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Autore: xproudofoned    30/09/2011    0 recensioni
Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-La tua amica..ha superato la notte quindi teoricamente è fuori pericolo. Tra un po si sveglierà se tutto andrà bene.- Il mio cuore esplose di felicità. –Grazie,veramente. E’ una delle notizie più belle che potessi ricevere-. Dissi mentre mi avviavo fuori la porta per dare la buona notizia anche agli altri. M soltanto con uno sguardo tutti capirono e saltarono in piedi facendo un abbraccio collettivo. –Se volete potete andarla a trovare. Ma non tutti insieme- disse infine la dottoressa. –Liam va tu per primo-  disse Harry. –Grazie- risposi con un sorriso. Aprii lentamente la porta timidamente. Ed eccola ,ancora lì. Così piccola e indifesa su quel letto d’ospedale. Aveva una mascherina e sembrava così..così triste. Mi avvicinai al suo letto sedendomi sulla sedia lì accanto. –Ehm..ciao- dissi rendendomi conto di non sapere minimamente cosa fare o dire.  D’istinto gli presi la mano. –Okay..beh,siamo ancora qui. Sei viva,figo, eh?- . Okay questa ero il discorso più brutto che potessi fare. –Ecco.. l’unica cosa che mi viene in mente è che ti amo- dissi infine. Ma ad un tratto sentii la sua mano muoversi,sobbalzai dallo spavento. –Dio Megan,sei viva?- dissi  quasi gridando. Eccola lì,apriva lentamente gli occhi. Si vedeva che era debole.
MEGAN VERSIONS
Mi risvegliai,non so dov’ero. Sentivo solo una mano stringere la mia. E la voce di un ragazzo gridare. Non ce la facevo ad aprire gli occhi,per quanto mi sforzassi di farlo io non ci riuscivo.  Mugugnai qualcosa. Poi il rumore di un campanello assordante,a me familiare, suonava. Il rumor della porta che si spalancò mi fece sobbalzare. Una caterba di persone,a giudicare dai passi, entrò nella mia camera. Tutti cominciarono a gridare ,io ero ancora così intontita da non capire niente. Finalmente riuscii ad aprire gli occhi e vidi 6 persone che mi fissavano con un sorriso a 32 denti..era un incubo?. Così cominciarono a gridare ancora più forte. Un mal di testa mi assalì e loro non facevano che peggiorarlo con le loro urla. –Zitti,per favore- dissi mettendomi una mano d’avanti gli occhi. Finalmente il silenzio calò nella stanza interrotto però poco dopo dalla voce di una dottoressa,molto probabilmente. –Oh si è svegliata,come previsto- disse avvicinandosi sempre più a me. –Come ti senti?- mi chiese accarezzandomi i capelli. –Mi sento..debole-  dissi con la voce tremante. –Non ti preoccupare,ora sei fuori pericolo. Ma dovrai sottoporti a delle cure per uscire da questa malattia. La prossima volta potrai non farcela. E’ un miracolo che tu sia viva,non giocare più col fuoco- mi disse in tono serio. Una lacrima mi solcò il volto. –Su,non piangere- disse asciugandomela. –Okay,ora meglio che vi lascia soli- concluse infine uscendo dalla camera. Nel frattempo i miei amici si avvicinarono al mio letto poiché fino ad ora erano rimasti a debita distanza. –Sono così contenta che tu sia viva- disse infine Tiffany abbracciandomi.  Cosa che feci con il resto dei ragazzi,tranne che con Liam che era rimasto in disparte in un angolo della stanza. I ragazzi accorgendosi di ciò cercarono di lasciarci da soli,trovando ognuno una scusa ridicola, del tipo ‘Devo andare a mangiare una carota’ o ‘devo pettinarmi i ricci’. Alla fine comunque rimanemmo in religioso silenzio,lui a debita distanza di me a guardare un punto indefinito fuori la finestra ed io a torturarmi una ciocca di capelli in attesa che si decidesse a dire qualcosa. –Insomma..dì qualcosa- sbottai infine. Finalmente si decise ad avvicinarsi a me. –Dio Megan,mi hai fatto prendere uno spavento- disse quasi gridando. Ma io incrociai le braccia e voltai la testa dal lato opposto a lui. –Okay scusa, è che,boh.. ero disperato. Ho passato la notte peggiore della mia vita,coricato per terra  in un corridoio di un ospedale a piangere come un bimbo di 5 anni-.- Scusa.- dissi semplicemente anche se immaginavo Liam in quello stato e al sol pensiero veniva anche a me da piangere. Ma come ti è saltato in mente-.- Dio Payne è da quando mi sono ripresa che mi stai gridando come se fossi tua figlia. Cazzo,scusa.. cosa posso farci ora? Sai non ho scelto io questa vita,non posso farci niente. Gridami quanto vuoi,abbandonami come tutti gli altri,non so che dirti..- sbottai infine. Liam dopo le mie parole rimase come pietrificato.Io non ti abbandonerò mai Megan. Sono solo preoccupato per te e se faccio così e perché ti amo,già ti amo più della mia vita. E se penso che eri sul punto di morte..- . Ma ad un tratto scoppiai a piangere ,pensare che ho rischiato la morte per una cazzata.. –Ti prego non piangere- disse Liam abbracciandomi,finalmente le sue braccia mi avvolgevano ,mi faceva sentire così al sicuro. –Basta,voglio cambiare vita- conclusi infine . –E io ti aiuterò. Come ho già detto ne usciremo insieme-.- Ti amo- dissi baciandolo.  Ma fummo interrotti bruscamente da una porta che si aprii e la dottoressa che apparve di fronte a noi senza accorgersi di aver interrotto un momento romantico. La sua faccia era un misto di rimprovero e di shock,una cosa orribile praticamente. –Scusa,potresti lasciarci sole?- chiese rivolta a Liam. –Certo- rispose il mio ragazzo quasi spinto fuori dalla signora. –Che succede?- chiesi spaventata dall’espressione del suo viso. –Quello è il tuo fidanzato?- chiese infine addolcendosi. –S..si perché?-.-Perché ecco..spero tanto che tu non lo abbia tradito per qualcosa come si dice..’di una sola notte’-. – Che?- chiesi con gli occhi sbarrati. –Megan,aspetti un bambino. D’istinto lanciai un urlo. –Un bambino?  Cosa? Non può essere,io non aspetto nessuno- dissi sull’orlo di una crisi isterica. –Ma ci potrebbe essere la possibilità vero?- .- Ecco,io l’ho fatto solo una volta con lui, ma sono certa che..OH CAZZO - dissi quando mi venne in mente un pensiero orribile.-Ecco..il bambino è appena stato concepito- disse stringendomi una mano. -  Io..no,non è vero.,non può essere vero. Non voglio che anche lui mi abbandoni- dissi sull’orlo del pianto. –Si vede che è un bravo ragazzzo,credo che non fare qualche sciocchezza del tipo lasciarti in mezzo alla strada- .- Ma io non posso,cioè ho solo lui e poi c’è anche James. Non posso farcela- dissi coprendomi a faccia con le mani. –Dio sono una stupida,ma come mi è saltato in mente?- . Ormai stavo piangendo,dalla disperazione, da tutto questo stress. –Okay ma ora devi promettermi una cosa..dovrai mangiare,capito? Il bambino non potrà sopravvivere senò. Capito?- Annuii semplicemente.-Su,ora calmati. Vuoi che gli dia io la notizia?- chiese in tono premuroso. –No,grazie, Lo farò io- risposi accennando un sorriso. La vidi  uscire dalla camera. Ora ero sola,con tutti pensieri che mi tormentavano. Quante responsabilità avrei avuto d’ora in poi. Sarei diventata madre. Ad un tratto vidi Louis entrare. –Perché piangi?- mi chiese sedendosi accanto a me. –Sono una deficiente- biascicai. –Louis,sono incinta..- dissi con la voce tremante. –Incinta?- gridò quasi lui. -Sssh sta zitto.- lo implorai. –Oh,allorOk ok calma. Ma chi è il padre?-.- Liam,chi altro senò?-.- a ora tu glielo dici chiaro e tondo. LIAM PUOI VENIRE QUI?- gridò infine. –Ma tu sei più deficiente di me a questo punto. Perché lo hai chiamato?- bisbigliai. Ma eccolo lui arrivò. Il futuro padre. Ma come potevo rovinargli la vita? Era così giovane. –Ditemi- disse sorridente come al solito. –Ecco..Megan ti deve parlare. Per qualunque attacco di cuore io sono dietro la porta. –STA ZITTO LOUIS- lo gridai quando ormai era uscito dalla camera. –Che succede?- chiese prendendomi le mani tra le sue. –Ti ricordi,quando..ecco lo abbiamo,beh, capito.. Ci siamo dimenticati le..già lo sai ed ecco ora dobbiamo pagarne le conseguenze-. –E?- chiese confuso. –Dio Payne diventeremo genitori. -. –Aspetti..aspettiamo un figlio?-. annuii. –Cazzo- imprecò dopo che stramazzò a terra. – LIAM- urlai non potendomi alzare dal letto. Tutti gli altri corsero d’entro.-Oddio,che succede?- chiese Harry. –Infarto? Lo sapevo!- esclamò Louis. – FATE QUALCOSA- gridai facendo correre l’infermiera e il medico nella camera. –Lo ha saputo?- mi chiese la signora. –Sì, e a quanto pare non l’ha presa tanto bene- risposi. –Su, amico. Svegliati- disse Niall schiaffeggiando il ragazzo ancora privo di sensi. Ma,eccolo,i suoi occhi si riaprirono. –Non è possibile- biascicò. –Cosa non è possibile?- chiesero gli atri all’unisono. –Non posso diventare padre- continuò Liam ancora mezzo intontito. –PADRE?- urlò sotto-shock Zayn. –Oddio, ma tu,lui..un figlio?- chiese Tiffany con gli occhi sbarrati. Annuii. –Augurii- strillò lei abbracciandomi. –Grazie- strillai io a mia volta. –Megan,okay parliamone- disse serio Liam rivenendo di colpo. –Noi usciamo- disse Louis spingendo tutti fuori, seguiti dalla dottoressa e dall’ infermiera. –Lo so lo so.. Non puoi avere questa responsabilità.  Sei giovane per avere un figlio,quella notte è stata solo una cazzata ed è meglio se ci prendiamo una ‘pausa di riflessione’..- risposi precedendo le sue parole. –Ma che dici? Non ti abbandonerò mai,ti amo come amo il nostro futuro figlio. Faremo di tutto per crescerlo nel migliore dei modi- disse baciandomi. A quelle sue parole mi sentii così sollevata, qualcuno mi amava,veramente. E sarebbe stato disposto a crescere un bambino non concepito volontariamente. Lo amavo.  
  
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