed è ora dello spuntino.. "
Gli occhi del celebre Tutto Fare - Kanon- si illuminarono e non perse neppure un secondo di tempo, fiondandosi verso la cucina; non aveva ancora mangiato a parte una spartana colazione con lo yogurt e non intendeva perdersi le prelibatezze del loro celebre chef, che con i dolci era un portento. Non a caso era un cuoco stellato, aveva ben quattro stelle guadagnate nel corso della sua lunga e gloriosa carriera, e perdersi un suo manicaretto significava essere folli. Tetis restò un pò incerta ma la tentazione di concedersi il suo agognato spuntino ebbe la meglio: e poi cosa sarebbe mai capitato per cinque minuti di lontananza? Nulla.
Il signor Delacroix scelse proprio quei cinque minuti per arrivare: il portiere aprì con garbo la portiera della limousine che era andato ad accoglierlo all'aereoporto proprio mentre il direttore, di rientro da una passeggiata pomeridiana, passava da quelle parti. Si osservò nella lucida vetrata della porta d'ingresso, controllando che il suo completo bianco fosse a posto, poi si girò per andargli incontro. Era una fortuna essere lì, così non avrebbe dovuto far attendere il suo prezioso ospite.
" Bonjour. " Era proprio un vero francese, con accento purissimo e vestito con estrema eleganza: portava un completo scuro firmato da Gucci e scarpe di vernice nera, che luccicavano sotto i lucenti raggi del sole. La sola cosa a lasciare perplesso il direttore erano i lunghi capelli rossi che brillavano in maniera sospetta; li teneva sciolti ed erano rigidissimi, come se avesse passato delle ore a metterli in piega. " Benvenuto, monsieur Delacroix, spero che il viaggio sia stato di suo gradimento. " Ma non fece in tempo a finire di parlare che il giovane francese si era già voltato verso due persone che ancora non aveva visto, ordinandogli di consegnare i bagagli al facchino. I due si avvicinarono a lui, sotto lo sguardo perplesso di Julian, che comprese solamente dopo che credevano fosse lui l'addetto a quelle cose e si affrettò a chiarire l'errore; sentì su di sè lo sguardo gelido di Camus, e rabbrividì senza volere.
" Lei è il direttore? La compatisco, se viene a svolgere il lavoro di facchino nel suo stesso hotel. Hyoga, Isaak, volete muovervi? I miei amori non possono aspettare tanto. " Camus non sembrava per nulla turbato di avere offeso Julian, il quale osservava il francese e il suo entourage come se avesse voglia di strozzarlo: i due giovani avanzarono portando grossi scatoloni con una strana effige sopra, che Julian non riuscì a riconoscere. " Il signor Delacroix non si separa mai dai suoi ghiaccioli, dove possiamo sistemare gli scatoloni? " Era stato Hyoga a parlare come se fosse la cosa più normale del mondo rivolgersi a dei semplici ghiaccioli chiamandoli amori; Julian avrebbe voluto calciare quegli scatoloni - che erano una quarantina e pesavano non poco- ma diede ordine che li portassero nel reparto freezer in cucina. Servirono per il trasporto almeno dieci facchini che fecero due viaggi a testa, tra il malcontento generale; Julian vide che il politico osservava l'ingresso. Un lungo tappeto rosso era stato posto, proprio come aveva richiesto ma lui non sembrava contento.
" Mi perdoni, direttore, ma avevo chiesto un tappeto rosso di seta, questo qui invece è un banalissimo cotone pregiato misto a seta. " La voce dura e tagliente di Camus sconvolse Julian, che si affrettò a tastare l'oggetto incriminato senza capire la differenza: era stata sua moglie a scegliere i tappeti, strano che si fosse sbagliata eppure l'uomo pareva decisamente malcontento. E con la puzza sotto il naso, pensò, quando si rifiutò di entrare perchè la suola delle sue scarpe raffinate si sarebbe deteriorata sfiorando la stoffa meticcia. Proprio in quel momento Fuffy arrivò da lontano, abbaiando a più non posso mentre inseguiva uno sventurato gatto e dirigendosi verso di loro; Julian percepì il disastro incompere, per l'ennesima volta quel giorno, e non era sicuro di avere la forza di sopportarlo. Incredibilmente il politico si mosse automaticamente, schizzando letteralmente all'interno dell'hotel e attraversando così il tappeto incriminato, per la paura folle di essere investito dall'enorme San Bernardo.
" Il signor Delacroix ha il terrore degli animali, specie dei cani. " Era la voce di Jenny, che cercava disperatamente di non ridere mentre Fuffy proseguiva beato la caccia al micio, alla vista del francese terrorizzato che si era rintanato dietro una poltrona della hall tremante di paura. Julian pensò che forse Fuffy avrebbe avuto una vita moderatamente lunga dato che era riuscito là dove lui aveva fallito, e si affrettò ad entrare per calmare l'uomo che minacciava in francese di sguinzargliargli dietro la Gendarmerie e tutte le forze annesse. " Venga, le mostro la sua stanza. " A rivolgersi a Camus era la segretaria, che si era accorta dell'assenza imprevista di Tetis e Kanon ma decisa a mettere ancora alla prova le coronarie del suo superiore; i modi di fare gentili ma severi della ragazza colpirono molto il politico che si lasciò condurre senza neppure protestare e sotto lo sguardo incredulo dei suoi due assistenti principali.
" Direttore, vorrei comprare la sua segretaria. Mi sembra una persona seria ed efficente, fa per me. " Per un momento Julian si convinse di avere sentito male quando una mezz'ora più tardi l'uomo gli telefonò dalla sua suite; ci mancava solo quella, non gli avrebbe mai permesso di portargli via la sua collaboratrice e glie lo disse nel modo più delicato possibile. " Mi perdoni ma credo non sia possibile, però sarò lieto di raccomandarle tante ragazze competenti. "
Per quanto l'avesse atteso con impazienza ora non vedeva l'ora che se ne andasse, si disse concludendo quella telefonata. Nella suite, Camus stava cercando di venire a capo del problema, e si rivolse al biondino russo che era il suo braccio destro.
"Hyoga, voglio che seduci quella ragazza. " Per lo spavento il ragazzo risputò nel bicchiere l'acqua che stava bevendo, mentre Isaak tratteneva una risata. Il biondo guardò il suo principale dicendosi che era completamente impazzito. " Ma non mi piace." Esordì con gentilezza.
" Appunto, così ti verrà più facile. Sbrigati, voglio che lavori per me e se non posso comprarla con i soldi, vorrà dire che lo farai tu fidanzandoti con lei. Al lavoro! " Sbraitò l'uomo gelidamente, sbattendo la porta in faccia ai due che rimasero a guardarsi senza capacitarsi della cosa. Camus era impazzito, di questo non avevano dubbi. " Digli che sei gay. " Suggerì Isaak, guadagnandosi un'occhiata truce dall'altro.
" Si, così ci scopre e ci licenzia.. piuttosto pensa ad un modo per venirne fuori, non è la prima faccenda complessa che risolviamo. "









ahahahah oddio va bene, ho rimandato Death e Sion sennò il nostro povero direttore ci restava secco no?
spero vi sia piaciuto, attendo i vostri commenti e vi faccio un breve riepilogo dei personaggi finora apparsi^^ forse inserirò anche qualcuno del Lost Canvas visto che è una AU e, forse, del Next Dimension ma ci devo pensare!

Julian=direttore
Flare= moglie pasticciona
Saori= ereditiera
Seiya= marito dell'ereditiera, mestiere ignoto
Kanon= Tutto Fare(un pg prezzemolo, diciamo)
Tetis= receptionist
Ald= chef
Dohko e June= cuochi
Fuffy= il San Bernardo di Flare
Gigio= scimpanzè di Saori
Ikki= idraulico
Minos DeGrifon= avvocato
Camus= politico francese
Hyoga e Isaak= aiutanti di Camus(e hanno una relazione se non si è capito nonostante non ami questo pairing xdd)
Esmeralda= non l'ho citata per nome ma è la fidanzata dell'idraulico
Jenny= segretaria personale di Julian

ci sentiamo al prossimo capitolo xd ciao!

   
 
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