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Autore: [Miss Jhonson    28/09/2011    1 recensioni
Salve a tutti, avidi lettori di Twilight! dopo aver finito di leggere tutta la saga, ho sentito il bisogno spasmodico di scrivere un continuo, un qualcosa che la Meyer non aveva intenzione di scrivere... così mi sono messa nei panni di Renesmee Cullen e ho continuato l'intrepida storia con Jacob (quel figo! *.*) e perché l'ho fatto?? perché non mi piace vedere che la storia più bella che abbia mai letto finisca. in sostanza la mia fan fiction è su Jake e Nessie (cosa che si capisce anche dal titolo -.-) e non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate... vorrete uccidere tutta la mia autostima, o esaltarmi??
Buona Lettura... :)
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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“digli che sei stanca e che non ti deve fare più domande”
 
“Basta Jacob, smettila di farmi tutte queste domande, sono stanca.” Lo guardai implorante.
“Che succede?” intervenne Jasper insospettito.
“niente” risposi seccata, lasciai la stanza e andai a riposare in camera.
Aprii gli occhi e vidi Jake inginocchiato affianco al mio letto che mi guardava piangendo.
Così dissi “Scusami” accompagnato da una lacrima implorante.
Lui si avvicinò per baciarmi, ma fummo interrotti dalla voce nella mia testa, così lanciai un urlo straziato, non potevo più sopportare tutto questo.
 
“domani pomeriggio vieni da me, e quando Jake ti chiederà dove stai andando tu digli che vieni a casa mia,impazzirà.”
 
Mi addormentai e al mio risveglio vidi Carlisle guardarmi preoccupato.
“Che c’è Carlisle?” chiesi sorridente.
“Nessie, Jake ha detto che avete dei problemi… da quando sei andata in discoteca, ne vuoi parlare, hai conosciuto qualcuno?”
“Carlisle, ho conosciuto un ragazzo… si chiama Alex, ed è un ragazzo che ha sofferto per amore, per colpa di Jake, e ora Alex vuole che Jacob soffra quanto ha sofferto lui, controllando…” non riuscii a finire la frase che una fitta lancinante mi colpì alla testa.
 
“smettila Nessie! Stai zitta! Non posso lasciarti neanche un secondo da sola che mi tradisci così spudoratamente, ricordati di oggi pomeriggio piuttosto!”
 
“Nessie!” urlò Carlisle vedendomi straziata a terra con le mani in testa.
Nessuno riusciva ad indovinare cosa realmente avevo?!
Con Carlisle c’ero andata vicino, ma Alex era riuscito a fermarmi in tempo, fra qualche ora sarei dovuta andare a casa sua, il terrore si faceva sempre più sentire.
 
“sbrigati tesoro, vieni da me…dillo a Jake.” Disse la voce che ormai da giorni mi perseguitava.
 
Andai verso l’uscita, e come mi aveva detto Alex, Jake mi urlò: “Dove vai adesso Nessie?”
Disse implorante con gli occhi lucidi… “mi stai facendo soffrire, sai?”
Lo guardai e poi dissi a testa bassa: “vado a casa di Alex, e non stare male per me, è quello che vuole” e uscii di casa.
 
In poco tempo mi ritrovai a bussare alla porta di Alex.
“Entra” mi urlò, aprii la porta, quasi tremavo, Alex si avvicinò, mi baciò la guancia e mi prese per mano, mi fece scendere una scalinata e arrivammo in una… cantina? Si, forse.
C’era una sedia di legno, mi comandò: “siediti”  e mi sedetti come chiesto.
Ormai non controllavo più i miei muscoli, mi legò le mani dietro alla sedia. La paura si faceva sentire.
Si avvicinò, si inginocchio davanti a me, mi guardò per un po’ e toccò le sue labbra con le mie.
“adesso capisco perché ti ama così tanto quello sciocco” disse.
Cosa?! Jake, non mi voleva solo per dei baci.
Se avessi potuto muovermi gli avrei staccato il collo, che codardo!
Guardò dall’altra parte della stanza, c’era un mobile a cassetti, lo seguii con lo sguardo.
aprì il primo cassettone, e tirò fuori un coltello piccolo, molto elaborato.
“potrebbe causarti qualche fastidio” disse sadico.
A quel punto si avvicinò, e posò la punta del coltello sulla mia guancia, credevo non l’avesse fatto, invece dopo neanche due secondi sentì un dolore forte provenire da quel punto.
Mi prese la mano, e intagliò un cuore come fosse un pezzo di legno.
Non riuscivo ad urlare, solo i miei occhi annegavano di lacrime…
  
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