5 – Aveva fallito ancora.
Si risvegliò nello scompartimento; aveva davvero perso i sensi. Non ci credeva, ancora non ci credeva. Alzò la mano e se la portò la testa, un dolore lancinante che gli picchiettava nel cervello.
Ricordò cos'era successo qualche attimo prima.
Si trovavano di nuovo nel treno per Hogwarts: stavano ritornando in quella scuola che non era più quella di un tempo; Neville avrebbe mille volte preferito non tornarci, dopo le vacanze di Pasqua, ma non poteva abbandonare i poveri studenti che non avevano potuto andarsene perché avevano le famiglie nascoste chissà dove. Doveva tornare per compiere il suo dovere, e difendere ciò che l'Esercito di Silente si era imposto di lottare. Era seduto, come sempre, accanto a Luna, mentre leggeva la nuova copia del Cavillo, al rovescio, e con la bacchetta dietro l'orecchio. Ginny, invece non sarebbe tornata: i componenti della sua famiglia vivevano tutti separati e lei non se l'era sentita di lasciare da sola la madre; gli aveva però promesso di tornare ad Hogwarts in caso di emergenza. Improvvisamente, il treno si fermò: non potevano essere già arrivati. Il ragazzo si alzò un attimo e controllò nel corridoio: riconobbe due uomini che, dal fondo del vagone, cominciavano ad avanzare; li riconobbe come Mangiamorte, uno lo aveva già visto durante la battaglia all'ufficio Misteri e aveva quasi ucciso Hermione mentre l'altro si era infiltrato ad Hogwarts l'anno prima. Man mano che passavano aprivano gli scompartimenti, mettevano la testa dentro per controllare e uscivano.
-Penso che stiano facendo un'ispezione, Luna. Facciamo finta di niente.- disse all'amica, rientrando. La ragazza riprese, piuttosto tranquillamente, a leggere. Quando i due entrarono Neville cercò di mantenere la calma il possibile; ma si accorse che i due non se ne andavano:
-Sei tu la figlia di Lovegood?- chiese Dolohov, con tono minaccioso a Luna.
-Sì, sono io.- rispose Luna, senza batter ciglio; il Mangiamorte ghignò e si rivolse al compagno.
-A quanto pare l'abbiamo trovata, Travers. Eccola qui, la figlia di quello svitato che ha scritto di noi sul Cavillo. Sai, ragazzina, al Signore Oscuro non sono piaciuti affatto quegli articoli; tuo padre dovrebbe smetterla!- Neville era sul punto di intervenire e difenderla ma Luna lo precedette:
-Non ha nessuna colpa se scrive solo la verità.- ribatté, sempre più calma.
-Sì, ma se alla sua figlioletta succedesse qualcosa... immagino cambierebbe idea...- disse Dolohov, avvicinandosi minaccioso. Neville si alzò in piedi, parandosi davanti a lei.
-Guai a voi se la toccate!- disse, cercando di fare l'audace, anche se sapeva di avere paura. Il Mangiamorte tirò subito fuori la bacchetta ma il ragazzo fu più rapido:
-Expelliarmus! - la bacchetta di Dolohov volò via ma Neville esultò solo per un attimo. Travers lo schiantò all'improvviso e Neville si ritrovò dall'altra parte dello scompartimento. Aveva battuto la testa: mentre il mondo cominciava a diventare confuso, vide i due Mangiamorte afferrare Luna e sparire. Gli occhi del ragazzo si chiusero piano:
-Luna...-
-Neville! Neville!- Seamus lo stava chiamando ma Neville non gli rispondeva, i suoi occhi guardavano il vuoto; una lacrima percorse la sua guancia, mentre ripensava a Luna, alla lucidità che la ragazza aveva avuto, a come si era imposta a difenderlo, e ai suoi occhi che lo fissavano mentre la portavano via.-Sono uno sciocco, non l'ho aiutata.- riuscì a dire e scoppiò a piangere. Aveva fallito ancora.
Spazio autrice
Eccomi con il terzultimo capitolo di questa mini-long ^^
Presto pubblicherò gli ultimi capitoli ma, nel frattempo, fatemi sapere cosa ne pensate di questo nuovo capitolo, ora che Neville è di nuovo sconvolto e amareggiato ma vi assicuro che presto potrà davvero dare prova di quanto vale!
Baci,
ChiaWeasley