Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Essemcgregor    28/09/2011    5 recensioni
Un diario per non dimenticare.
Blaine Anderson si riteneva diverso, considerava il suo orientamento sessuale un problema per gli altri. Aveva paura. Decide di riportare le sue esperienze in un diario, per non dimenticare.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Autumn Festival

 
 
Riassunto puntata precedente.
Jeff e Nick hanno ottenuto una parte nel Festival d’Autunno, Jeff si è preso una bella cotta per Roxel, Sharon si è presa una bella cotta per me, e… notizia delle notizie, Richard James sta uscendo con una delle Crawford Girls!
La notizia ha sconvolto sia me che Jeff che Nick.
Jamie tra l’altro non pareva tanto dispiaciuto, anzi. Il fatto che Richard stesse uscendo con una di quelle ragazze può significare solo una cosa, noi abbiamo preso un granchio, o lui sta cercando di nascondere la sua relazione con Jamie.
Ne parlai anche con Kurt, e per lui era più che normale forse che Richard volesse nascondersi. Anche lui aveva fatto una cosa del genere con Mercedes, approfittando della ragazza che pensava che a lui piacesse Rachel.
Aggiornavo ormai Kurt riguardo le prove e i gossip alla Dalton, mentre lui mi parlava di come andava a scuola e di come andava l’organizzazione del matrimonio.
 
Kurt: sto urlando contro Finn. Quel ragazzo mi farà perdere la pazienza prima o poi.
 
Am I so Sexy?: E come mai? Io sto cercando di sfuggire da Sharon.
 
Kurt: Blaine… cambia nick, questo è inquietante!
 
Blaine_blaime_it_on_Kurt: Va bene questo?
 
Kurt: meglio. Comunque dicevo, sto finendo di organizzare la lista invitati, e la disposizione dei tavoli. Devo ricordarmi di non mettere Santana e Rachel vicine o si scannano.
 
Blaine_blaime_it_on_Kurt: nel vostro Glee non ci si annoia mai! :D
 
Kurt: senti chi parla! Gossip Girl è niente in confronto alle dinamiche del vostro Glee.

Blaine_blaime_it_on_Kurt: … Kurt sei un po’… acido oggi. Qualcosa non va?
 
Kurt:
 
Blaine_blaime_it_on_Kurt: dai parlami, che succede?
 
Kurt: solo stress pre-matrimonio.

Blaine_blaime_it_on_Kurt: Sicuro?
 
Kurt: sicuro. Senti ora devo andare, tienimi aggiornato sugli eventi e sulla Jichard ok?
 
Blaine_blaime_it_on_Kurt: sicuro! Allora a stasera
 
Kurt si è disconnesso.
 
Quell’ultima chiacchierata mi aveva messo una piccola pulce nell’orecchio. Kurt mi nascondeva qualcosa. Non potevo credere che fosse stressato nell’organizzazione del matrimonio, lui era nato per fare il wedding planner. Avevo paura che ci fosse qualcos’altro, e che quel qualcos’altro rispondeva al bullo cavernicolo che lo perseguitava a scuola.
Le nostre chiamate erano ridotte al minimo, anche se avessi voluto indagare, non ne avevo il tempo. Riuscivamo a malapena a raccontarci le ultime news.
Jeff e Nick mi consigliarono di non preoccuparmi, dopotutto quando Kurt aveva bisogno di aiuto, mi aveva chiamato. Di sicuro lo avrebbe fatto di nuovo se fosse successo qualcosa.
Ritornando al gossip scolastico, Kurt mi sa tanto che con quella battuta ci ha preso in pieno, quando avevo visto Richard entrare abbracciato ad una delle Crawford girl, seguito da Cameron e Jamie, non potei fare a meno di fissarlo perplesso.
Due erano le possibilità: avevamo preso un granchio, lui voleva nascondere il suo rapporto con Jamie usando la classica “ragazza fantoccio”.
I giorni passavano, e le prove diventavano sempre più pesanti, con Sharon dovetti provare varie canzoni, visto che la maggior parte dei duetti li dovevo cantare con lei, e la sfortuna era che aveva davvero una voce niente male.
Se solo si limitasse a cantare e basta, senza venirmi addosso ogni volta!
Roxel pareva non farci molto caso, assisteva alle prove parlando per lo più con il Consiglio, e gestendo insieme a loro la scaletta per il festival.
Avevamo scoperto che la fiera si sarebbe svolta nello stesso parco dove avevamo cantato per il giorno di San Valentino, grazie ad una gentile concessione del comune.
Quel parco custodiva parecchi ricordi, ricordi che avevo quasi messo da parte in un angolo della mia mente e che in quel momento spingevano per tornare a galla.
Incrociai lo sguardo di Jamie e feci un piccolo sorriso, avevo ancora il delfino che mi aveva regalato l’anno prima, e l’avevo rimesso proprio nello stesso posto che aveva occupato per tutto l’anno precedente.
Venni scosso dai miei pensieri dai piagnucolii di Jeff che era seduto poco distante da me.
Avevano finito di provare il loro duetto, nonostante tutti gli sforzi di Jeff di farsi notare da Roxel, dalla ragazza a malapena aveva ricevuto uno sguardo.
Nick era accanto a lui che lo consolava dandogli leggere pacche sulla spalla, mormorando ogni tanto qualche parola di conforto.
- Dai Jeff tirati su! Ci sarà pure un modo per attirare la sua attenzione no?-
Jeff tirò su di naso.
- Tu come fai ad attirare le attenzioni delle ragazze? Sharon pare abbia occhi solo per te, per non parlare delle altre Crawford Girl, quando canti si sciolgono come neve al sole.-
Battei una mano sulla fronte.
- Cerca di ottenere un duetto con lei no? Prova a parlarne con il consiglio.-
L’idea poteva funzionare, di solito i sentimenti si riescono ad esprimere meglio cantando, o perlomeno quello era il mio caso. Guardai Jeff alzarsi risoluto e andare a parlare con Thad e Wes, poi spostai lo sguardo su Nick.
- Tu invece? Ultimamente ti vedo solo.-
Nick sospirò sedendosi accanto a me.
- Sto messo peggio di Jeff, abbiamo adocchiato le uniche due ragazze decenti di tutta la scuola. Arien è peggio di Roxel.-
Lo guardai spostare lo sguardo sulla ragazza dai capelli neri che in quel momento stava ridendo e scherzando con Roxel. Era la prima volta che vedevo Roxel sorridere, o meglio ridere.
In quel momento tornò Jeff abbastanza abbattuto.
Nick si spostò di lato permettendo al ragazzo di sedersi in mezzo. Dalla faccia non sembrava fosse andato tutto bene.
- Se Roxel accetta sì, altrimenti no.-
Mi resi conto che il Consiglio poteva arrivare fino ad un certo punto e non potevano di certo costringere Roxel a cantare se non voleva. Era la prima volta che vedevo Jeff così triste, di solito passava da una ragazza all’altra senza farsi troppi problemi, Roxel sembrava davvero averlo colpito.
Avrei voluto chiamare Kurt e chiedergli consiglio, di solito lui era bravissimo a capire le ragazze, al contrario di me. Per me le ragazze erano un mistero che ho rinunciato a capire da qualche tempo ormai.
L’umore di Jeff non migliorò, e mentre tornavano alla Dalton, pareva affondare sempre di più e Nick lo seguiva a ruota.
Era incredibile come l’umore dell’uno influisse sull’umore dell’altro. Rimasi a guardarli, mentre il rumore dell’autobus della scuola, venne piano coperto dal suono di una chitarra, che proveniva dal fondo del veicolo.
Thad aveva cominciato a strimpellare qualcosa canticchiando qualcosa insieme a Flint, James ed Ethan.
- Che hanno fatto?-
La voce di Jamie mi fece sobbalzare, era seduto sulla fila di sedili di fronte al mio, in quel momento era appoggiato con le braccia contro lo schienale del sedile, fissando i due con aria interrogativa.
Scrollai le spalle ed accennai ad un piccolo sorriso.
- Problemi di cuore.-
Il ragazzo annuì di rimando, tenne lo sguardo fisso sui miei due amici per un po’, dopodiché lo spostò su di me.
- Non ti preoccupare per loro… domani gli passerà, almeno spero…-
Nick e Jeff il giorno seguente parevano di umore anche peggiore, non sapevo come aiutarli.
La notte non dormivano più di tanto, passavano la maggior parte del tempo a giocare ad Angry Birds sul cellulare al massimo del volume. Avevo cominciato a sognare quei poveri uccellini schiantarsi contro blocchi in cemento e legno per distruggere dei porcellini verdi.
Dovevo fare qualcosa per loro, erano i miei migliori amici dopo tutto, ed era giunto il momento di fare qualcosa di buono per loro.
Siccome era chiaro che non fossi capace di fare qualcosa senza cacciarmi nei guai, chiesi consiglio all’unica persona che sapevo mi avrebbe potuto aiutare.
 

 
Avevo ideato un piano, e tutto grazie a Kurt! Quel ragazzo è davvero un genio. Mi è dispiaciuto disturbarlo nel bel mezzo dei preparativi del matrimonio. Ero più che sicuro che fosse al ristorante, lo sentivo borbottare ordini a Finn, oltre che parlottare ogni tanto con il gestore del locale.
Lo sentii discutere sulla scelta dei piatti e bicchieri da usare, nonché la scelta degli addobbi della sala.
Rimasi ad ascoltarlo alcuni minuti, mentre discuteva riguardo ogni singolo dettaglio. A quanto pareva per il matrimonio aveva coinvolto tutti i membri del Glee, e ognuno di loro avrebbe cantato un pezzo.
Si assicurò che la pista da ballo fosse posta di fronte il tavolo degli sposi, perché era intenzionato a far ballare suo padre con la sua futura moglie.
- Scusami se ti disturbo in un momento del genere.-
La voce di Kurt si fece più bassa fino a tornare di volume normale. Stava sbottando di nuovo contro Finn.
- Mangiano il glitter con il mangime… ovvio che glielo daremo due giorni prima.-
Non potei trattenere una risata, non capivo per quale arcano motivo degli uccellini dovessero mangiare del glitter, ma evitai di chiedere e mi concentrai sul motivo per cui l’avevo chiamato.
- Allora riguardo Roxel e Arien…-
Kurt mugugnò qualcosa di incomprensibile prima di rispondere alla mia domanda.
- Se loro hanno detto, e cito le testuali parole: “No! A meno che non sia un’emergenza”, direi che l’unica soluzione è creare questa emergenza.-
In quel momento una piccola lampadina si illuminò nel mio cervello, un piano prese forma nella mia mente, mentre sentivo Kurt mormorare qualcosa.
Smisi di ascoltarlo per un momento, giusto il tempo di concentrarmi su quel piano. Dovevo fare le cose per bene e per farle per bene dovevo trovare un buon complice.
-  Kurt grazie mille davvero! Mi è venuta un’idea. Quando verrai al festival ti ringrazierò di persona!-
Il ragazzo dall’altro capo del telefono declinò i miei ringraziamenti, e dopo un rapido saluto riattaccammo. Il problema ora era cercare un complice, e nonostante cercassi in tutti i modi di pensare a qualcun altro, la prima persona a cui pensai, fu proprio lui.
Cosa non si fa per amicizia? Mi ritrovai in un lampo davanti quella porta di legno, una porta identica a tutte le altre del dormitorio. Mi feci coraggio e bussai un paio di volte.
Quando mi ritrovai davanti Trent, tirai un sospiro di sollievo. Il ragazzo mi salutò con un grosso sorriso invitandomi ad entrare.
Sentivo il rumore delle ventole dei due pc portatili della stanza, a quanto pare stavano entrambi studiando.
- Scusate il disturbo. Ti posso parlare?-
Jamie chiuse il suo portatile con uno scatto, si alzò senza aggiungere niente e mi invitò ad uscire fuori dalla stanza.
Salutammo Trent, e ci dirigemmo verso le scale di marmo che portavano al piano terra.
Jamie si sedette sulle scale, e lo imitai sedendomi dal lato opposto.
- Allora, qual è il piano?-
Mi ero già preparato il discorso, soprattutto la parte in cui gli spiegavo il motivo per cui chiedevo a lui quel piccolo favore. Tutto inutile, avevo passato un pomeriggio a farmi castelli mentali. Lui già sapeva tutto.
Spiegai velocemente il mio piano, piano che fu esaminato passo passo, e corretto laddove presentava delle pecche. Il Festival sarebbe due giorni dopo, in quei due giorni avremmo dovuto fare delle prove con le Crawford Girls, ed era proprio in quel momento che dovevo attuare la prima parte del mio piano, anche se l’idea, non mi entusiasmava affatto.
- Devo proprio?-
Jamie mi spinse dentro il teatro, sotto gli sguardi stupiti di Jeff, Nick ed altri Warblers.
- Pensa a Jeff e Nick, è l’unico modo.-
Sharon prese la mia mano trascinandomi subito sul palco, a quanto pare Roxel voleva essere sicura che le punte di diamante dei due Glee, conoscessero a menadito i pezzi da cantare.
Come diceva una canzone dei Queen: The Show Must Go On.
Jeff e Nick, questo lo faccio per voi!
 

 
Il festival d’Autunno era celebrato ogni anno a Westerville, e da come ne parlavano gli altri studenti della Dalton, era una sorta di festival grandioso, più grande tra l’altro del festival di San Valentino a cui partecipammo l’anno scorso. Festoni luminosi erano appesi lungo le strade, e non solo lungo il viale principale del parco, c’erano attrazioni di ogni tipo posizionate nel grande parcheggio adiacente al parco, e un gran numero di bancarelle.
I Warblers erano vestiti con la divisa della scuola, ed attendevano di venire presentati sotto il grande palco allestito nella piazza centrale del parco.
Come da programma, ci ritrovammo per le due del pomeriggio sotto il palco, dovevamo sistemare le attrezzature, provare i microfoni e fare alcune prove prima dell’esibizione vera e propria.
Jamie continuava a mormorare istruzioni al mio orecchio, mentre sostavamo poco distanti dal palco. Non ero poi così sicuro che il piano avesse funzionato, e da una parte ero pure scaramantico, e se si fosse avverato tutto?
Ricevetti un messaggio di Kurt, diceva che stava facendo tardi perché Finn si era svegliato solo in quel momento, e conoscendo i tempi lunghi del fratello, prevedeva che arrivassero a Westerville nel tardo pomeriggio.
- Ok Anderson, vai… è il tuo turno.-
Roxel indicò la scaletta che portava sul palco, deglutii e cominciai a salire seguito da tutti i Warblers. Non sapevo perché ma prima di ogni esibizione mi sentivo davvero nervoso.
- Mi sto per sentire male.-
Mormorai quelle parole a Jamie che camminava quasi di fianco a me.
- Magari ti sentissi male per davvero!-
Lanciai al ragazzo un’occhiataccia, poi lo vidi prendere posto all’ultima fila accanto a Richard. Accanto a me ritrovai come al solito Jeff e Nick, ci scambiammo un veloce sguardo e un piccolo sorriso, poi cominciammo a cantare. La canzone scelta dai Warblers era stata Viva la Vida dei Coldplay.
Il gruppo cominciò a modulare la base con la voce, la folla sotto di noi ci guardava incuriosita, quando arrivò il mio turno di cantare, mi feci avanti, come facevamo di solito.
 
I hear Jerusalem bells are ringing
Roman Cavalry choirs are singing
Be my mirror my sword and shield
My missionaries in a foreign field
For some reason I can not explain
Once you know there was never, never an honest word
That was when I ruled the world
 
 
Quando fu il turno delle Crawford Girls, lasciammo il palco. Sharon mi lanciò un’occhiata sorridendo, quasi mi sentii in colpa per quello che stavo per fare. Lei contava davvero di duettare con me.
Jamie si affiancò a me in un baleno, tirandomi una pacca sulla spalla con un gran sorriso sul viso.
- Sei stato grande! Le ragazze lì sotto ti guardavano entusiaste.-
Lo ringraziai con un sorriso, Jeff e Nick passarono di fianco a noi, entrambi mi lanciarono un’occhiata incuriosita. – Ok sei pronto? Dopo il vostro primo duetto…-
Lo interruppi alzando la mano.
- Meno ne parliamo meglio è.-
Jamie alzò le mani in segno di resa.
- Ok ok come vuoi!-
Alzai lo sguardo verso il palco, le ragazze della Crawford ce la stavano davvero mettendo tutta, avevano scelto un pezzo a dir poco fantastico. Adoravo le Destiny’s Child.
 
I'm a survivor (what),
I'm not gonna give up (what),
I'm not gon' stop (what),
I'm gonna work harder (what),
I'm a survivor (what),
I'm gonna make it (what),
I will survive (what),
Keep on survivin' (what)
 
Insieme a Sharon cantavano Roxel ed Arien, tutte loro insieme alle altre ragazze si muovevano in modo sinuoso, ipnotizzando il pubblico con il loro movimento di fianchi.
Non solo il pubblico pareva apprezzare, gran parte dei Warblers era accalcato nei pressi del palco, occupando i posti più visibili che c’erano per poter guardare l’esibizione.
- Buona fortuna Blaine!-
Jeff e Nick erano dietro di me, mi sorrisero ed entrambi mi diedero una grossa pacca sulla spalla.
- Senti volevamo chiederti scusa, per come ci siamo comportati. Questa storia di Roxel e Arien ci ha fatti uscire un po’ fuori di testa e non ci siamo comportati da buoni amici.-
Nick annuiva alle parole di Jeff.
- E poi … abbiamo visto come ti sei avvicinato a Jamie…-
Guardai Nick che indicò con un cenno del capo, il Warbler poco distante da noi, alle prese con una ragazza che stava facendo di tutto per attirare la sua attenzione.
- Guarda che non…-
Non feci in tempo a finire la frase che mi ritrovai i miei due amici, aggrappati alle mie spalle, mentre piagnucolavano qualcosa di incomprensibile.
- Se smettete di piagnucolare forse capisco cosa volete dirmi…-
Jeff tirò su con il naso guardandomi con gli occhi quasi lucidi.
- Non ci sostituire! Recuperiamo tutto promesso!-
Nick annuì alle parole dell’amico, entrambi avevano cominciato a fare la loro faccia da cuccioli bastonati.
- Ma io e Jamie parliamo e basta, nessuno potrà mai sostituirvi lo sapete!-
In quel momento mi ritrovai Sharon aggrappata al mio braccio, avevano finito la loro esibizione, ed era giunto il momento del duetto tra me e la Crawford Girl.
Jeff e Nick guardarono la ragazza con il loro migliore sguardo omicida, avevano interrotto quello che doveva essere il momento più commovente della giornata, almeno a detta loro.
Fui trascinato da Sharon sul palco e come stabilito, Sharon andò dall’altro lato del palco, mentre io rimasi dove ero. Quando partì la base, un brivido percorse la mia schiena, Sharon pareva proprio intenzionata ad interpretare la canzone, lanciandomi sguardi languidi.
 
 
I know I stand in line
Until you think you have the time
To spend an evening with me
And if we go someplace to dance
I know that there's a chance
You won't be leaving with me
 
Then afterwards we drop into a quiet little place
And have a drink or two
And then I go and spoil it all
By saying something stupid
Like I love you…
 
 
Fu una delle esibizioni più imbarazzanti della mai vita. Sharon non faceva altro che venirmi incontro, strusciarsi per un po’ per poi andare via da me. In quel momento mi resi conto che una probabile carriera da attore era fuori discussione. Non ce la facevo proprio a fingere di essere innamorato di lei, era più forte di me. L’amore era un sentimento talmente bello e spontaneo, che ridurlo ad una finzione era solo offensivo.
Scesi dal palco con la Crawford Girl che mi guardava raggiante.
- Abbiamo fatto una bella impressione non è vero? Siamo una coppia fantastica sai?-
La guardai impallidendo, non riuscii a rispondere perciò mi limitai a farmi trascinare al di sotto del palco, mentre Jeff e Nick vi salirono per il loro duetto.
Jamie mi lanciò un’occhiata, e approfittando del mio colorito pallido, si avvicinò con aria preoccupata.
Sharon continuava il suo sproloquio sul prossimo duetto, sul fatto che tra noi c’era davvero sintonia e che era davvero un peccato non poter cantare ancora insieme.
- Blaine tutto ok?-
Incrociai i suoi occhi, Sharon si aggrappò ancora di più al mio braccio guardandolo dal basso verso l’alto.
- Ehm.. in effetti … non mi sento molto bene.-
Jamie mi guardò attentamente, passò la sua mano sulla mia fronte, lanciando poi un sguardo preoccupato a David e Thad. Mi impegnai a fare la faccia più sofferente possibile, cosa che non mi riusciva difficile pensando a ciò che mi aspettava se avessi cantato il secondo duetto con Sharon.
- Che succede? Blaine stai bene? Hai uno strano colorito.-
Thad mi guardò inclinando la testa di lato, David scappò a chiamare Wes, mentre Jamie continuava a guardarmi in modo eloquente. Sharon mi accarezzava il braccio, preoccupata, sussurrando parole di incoraggiamento. Sperava che nell’arco di alcuni minuti mi sentissi meglio.
- No… Anderson dimmi che riesci a cantare!-
La voce secca di Roxel arrivò alle mie orecchie come un colpo di pistola. Sobbalzai e mi voltai verso di lei, i suoi occhi azzurri cominciarono a scrutarmi da capo a piedi, quasi a voler capire quanto mi stessi sentendo male.
- Ok… hai due minuti netti per farti passare quest’ansia da prestazione.-
Wes si alzò in mia difesa.
- No Blaine non può cantare. Dovremo trovare un’alternativa.-
Roxel guardò Wes quasi a volerlo uccidere con lo sguardo, Sharon mollò il mio braccio allontanandosi un poco, mentre Jamie cominciò a tirarmi indietro. Wes sostenne lo sguardo di Roxel, dietro di lui c’erano David e Thad pronti a sostenerlo. Arien posò le mani sulle spalle di Roxel quasi a volerla calmare.
Jamie mi portò via, trascinandomi verso il pubblico seduto di fronte al palco.
In quel momento incontrammo Kurt, Finn e Mercedes, tutti e tre si guardavano spaesati. Finn puntò il suo sguardo sul palco, dove Jeff e Nick stavano finendo di cantare la loro canzone, Mercedes guardava nella nostra direzione dando poi una gomitata a Kurt.
- Blaine!-
Il ragazzo mi lanciò uno di quei sorrisi luminosi, sembrava davvero felice di vedermi. Mi avvicinai al gruppo seguito da Jamie, Mercedes era proprio come Kurt l’aveva descritta, mi rivolse un grosso sorriso, Finn continuava a guardare verso il palco e quando spostò lo sguardo verso di noi, fece un timido sorriso.
- Lui è mio fratello Finn, oramai è ufficiale, e lei è Mercedes.-
Kurt indicò i due ed io strinsi la mano ad entrambi, beccandomi poi un’occhiata da parte di Mercedes, quasi a volermi squadrare da capo a piedi.
Quando mi ricordai di Jamie alle mie spalle, lo presentai al gruppetto.
- Blaine forse è meglio che vai…-
Jamie guardò verso il palco, la scaletta pareva cambiata, ora c’erano di nuovo le Crawford Girls a cantare. Jamie ci salutò di nuovo velocemente, e dopo avermi lanciato un’occhiata, andò via.
Kurt mi guardò sospettoso, mentre Mercedes e Finn presero posto in mezzo alla folla.
- Ok ho finto un malore per aiutare Jeff e Nick.-
Kurt aprì la bocca e la richiuse subito dopo.
- Blaine… così hai solo peggiorato la situazione.-
Prendemmo posto accanto a Mercedes e Finn, sentivo il cuore martellarmi nel petto.
 
I opened my eyes, last night and saw you in the low light
Walking down by the bay, on the shore
Staring up at the planes that aren’t there anymore
 
I was feeling the night, grow old and you were looking so cold
Like an introvert, I drew my over shirt
Around my arms and began to shiver violently
Before you happened to look and see
the tunnels all around me
Running into the dark underground
All the subways around create a great sound
To my motion fatigue, farewell
With your ear to a seashell
You can hear the waves in underwater caves
As if you actually were inside the Saltwater Room
 
Nick e Jeff si alternarono nel cantare quelle strofe, fu in quel momento che sul palco salirono Roxel ed Arien.
 
Time together is just never quite enough
When you and I are alone, I’ve never felt so at home
What will it take to make or break this hint of love?
we need time, only time
 
Kurt mi guardò stupito, alla fine ce l’avevano fatta. Jeff si avvicinò a Roxel, le loro voci si intrecciarono in quel primo ritornello, mentre Nick ed Arien erano fermi dall’altro lato del palco, entrambi si guardavano timidamente.
 
When we're apart whatever are you thinking of?
If this is what I call home, why does it feel so alone?
So tell me darling do you wish we'd fall in love?
All the time, all the time

 
La seconda parte di ritornello la cantarono Nick e Arien. Le loro voci si legarono come quelle di Jeff  e Roxel. Entrambi i Warbler giravano intorno alle ragazze, era come se con quella canzone, entrambi stessero cercando di trasmettere loro ciò che sentivano dentro.
Era diventato un gioco di sguardi, Jeff era quasi incantato da Roxel, girava intorno a lei quasi fosse il sole del suo universo.
- Kurt?-
Mi voltai verso il ragazzo sorridendogli.
- Ti va di andare a cena da qualche parte?-
Il ragazzo annuì sorridendo, propose a Mercedes e Finn di andare via da lì, ed entrambi non fecero obiezioni. Ci alzammo dai nostri posti a sedere, e ci dirigemmo fuori dal parco, accompagnati dalle note della canzone che i due Warblers e le due Crawford Girls, stavano ancora cantando.
Come suggerito da Jamie proposi loro di tornare a Lima, era ormai ora di cena, e non volevo che si allontanassero troppo da casa, soprattutto per Kurt.

So tell me darling do you wish we’d fall in love?
All the time…

 
 

 
Avevo proposto di andare dal Bel Grissino, so quanto Kurt amasse quel locale, e mi sarebbe piaciuto portarlo di nuovo lì. Finn ci lasciò di fronte al locale, aveva ricevuto una chiamata urgente da parte di Rachel e doveva andare d’urgenza da lei. La mora inventò una scusa non appena arrivammo di fronte al locale, a quanto pare voleva lasciarci soli. Ammiccò a Kurt ed entrò in macchina con Finn, che si era offerto di darle uno strappo a casa.
Kurt sorrise un’ultima volta all’amica, prima di abbandonare quella maschera, rivelando il suo verso stato d’animo.
Entrammo nel locale in silenzio, e non proferii parola fino a quando non ci fummo accomodati al nostra tavolo per due.
- Qualcosa non va?-
Kurt alzò lo sguardo verso di me sorridendo.
- No no, va tutto bene. Sono solo un po’ stanco.-
Prendemmo entrambi il menù, mentre vagliavo la possibilità di prendere qualcosa di diverso da ciò che avevo ordinato l’ultima volta, notai che Kurt non solo era distratto, ma faceva finta di leggere con il menù tenuto al contrario.
- Allora.. il matrimonio com’è andato?-
Quella domanda non cadde a vuoto, Kurt si riscosse dai suoi pensieri e azzardò ad un sorriso.
- Non ti dico quanto sono stati felici Burt e Carole, e Finn mi ha anche invitato a ballare con lui! Roba da non crederci.-
Snocciolò uno dopo l’altro gli avvenimenti più importanti avvenuti durante la festa, elencò una per una le canzoni cantate dal Glee, per poi passare al lungo elenco di regali che la coppia aveva ricevuto.
Ascoltai il tutto con la massima attenzione, Kurt però sembrava diverso, era come se parlasse in modo forzato, come e volesse parlare per evitare di pensare.
La luce che prima vedevo nei suoi occhi era sparita, il bel celeste che mi aveva colpito fin dal primo giorno, in quel momento era diventato spento, tendente al grigio.
- Smettila di nasconderti. È chiaro che c’è qualcosa che non va.-
Pensavo lui avesse smentito il tutto, pensavo che mi avrebbe risposto con una scusa qualunque, invece non fu così. I suoi occhi si riempirono di lacrime proprio come il primo giorno che ci eravamo conosciuti, quando lui mi raccontò per la prima volta di Karofksy.
In quel momento ricollegai ogni singolo momento, tutte quelle stranezze, il suo fare così ritroso, le chiamate brevi.
Raccontò della piccola rissa che alcuni membri del Glee Club avevano scatenato dentro gli spogliatoi, e tutto per proteggere lui.
- Penso che sia stato espulso da scuola a vita.-
Continuavo a capire.
- Ma quel… quella sottospecie di cavernicolo che cosa ti ha fatto questa volta? Ti spintona ancora?-
Piccole lacrime presero a solcare il suo viso già troppo pallido.
- Mi ha minacciato di morte.-
In quel momento era come se il mondo mi fosse caduto addosso, non sapevo nulla di tutto ciò. E da quello che mi stava dicendo lui in quel momento, neanche Finn e la sua famiglia sapeva nulla.
Cominciai a prendermela con me stesso, dovevo sentire che c’era qualcosa che non va, sarei dovuto andare a Lima per vederlo, per farlo parlare. Avrei voluto proteggerlo, e invece no, ero lontano miglia da lui, inconsapevole di tutto ciò che lui stava passando.
- Vivevo con la paura di andare a scuola il giorno dopo, ma ora che è stato espulso io… mi sento tranquillo.-
Si asciugò le lacrime, poi mi rivolse un piccolo sorriso.
- Non volevo farti preoccupare.-
Mi sporsi verso di lui, cacciai dalla tasca un fazzoletto di carta, con il quale asciugai le lacrime sul suo viso. Vidi le sue guance imporporarsi leggermente, mentre con quel semplice gesto, speravo di spazzare via anche quei brutti ricordi.
- Io… sono stato uno stupido, dovevo saperlo che c’era qualcosa che non andava.-
Kurt declinò le mie scuse con un gesto della mano, prese il fazzoletto dalle mie mani finendo di pulirsi il viso da solo. I suoi occhi si tuffarono nei miei, riuscivo a leggere la paura dentro di lui, riuscivo a leggerci il terrore, terrore che ancora lo abbandonava.
- La prossima volta che ti sentirò strano al telefono, giuro che prendo la macchina e vengo a Lima. E questa è una sorta di promessa sappilo. Non ti lascerò più da solo.-
Kurt rise mentre finiva di asciugare qualche piccola lacrima, che ancora si ostinava a scendere lungo le sue guance.
- There’s a place out there for us. More than just a prayer or anything we ever dreamed of.-
Un piccolo sorriso si aprì sul mio volto.
- So when you feel like givin' up cause you don’t fit in down here. Fear is crashing in, close your eyes and take my hand.-
Il suono del mio cellulare mi fece sobbalzare, presi il cellulare e lessi il messaggio. Alzai lo sguardo verso Kurt sorridendo, lui mi guardò con aria interrogativa, così tesi lui il cellulare per permettergli di leggere il messaggio.
Il viso di Kurt si aprì in un grosso sorriso mano a mano che leggeva il messaggio.
Entrambi scoppiammo a ridere senza un motivo preciso, forse ne avevamo solo bisogno. Lui ne aveva bisogno e io insieme a lui. Perché avevo capito che mai e poi mai avrei voluto che il sorriso mancasse sul suo volto angelico.
E fu in quel momento che promisi a me stesso, che avrei fatto di tutto per farlo sempre sorridere.
 
 
Blaine Anderson… sei la persona migliore che conosciamo! Ovviamente dopo Ezio Auditore!
Davvero, grazie di tutto.

Jeff & Nick.


 



Ooook potete uccidermi trucidarmi fare quello che volete xD
Per i pochi lettori che continuano a seguirmi e commentare, grazie ancora di cuore *^*

Ho avuto problemi al lavoro, tornavo a casa stanca morta e di scrivere proprio non mi veniva voglia. Comunque sia eccomi qui di nuovo!
Vi sono mancata? *rumore di grilli*

Ah visto che ci sono pubblicizzo anche la mia pagina Facebook :D

http://www.facebook.com/pages/Siry-Mcgregor-EFP-/284606581556135

Comunque sia, il capitolo è uscito un pò così, pieno di canzoncine che vi elenco qui sotto: 

- Viva la Vida dei Coldplay
- Survivor delle Destiny's Child
- Something Stupid di Robbie Williams Feat. Nicole Kidman ( io amo quella donna )
- Saltwater Room di Owl City ( grazie mille a Stepanda per avermi fatto conoscere questa canzone! )

Ci sta un piccolo accenno ad un capitolo precedente, ma penso si capisca. 
Perdonatemi per gli strafalcioni, capitolo non betato, ho finito ora di scriverlo, e l'ho scritto tra una chattata e l'altra. 
Perciò vi chiedo perdono! 

P.s il nick di Blaine: Blame it on Kurt è una piccola dedica a Medea00
Grazie per quella fantastica FF! ( Blaime it on Blaine... anche se è terminata... leggetela! )


Spero mi lasciate un commentino ino ino :) ci terrei tanto!

S.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Essemcgregor