Non sarò mai tua

Nami aprì piano gli occhi e scrutò intorno a lei per capire dove si trovasse, i suoi ricordi a causa del colpo subito erano confusi e la ragazza si sentiva spaesata e impaurita, ma una cosa la ricordava alla lettera: Will poco prima che lei svenisse aveva uno sguardo terribile e la sua voce aveva qualcosa di diverso dal normale, poi si ricordò di essere stata afferrata bruscamente e sollevata, aveva gridato spaventata e poi più nulla...

Provò ad alzarsi, fece fatica, sentiva male in tutte le ossa del suo corpo ed osservandosi poté constatare il problema, era ferita ovunque in modo leggero ma quei tagli bruciavano molto e i lividi così numerosi gli creavano delle fitte terribili a causa dei suoi movimenti nel mettersi in piedi, anche se aveva un dolore più forte che si levava verso la sua spalla sinistra, osservò anch'essa sembrava che la botta l'avesse risentita specialmente in quella parte del corpo, vedendo che era ricoperta di sangue avrà certamente battuto su qualche pietra li vicino, strappandosi un pezzo della camicia che indossava si tamponò la ferita e poi legò le benda a modi fasciatura, poi alzò lo sguardo nuovamente verso il luogo in cui si era risvegliata...

Gli alberi della foresta creavano una recensione intorno al luogo che era ricoperto di massi e rovine di quello che doveva essere stato un precedente villaggio, la navigatrice cercò di fare qualche passo, quel posto non prometteva nulla di buono, non c'era anima viva, ma appena provò a muoversi qualcosa glielo impedì, osservandosi la caviglia vide una catena d'acciaio, si abbassò sentendo nuovamente le fitte e provò ad forzare la serratura, non gli era sembrato difficile all'inizio, lei dopotutto era una ladra e forzare lucchetti e serrature era il suo lavoro di tutti i giorni, ma si sorprese non poco quando non ci riuscì...

Ma che razza di catena eh?! Perché non riesco a liberarmi?! Pensò preoccupata la ragazza, provò nuovamente ma con gli stessi risultati, si sollevò nuovamente per poi proseguire fino ad un macigno abbastanza grande perché ci si potesse sedere sopra, improvvisamente una voce la fece voltare di lato..

“Ti sei svegliata..”

“Will!”

Gridò prima di alzarsi nuovamente e cercare di allontanarsi dal ragazzo, ma lui gli si avvicinò..

“Ehi che succede?! Vorresti per caso andartene mia bella prigioniera!”

Nami ancora più spaventata cercò di levarsi lo stivale alla caviglia in modo che il suo agile piede scivolasse fuori..

“Secondo me sprechi il tuo tempo così”

“Will perché?!”

“Perché cosa?!”

Ribatté il ragazzo arrabbiato

“Perché mi hai portata qui, perché mi ritrovo legata?! Perché!”

Will sogghignò, per poi avvicinarsi ancora a Nami a poco più di mezzo metro gli disse...

“Scegli!”

Nami lo guardò senza capire e chiese..

“Cosa?”

“Scegli Nami: o diventi la mia donna e non ti sarà fatto alcun male oppure verrai sacrificata alla divinità protettrice dell'isola”

“Cosa?! che storia è questa?! Assurdo! Will io non ti ho fatto nulla, di quale divinità parli?! Perché io?!”

Lui gli voltò le spalle e disse..

“Ogni cosa a suo tempo, verrà anche quello delle spiegazioni..”

Poi aggiunse...

“ Non mi hai risposto? Vuoi vivere e diventare la mia donna o.... morire?”

Nami cercò nuovamente di scappare, era riuscita a togliersi lo stivale ed aveva cominciato a correre anche se non andava molto veloce a causa delle sue condizioni, tendosi la spalla cercò di addentarsi nella foresta ma Will la fermò velocemente prendendola per il braccio sano, la fece voltare e disse..

“TU NON VAI DA NESSUNA PARTE!”

Nami abbassò lo sguardo e disse debolmente...

“Lasciami andare, mi fai male, ti prego...io”

“NO”

“Io..io devo andare via da qui, restituiscimi alla mia ciurma e al mio capitano”

Si accorse di aver commesso un errore, ma era troppo tardi per rimangiarsi le parole dette, quando aveva pronunciato quella frase era riuscita a far cambiare espressione a Will, che rafforzando la presa su di lei disse..

“ Il tuo capitano eh? Vedo che il problema tra di noi è lui!”

“Will..io..”

Will alzò la voce

“Tieni più a lui che a me?! Sei più legata a lui che a me?! Preferisci tornare da lui piuttosto che stare con me?! Dimmi Nami tu lo consideri più importante di me?!”

Nami si liberò dalla presa

“Sì!!”

Gridò con gli occhi lucidi

Will socchiuse le labbra e chiese..

“ Perché?! Da ciò che ho potuto constatare è un ragazzo testardo, ingordo e...”

Incominciò mettendo rabbia e rancore in ogni parola d'odio contro Rufy, ma venne interrotto dalla ragazza che disse..

“Lui è anche buono, generoso, allegro, dolce, disarmante, coraggioso, esuberante a volte sciocco! Ma ha un gran cuore, aiuta sempre il prossimo, tiene ai suoi nakama, pensa al loro bene prima del suo! Affronta ogni battaglia con il sorriso sulle labbra e con i gesti più semplici sa aprirti il cuore e leggerti l'anima, è un ragazzo su un milione! Mi è stato vicino nei miei momenti difficili, mi ha dato un forza e una voglia di vivere che nemmeno io credevo di poter ritrovare, Will io lo am....”

“Zitta!! Come puoi..NO..NO!”

Gridò il ragazzo colpendo una roccia vicino a loro dalla rabbia e farla sgretolare, l'onda d'urto si propagò fino all'inizio della foresta, poi lui sembrò calmare la sua ira, voltandosi disse....

“Nami...quin... quindi...tu..”

Nami lo guardò e disse con voce decisa..

“Non sarò mai tua Will!”

La immobilizzò nuovamente

“E' tutto da vedere, magari cambierai idea...”

Continua.....