Ci
Materializzammo. Ed eravamo lì,
davanti a Villa Potter. James mi fece entrare. Immediatamente mi gettai
sul
divano e piansi. Piansi tantissimo, con James che mi teneva stretta a
sé.
“
Penserai che sono una stupida, ma…”
dissi cercando di spiegargli. Non volevo che mi reputasse una bambina.
“ Lo
so. Non ti giustificare” disse
lui. Dopo qualche ora mi calmai. Guardai James, dirigendomi con lui in
cucina.
“
Quando arrivano gli altri?” domandai
un po’ più rilassata.
“
Sirius e Mary arriveranno tra poco!”
esclamò James appoggiato sulla mensola della cucina.
“ E
Remus e Marlene?” chiesi.
“ Un
ora… o di più… non
saprei…”
ammise. Lo guardai un po’ male. Avevo l’impressione
che mi stesse nascondendo
qualcosa. Ma non indagai.
“
Peter?
“
Diciamo due ore!” disse facendomi
l’occhiolino. Ormai eravamo insieme ufficialmente. E non mi
stancavo mai di
guardarlo e di abbracciarlo. Mi avvicinai abbracciandolo per
l’appunto. Brava,
Lily, molto esplicita. Lui mi prese il volto tra le mani.
“ Ci
sono io con te. Tu starai con me.
Ti difenderò io da qualsiasi cosa, ok?” chiese. Io
annuii. E mi baciò. Mi baciò
come mai aveva fatto prima. Un bacio lento, per metterci tante parole
non
dette, tanti momenti vissuti, tanti sentimenti. E li sentii tutti. Mi
fece
sedere sul tavolo e mi abbracciò, lui ancora in piedi. Ci
baciammo ancora, e
ancora.
“
Em… sì, ragazzi, ok che siete soli
in casa, ma un po’ di controllo, suvvia!” disse una
voce alle nostre spalle.
Sirius. Già. Aveva le chiavi di casa. Grandioso. Arrossii
fino alle punte dei
capelli. Come se non fossero già rossi.
“
Ehi…” dissi imbarazzata. La mia
migliore amica corse da me abbracciandomi.
“
Lily! Ci credi che solo in due
settimane sei riuscita a mancarmi?” domandò. La
abbracciai anche io, una
volta scesa dal tavolo.
“
Mary! Come stai? Tuo padre?
“ Oh,
sta bene… Sirius ha avuto
l’onore di conoscerlo!” dichiarò lei
trionfante. Sirius, da dietro annuì
terrorizzato.
“
Quell’uomo mi mette paura…” ammise.
Risate generali. Mi mancavano tutte quelle cose. Quell’aria
familiare che mi
entrava dentro ogni volta che stavo con loro. James
abbracciò Sirius.
“
Solito vecchio cane bagnato! Lo sai
che mi sei mancato?” domandò. Sirius se lo
levò di dosso.
“ Ma
sbaglio o sta piovendo troppa
melassa? E andiamo! Dove è finito il Potter Malandrino? Lily
ti sta
condizionando, sotto quell’aria da
angioletto…” disse guardandomi ridendo.
Forse gli anni scorsi me la sarei presa. Ma adesso era tutto cambiato.
“
Sirius” esclamai abbracciandolo.
“ Lo
ripeto, cos’è tutto
quest’affetto?” domandò. James
guardò Sirius fingendosi offeso.
“ In
teoria lei è la mia futura
moglie… se magari ti levi…”
sussurrò tra i denti. Mary anche abbracciò James.
“ Mi
sei mancato anche tu, James!”
esclamò. James sorrise. Io mi staccai da Sirius.
“ No,
Sirius, secondo me ci stanno
tradendo…” dissi ridendo.
“ No,
è impossibile: quello con le corna
è lui, mica io, vero, RAMOSO?” chiese. Ci
abbracciammo tutti. Era bello essere
di nuovo insieme. Sirius andò in salone e si mise su una
poltrona, mentre Mary
si mise sulle sue gambe abbracciandolo.
“ Rem
e Marlene?” domandò Sirius. Mary
fece una faccia contrariata. Non gli era mai andata a genio Marlene.
“ Tra
un oretta penso che arriveranno…
Remus non è stato molto chiaro…” ammise
James mettendo apposto i cuscini sul
divano.
“
Quando si è trasformato?” chiesi.
Sirius si fece due conti con la mano.
“
Penso la settimana scorsa. Sì, mi ha
scritto. Mi ha detto che era andato nel bosco vicino a casa sua.
Lì non ci va
mai anima viva da quello che mi ha detto e non avrebbe dovuto ammazzare
nessuno…” disse pensieroso. Un campanello. James
andò ad aprire. Peter. Peter
era dimagrito parecchio in quelle due settimane. O forse era solo una
mia
impressione. Lo vedevo triste, consumato.
“
Peter!” dissi abbracciandolo.
“ Ciao Lily” squittì lui. Dopo aver
salutato anche gli altri si sedette sul
divano vicino a James.
“
Allora Peter! Che ci racconti? Nelle
lettere non dici mai niente di particolarmente scandaloso!”
disse James. Peter
sobbalzò sul divano. La cosa mi parve insolita.
“ No,
niente… giusto che mia madre si
è ammalata… ma per il resto…
“
Oh… mi dispiace” sussurrò Mary con
la mano dentro quella di Sirius. Peter scrollò le spalle.
“ Fa
niente… si riprenderà, spero…
“ E a
cosa dobbiamo questo tuo
sospettabile anticipo?” chiese Sirius.
“ Al
fatto che ho finito adesso di
scrivere l’articolo! Ti ricordi? Quel lavoretto…
“ Oh,
sì! Quindi la tua carriera sta
andando a gonfie vele, eh?” domandò Mary. Lui
annuì velocemente.
Dopo qualche ora
arrivarono anche
Marlene e Remus.
“
Remus…” sussurrai vedendolo. Aveva
più cicatrici di prima e l’aria da trasandato era
ancora più amplificata. Lui
sorrise.
“ Ciao
Lily. Passato due belle
settimane?” chiese entrando.
“ Oh,
non mi lamento… e tu?
“
Buie…” ammise. Marlene comparve
dietro di lui.
“
Lily!” esclamò abbracciandomi. Remus
andò avanti senza guardare minimamente Marlene. La cosa mi
preoccupò un po’.
Dopo aver salutato tutti i due si misero ai due capi del divano. No,
c’era
qualcosa di strano, ma non indagai.
“
Scusami, James, hai qualcosa da
mangiare? Sto morendo di fame…” chiese Sirius.
“ Nel
solito nascondiglio Felpato! Due
barrette di cioccolato!
“ Vedo
che ti ho contagiato!” affermò
Remus un po’ sollevato. James annuì.
“
Qualche volta capita…
“ Di
cosa state parlando?” chiesi
curiosa.
“
Remus ha una relazione segreta con
il cioccolato! Tu adesso lo vedi così tutto
tranquillo… ma mettilo davanti a un
pezzo di cioccolato di Mielandia…”
osservò Sirius. Altra ondata di risate.
Ridevo tantissimo quando stavo con loro. Dopo che ci fummo ripresi,
Marlene chiese:
“
Secondo voi oggi che ci diranno? Di
cosa parleremo?
“ Non
ne ho idea… presumo dei piani di
Voldemort, non so…” disse James. Quasi tutti
tremarono al suono di quel nome. E
restammo in silenzio.
“ Chi
di voi sa dove dovremmo
vederci?” chiesi per interrompere il silenzio. Marlene
indicò Sirius.
“ Dai
Paciock… la madre di Frank ha
messo a disposizione la casa… il Custode Segreto
è Frank e l’ho visto qualche
giorno fa e mi ha dato l’indirizzo!”
esclamò lui. Tutti annuimmo. James guardò
l’orologio.
“ A
che ora dovevamo vederci?”
domandò. Sirius anche guardò il suo orologio.
“ Tra
cinque minuti dovremmo essere
lì” disse. Ci alzammo dal divano.
“
Dicci più o meno dove dovremmo
Materializzarci” chiesi io. Sirius ci pensò un
secondo.
“
Oppius Place. Sì, più o meno siamo
nelle vicinanze” disse. Uscimmo di casa, tutti insieme. James
mi diede la mano.
Chiusi gli occhi. Quando li riaprii ci trovavamo a Oppius Place.
Marlene era
accanto a noi. Sirius, Mary, Remus e Peter erano a poco più
lontani. Dopo poco
tempo incontrammo Frank.
“
Grazie al cielo siete arrivati! Dai,
sono già tutti dentro!” disse. Arrossii. Poi
aggiunse:
“
L’indirizzo è Main Street, 16”
disse. Improvvisamente riuscii a vederla. Vidi una villetta proprio di
fronte a
me. Tutti non credevano ai propri occhi.
“ Dai,
entriamo” disse. Presi la mano
di James. Con lui mi sentivo più sicura.