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Autore: Nina Rigby    29/09/2011    2 recensioni
"Salve signor Diario,
oggi è la prima volta che le scrivo. Mi sembrava troppo ordinario e inadatto iniziare questa pagina dicendo: Caro diario,
Dopotutto, io e lei non ci conosciamo ancora bene....."
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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13 giugno



 



Salve Signor Diario,
oggi è stata una giornata davvero lunga e impegnativa. Perché? Te lo dico subito. Tra un po’ partiremo tutti insieme per una vacanza in Finlandia, dove io e papà cercheremo una farfalla che vive solo lì. Non mi ricordo il nome, so solo che la noti subito perché ha tre ali, due color neve sciolta e una color unghia di cane. Credo sarà facile riconoscerla.

Ma ti stavo raccontando di oggi…mio papà doveva andare in ufficio a firmare gli ultimi fogli prima di poter partire e mi ha chiesto se volevo venire con lui. In effetti, era da tanto che desideravo vedere la redazione dove vive papà. L’avevo immaginata in mille modi diversi: con lunghi rami che ricoprivano il muro, poster di animali esotici ovunque e oggetti strani appesi al soffitto. All’inizio dissi che non mi andava, perché avevo paura che vedere quel posto dal vivo avrebbe distrutto le mie aspettative, e poi io sarei rimasta confusa per un bel po’. E si sa, che le idee ce le ho già poco chiare di mio. Ma poi lo rincorsi fino alla cima della nostra collinetta e riuscii ad afferrare la sua mano un secondo prima che lui si smaterializzasse. Eh già, la mia curiosità ha avuto la meglio come al solito.

Riaprii gli occhi dopo pochi secondi, e poi li chiusi di nuovo. Lo feci per un bel po’ di volte prima di riconoscere che effettivamente di fronte a me non c’era nulla.
-Credo tu abbia sbagliato posto pa…
Ma lui fece velocemente un passo avanti fino a spingere con un piede un sasso verde…ma proprio verde!
-Per fortuna i babbani non guardano mai dove mettono i piedi-esclamò ridendo.
Ma io non risposi, ero troppo occupata a guardare il masso gigante che era apparso di fronte a noi.
-Perrumpo lapidem.
Il masso si aprì lasciando uscire delle scale che scendevano verso l’interno.

Lo seguii incantata finchè non ci trovammo davanti a una stanza enorme piena di maghi e streghe che camminavano avanti e indietro. In molti si fermavano a salutarci e a chiedere a papà informazioni su di me. Per una volta, mi sentivo importante.
Ho conosciuto molte persone quel giorno, ma quella che mi ha incuriosito di più è stato un certo Newt Scamandro. Mio papà mi ha detto che è uno scrittore davvero importante e che ha un figlio un po’ più grande di me. Mi piacerebbe conoscerlo un giorno, chissà se è simpatico come suo papà.

 Dopo un po’ papà mi prese per mano, voleva mostrarmi il suo ufficio!
-Apri la porta-mi sussurò.
La maniglia era molto buffa, una rana con la lingua tutta fuori. Risi e finalmente entrai in quella stanza di cui avevo tanto sognato.
Beh Signor Diario, non avrei mai potuto immaginare una cosa simile.
Si trattava di un…lago quadrato! Ci crederai mai? Il pavimento era ricoperto d’acqua cristallina per un metro, c’erano addirittura dei pesciolini colorati, mentre la scrivania, la sedia e i vari mobili erano appoggiati su delle ninfee giganti.
-Ti piace?
Se mi piaceva! Non sarei più voluta uscire da quella stanza!!
Mentre mio papà leggeva vari fogli e disegnava strani animali su della pergamena, io nuotavo sott’acqua e rincorrevo i pesciolini. Abbiamo anche mangiato lì, con tutti i suoi colleghi. Sono dei signori davvero molto simpatici, sono contenta che papà lavori con loro.

La sera, quando tutti se n’erano già andati, mi intristii un po’ vedendo le scale che rientravano nel masso gigante.
-Hey, possiamo tornarci quando vuoi-mi promise mio papà.
Annuii lentamente e lui mi prese in braccio; aveva gli occhi un po’ lucidi, come la superficie delle bolle.
-E un giorno Luna, questo posto sarà addirittura tuo.
Poi ci smaterializzammo a casa, dove mamma ci aspettava con uno sguardo tra l’arrabbiato e il divertito.

Che bella giornata signor Diario, spero che avrò tante altre giornate così da raccontarle.
Ora le porgo i miei ossequi (ho sentito dire questa frase da un collega di papà oggi) e vado a dormire. 
A presto,
                                                              Luna Lovegood.




Ehm...salve D: il primo capitolo non se l'è cagato nessuno, apparte ThePiratesDaughter che ringrazio infinitamente per la centesima volta :) Beh, ditemi se faccio così schifo così almeno la smetto di umiliarmi ç.ç
Comuuuuuunque, provate a immaginare Luna e Rolf da piccoli...non è una cosa bellissima *-* 
No eh? .-. Bene, vado a sotterrarmi nel mio giardino, alla prossima!D:
HW
  
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