Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: yuukih    03/10/2011    0 recensioni
Emily, è una ragazza di 16 anni, trasferitasi a Milano a 13 anni ha dovuto ricrearsi una vita, con molta difficoltà. Tutto ciò che ha nella nuova città, sono una migliore amica e un ragazzo, con cui sta da 4 mesi, finché non lo beccherà baciarsi, con appunto, la sua migliore amica.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
CAPITOLO 2 ;

 
 
Il giorno dopo mi svegliai, e, con malavoglia, mi vestii per andare a scuola. Mi misi dei semplicissimi jeans e una maglietta viola semplice. Non avevo proprio voglia di stare a pensare troppo su come conciarmi o chissà che altro.
Arrivata a scuola cominciai a fare ghirigori assurdi su fogli bianchi. La mia compagna di banco, Erica, ad un certo punto, mi guardò scandalizzata. Non  mi aveva mai considerata più di tanto. Insomma, eravamo conoscenti, ma non abbiamo mai parlato più di tanto.
-         …Emy? Ehm.. per quanto ancora hai intenzione di continuare così? –
-         Cosa? Ah, ciao Eri! – 
Non rispose.
-         tutto ok?-  le chiesi.
-         Sì, tu piuttosto. Cos’è tutto sto ghirigori qua, ghirigori là? –
Risi.
-         no niente – le sorrisi
-         Sicura?… Ok… -
Se ne andò, ma tornò quasi subito.
-         Senti emy.. scusami per quello che sto per dirti, però… non ce la faccio a nascondertelo ancora. Puoi venire con me?–
La seguii, andammo nei bagni.
-         Dimmi tutto.- ero spaventata, ma d'altronde non potevo ignorarla.
-         Ecco… tu sei la migliore amica di Linda, non è così? –
-         … Ero. Comunque, perché? –
-         …L’altro ieri… l’ho vista con William. E… -
-         Ti ringrazio Ery, ma… - cominciai a piangere. – so già tutto. – piansi, come una bambina. Mi abbracciò. Sentii i suoi capelli lunghi e neri accarezzarmi il viso.
-         Se vuoi sfogarti, fallo più che puoi, sono qui con te. – ero contenta di poter sentire quelle parole, finalmente.
La ringraziai, tornammo in classe. Forse, finalmente, avrei potuto avere una vera amica, in classe con me. Era sempre stato una specie di sogno per me. 
Tornammo a casa, e finito di mangiare, uscii a fare una passeggiata. Incontrai Mark,e mi fissò con quei suoi occhioni azzurri azzurri, e lo trovai stupendo, con i suoi capelli biondo cenere. Mi venne incontro, sentivo di poter morire…ma… era insieme a quella ragazza. Ci rimasi male. Un’altra volta. Ma non aveva senso!
A vederla da vicino era proprio una bella ragazza. Era alta e snella, occhi verdi e capelli marroni. Sì, esatto, una di quelle ragazze che vedi e ti chiedi “ma perché io no?”, e poi ti rassegni rispondendoti che molto probabilmente, non è umana.  
-   Ciao Emyyyy! – mi salutò Mark, con uno di quei sorrisini timidi che solo lui sa fare.
-         Ciao.. – risposi quasifreddamente, sinceramente non so come ci riuscii, solitamente con lui riuscivo ad essere solo dolce e solare. Eppure…
-         Cosa c’è? –
-         Niente perché? –
-         Non so… comunque… ah sì! Ti ricordi di lei? – Mi indicò la ragazza accanto a lui.
-         No, la conosco? – chiesi stupita fissandola. In un certo senso la riconobbi, insomma, riconobbi che era quella che stava con lui in quella stupida stanza davanti alla mia finestra.
-         Massì! E’ Chiara! –
-         …Chiara? –
-         Sì! Mia sorella! Ricordi come giocavate assieme quando eravate piccole? -
 Oddio ma come avevo potuto non riconoscerla! In viso mi si catapultò un sorriso enorme.
-         Non ci posso credere! CHIARAAAAA! – istintivamente l’abbracciai, ma appena mi accorsi ciò che avevo fatto mi staccai. Insomma, attaccarla così appena riconosciuta, non era carino. – Ehm… scusa… -
-         Scema! – Mi prese e mi abbracciò. – come stai? E’ da così tanto che non ci vediamo! Sei cresciuta davvero tanto, non t’avrei mai riconosciuta! –
-         Potrei dire lo stesso di te! Comunque, a parte vari problemi che poi ti racconterò quando (e se) vorrai, tutto a posto… tu? –
-         Ahhh! A lei racconti tutto subito e con me non ne avevi voglia? Bene. Mi sento offeso! – s’intromise Mark facendo un broncio poco credibile.
Scoppiai a ridere, e gli risposi che, dato che ero - e sono (viva la modestia!) - buona, se avesse voluto avrebbe potuto ascoltare.
 
Mi invitarono a cenare da loro e accettai, così, chiamai mia madre e l’avvisai.
Mamma era davvero contenta che stavo per andare a mangiare da Mark e Chiara, quando eravamo ancora nella nostra città natale, ero sempre da loro.
 
Arrivata sera, andai dai miei due vecchi amici, ridemmo così tanto che alla fine avevo un mal di pancia terribile! Dopo la bella chiacchierata allegra… uscì la domanda “ma il ragazzo?”. Ecco, che mi si spense il sorriso. Non risposi, rimasi in silenzio a fissare il vuoto.
-         Emy? Ci sei ancora? –
-         Sì… sì… scusate.-
-         Se non ti va di parlarne… non devi per forz…-
-         No. L’ho superato, quindi posso parlarne.- mi feci coraggio. – Niente, il ragazzo se ne può andare tranquillamente "SoIoDove", insieme alla mia ex migliore amica, che faceva tutta la “oh emy senza te non potrei vivere! Ti amo!” e poi non s’è fatta scrupoli a... –
-         No, aspetta, vai piano, non capisco- disse Mark.
-         Va bene. Allora, per farla breve, il mio "ragazzo" e la mia "migliore amica" ... sì insomma: li ho visti baciarsi l’altro giorno.. sì, il giorno del mio sedicesimo compleanno. -  Cercai di trattenere le lacrime, ma una, uscì a forza,  le altre le riuscii a strozzare. Le labbra mi tremavano. “No, l’hai dimenticato. Non devi piangere. Non ha senso piangere per qualcuno che hai dimenticato”, continuavo a ripetermi, ma in fondo sapevo che non era così, e dall’altro lato pensavo “No, non era un’amica, una come lei meglio perderla che trovarla!” ma alla fine, le volevo bene, nonostante tutto.  
Non risposero. Dopo un paio di minuti, sforzai un sorriso.
-         ma ora sto bene! – sforzai una frase a dir poco falsa.
-         Sei una stupida emy! – disse mark. – fatti coraggio e vai a dire a entrambi che sono due stupidi. Se non lo fai io…- aveva un’aria davvero irritata e minacciosa.
-         Non posso. Non voglio rivedere le loro stupide facce. Non ora! –  dissi scocciata.
-         Va bene Emy, vedrai che a breve ne sentirai tu il bisogno di chiarire tutto. – disse Chiara.
-         Grazie comunque… è bello, poter parlare con voi in questo modo. – dissi commossa.
La serata passò tranquillamente, tornai a casa soddisfatta di ciò che m’era accaduto.
 
Il giorno dopo presi il bus per andare a scuola, lì vi incontrai Lei. Sì, Linda.
Colei che…
-         Emy! Perché non mi hai chiamata? - 
COSA!? Si chiedeva perché?!
Non risposi, mi limitai ad allontanarmi. Non avevo ancora voglia di vederla.
-         Emy… ti prego… dimmi cos’è successo. Perché non mi parli? –
-         Lasciami stare. – risposi.
-         Dimmi almeno cos’è successo! –
-         Te lo devo proprio spiegare? Non c’arrivi? Lasciami, per favore. Non voglio vederti. – scesi dal bus e aspettai quello dopo. Forse quello era il momento adatto per parlarle. Ma non me la sentii proprio.  Ero ingenua, in un certo senso mi facevo prendere dai sensi di colpa. Avevo paura di ferirla. Sì, ero davvero una stupida. Mi facevo ferire e non volevo ferire.
A pensarci ora, capisco quanto io sia stata veramente una sciocca, a non sbatterle tutto in faccia, per farla sentire uno schifo quanto lei aveva fatto sentire me tale!

D'altronde, se quella stella, che William occupava prima di tradirmi, ormai era caduta, era normale avesse impresso sulla mia strada, una luce indimenticabile, tuttavia adesso, dovevo aspettare, un’altra indicazione, magari da un’altra stella che cadrà anch’essa, ma, per arrivare al sole, potranno infliggermi mille cocci di stelle frantumate, in un cuore arrugginito, non m’importa. Io, esigo raggiungere il MIO sole.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: yuukih