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Autore: Liaan    27/09/2011    1 recensioni
Una duplice vicenda;
Jonah,un insistente ragazzo, compare per la prima volta nella vita di Alyson Carter, migliore amica di Sonja Davies. Tra i due nasce così una continua faida, caratterizzata da divertenti scherzi reciproci; riusciranno infine a porre fine alla situazione, rinunciare all’orgoglio e rivelare i loro sentimenti?
Sonja invece ha il cuore affranto da Draco Mafoy, del quale è perennemente infatuata; spera ardentemente che arrivi il momento di rinascere, e dimenticare per sempre il dolore passato…
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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In viaggio per Hogwarts

L’espresso per Hogwarts sbuffò in maniera assordante, annunciando l’imminente partenza. Uno scalpiccio ancor più fitto si sollevò dalla folla di genitori dei giovani maghi, i  quali venivano frettolosamente incitati a salire, con baci affettuosi, carezze premurose, e raccomandazioni perentorie. Tutti i ragazzi sembravano eccitati, felici di trascorrere ancora un anno all’interno della scuola di magia, attorniati dalle loro conoscenze, amicizie e in alcuni casi amori. Solo una ragazza sembrava immune dal sentimento che pervadeva tutti i presenti sul treno; Sonja Davies appoggiò con sicurezza il piede sul primo gradino che conduceva verso l’interno del treno, e procedette sciolta, ancheggiando un poco e producendo un lieve ticchettio con i graziosi tacchi a spillo, che rendevano la sua figura straordinariamente slanciata e longilinea. Appena mise piede nello scompartimento si sedette con grazia, attendendo l’arrivo della sua amica Alyson.
Improvvisamente, però, la porta si spalancò con fragore, ed entrò un ragazzo dal viso intrigante, il sorriso enigmatico, gli occhi dalle iridi di tonalità verde pallido, tendente all’azzurro. Draco Malfoy.
Tutta la sicurezza e la spavalderia acquisite da Sonja l’abbandonarono lentamente, lasciandola svuotata, come un fantoccio privo d’ anima, dominato da un solo sentimento; vivo imbarazzo.
Le graziose gote della ragazza acquisirono colore, facendola somigliare a una bimba sperduta e terrorizzata. L’unica parola che proferì fu un timido “ciao” che le fece perdere quel poco di dignità che le era rimasta. Malfoy la squadrò con freddezza, e subito, accorgendosi di aver sbagliato scompartimento, richiuse la porta.
Sonja osservò Draco allontanarsi, pensando che nessun altro le sarebbe mai piaciuto in quella maniera così travolgente da farle perdere coscienza alla vista del diretto interessato. Era straordinariamente affascinante; quella sua espressione sprezzante, il suo essere sempre cupo, glaciale e razionale, la rapivano incredibilmente. La ragazza sospirò con aria triste; non l’avrebbe mai notata, finchè avesse avuto al suo fianco una delle studentesse più graziose e ricche di tutta Hogwarts, Pansy Parkinson. I suoi bui pensieri furono interrotti dall’arrivo della sua amica Alyson Carter che entrò ridendo allegramente, inseguita da un ragazzo moro, piuttosto carino e di elevata statura che le urlò dietro scherzosamente:
- Non finisce qui, Carter!
Alyson di rimando ammiccò e prese posto sul sedile, sorridendo raggiante all’amica, che invece mantenne le sua espressione imbronciata. A volte provava invidia nei suoi confronti, poiché era di rara bellezza, con i suoi boccoli dorati dai riflessi ramati e gli occhi scuri dal taglio lievemente allungato; inoltre la sua figura sfiorava la perfezione; alta, slanciata…
Ma che diamine le veniva in mente?! Sonja si riscosse; la vista di Draco Malfoy le provocava sempre un brusco calo di autostima. Anche lei era molto graziosa, e molte persone, tra le quali schiere di spasimanti, insistevano sempre nel ricordarglielo. La ragazza però era indifferente verso qualunque personaggio maschile che non fosse il biondo Serpeverde.
Sonja si decise a parlare e salutò l’amica fingendo che nulla fosse accaduto; Alyson allora cominciò a raccontarle qualcosa del ragazzo:
- Si chiama Jonah Parker, è un corvonero del quinto anno…le nostre famiglie si conoscono e ho avuto modo di frequentarlo quest’estate…
- Wow, allora…- esordì Sonja, ma Alyson la interruppe:
- Ah, no, non stiamo insieme… - chiarì subito la ragazza
- Almeno per ora - aggiunse poi frettolosamente e con fare malizioso.
- Dunque ammetti che quel ragazzo ti attira…- insuò Sonja sorridendo furbescamente. Ormai conosceva Alyson come le sue tasche; l’amica aveva una certa passione per i ragazzi, e dietro le spalle si era lasciata una sfilza immensa di cuori infranti.
“Tra i quali quello di Draco Malfoy” pensò Sonja con rammarico. Al fine di cacciare dalla sua mente affollata questi cupi pensieri iniziò a infilarsi la divisa di Hogwarts che portava lo stemma verde e argento della casata Serpeverde. Dopodichè prelevò dal baule uno specchietto ovale, il quale portava incise le sue iniziali e iniziò ad aggiustarsi la lunga chioma castano scuro, costituita da morbidi e definiti boccoli, si passò sulle labbra un sottile velo di lucidalabbra e truccò gli occhi scuri con rimmel e matita neri. Comtemplò con soddisfazione il risultato finale; un volto ovale dalla carnagione leggermente scura le sorrideva di rimando dalla superficie riflettente con aria compiaciuta. Alyson si affrettò ad imitarla; aprì il baule con energia, ribaltandone il contenuto. Sonja alzò gli occhi al cielo; l’amica era sempre così sbadata…
La ragazza la ignorò e cercò la divisa in mezzo al caos totale  che regnava all’interno del suo bagaglio; caramelle e dolciumi sparsi, libri consunti mischiati ad altri dall’aspetto decisamente lindo, inutili lettere di spasimanti stropicciate e chiazzate d’inchiostro, frammenti di vetro e petali di rose appassite che svolazzavano non appena si cercava di estrarre qualunque cosa da quell’ammasso di oggetti. Infine riusci a scovarla, piegata sul fondo del baule, e ovviamente sommersa da cianfrusaglie; se la infilò in fretta, ma non appena ebbe finito si ritrovò il viso e i capelli pieni di coriandoli blu a forma di cuore che portavano scritte due lettere: “A. J.”.
- Alyson…JONAH!- strillò la ragazza indispettita dallo scherzo; se ne liberò rapidamente e corse a perdifiato nello scompartimento del ragazzo, con i bei capelli biondo dorato ridotti a una zazzera scompigliata.
Almeno uno studente per scompartimento uscì nel corridoio, divertito da quanto stava accadendo; quando poi si udì uno scoppio, e si vide una nuvola di fumo verde sgargiante fuoriuscire da una delle porte a vetri e diffondersi nell’aria, un fitto brusio si alzò piano dalla piccola folla incuriosita, ed Alyson uscì dallo scompartimento nel quale si trovava Jonah con una smorfia soddisfatta, seguita subito dal solito grido divertito del ragazzo:
- Non finisce qui, Carter!
Jonah ora, come tutti poterono constatare, in sostituzione alla chioma castana, si ritrovava una massa aggrovigliata di capelli crespi dello stesso colore della nuvoletta di fumo causata dall’incantesimo della ragazza; verde sgargiante.
 
Tornata in compagnia dell’amica Alyson continuò a ridacchiare divertita, compiacendosi dell’accaduto, mentre si sistemava e abbelliva il viso grazie a un filo di trucco. Infine, dopo essersi accertata di avere un’aria più che presentabile, decise di assopirsi, fino all’arrivo del treno a destinazione. Ad un tratto tutte le voci si fecero più fioche, ovattate e confuse, i suoni più deboli, remoti, e le luci si offuscarono lentamente dinnanzi alle sue palpebre assonnate, e poi tutto divenne buio e vuoto.
 
Uno scossone lasciò intendere agli studenti presenti sul treno di essere giunti a destinazione; Alyson venne svegliata bruscamente da Sonja, la quale era leggermente irritata. Le sarebbe piaciuto spettegolare con l’amica, trascorrere del tempo assieme a lei; sapeva infatti che una volta arrivate a Hogwarts le occasioni di contatto non sarebbero state numerose, a causa, principalmente, dalla loro appartenenza a case differenti: Corvonero e Serpeverde. Alyson notò l’aria indispettita di Sonja, e borbottò qualcosa per scusarsi, ma la ragazza, conoscendo alla perfezione la natura pigra dell’amica, scelse di prenderla con filosofia e, in tutta risposta, le sorrise serenamente.
 
In seguito all’arrivo al castello vi fu il consueto smistamento degli studenti del primo anno; Sonja adorava questa cerimonia, poiché le consentiva di osservare attentamente i nuovi arrivati e trovava piuttosto divertente tentare di indovinare la casata alla quale venivano assegnati quei marmocchi sparuti e impauriti assieme alle amiche che l’affiancavano al tavolo di Serpeverde. La ragazza, però, sentiva già nostalgia della sua insostituibile Alyson, e per quanto tentasse di farsene una ragione non riusciva a evitare di pensare che si sarebbero potute frequentare raramente durante l’anno, e ciò la infastidiva.
Venne dunque l’ora del banchetto; pietanze d’ogni tipo comparvero sulle lunghe tavolate. Sonja, però, non aveva un grande appetito; gustò l’ottima cucina, ma rinunciò a rimpinzarsi esageratamente. Infine tutti gli studenti vennero congedati e scortati da un prefetto all’interno dei dormitori della rispettiva casa. Sonja non vedeva l’ora di tuffarsi nell’accogliente letto dal baldacchino verde e argento che l’attendeva una volta arrivata a destinazione, e sbadigliò per la sonnolenza.







About me:
Ciao a tutti, spero che questo inizio non vi abbia disgustati :P, è la mia prima Fan Fiction, spero di migliorare con il tempo, ma ho cercato di fare del mio meglio e spero che almeno qualcuno gradisca leggere ciò che ho scritto. Un bacione!
Chiara
 

  
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