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Autore: Morgan Snape    03/10/2011    7 recensioni
-devo tornare indietro vero?-
-dipende da te-
-posso scegliere?-
-Ah, certo!- Silente gli sorrise. Sei a King’s Cross no? Credo che se decidessi di non tornare, potresti…diciamo…prendere un treno-
E se Harry avesse preso una decisione diversa? :)
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Lily Evans, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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si guardano non capendo cosa sta succedendo e attraversando i vagoni vedono una donna dai capelli rossi

CAPITOLO III

 

 

 

 

Si fissarono sbalorditi ancora per qualche secondo cercando di realizzare ciò che era accaduto, poi gli occhi di Severus si strinsero in una linea sottile con cui fulminò il giovane.

                                 

-Potter! Levati di dosso!-

 

-Oh! Sì subito!-

 

-Argh! Attento!-

 

Il giovane rispose con un borbottio di scuse mentre si rialzava in piedi. Si aggiustò frettolosamente gli abiti e poi tese una mano al professore per aiutarlo. Il professore, che aveva già puntato le braccia a terra per fare leva, vide la mano tesa. Fissò Harry negli occhi con sguardo dubbioso, poi, lentamente afferrò la mano del giovane e così anche lui fu di nuovo in piedi.

 

Mentre il professore si aggiustava le vesti con le mani, entrambi emisero dei colpetti di tosse per il momento imbarazzante appena vissuto.

 

-Bene, direi che a questo punto…possiamo andarci a sedere- disse il professore.

 

Harry annuì e aprì la strada verso il primo vagone, ma dopo aver spalancato le porte si bloccò di colpo sulla soglia.

 

-Potter! Ti sembra il punto ideale in cui fermarti? Vai av…- il professore si fermò a metà frase e la sua voce seccata si spense improvvisamente. Anche lui si trovò a fissare lo stesso punto del giovane.

 

All’interno del vagone –e Severus poteva giurare che quando era appena salito non c’era stato nessuno al suo interno- a metà fila delle poltrone a sinistra spuntava la nuca di una persona…dai lunghi capelli rossi.

 

“potrebbe essere…no, non ci credo” pensò Severus mentre il cuore gli batteva fortissimo.

 

Severus non reagì subito, ma Harry sì e con passo incerto il ragazzo percorse lo stretto corridoio fino a quasi fermarsi pochi posti prima di quello occupato. Era molto impaurito e speranzoso al tempo stesso.

 

“ti prego fa che sia lei…fai che non sia qualcun altro…fa che sia lei…per favore!” non riusciva a pensare ad altro.

 

Il ragazzo appoggiò la mano sul poggiatesta e si sporse in avanti. La persona… la donna stava guardando fuori dal finestrino e quando sentì Harry così vicino si girò di scatto ed il suo viso si illuminò in un gran sorriso.

 

-Harry!- rispose la donna con tono felice e sorpreso.

 

La scena sembrava irreale: Harry era come pietrificato, in piedi accanto alla madre che non aveva più visto da quando aveva un anno e Severus ancora immobile tra le due porte dello scomparto che guardava con occhi spalancati la scena davanti a sé.

Il treno avrebbe potuto essere fermo, scorrere rapidamente alla velocità della luce, oppure ribaltarsi, ma loro non se ne sarebbero accorti perché tutto il loro essere era focalizzato su di lei.

Quella immobilità data dallo shock fu interrotta da Lily che reagì improvvisamente e alzatosi in piedi tese le braccia, prese tra le mani il viso di suo figlio e con i pollici gli asciugò le lacrime.

Solo allora Harry si rese conto che stava piangendo e dopo aver sussurrato con voce roca “mamma” la abbracciò con forza.

Lily gli accarezzò i capelli e mentre gli sussurrava parole di conforto, lo sguardo di lei si posò su Severus a cui sorrise dolcemente.

 

Quel sorriso fu troppo per Severus che perse il controllo delle sue emozioni e si accasciò sul sedile più vicino, ma senza mai distogliere lo sguardo dalla donna, mentre le sue labbra tremanti pronunciavano silenziosamente ed ininterrottamente il nome di lei.

 

Dopo che Harry si fu calmato, Lily parlò.

 

-Scusami un attimo Harry. Non sai quanto vorrei tenerti tra le mie braccia per sempre e non lasciarti mai, ma devo parlare con Severus-

 

Harry, che quasi si era dimenticato del professore, annuì a sua madre e si lasciò cadere sulla poltrona accanto a quella in cui l’aveva trovata.

 

Severus si alzò scompostamente in piedi mentre Lily avanzava verso di lui. Era spaventato e la vergogna, il pentimento per quello che aveva fatto in vita, soprattutto per aver rivelato la profezia si fece sentire come una ferita riaperta e dolorante. Così non resistette ed abbassò lo sguardo mentre rimaneva immobile, inerte davanti a quella valanga di emozioni che lo stava travolgendo.

 

-Severus…amico mio, guardami-

 

Il mago invece chiuse gli occhi, scosse la testa e poi fissò lo sguardo sul bianco che si vedeva fuori dal finestrino.

Proprio per questo non aveva notato che Lily si era avvicinata e prendendo il suo mento tra due dita fece voltare il viso di Severus verso di lei.

 

-Severus…-sussurrò lei nuovamente con voce dolce.

 

A quel punto Severus non poté che obbedirle e il nero dei suoi occhi incontrò finalmente il verde delle iridi di lei, dopo tutti quegli anni.

 

-Lily…io…ho fatto delle cose terribili- la sua voce tremò verso la fine della frase, ma non riuscì a continuare.

 

Lily scosse la testa.

 

-Severus, hai fatto molti errori, ma entrambi non siamo innocenti!-

 

-No!- rispose secco il professore e si allontanò di un passo.

 

-tu non hai colpe Lily…saresti ancora viva se…-

 

Lily si era avvicinata ancora, questa volta con la fronte corrucciata e con le labbra strette e zittì Severus con uno sguardo intenso.

 

-Non dire altro, non finire quella frase! non credere che non sappia di come le mie decisioni abbiano influenzato le tue! Eravamo giovani ed io, invece di aiutarti a non cadere nella…trappola di Voldemort…- Lily chiuse gli occhi e sul suo viso comparve un’espressione di dolore. Poi sospirò e continuò.

 

-Mentre ti facevi influenzare dai tuoi falsi amici, io mi lasciavo plasmare dalle aspettative di tutti…dalla mia infatuazione con James…la mia vita sembrava un dipinto già finito, non c’era nulla che potessi modificare: avrei sposato James e sarei stata circondata dalle nostre famiglie e dai nostri amici Grifondoro, mentre tu, in questo quadro…saresti stato scomodo…una macchia scura ed io ho lasciato che questo accadesse…non sono stata abbastanza forte!- finì lei guardando Severus.

 

-Severus…entrambi, per un motivo o per l’altro abbiamo abbandonato quell’immagine di noi: siamo persone diverse, non ha senso incolparci oltre, non ora, non su questo treno! Qui…possiamo essere finalmente noi stessi, capisci?-

 

Severus annuì e rilasciò un respiro che non si era reso conto di aver trattenuto. La sua postura rigida si rilassò completamente, come se tutto il peso che aveva portato sulle sue spalle se ne fosse andato e finalmente fece ciò che aveva desiderato da quando aveva visto Lily: la abbracciò e le baciò la fronte.

 

Harry osservò la scena e si sorprese nello scoprire che quell’abbraccio tra sua madre e il suo ex professore non lo disturbava in alcun modo. Anche se non conosceva tutta la storia aveva capito che quello era il ritrovarsi di due amici separati da molto tempo e nel peggiore dei modi.

 

Dopo un po’ Lily si separò dall’abbraccio e prese per mano Severus.

 

-Vieni, noi tre dobbiamo parlare-

 

Raggiunsero Harry e si sedettero nelle poltrone vicine.

 

-Devo dirvi alcune cose importanti, perciò state bene attenti. Le destinazioni di questo treno sono molteplici; la mia è la finale, invece voi due potete scendere alcune fermate prima, ma non insieme-

 

-Io…devo tornare indietro e finire la guerra, vero? Ma c’è la possibilità di…cambiare qualcosa, mamma? Sono morti in così tante persone…Remus…-

 

-Remus non tornerà indietro- disse lei decisa.

 

Harry la guardò confuso.

 

-Perché no?-

 

-Solo chi ha conti in sospeso può ritornare. Remus e Tonks hanno costruito una vita insieme e sono morti per dare un futuro migliore al loro bambino. Il loro sacrificio si è compiuto con questa consapevolezza, esattamente come era successo a me, perciò non hanno lasciato nulla in sospeso e…devi sapere che quando si muore, si può vedere uno stralcio di ciò che avverrà nel futuro di chi si ha lasciato sulla terra, perciò  sanno che il loro bambino sarà in ottime mani. –

 

Harry e Severus la guardavano sorpresi. Non si aspettavano una risposta del genere. Lily allora aggiunse:

 

-Solo chi ha sacrificato tutto sé stesso per gli altri, vivendo una vita a metà…chi ha smesso di vivere prima ancora di morire può tornare indietro e ritentare-

 

-Ma come…- chiese Harry.

 

-Te lo mostrerò io- rispose lei.

 

Lily si sporse in avanti e mise una mano sulla fronte di Harry. Nel momento in cui il palmo entrò in contatto con il volto di lui, il ragazzo ebbe come una visione.

 

Quando Harry riaprì gli occhi, lo sguardo confuso di poco prima era scomparso per lasciare il posto ad uno consapevole e determinato.

 

-Sono pronto!-

 

Lily lo guardò con fierezza ed entrambi si alzarono lasciando Severus a bocca aperta.

 

-Un momento…cosa sta succedendo?- chiese il mago.

 

-Devo andare professore…ma non è un addio!- rispose Harry.

 

Lily lo accompagnò alla porta d’uscita senza mai mollare la mano dalla spalla di suo figlio.

 

Sul suo volto si formò un’espressione contrita, mentre si mordeva il labbro per farsi forza: doveva salutare il figlio appena ritrovato.

 

Giunsero all’uscita mentre il treno frenava ulteriormente ed emetteva i suoi fischi acuti.

 

-Harry, amore…-

 

Il ragazzo abbracciò di nuovo sua madre, ancora più forte di prima e si lasciò cullare.

 

-sii forte Harry-

 

-Lo prometto mamma…-

 

-Sarò sempre con te, sempre!-

 

-Lo so!- rispose lui.

 

Lily gli arruffò i capelli mentre emetteva una risata che si mescolava ad un singhiozzo.

 

-Buona fortuna-

 

Harry sorrise e il suo sguardo si posò sul professore.

 

-Ne servirà anche a te!- sussurrò lui inclinando la testa per indicare l’uomo.

 

Il treno si fermò definitivamente. Harry baciò un’ultima volta la madre e scese i tre gradini che lo separavano dal binario. Non si riusciva a vedere niente, era tutto bianco e coperto dalla nebbiolina.

 

Il treno ripartì lento e fino all’ultimo istante madre e figlio si guardarono separati dal finestrino. Harry ad un certo punto incrociò lo sguardo confuso del professore. Il giovane gli sorrise beffardo e agitò la mano in segno di saluto. Piton lo fissò sospettoso.

 

Quello sguardo lo conosco…il ragazzo lo sfoggia ogni volta che ne combina una e la passa liscia!”

 

Il treno prese velocità e presto Harry non fu più visibile. Lily sospirò e si voltò verso Severus.

 

Erano rimasti soli.

 

I loro sguardi si incrociarono e Severus parlò con risolutezza.

 

-Non ho intenzione di scendere-

 

-Oh ma tu non scenderai, Severus, non ancora. Prima c’è qualcosa di cui dobbiamo parlare. –

 

 

 

 

 

 

Sigh…il prossimo capitolo è l’ultimo…mi dispiace tantissimo perché –lasciando la modestia a parte- questa è probabilmente la mia storia preferita (di quelle scritte da me ovviamente). Però è giusto così e nel prossimo capitolo capirete perché.

Grazie per le numerose recensioni e grazie a chi ha inserito la storia tra le preferite!

Prima di lasciarvi vi invito a leggere la mia nuova storia “Arma a doppio taglio”. Al momento non sta avendo molto riscontro positivo, forse perché sembra molto improbabile come trama, ma datele una possibilità, ok? :P

 

Un abbraccio!

 

Morgan

   
 
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