epilogo - Cioccolato e fragola?!
 
Toc toc.
Qualcuno bussò alla porta. Remus fu bruscamente riportato alla realtà, i suoi ricordi agrodolci improvvisamente allontanati e relegati in un angolo della mente in cui solo lui sarebbe potuto entrare. Ripose la boccetta di Colonia sulla scrivania insieme agli altri frammenti del suo passato e si diresse con sospetto alla porta d'ingresso. Chi mai avrebbe potuto essere già a conoscenza del suo nuovo indirizzo?
- Ehi, c'è nessuno in casa? Sono Tonks, Remus -
- Ah, davvero? - il licantropo era sempre più diffidente - Sapresti provarlo? -
- Mmh, vediamo... i tuoi connotati non sono più stati gli stessi, dopo che ti ho rovesciato sopra il tè all'arancia di Molly. Per rimediare ho appellato subito del ghiaccio, ma sono stata, diciamo, un po' troppo abbondante con le dosi e... - Lupin arrossì dalla vergogna.
- Tonks? - aprì la porta - Che ci fai qui? -
- Wow, grazie di questa calorosa accoglienza, ora puoi smettere di abbracciarmi - disse ironica. Ninfadora oggi esibiva dei tristi capelli blu scuro. Dalla morte di Sirius, Remus non l'aveva più vista sfoggiare la sua allegra chioma rosa. Si chiese se mai sarebbe riuscito a rivederla.
- Scusa, in questi giorni sono un po' sovrappensiero -
Lo sguardo della Metamorfomaga si incupì per un attimo. - Beh, Arthur mi ha detto dove ti sei appena trasferito. Tornavo dal lavoro e mi sono detta: 'Perché non far un salto da Remus? Del gelato, quattro chiacchiere...' -
- Hai... portato del gelato? Grazie, non dovevi -
- Naaa, figurati. L'unico problema è che, a parte la tua smodata passione per il cioccolato, non sapevo quali gusti ti potessero piacere... Così ho deciso di fare contenta anche me e, tadan... cioccolato e fragola! -
- Cioccolato e fragola?! -
- Certo è un abbinamento favoloso, te lo assicuro! -
- M-ma... ma come puoi pensare di rovinare così il sapore del cioccolato!? E' un sacrilegio, un affronto! - Era un oltraggio! Un gusto così puro, superbo, divino come quello del cioccolato andava assaporato unicamente ed esclusivamente da solo, tutto il resto l'avrebbe irrimediabilmente rovinato, tanto più se ad esso veniva abbinato il sapore volgare delle fragole.
- Come al solito, professore, le farò cambiare idea. Dai, su, smettila di fare l’antipatico e assaggia… o forse ti devo imboccare? - disse con un tono che non lasciava presagire nulla di buono.
- No, no. Grazie, faccio da me -.
Il licantropo prese due ciotole e due cucchiai e si sedette a tavola con aria scettica. Si servì un’enorme dose di cioccolato ed una minuscola puntina di fragola e…
- No, no, caro mio. Le cose vanno fatte per bene - E con suo grande disappunto, Tonks gli rovesciò nella ciotola una cucchiaiata di gelato alla fragola talmente grande da fare concorrenza al suo rivale cioccolato. Ancora più scettico, il licantropo si riempì il cucchiaio con entrambi i gusti, nella speranza che il suo adorato cioccolato potesse in qualche modo coprire l’indegno sapore della fragola. Avvicinò titubante la lingua e…
Remus non riusciva a credere ai suoi occhi… cioè, alle sue papille.
L’abbinamento era a dir poco meraviglioso.
Un tripudio di sapori in cui la calda dolcezza del cioccolato si completava perfettamente con quel gusto vagamente piccante che la fragola lasciava sulla punta della lingua.
- Allora? - gli chiese la Metamorfomaga, un guizzo malandrino negli occhi. Doveva averlo ereditato da Sirius.
- Mah… diciamo che - a Remus dava sempre molto fastidio smentire quanto aveva appena affermato - Beh, diciamo che… è meno peggio di quanto mi aspettassi -
- Ah! - il sorriso di Ninfadora era raggiante.
Continuarono a mangiare il gelato e a chiacchierare del più e del meno fino a sera.
Era sorprendente quanto Remus si sentisse perfettamente a suo agio con Tonks: con lei non doveva fare attenzione a ciò che faceva o a ciò che diceva, con lei sentiva di poter essere solo se stesso.
Non che con gli altri membri dell'Ordine si sentisse a disagio, ma il suo bisogno innato di piacere agli altri lo induceva a guardarsi sempre dall'esterno ed erano davvero poche le volte in cui si lasciava andare.
Con Ninfadora, invece, era diverso. Lo era stato da subito.
Quando era con lei, gli sembrava di stare con un'amica che conosceva da una vita, una persona a cui avrebbe potuto raccontare tutto. Il legame che condivideva con la Metamorfomaga gli ricordava un po' quello che aveva avuto con Lily... solo che Ninfadora era completamente diversa. Tonks era molto più estroversa, era molto più solare e gioiosa di Lily... oltre ad avere un'incredibile predisposizione per rovesciare ogni cosa che si trovava anche solo lontanamente nei suoi paraggi che nessuno avrebbe mai potuto eguagliare. Tuttavia, sia Lily che Tonks possedevano una determinazione e una forza che trasparivano in tutto ciò che facevano.
Dalla morte di Sirius, però, Ninfadora era cambiata: sembrava muoversi con gesti controllati e il licantropo sapeva quanto le stessero costando i sorrisi che comunque continuava a concedergli, quei medesimi sorrisi che lui stesso mostrava per non far preoccupare gli altri.
Ad un certo punto si accorsero che fuori si era fatto buio.
- Sarà meglio che vada Remus... i miei avranno già chiamato le squadre di ricerca. Se possibile, sono diventati ancora più paranoidi da quando sono entrata nell'Ordine...
E' stato un piacere, come sempre. Magari la prossima volta ci possiamo vedere per una cena... conosco tanti altri abbinamenti che potrebbero stupirti... Beh, allora ci vediamo! - E dopo avergli fatto l'occhiolino, se ne andò.
Remus rimase a lungo a fissare stordito il pianerottolo deserto. Non aveva nemmeno saputo rispondere al saluto. Quella ragazza aveva l'inquietante capacità di mettere a dura prova la sua invidiabile conoscenza della lingua inglese.
Ritornò nel suo appartamento ed il suo sguardo cadde sulle ciotole di gelato ormai vuote.
Cioccolato e fragola... chi l'avrebbe mai detto!
E fu in quell'istante che per la testa gli passò un pensiero folle... chissà se... ma no, era impossibile! Cosa Merlino andava a pensare?! Eppure...
Chissà... forse quella boccetta di Colonia avrebbe potuto tornargli utile...
E per un momento - ma doveva essere stata di sicuro la sua immaginazione - per un momento gli sembrò di sentire delle risate trionfanti che - cosa ancora più strana - parevano provenire proprio dalla sua scrivania.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nd'A: Wow. Ho finito la mia prima fanfiction... non ci credo! Quando ho selezionato 'storia completa' prima di postarla, mi sono emozionata.
Beh, che dire?
Innanzi tutto ringrazio moltissimo chi ha letto, recensito o inserito questa mia storia tra le seguite o le preferite e chi lo farà... siete fantastici e mi avete fatto felicissima. Grazie davvero!
Spero che l'epilogo non vi abbia deluso.
Come avrete capito, la vicenda è ambientata nell'estate tra il quinto e il sesto libro, poco dopo la morte di Sirius. Lo so, dovevo dirlo nel prologo e non alla fine, ma sono una svampita e comunque... meglio tardi che mai, no? XD Come avete potuto vedere, ho deciso di fare mia la 'leggenda metropolitana', che pare però ormai molto accreditata, secondo cui Remus è un folle cioccolatofilo (sì, so che non esiste la parola cioccolatofilo XD). In effetti, la Rowling non ha mai detto che girasse con le barrette di cioccolato in tasca, come si legge in molte fanfiction... tuttavia, questa 'presunta' caratteristica mi piace, mi sembra lo renda più simpatico e così ho voluto che diventasse anche un tratto del 'mio' Remus (il fatto che anche io adoro il cioccolato penso abbia influito positivamente).
E ora un piccolo avviso: per vostra immensa sfortuna, in testa mi frullano diverse idee per nuove fanfiction, anzi, una one-shot è già quasi conclusa... anche se stranamente non ha come protagonista il mio adorato lupastro... Vi ho incuriosito un pochino?
Ad ogni modo, quei folli che avranno l'ardire di leggere ancora qualcosa di mio mi rivedranno presto XD
E adesso la smetto di scocciarvi.
Un abbraccio e grazie ancora!
fennec