ODDEI! Siamo al secondo
capitolo!
E' colpa tua se siamo
in ritardo!
Io non mi
pronuncio...
Dovresti, dopo
tocca a te!
COSA!?
Le recensioni gente!
Grazie!
Quante ne abbiamo avute per questa storia...
...
Quante!?
U...
U???
Una...O////O
COSA!? *sviene*
Tanto vale
rispondere no!?
Sì...
allora sono Le3Funkazziste: dicono che la data era
sbagliata*tutti la fulminano*... poi non si sa dove la storia va a
parare*ancora fulminate* e Howarts si scrive con la "s" e non con la "z"
*le altre due
indicandola* E' COLPA SUA!
Fatto!? Bene...
comunque l'hanno messa tra le seguite! Grazie!
Grazie!X3
Grazie -_-"
Solita
disfattista...
Andiamo! Siamo in
ritardo!
*tutte* CI
VEDIAMO NEL RACCONTO!
In una
stanza non molto grande, probabilmente una camera da letto, dato la
presenza
ingombrante di due letti uno a castello e l'altro normale, per
così dire, che
occupavano gran parte della stanza.
Davanti a un grande armadio che si trovava vicino a uno dei letti
c'erano tre
ragazze che stavano scegliendosi che vestiti indossare.
Una aveva sui 14 anni, i capelli corti e neri, gli occhi castani molto
chiari e
un'aria abbattuta e sospiratrice. Le altre due avevano sui 17 anni. Una
ragazzina era castana, dagli occhi scuri, con un po' di pancetta e si
trovava
in reggiseno, mentre sceglieva che tipo di maglietta indossare fra una
marea di
abiti tutti sporchi e macchiati. L'altra aveva i capelli molto mossi
castano
scuri legati in una grossa e lunga coda di cavallo, gli occhi castani
dietro a
un paio di occhiali celesti molto spessi e vestiva un bel vestitino
azzurro
cielo.
La più piccola cercava con gesti e parole sempre
più ad alto volume di attirare
l'attenzione delle altre, ma senza riuscirci...
- Che c'è, Giulia?- Chiese la ragazza con gli occhiali,
voltandosi verso la più
giovane
- Eh, ehm! Il tuo vestito è imbrattato, Giorgia!-
Esordì la giovane, facendo un
ampio gesto con la mano, indicando il vestito.
Giorgia si guardò l'abito, poi con una voce strozzata, che
non le si addiceva
strillò: -
GAAAAAAAAAAAAAAAAAIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!-
Voltandosi verso la terza ragazza, che fece finta di niente.
- Che c'è?- fece, infatti, quella serafica
- Cosa significa che il mio vestito è sporco?- chiese
Giorgia, ancora irritata
- Oh, beh, quello che si vede...- fece quella, con la sua migliore
faccia
angelica
- L'unica qui che potrebbe sporcare in questo modo un vestito sei tu!
Mi
spieghi come mai il mio migliore vestito è tutto sporco?-
- Io... ehm! Ho solo trovato il tavolo di cucina sporco di succo e,
così, ho
deciso di pulirlo con un straccio... ma, ecco, vedi... dopo ho scoperto
che si
trattasse del tuo vestito...- rispose Gaia senza alzare gli occhi da
terra.
- Io... Io ti strozzo!!- rispose con rabbia Giorgia, mentre Giulia
cercava di
calmarla.
Non ci fu niente da fare perché in meno di due secondi la
Giorgia, accorgendosi
di non avere praticamente più vestiti puliti si
scagliò contro Gaia, che si
dimenò ferocemente.
- Non strozzarla, Giorgia! Dai, troveremo un altro vestito...- fece con
calma
esasperante Giulia, che guardava la scena sbalordita, prima di tirare
fuori da
una valigia che si trovava in terra una maglietta a maniche corte
turchese, una
gonnella nera a frappe e un paio di pantacalze neri.
- Ecco, visto!- disse, sventolandolo davanti agli occhi di Giorgia.
- Oh, okay!- disse la sedicenne e poco più, lasciando la
presa.
- Bene, andiamo che se no chiude?- chiese Gaia, dieci minuti dopo del
tutto
dimentica di cosa era appena successo.
Mentre
stavano entrando in Piazza Maggiore,accaldate per la corsa che si erano
ritrovate a fare, una luce sprigionata dal centro della Piazza
immobilizzò
tutti.
Quella luce era di una potenza tale che le persone furono costrette a
chiudersi
gli occhi con una mano, attendendo che la luce diminuisse
d'intensità. Qualcuno
si ritrovò anche a scappare e a tornare a casa prima del
dovuto.
Gaia, Giulia e Giorgia non furono fra queste, anzi si introdussero in
Piazza.
Qualche minuto dopo, nessuno seppe mai quanti, la luce
diminuì fino a sparire
lasciando dietro di sè dieci persone svenute alle quali i
Bolognesi si
avvicinarono per comprendere chi fossero.
***
- O MIO DIO! E' proprio lui!- disse una voce femminile eccitata nel
buio, che
risultava ben udibile, anche nel mormorio di sottofondo
- Che forte, anche se non mi piacerebbe parlargli!- rispose una seconda
voce
sempre femminile
- Siete le solite! E' un attore, mi pare ovvio!- aggiunse una terza
voce più
puerile delle altre
- Così simile Giu!? Non credo...- puntualizzò la
seconda
- Ma secondo voi ci canterà una delle sue canzoni!?-
domandò la prima
- Cosa stai blaterando? Quali canzoni?- le chiesero le altre due
- E' Renato Zero!- rispose la prima, coma se fosse la cosa
più ovvia al mondo
- Eh?? Sei impazzita? Io credevo che fosse Alan Rickman!-
ribatté la seconda
- Io, invece, pensavo che steste pensando a Severus Snape!- le
contraddì quella
detta Giu
- Ma quello è proprio impossibile! E' Renato Zero, ve lo
dico io! Alan Rickman
è castano e Severus Snape non esiste!- insistette la prima
- Allora spiegami loro chi sono?- la contraddì nuovamente la
seconda
- Lo-ro? Ehm... potrebbero essere... Non lo so chi sono!
Una voce fermò la loro chiacchierata.
- WHAT!?- si rizzò a sedere Severus Snape ritrovandosi
addosso Neville svenuto
e davanti un nugolo di persone, fra cui si distinguevano tre ragazzine,
che si
trovavano più vicine degli altri. Una aveva sui 14 anni, i
capelli corti e
neri, gli occhi castani molto chiari e un'aria abbattuta e
sospiratrice.
Portava pantaloncini molto corti grigi in tuta ed una maglietta a
maniche corte
con scritto "I'm a bed girl!". Le altre due avevano sui 17 anni. Una
ragazzina era castana, dagli occhi scuri, con un po' di pancetta non
totalmente
coperta nè da una maglietta nera nè dai
pantaloni, anch'essi neri e i capelli
stretti in un piccolo champignon che fece domandare a Snape come
riuscisse a
non ritrovarsi tutti i capelli strappati, lo guardava con gli occhi
semi-chiusi, quasi lo stesse studiando e l'ultima aveva i capelli molto
mossi
castano scuri legati in una grossa e lunga coda di cavallo, gli occhi
castani
dietro a un paio di occhiali celesti da far invidia a Harry Potter.
Portava una
maglietta a maniche corte color turchese, una gonnellina nera a frappe
sotto a
un paio di pantacalze neri. Lei era più interessata allo
studente grassoccio.
- Salve, signor Zero!- disse quella che era vestita di nero senza
smettere di guardarlo
- Who are you? Where am I?- chiese l'insegnate.
- Eh?- esplose la massa che stava diventando più grande ogni
minuto che
passava.
- Ha chiesto chi siamo e dove si trova!- rispose, con veemenza un
giovanotto
con tratti molto marcati, un grande naso rotondeggiante, degli occhi
azzurrognoli e un forte accento tedesco.
- Do you have a potion with you?- chiese rivolgendosi all'inglese,
comprendendo, probabilmente a chi stesse parlando.
- Yes...- rispose il Prof, prima di prendere una boccietta contenente
del
liquido viola dalla tasca interna della cappa.
- Em... salve gente...- iniziò Snape- Io sono Severus Snape!-
- Da-davvero??- fecero le tre, che si trovavano più vicine a
lui.
Quella vestita tutta di nero sembrava non volere ancora crederci, tanto
che
disse: - Secondo me è Renato Zero!- prima di essere zittita
dalle altre che le
tapparono la bocca con una mano.
- Lui deve essere Neville, allora!- fece quella con la coda di cavallo.
- Sì, è il mio studente peggiore! -
esclamò Snape, guardandolo.
- Neville, are you all right!?- disse evasiva la ragazza dalla coda di
cavallo
- Yes... WHAT!- fu la risposta dello studente che si rizzò
in piedi
- Neville, prendi un po' di questa!- disse l'insegnante porgendogli la
boccetta
e alzandosi- E voi tre... chi siete!?-
- Io sono una fan delle sue canzoni!- rispose quella vestita di nero
- Non ho mai cantato in vita mia! Comunque intendevo il... SANTI NUMI!-
Si era appena reso conto che almeno altre otto persone di sua
conoscenza erano
sdraiate nelle più strane posizioni in quella che sembrava
una piazza e la
maggior parte delle persone che li circondavano erano rivolti chi
all'uno e chi
all'altro.
- Co... cos'è successo!?- balbettò Neville dopo
aver bevuto un po' di pozione
- Dovresti dirlo tu a me, sottospece di mago!- lo sgridò
Snape, ancora
arrabbiato per cosa era successo in classe.
- Piano con i modi! E lei è un professore!- lo
rimproverò la ragazza con la
coda
Una donna bassetta e grassottella, con un bambino che teneva per il
braccio si
avvicinò, tutta eccitata:- Signor Snape, non sa che piacere
ho nel conoscerla!
Mi fa un autografo? Viene a prendere un caffè con me?-
chiese, mentre il
bambino piangeva per la morsa esagerata sul braccio, che quasi gli
fermava la
circolazione
- Oh, mio dio! Anche le pazze mi dovevo ritrovare, ora?-
Borbottò il Prof,
osservandola mezzo disgustato.
- Prof, che modi... Signora, così gli fermerà la
circolazione... - la ragazza
vestita di nero cercò di calmare il prof e di non far morire
il braccio del
bambino, accorrendo in suo aiuto.
La signora mollò la presa, borbottando qualcosa come "Questo
mostriciattolo..."
- Per l'amor del... mi potreste dire chi siete?- imprecò
l'insegnante
- Io sono Giorgia!- si presentò la ragazza con la coda, poi
indicò la ragazzina
scura- E lei è mia sorella Giulia!-
- NON MI FAR ENTRARE NELLA TUA FOLLIA PARANORMALE!- rispose Giulia
- E io sono Gaia!- finì la ragazza vestita di nero
- Ouch ... that headache... but where I've finished!?- si
alzò massaggiandosi
la testa Sirius Black
- No, anche lui qui! Abbiamo un assassino fra di noi...-
borbottò Snape,
sospirando
- What!?-
- Black, prendi un po' di questa!- disse l'insegnante di pozioni senza
guardarlo
e passandogli la boccietta
- Cos'è successo? E cosa ci fa Snivellus qui!?-
domandò Felpato dopo aver preso
un po' di pozione
- Aspetta che torniamo ad Hogwarts e la smetterai una volta per tutte
di
chiamarmi "Snivellus"! Quando sarai stato baciato dai Disennatori...-
sbottò Snape, rosso di rabbia
- Great! Who knows where we are, but it is simply splendid!- si
sentì da poco
lontano, due ragazzi identici dai capelli rossi si guardavano attorno
estasiati
- Weaslay! Venite qui e bevete un po' di questa!- li chiamò
all'ordine Snape.
Fred e George presero un sorso di pozione e poi corsero a conoscere le
tre
ragazze.
- Io sono Fred!- si presentò il primo a Giulia che rispose
con uno sbuffo
- E io sono George!- sorrise il secondo a Gaia che gli sorrise, prima
di
stringergli la mano.
- They have brought us here! Were Nargilli!- sospirò una
ragazzina sui 12 anni
raggiungendoli
- LUNA LOVEGOOD!- esultò Giorgia saltandole al collo e Luna
cercò di levarsela.
- Lovegood, prendi un po' di questa! Mi sento un distributore di
pozioni...
manca solo la...- disse l'insegnante prima che un urlo lo interrompesse
-Three girls from dark brown eyes and hair
will bring completely normal,
if not, the planet will explode.- fece una signora dagli occhiali molto
spessi,
prima di girarsi e ricominciare a dormire.
-... Cooman...- concluse Snape.
Le tre ragazze si guardarono, si poteva dire di tutto su di loro ma non
che
fossero una cima in Inglese.
- Che ha detto?- chiese Giorgia, rivolta a qualcuno di loro.
- Oh, niente di ché ha solo profetizzato la fine del mondo
se tre ragazze dagli
occhi castani e i capelli scuri non riusciranno a far tornare tutto
come
prima...- spiegò serafica Luna, come se si trattasse della
cosa più normale al
mondo.
- Che? Che cosa?- chiesero in coro le tre, guardandosi
- Vedi che porta male avere fra noi la Cooman?- chiese Gaia, rivolta a
Giorgia
- Dai, forse stava scherzando...- ribatté quella non tanto
sicura della sua
affermazione
- No! Quella era una profezia, te lo assicuro!- ribatté Gaia.
- WHAT!- disse un ragazzo dai capelli biondo platino scattando in
piedi, poi
correndo dal professore di pozioni
- Malfoy! Finalmente una persona intelligente!-
- Quando mai le parole "Draco" e "Intelligente" sono state
assieme!?- lo ammonirono le ragazze.
- E’ il mio studente migliore, e ciò ne fa
un…-
- Completo idiota…- sospirò Giorgia alzando le
spalle come se fosse la cosa più
ovvia del mondo
- Em… ragazze!?- chiese Giulia di fronte alla fontana del
Nettuno
- Siii!?- risposero le altre due voltandosi e rendendosi conto di Giulia
- Non so, ma… non vi sembra che nella fontana ci sia
qualcosa!?-
Effettivamente un’enorme pancia spuntava dall’acqua
e un russare corposo
proveniva da una specie di testa grande quanto una sirenetta.
- O MIEI DEI! Se lei è Luna, lui è Neville e
l’altro è Mocciosus… quello
è
Hagrid!- esultò Giorgia correndo dalla sorella.
- Io non sono Mocciusus…- protestò il professore
- Curioso… meno male che ho le pozioni con me!- disse un
signore dietro al
professore che lo fece trasalire
- Lunastorta! Da quanto tempo!- sorrise Sirius
- FERMO DOVE SEI!- lo intimò Lupin sfoderando la bacchetta
- Piano amico…-
- NON - SIAMO - AMICI!-
- Calmiamoci gente!- esordì Giorgia
- Se lo uccidesse non sarebbe una grave mancanza…-
sogghignò Snape. Back lo
fulminò.
- NESSUNO UCCIDERA' NESSUNO!- strillò Gaia parandosi tra
Lupin e Sirius
- Come ci siete finiti qui!?- domandò Giorgia a Neville
- Ma che bella pantomima…- si mise ad applaudire Giulia -
Davvero pensavate di
farci cascare così nel vostro giochetto!?-
- Mi ricordi qualcuno… forse Cl…-
- NON - LO - DIRE!-
- Come siete arrivati qui!?- ridomandò Gaia lasciando
litigare le due sorelle
- E’ stato Paciock che ha usato uno dei suoi incantesimi
scarsi e obsoleti!-
rispose l’insegnante di pozioni fulminando lo studente
- Non è colpa mia… cioè… lo
è ma non sapevo cosa stavo facendo… ero come
ipnotizzato!- si difese Neville iniziando a sudare freddo
- Beh… questo non è il posto migliore in cui
parlare, andiamo a casa nostra!-
propose Giorgia
- Complimenti Giorgia…- rispose apatica Giulia incrociando
le braccia
- Mi ricordi proprio Cl…-
- E con Hagrid e la Cooman!?- domandò Luna- Non possiamo
lasciarli qui
- Ehi, gente! Siete tutti maghi, no!? Usate la magia!-
esclamò Gaia poi si
corresse- Tutti tranne Neville!-
E così la stravagante combriccola si diresse verso la
periferia della città.