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Autore: __Alibi_Echelon92    29/09/2011    7 recensioni
Krystal ama la musica e vuole far capire che anche senza l'aiuto dei genitori, entrambi musicisti, lei ce la può fare.
Tramite degli amici troerà un produttore. Un batterista molto famoso e conosciuto in tutto il mondo: Shannon Leto.
Tra i due fin da subito non scorre buon sangue e andranno avanti a forza di parolacce e frecciatine.
"Sei la persona più egoista che io abbia mai conosciuto! Mi fai ribrezzo!"
"Bene allora mi troverò un altro produttore meno arrogante di te!" i loro sguardi erano infuocati.
"Non sarai tu a buttarmi fuori! Me ne vado io di mia spontanea volontà!"
"Ti odio!"
"La cosa è reciproca!"
I due continuarono ad urlarsi contro fino a quando i loro cuori, feriti da quelle parole, colmi della stesa rabbia e stanchi di essere nemici, si fecero spazio tra l'ira che si respirava in quella stanza.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Potete tirare un respiro profondo.

Questo è l'ultimo capitolo. Questa FF si chiude qui, si chiude così.

Voglio fare ora i ringraziamenti. Ringrazio tutti coloro che hanno inserito questa FF tra le preferite, tra le seguite o tra quelle da ricordare. Ringrazio anche coloro che magari l'hanno soltanto letta in silenzio. Ringrazio i fan delle miei due pagine che mi hanno sempre incoraggiato a continuare facendomi tantissimi complimenti (anche se penso di non meritarli) e scrivendomi puntualmente ogni loro sensazione od emozione. Inoltre un ringraziamento speciale va a quelle due pazze di ProudEchewhore e Biohazard_ che hanno sempre commentato i miei capitoli e a dire la verità ogni volta che pubblicavo aspettavo con ansia di sapere il loro pensiero.

Beh, detto questo premete play qui -------> http://www.youtube.com/watch?v=gsSBwykoF9g e lasciatevi trasportare dalle emozioni.

Spero sia un arrivederci.

Con affetto,

__Alibi_Echelon92.

 

Senza emozioni, senza respiro, senza vita. Krystal non c'era più. Camminava lungo il vialetto del giardino di casa Leto. Quello stesso vialetto che aveva sopportato il peso di tutti gli invitati al matrimonio, quel vialetto che aveva percorso in lacrime, quel vialetto che la portava dove lei avrebbe voluto stare per tutta la vita, da Shannon. Aprì lentamente la porta. La scena che le si presentò davanti la fece ridere in un primo momento ma poi scoppiò a piangere, in ginocchio sul pavimento. Shannon teneva in braccio Ryan e lo faceva volare per casa imitando in modo goffo i rumori di un aereo.

“Mamma!” urlò il piccolo appena vide Krystal a terra tra le lacrime.

Shannon subito corse da Krystal con il bimbo ancora in braccio.

“Krys, che succede? Che hai?” anche lui era in ginocchio.

Ryan accarezzava il viso della mamma e la riempiva di baci. Shannon cominciò ad accarezzarle i capelli.

“E'... E' che siete così belli.... Io non vi lascerei mai...”

“Ma tu non ci lasci, Krys..” Krystal alzò lo sguardo verso Shannon.

Un pugno dritto allo stomaco.

“Devo parlarti... Porta Ryan di sopra, per favore...” Shannon ubbidì e quando scese trovò Krystal ancora immobile sul pavimento.

“Su alzati.” la prese da sotto le braccia e la alzò di peso.

Si sedettero sul divano e mentre Krystal singhiozzava e tremava Shannon cercava di tranquillizzarla accarezzandole dolcemente la mano.

“Dimmi che sarà per sempre Shan...”

“Krys.. Certo che sarà per sempre.. Ma ti prego dimmi che succede...” Krystal prese un lungo respiro.

“Shan..... Io...” il suo respiro era affannato, come se stesse correndo. “Sono malata.... Ho il cancro...” a Shannon crollò il mondo addosso.

Nei suoi occhi si poteva vedere sgretolarsi la felicità di un attimo prima. Pezzo dopo pezzo, mattone dopo mattone tutto quello che aveva costruito cadde a terra. Tutti i sentimenti che aveva provato fino a quel momento distrutti uno dopo l'altro, gli scivolarono addosso come acqua gelida. Non riuscì più a sentirsi presente. Non riusciva più a sentirsi vivo. Distrutto. Tutto raso al suolo. Tutto. Quella notizia riuscì a fare terra bruciata intorno a lui in pochissimo tempo.

“Ci sarà un modo per...”

“Shhh... No... Io.. Non sarò per sempre... Shan...” gli occhi di Shannon si riempirono di lacrime amare, lacrime colme di dolore, di un dolore che sarebbe stato capace di ucciderlo se solo lui non avesse avuto la forza di combatterlo. Doveva farlo per Ryan.

“Non puoi lasciarmi solo... Krys io ho bisogno di te...”

“Non ti lascerò... Ricordati che ti amo.... Lo devi ricordare sempre... Ogni mattina quando ti alzi e ogni sera quando vai a letto..... Ricordalo quando accompagnerai il nostro piccolo re a scuola... Quando ti chiederà di me... E quando sorridendogli gli racconterai di noi.....” Shannon cominciò a piangere come un bambino.

Krystal non lo aveva mai visto piangere così.

“Ti prego non abbandonarmi....”

“Non lo farò, Shan... Mai...” si strinsero in un abbraccio diventando così una cosa sola.

L'uno viveva per l'altro ma adesso Shannon avrebbe dovuto vivere per qualcos'altro. Doveva continuare a vivere per Ryan, per il dono più bello che Krystal gli potesse lasciare.

 

Qualche mese dopo.

 

Krystal era a letto. Una bandana bianca con sopra disegnati i Glyphics rossi si trovava sulla sua testa ormai sena più quei lunghi capelli castani di cui andava maledettamente fiera. Era dimagrita un sacco, così tanto che era quasi ridotta ad uno scheletro. La sua pelle sembrava invecchiata e nei suoi occhi un giorno lucenti si poteva leggere la stanchezza. Era stanca di soffrire. Di non poter stare con suo figlio e con suo marito in tranquillità. Lei che aveva sempre combattuto per i suoi sogni quella volta aveva perso, si era fatta vincere dalla malattia. Si sentiva in colpa per questo e Shannon ogni giorno le ripeteva che era inevitabile. Solo un miracolo avrebbe potuto salvarla. Un miracolo che non avvenne.

“Shan..” ormai la voce di Krystal era un sussurro.

“Dimmi..” Shannon in quei mesi non l'aveva lasciata nemmeno un attimo.

Era stato sempre accanto a lei, se ne era preso cura mentre Jared pensava al piccolo Ryan.

“Prenditi cura di Ryan come hai fatto con me per tutti questi mesi.... Sei un bravissimo padre e lui non potrebbe desiderare di meglio.... So che lo lascerò in buone mani... Shan... Sei tu il padre.... Non te l'ho mai detto.... Ma....” prese un respiro. “Avevo fatto fare il test del DNA.... E' nostro... E' tuo.... Non lasciarlo mai da solo..... Seguilo con gli studi.... Non fargli mancare niente... Però non viziarlo.... Fatti aiutare da Jared... Si adorano.... E se ti chiederà di me.... Digli che sono il suo angelo custode..... Sarò anche i tuo Shan..... Non vi lascerò mai...... Andrò via solo fisicamente.....” prese un altro respiro. “Ti amo, amore mio.....” si spense.

Quella piccola stella. Lei che brillava di luce propria ora non aveva più la forza di farlo nemmeno se illuminata dal sole.

Shannon pianse sulla sua esile mano.

“Krys.... Amore....” era solo. Vuoto. Senza più un senso.

Non aveva voglia di lasciarla ma doveva andare ad avvertire Jared. Entrò lentamente nella stanza di Ryan e trovò il piccolo nel lettino e Jared che canticchiava una ninna nanna.

“Jay.....” Jared si voltò di scatto.

Non appena vide lo sguardo del fratello capì e cominciò a piangere insieme a Shannon.

Shannon fu il primo a sciogliere l'abbraccio, andò a dare un bacio sulla fronte al figlio e uscì fuori di casa.

Si ritrovò nel giardino in cui assistette allo spettacolo più fantastico del mondo. Krystal vestita con l'abito da sposa. Krystal che sembrava un angelo. Krystal che era la donna della sua vita.

“Per sempre, Krys ricordi?” un soffio di vento gli scompigliò i capelli e gli accarezzò quella barbetta che Krystal amava. 'Corta quanto basta!' diceva ogni volta.

“Beh... Ti amo.... Lo farò per il resto della mia vita.....”

 

Non avrebbe più rivisto il suo splendido sorriso, non avrebbe mai più toccato la sua pelle candida, non avrebbe più ascoltato la sua voce soave, non avrebbe più guardato dentro quegli occhi limpidi come il mare e immensi come il cielo.

Ma di una cosa era certo...

 

Lei sarebbe stata per sempre.

 

L'unico, vero amore della sua vita. Per sempre..... 

  
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