12) Together
again
La
fine.
La
fine era arrivata eppure nessuno ne era
felice, Belle per prima, in quella
storia aveva
seppellito un’amicizia.
Quella
che la preoccupava di più era Beck, era triste per
la dipartita del fantasma,
ma non lo voleva
ammettere.
Si mostrava forte, Namita però le aveva detto che
l’aveva beccata più volte a piangere di nascosto.
Brutto segno.
Era dannatamente testarda Sartori, lei e Jones avevano
dovuto sudare sette camice per
convincerla ad andarlo trovare in ospedale dopo qualche giorno.
Rebecca aveva accampato le scuse più assurde,
dalla
paura di farsi sgamare, al fatto che non si sentisse troppo bene.
“Sei solo codarda, Sartori!”
Quella frase l’aveva fatta capitolare, avevano
fatto
il percorso in silenzio, la rossa sembrava persa in altri pensieri.
Divenne inquieta quando varcarono le soglie della
struttura, quando lo vide impallidì.
Sorrise ed impallidì,poi corse via.
L’avevano inseguita, erano perplesse, non capivano
il
perché di quel gesto.
“Ragazze, non può funzionare.
È stata solo una parentesi e si deve chiudere.
Capite?”
"No che non capiamo Beck!
Tu ci tieni a lui, non puoi scappare per
sempre!”
“Nami, Belle non capite!
Io e lui non abbiamo nulla in comune, che posto posso
avere io nella sua vita?
Insomma,
finita questa situazione è finito anche il
nostro rapporto!”
Rimasero in silenzio, senza sapere cosa fare.
Alla fine la rossa si allontanò, loro la
seguirono
tristi.
Qualcosa era finito, ne avrebbero sentito la mancanza,
Becky soprattutto.
Il resto di quel campeggio non fu così bello,
erano
prive di brio, quella presenza che avevano considerato fastidiosa e
rompiscatole mancava a tutti.
Persino a lei, la gelida quasi vampira platinata ed
insensibile.
La più preoccupante era Rebecca e la sua
testardaggine, le sarebbe bastato poco per
essere felice, seppellire orgoglio ed insicurezza e
andarlo a trovare
in quell’ospedale.
Loro l’avrebbero coperta con gli organizzatori,
Becky
tuttavia non voleva, diceva che era inutile e che non
l’avrebbe fatto.
Lei e la sciamana ci misero tutto
il loro impegno, ma l’italiana era
testarda come poche, non aveva voluto sentire ragioni.
Belle aveva sperato fino all’ultimo che cambiasse
idea, solo quando la vide salire sull’autobus che
l’avrebbe portata
all’aeroporto e poi a casa capì che doveva fare
qualcosa.
Guardò Namita e si trovarono d’accordo, il
problema
era: cosa fare?
La rossa era ancora giù, poteva negarlo quanto
voleva
ma si capiva, la conferma arrivò da un’amica
di lei, Anna, che disse loro di essere preoccupata
per
Beck.
Si stava facendo solo del male, bisognava fare
qualcosa.
Fu l’indiana a darle
l’idea giusta, farli rincontrare
coinvolgendo nel loro piano il gemello dell’ex fantasma
e i suoi due soci, doveva mettersi in
contatto con loro.
L’unica che potesse farlo era Jones con i suoi poteri
,per
la prima volta
benedisse l’insonnia e il suo essere semi vampira
perché corse a casa
dell’indiana.
Bussò
alla sua finestra che erano le tre di notte, lei
venne ad aprire assonnata e con i rasta raccolti in una specie di turbante.
“Cazzo
vuoi Drusilla?”
“Ho
bisogno di te, Willow!”
"Si si…Ma non sarò la tua Tara,
chiaro?”
“Scema,
io cerco un
adorabilmente psicolabile Spike!”
“Senti, tu puoi cercare anche il papa, ma dimmi
cosa
vuoi, perché mi hai buttato fuori dal letto nel cuore della
notte?”
“Fammi entrare prima!”
Si
scostò seccata dalla finestra e la lasciò passare.
“Ho
bisogno che mi rintracci il nostro ex fantasma!”
“Perché?”
“Perché ho bisogno di parlare con il
suo pseudo
gemello e gli altri due, dobbiamo fare in modo che si
incontrino!”
“Tu
devi essere pazza!
E se lui non volesse più saperne di Beck? E se
non
provasse più nulla per
lei?”
“Per
questo voglio contattare il suo gemello!”
Namita sbuffò.
“Ti accontento!”
L’indiana
borbottando si concentrò, il silenzio
divenne presto intollerabile, tuttavia non si azzardava a farle fretta.
Quando
finalmente aprì gli occhi, prese un
foglio, una matita e
glieli porse.
“Segnati quest’indirizzo!”
Le dettò l’indirizzo
dell’albergo di Bill.
“E ora vattene e lasciami
dormire!”Finì Namita,
appoggiando le mano ai fianchi.
Bells sorrise e la ringraziò.
La notte seguente partì verso dove Namita le
aveva
indicato, l’indirizzo si rivelò essere quello di un
piccolo, ma delizioso albergo affacciato sul
lago, non troppo
lontano dal loro
campeggio.
Entrò nella piccola hall e sbirciò il
registro degli
ospiti per
capire
dove era la camera di Kaulitz, sbirciò anche la piantina
dell’edificio.
Poi uscì di corsa, la hall non poteva rimanere
deserta
per
sempre.
Gironzolò attorno all’albergo, notò che quella
che dove essere la finestra
di Bill era aperta, sogghignò, era la sua serata fortunata.
Si arrampicò sulla parete e scavalcò
senza problemi il
davanzale, la stanza era in penombra, lui stava già dormendo.
Si avvicinò incerta al letto e lo
guardò per
un
po’, aveva sempre detto a
tutti che non le piaceva, che sembrava una ragazza
però…
Ora che lo vedeva così, mezzo scoperto, con i
rasta(nuova pettinatura?)sparsi sul cuscino, la bocca semi aperta ,
doveva
ammettere che era bello.
Si mosse nel sonno, mugugno qualcosa e poi aprì
gli
occhi.
Quando la vide li spalancò e avrebbe urlato se
lei non
si fosse lanciata su di lui, in una posizione alquanto compromettente .
“Stai tranquillo, non sono una fan, non sono una
ladra, una killer o una maniaca .
Non
voglio ucciderti, derubarti o stuprarti, devo
parlare con te.
Ti prego!”
Gli tolse la mano dalla bocca, lui la guardava
sconvolto.
“Wow,
è la prima volta che qualcuno
per
dirmi qualcosa mi salta addosso in piena notte!”
“Così non ti scordi di me Bill Kaulitz,
io sono
Annabelle Philips.”
“Piacere?”
“Ascolta, io ho conosciuto tuo fratello in
coma….”
Sgranò gli occhi.
“Ho capito! Tu sei la mezza
vampira…”
“Hello kitty. Si sono io.
Ti
ha parlato di noi?”
“Si. La prima volta pensavo che il coma gli avesse
fottuto il cervello, ma poi ho capito che paradossalmente era tutto
vero e che voi
esistevate.
Soprattutto quando anche Georg e Gustav hanno
confermato.”
“Come sta?”
“Si sta riprendendo, velocemente
anche…. I medici
parlano di miracolo, però…
Lui è triste, è come se gli mancasse
qualcuno….
Nomina una certa Rebecca.”
Annabelle sorrise.
“Anche a Becky manca lui, ma non ha il coraggio di
farsi viva, ha paura che lui la respinga…
È per
questo che sono qui!”
Lui si fece interessato, seduti a gambe incrociate uno
davanti all’altro, sembravano incredibilmente complici, era
la prima volta che
si sentiva così a suo agio con un
umano.
Bill
era tentato di tirarsi un
pizzicotto.
Era rientrato stanco dall’ospedale, Tom era sempre
triste da quando si era svegliato, come se aspettasse qualcuno.
Si era buttato a letto come un
sacco di patate ed era caduto in un
sonno profondo.
Si
era svegliato per
caso, senza sapere perché e aveva visto una
ragazza bellissima fissarlo, per
poi lanciarsi su di lui e tappargli la bocca.
Aveva
lunghi capelli biondi, lisci e degli occhi
chiari che scintillavano
nella scarsa
luce della stanza, era praticamente un
sogno o una visione.
Ascoltò
il suo discorso, reprimendo il desiderio di
baciarla, il fratello era più importante di tutto,
se quella poteva aiutarlo a renderlo
felice andava bene.
Passò quella notte a cospirare con lei, la
mattina
dopo era stanco, ma felice.
La rivide spesso nei due mesi successivi, una paio di
volte venne anche una ragazza dai lunghi dread neri che si
presentò come Namita
Jones e che si rivelò simpatica.
Un
pochino strana, ma simpatica, era lei la sciamana del gruppo e doveva a
lei se suo fratello era tornato umano nel suo corpo.
Dicembre era arrivato presto, tra incontri notturni e
la riabilitazione di Tom, il gemello migliorava a vista
d’occhio, per
natale avrebbero potuto
essere in Germania.
Il piano suo e di Belle però prevedeva altro
prima
della partenza, prevedeva che Rebecca e Tom si potessero rincontrare.
Lui vedeva suo fratello spento e a sentire la bionda,
l’italiana era all’incirca nella stessa situazione.
Bill era felice e triste allo stesso tempo alla prospettiva
di quell’incontro, felice per
il gemello e triste per
se stesso.
Lo pensò durante l’ultimo incontro con
lei, entrambi
erano sdraiati sul suo letto a guardare il soffitto.
“Ehi, ma incontrati loro finirà anche
questo nostro
rapporto?”
Lei
si girò verso di lui.
“Forse… Tu cosa vuoi?”
Per
tutta risposta lui l’attirò a se, le
accarezzò una guancia e la baciò.
Lei sogghignò.
“Ti sei risposto da
solo…umano!”
“E tu? Tu cosa mi dici?”
“Non
lo so….Io sono diversa lo sai, forse è meglio per
te non aver niente a che
fare con me….
Ma
d’altronde tu non mi sei indifferente…Ci devo
pensare.”
Lui
abbozzò un
sorriso pensando che adesso era in ansia per
se oltre che per
Tom.
Come
erano stato quei mesi senza la sua Presenza?
Duri.
Non trovava altre parole, era felice di avere una vita
normale, ma triste senza di lui.
Buffo che gli si fosse affezionata alla fine, lei che
tante volte aveva dichiarato che non vedeva l’ora che
sparisse.
Buffo.
Eppure in quel tempo trascorso insieme
era successo qualcosa, erano diventati amici,
lui l’aveva consolata, lei aveva fatto lo stesso.
Forse erano persino più che amici….
Sbuffò, il fiato si condensò in tante
nuvolette, era a
Londra per
le
vacanze di natale, Belle l’aveva invitata lì.
Accanto a lei Anna si guardava in giro sognante, aveva
tanto insistito per
venire che i suoi non gliel’aveva negato, era contenta che
lei fosse al suo fianco.
Adesso passavano ore a parlare degli scomparsi Tokio
Hotel, con grande sorpresa dell’amica, che credeva che la
rossa li detestasse
profondamente.
Li aveva detestati, aveva però cambiato idea.
Sospirò.
“Che
c’è Beck?”
“Niente Anna…niente!”
Come spesso era accaduto in quei mesi l’amica
lasciò
perdere.
Erano quasi arrivate alla casa della bionda vampira
quando alzò gli occhi e vide due alte figure, terribilmente
familiari,
soprattutto una, che stazionavano davanti al cancelletto di casa
Philips.
….non
era possibile….
“Anna….”
“Eh?”
“No
nulla!”
Scattò
avanti come una pazza, corse fino a trovarsi a
pochi passi da lui.
“Che
cavolo ci facciamo qui, eh fratello?” Aveva sbraitato Tom
“Aspettiamo
qualcuno!”
“Si,
il messia! Andiamocene che ho freddo!”
Era lui con un
corpo, stesso sogghigno, stesso piercing, stessi rasta
biondicci, avrebbe voluto avvicinarsi a lui, sennonché la
paura glielo
impediva.
E se si fosse dimenticato tutto?
E se l’avesse
respinta?
“Senti
tu rimani; Bill, io me ne vado!”
Il rasta mosse pochi passi scocciati, lei lo guardava con il
cuore sul punto di scoppiare e la bocca secca,
non poteva finire tutto
così!
Non
poteva lasciare che la sua paura le facesse
sprecare un’occasione
unica!
“Tom…”mormorò con
voce tremante.
-Più forte
Sartori! Così l’ha sentito a malapena il
selciato!-
“TOM!”
Lui
si fermò, come colpito da un
fulmine, ma non si voltò,
si voltò invece il gemello che le fece uno strano sorriso
incoraggiante.
Inarcò un
sopracciglio.
Doveva esserci lo zampino di tutti in quella storia!
Camminò
verso di lui, superò Bill, si fermò di nuovo a
pochi passi da lui.
“Tom?”
“Si…”
Continuò a non voltarsi.
“Scusa! Avrei dovuto venire, ma avevo
paura!”
Si voltò di scatto.
“Paura? Di cosa?
Io
ci sono rimasto di merda, non vedendoti!
Credevo
di essermi sognato tutto!”
“Io
credevo che….tutta questa storia per
te fosse solo una
parentesi da lasciarti alle spalle…ecco mi sono
sbagliata…
Avevo paura! E se non ti fossi ricordato di me?
E dopo?
Che
rapporto avremmo potuto avere?”
Lui
sbuffò e si avvicinò a lei, era conscia che ad
Anna, paralizzata dallo shock non molto più in
là, si stesse staccando la
mascella.
Le alzò il volto.
“Stupida!”
Stava
per
replicare quando sentì le labbra del ragazzo premere sulle
sue, lasciandola
spiazzata.
Ok, i litigi potevano aspettare.
Si
alzò in punta di piedi, rispose a quel bacio con
tutta la passione di cui era capace, le era mancato.
Si staccò senza fiato.
“Era
una cosa che avrei sempre voluto fare per
zittirti quando ero un
fantasma,
per
ovvi motivi non potevo!
Però…baci
bene!”
Lei fece una smorfia buffa, si accorse in quel momento
che lui la stava abbracciando e che lei aveva le mani allacciate dietro
al suo
collo.
“Cretino…mi sei mancato un
casino!”
Lui sorrise, più calmo rispetto a prima.
“Anche tu, anche se vorrei ucciderti!”
Questa
volta fu lei a baciarlo, non
aveva ancora voglia di chiarire, pur
sapendo che avrebbe dovuto farlo,voleva solo godersi quei momenti.
Era
felice di aver ritrovato lui e le sue cazzate.
Era felice di baciarlo, mentre lui la accarezzava.
Era felice e basta.
Forse
alla fine Tom vrebbe dovuto ringraziare suo
fratello e le sue stranezze che lo avevano portato davanti a quella
tipica casa
inglese.
“Che cavolo ci facciamo qui, eh
fratello?”
Aveva berciato di pessimo umore, saltellando sul posto
per
il freddo.
“Aspettiamo qualcuno!”
“Si, il messia! Andiamocene che ho
freddo!”
Bill l’aveva fulminato con un’occhiata
omicida.
“Senti tu rimani; Bill, io me ne vado!”
Aveva mosso solo qualche passo quando senti qualcuno
chiamare il suo nome, era una voce che conosceva bene, che aveva
sperato a
lungo di sentire in quei lunghi mesi all’ospedale.
Rebecca.
“Tom?”Lo chiamò un
seconda volta più incerta
“Si…”
Non si voltò, voleva sentire cosa diavolo avesse
da
dirgli.
“Scusa! Avrei
dovuto venire, ma avevo paura!”
Si voltò di scatto, quello che gli stava dicendo
era
assurdo!
“Paura? Di
cosa?”
“Io
credevo
che….tutta questa storia per
te fosse solo una parentesi da lasciarti alle
spalle…ecco mi sono sbagliata…
Avevo paura! E se non ti fossi ricordato di me?
E dopo?
Che rapporto avremmo potuto avere?”
Erano
solo dannate paranoie, avrebbe voluto darle una
sbderla sulla fronte, ma voleva anche
baciarla, decise
che la vendetta poteva
aspettare
“Stupida!”
La
afferrò e la
baciò, lei gli si appese addosso come un
koala, per
la prima volta si rese conto che era bassa e gli venne da ridere.
“Era
una cosa
che avrei sempre voluto fare per
zittirti quando ero un
fantasma,
per
ovvi motivi non potevo!
Però…baci bene!” lei fece un
mezzo sorriso.
“Cretino…mi sei mancato un
casino!” Aggiunse poi.
Lui sorrise, più calmo rispetto a prima.
“Anche tu, anche se vorrei ucciderti!”
Questa volta fu lei a baciarlo, gli era mancata quella
ragazzina acida e stramba.
“Dobbiamo
parlare…”
“Lo so….”
“Mi
sei mancata, avrei voluto vederti dopo, ma tu non
sei mai venuta…”
Abbassò gli occhi.
“Ti
chiedo ancora scusa…io non volevo ferirti…
Io non sapevo cosa dovevo, volevo fare…ero
confusa…
Avevo
paura….
Ma
poi io e te cosa siamo?”
“Non lo so…ma adesso abbiamo il tempo per
scoprirlo no?”
“Vuoi dire che mi vuoi rivedere ancora?”
“Ovvio…”
Rebecca
sorrise, lui le fece eco, forse
quell’avventura si era conclusa bene dopottutto….
“Si
sono chiariti?”
Un
Gustav ansioso pose quella domanda.
“Si
ciccio, piuttosto come sta Anna?”
Rispose un'
acida Belle.
“Bene, ma nel delirio chiama
Bill…”
Aggiunse Namita.
“Lo sapevo di essere importante!”
La bionda si voltò verso il cantante smettendo per
un
attimo di sbirciare Beck e
Tom dalla finestra.
“Non sei il centro del mondo…”
Belle seppe di aver parlato troppo quando lui
abbassò
gli occhi e mugugnò qualcosa che somigliava a un”vado
di sopra!” mentre lasciava la stanza.
Sentì due paia di occhi su di lei.
“Ok, vado da lui.”
La vampira seguì e lo trovo seduto davanti alla
finestra della sua camera.
“Scusa,
la battuta era pessima….” Esordì
imbarazzata.
“Non fa niente…
Cosa hai deciso di fare?”
Bella domanda…
“Ecco io....
Si…voglio
provarci….”
Si stavano per
baciare, ma l’urlo di Georg al piano di sotto glielo
impedì, Anna si era svegliata….
Non sarebbe stato per
niente facile far funzionare quelle strane
storie, ma lei era certa che ci sarebbero riusciti.
Ne ebbe la conferma quando scendendo mano nella mano
con il moro , vide Beck rientrare abbracciata a Tom.
La
storia era finita e forse il finale era quello che più
si avvicinava a quello giusto.
Angolo di Layla.
E siamo alla fine, non mi convinceva due anni fa questo finale e mi convince ancora meno ora, eppure non saprei come modificarlo.
Ogni tanto che dovrei fare una shot per concludere in maniera più decente questa storia, ma non so cosa scrivere.
Ok, non sono brava con gli addii, ma ringrazio tutti quelli che l'hanno seguita ed in particolare NihalTom92 che ha molto insistito affinché la ripublicassi.
Spero di ritrovarvi a commentare un'altra mia storia.
Ringrazio per le recensioni:
Seryfenice
Arsaax95
Per averla messa tra le preferite:
Jennyth
Seryfenice
ZoomIntoMe
Per averla messa tra le seguite:
Arsax95
Giulia_Cullen
Jennyth
Louder_
_Mely_Th
Per averla messa tra le ricordate:
sere_96
_MINA_