Restò fermo, lì immobile poi aprì la bocca, sospirò ad occhi chiudi. Con mio grande stupore incominciò a ridere. Perchè ridere? Era questo che bisognava fare quando una persona mette a nudo i propri sentimenti? Ridere. Ridere in faccia, come sbattere la pura verità. Pensavo il perchè. - Bene - Smise di ridere, continuò - Usciamo stasera, ti va? - Godevo, godevo. Ero felicissima, feci un sorriso a trentadue denti. - Certo, perchè no - mi fermai, per guardarlo. - perchè no.? A stasera. Ci vediamo qui alle sette?- Lui mi guardò indifferente, poi con un piccolo cenno rispose. Si. Gli sorrisi,e mi girai verso le mie amiche: Ginevra e Diane. Mi guardavano con la coda nell'occhio. Come sapevano fare loro, senza tralasciare emozioni mi avvicinai. - Ce l'ho fatta - le abbracciai sorridente e gioiosa. - Appuntamento con Tyler Wellcam, sabato. Devo ammetterlo, sono la ragazza più fortunata al mondo - Le due ragazze mi guardavano come se avessi del bacon tra i denti. Orripilate. - Non credi - Diane balbettava - bhe ecco, non credi che sia un pò ... - Ginevra si fece avanti dicendo - Strano! Si ecco strano. Insomma tesoro tu sei carina, gentile, ma non credi che uno come lui... insomma ha riso - Lo indicò impacciata scivolando sul foglio di Callie Johnson, studentessa modello. Dieci e lode, una gran secchiona; non era molto accettata. Eh sì, nel liceo dell' New Orleans, High New Orleans school of art, era difficile essere accettati! Dovevi essere una figa travestita da prostituta per non ricevere pasti in testa a mensa. - Cioè vorresti dire che non sono all'altezza? - in quel momento Ginevra stava per essere attaccata dall'ira dei Ervelin, ma con sua grande fortuna, al gruppo si aggiunsero Alexandra e Hailey. Due ragazze completamente diverse. La prima alta bionda con ciocche castane, alta, molto alta quasi quanto Diane, mentre l'altra di media statura, capelli rossi ed occhi verdi.Erano sorelle, per la precisione. - Ciaooo - urlarono insieme - Dovremmo entrare sapete? O mister Ciappo; ci sgozzerà - Bene, ora vi chiederete chi è Mister Ciappo?! Bene lui è l'odioso prof. di scienze. Ciappo perchè era grosso quando un Big Mac a grandezza umana. Immaginate! - Già, dovremmo entrare. - Mi astenni nel raccontare l'accaduto ed entrammo. Prima ora aula 411. Entrammo e prendemmo posto. - Oggi parliamo del corpo animale - Diede la prima buona notizia. - Epico - sentì qualcuno urlarlo da dietro, poi tutti a ridere. Ok, sono sicura che delle mie 7 ore scolastiche non vi interessano un granchè. per cui passiamo alla parte del : Suonò la mitica campanella, ed uscimmo dalla prigione, oops scusate.. scuola. Ginevra ed io ci eravamo appacificate, e tutte erano andate a casa. Tranne me. Cercavo quel maledetto mp3, che scompariva ogni volta che lo mettevo da qualche parte, lo trovai e con lui un bigliettino. Era attaccato ai lembi sul cellulare. Chi è che ha aperto il mio zaino!?. Si fu questa la prima cosa che pensai. Stupida no?. Lo aprì e Lessi: -Non ti accorgi di me ho capito; Cosa dovrei fare? Caligrafia ordinata. Cosa molto rara in questa scuola. ____ Arrivai a casa, pensando a quella frasi e a chi potesse averla scritta. Ascoltavo Lollipop di Mika. Canzone allegra lo so, raro eh. Mi catapultai in camera, compiti per fortuna nessuna traccia. La fortuna eralì con me quel giorno! Mi assisteva. Veci una doccia veloce, mi preparai ben bene, non volevo sembrare nè una verginella (anche se lo ero ancora, ma non alla ragazzina acqua e sapone), ma neanche una prostituta di prima classe. Normale. Presi le chiavi e la borsa, e dopo poco arrivai al luogo dell'incontro. High New Orleans school of art. Passarono i minuti, ma di lui nessuna traccia, finchè, non arrivò qualcuno. Si riconosceva da lontano. Era ...