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Autore: M e g a m i    04/10/2011    4 recensioni
Che dire, ho deciso di darmi alle fan fiction. E proprio perché mi piace vincere facile, ho deciso di iniziare con una long. Siate clementi, è la prima volta che mi cimento a scrivere qualcosa del genere.
E niente, ho provato ad immaginare come sarebbe la vita dei nostri eroi di DGM se non fossero degli esorcisti in lotta per salvare il mondo, ma dei semplici studenti delle superiori alle prese con problemi di cuore. Quindi li vedremo andare a scuola, uscire, avere appuntamenti, e fare tutte le cose "NORMALI" che farebbero degli adolescenti quali sono, se fossero nati in un contesto AU.
Il tema principale di questa long, quindi, sarà l'amour, l'amour raccontato dal punto di vista di niente popo’ di meno che Tyki-ponzolo . Esatto, sì, lui è il narratore della storia, e ci racconterà dei seguenti pairing: Allen x Road, Lavi x Chomesuke, Kanda x Linalee, Maire x Miranda, Komui x Brigitte, anche se il principale trattato sarà proprio l’Allen x Road, visto che è uno dei miei crack preferiti. Vedremo come il loro rapporto si evolverà pian piano che si conosceranno di più e scopriranno lati del loro carattere che neanche loro sapevano di avere.
Avranno un ruolo fondamentale anche Lavi x Chomesuke e Kanda x Linalee, che all’inizio formeranno un particolare quadrato amoroso in cui Lavi e Kanda sono innamorati pazzamente di Linalee, mentre Chomesuke lo è di Lavi, che ignaro della cosa, cerca invece di appiopparla al suo “grande amicone” Kanda.
Insomma, un numero incredibile di drammi adolescenziali!
Spero che la troverete interessante, nonostante l'ambientazione scolastica un po' trita e ritrita.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NDA: Aaah, ce l’ho fatta, finalmente! Spero che l’attesa sia valsa la pena!
In questo nuovo capitolo, vedremo comparire nuovi personaggi, e ci renderemo ancora più conto del potere devastante del sorriso di Lina!
Alcune piccole note:
- Per chi non se lo ricordasse, Sachiko è il nome originale del corpo di Chomesuke.
- Aragi, il cognome che ho scelto per Chome, visto che poverina era l’unica non ce l’aveva, si scrive con il kanji 蘭, che significa “orchidea”. Non so voi, ma io lo trovo molto appropriato per lei. E poi mi piace come suona Sachiko Aragi.
- Lo “shinai” citato nel titolo è la spada fatta di canne di bambù che si usa nel kendō, mentre “cho” è il verso che Chome dice sempre alla fine di ogni frase, e che le è costato appunto il soprannome “Chomesuke”, datole da Lavi.
Ma prego, ora vi lascio a Tyki-pon. ♥
 
 
Ed eccoci con un nuovo capitolo.
Oggi vi introdurrò dei nuovi personaggi, e sì, anche la misteriosa signorina che osservava da lontano il nostro Guercio dai capelli rossi.

Siete impazienti di scoprire chi è? Bene allora, iniziamo proprio da lei.
 
 
   « Lina, quel ragazzo di stamattina ti sta fissando anche adesso, cho. »
Sachiko Aragi piegò la testa di lato, osservando a sua volta Lavi Bookman dall’altro lato della strada, che sudava amore e cuoricini da tutti i pori.
Erano le quattro di pomeriggio, ed erano appena finite le lezioni. Gli studenti di entrambe le scuole si stavano riversando sui marciapiedi, chi in procinto di tornare a casa, chi di svolgere le attività pomeridiane e di unirsi ai club. Io stavo potando distrattamente le aiuole del giardino, lanciando ogni tanto qualche occhiata a Guercio-kun. A quei tempi non ero ancora a conoscenza di chi fosse diventata la mira dei suoi desideri, tutto ciò che di cui mi rendevo conto era che il suo sguardo da idiota faceva concorrenza con quello di Road di fronte ad Allen Walker.
   « Mh? Quale ragazzo? », chiese la signorina Linalee, sbattendo le ciglia con aria perplessa, mentre si guardava attorno.
Che dire, la signorina Linalee è sempre stata piuttosto ingenua nelle questioni di cuore, per la gioia di suo fratello maggiore. Possiamo proprio dire che non le interessavano minimamente.
   « Quale? Quello coi capelli rossi, cho, laggiù. ».
Quello.
In realtà la signorina Sachiko sapeva bene quale fosse il nome di quel ragazzo, ma non l’avrebbe mai ammesso. No, non avrebbe mai ammesso che era ormai da quasi due anni, da quando aveva iniziato a frequentare l’Accademia Privata Lee, che aveva notato quei capelli rossi così esuberanti. E sicuramente non l’avrebbe mai ammesso davanti alla signorina Linalee.
   Perché alla fine, tutti finiscono per guardare Linalee.
Non era gelosa, o altro. Non si sentiva messa in ombra. La signorina Linalee era la sua migliore amica da sempre, e non si sarebbe mai sognata di essere gelosa di lei per qualcosa di così stupido.
E poi, in fondo, non lo conosceva neanche quel Lavi Bookman.
Semplicemente, lo vedeva tutte le mattine annaspare disperatamente per raggiungere la scuola. Lo guardava dalla finestra della sua classe, che si affacciava proprio sull’ingresso della scuola pubblica di fronte alla sua. Lo osservava tutte le mattine, e pensava che quel ragazzo che correva fosse divertente. Riusciva sempre in qualche modo a strapparle un sorriso, anche se da lontano, anche se non sapeva minimamente che lei lo stesse guardando.
Ma questo non voleva dire niente. Se Lavi Bookman, si era preso una cotta per la signorina Linalee, andava bene.
   Perché alla fine, tutti si prendono sempre una cotta per Linalee. Per Linalee. Non per me.
 
 
   « Aaah, Yu, credo proprio di essermi innamorato! », sospirò Guercio-kun, sempre facendo concorrenza alla mia dolce nipotina psicopatica.
Yu Kanda lo ignorò deliberatamente, come faceva ogni volta che se ne usciva con queste dichiarazioni improvvise. Cosa che succedeva piuttosto spesso.
In fondo Lavi Bookman era sempre stato un tipo piuttosto superficiale, all’apparenza. E Yu Kanda – da me altrimenti soprannominato Spadaccino-kun, a causa dei suoi trascorsi nel dōjō di kendō – non lo sopportava quando si comportava così. In realtà non lo sopportava per la maggior parte del tempo, sta di fatto però che stavano sempre insieme. Definirli migliori amici mi costerebbe un taglio netto alla giugulare a opera del suddetto Spadaccino-kun, perciò penso sia meglio dire che fossero migliori nemici o peggiori amici. Scegliete voi la definizione che più vi aggrada.
   « Yu, Yu, mi ascolti? Cioè, guardala! E’ splendida! Ed è così dolce…! », continuò imperterrito il nostro rosso.
   « Lascia che ti chieda una cosa. Ci hai mai parlato? », gli chiese a quel punto Yu Kanda, al limite della pazienza.
   « Eh? No. », rispose Lavi Bookman, candidamente.
   « Sai almeno come si chiama? »
   « Uhm... no? », ripeté nuovamente, accennando ad un sorriso.
   « E allora mi spieghi come diavolo fai a dire di esserne innamorato?! »
   « Ma Yuuu! Guardala! Insomma, guar-da-la! ». Guercio-kun gli afferrò il viso e lo costrinse a voltarsi in direzione della signorina Linalee.  « Ecco, è lei! Quella con i capelli sul verde, corti fino alle spalle, e quelle gambe meravigliose! ».
Se in quel momento il suo grande nemico gli avesse tirato un pugno nello stomaco, probabilmente l’avrebbe colto meno di sorpresa, e gli avrebbe fatto anche meno male.
   « Vedi? VEDI?! Ora capisci? L’ho vista per la prima volta stamattina! Come ho fatto a non accorgermi prima di lei?! Cioè, Yu, capisci?! Quella ragazza ha fatto strike nel mio cuore! »
Ma ormai Spadaccino-kun non lo stava ascoltando più. Fissava davanti a se, con lo sguardo perso nel vuoto, sperando ardentemente di aver capito male, che la ragazza in questione non fosse Linalee Lee.
   Tutte, ma non lei, era l’unico pensiero che gli passava per la testa.
 
 
   « Kanda-senpai, Lavi-senpai, come mai ancora qui? », li riportò alla realtà una voce alle loro spalle. Allen Walker li raggiunse davanti all’uscita, passandomi davanti senza riconoscermi minimamente. Stavo sempre molto attento a tenermi a distanza di sicurezza da Allen Walker, visto che quegli occhi grigi avevano uno spiccato talento scrutatore.
   « Allen! », lo salutò allegramente Guercio-kun, ancora trasudante d’amore. « Com’è andata la giornata? »
   « Abbastanza bene, direi. », gli sorrise lui.
   « Aaah, che bella la vita dei primini, tutta allegra e spensierata… »
   « A me sembri tu quello spensierato, senpai. Piuttosto, Kanda-senpai sta bene? Mi sembra un po’ pallido. Forse è a causa la sua dieta a base esclusiva di soba che-… »
   « Fatti gli affari tuoi, Mammoletta. », tagliò corto Yu Kanda, riscuotendosi dai suoi mesti pensieri. Lanciò di sottecchi un’occhiata a Guercio-kun, totalmente ignaro della situazione.
“Ma che situazione?”, vi starete chiedendo. Ora vi spiego subito.
C’era una volta un piccolo bambino scorbutico, che frequentava le elementari. Non aveva amici perché allontanava chiunque cercasse di avvicinarlo, ma in realtà aveva semplicemente paura di aprirsi con qualcuno, e di rimanere nuovamente ferito, come gli era già successo in passato.
Sta di fatto che stava sempre da solo, e gli altri bambini lo prendevano spesso in giro per questo. Finché un giorno, un gruppo di suoi coetanei avevano cominciato a schernirlo più del solito, e lui non ci aveva visto più. Si era quindi andata a creare una rissa tra marmocchi, in cui il nostro Spadaccino-kun si era trovato uno contro quattro. E non c’è bisogno di dire che le stava prendendo.
Beh, capitò proprio in quel momento che una bambina, una compagna di scuola del nostro eroe dall’acconciatura femminile, passò casualmente da quelle parti. E mossa dal suo buon cuore, si mise in mezzo a quella violenta lotta all’ultimo sangue, per difendere un bambino che l’aveva respinta in malo modo ogni qualvolta aveva provato a rivolgergli la parola. Era corsa a difenderlo senza indugio, anche se aveva paura, anche se le lacrime le rigavano le guance e le gambe le tremavano.
E poi, quando quel gruppo di bambini si era allontanato, lasciandoli soli, lo aveva aiutato ad alzarsi, e gli aveva sorriso.
Mi chiamo Linalee Lee, se ti va da questo momento possiamo essere amici!
E Yu Kanda era rimasto abbagliato da quel sorriso.
Fine della avvincentissima e commuoventissima storia.
 
 
   « Yu, però sei pallido sul serio! Sei sicuro di stare bene? »
   « Stesso discorso per te, stupido coniglio. Fatti gli affari tuoi. »
Allen Walker ridacchiò. « A quanto pare oggi il livello di affabilità di Kanda-senpai ha raggiunto l’apice. »
Yu Kanda stava per replicare con una buona dose di insulti, ma fu interrotto da Mammoletta-kun – intendo riutilizzare questo nomignolo, lo trovo piuttosto... appropriato? – che in quel momento vide la persona che stava aspettando davanti ai cancelli, e, agitando la mano, esclamò: « Sachiko! Sono qui! »
La signorina Sachiko alzò lo sguardo sentendo il suo nome, e notò subito la chioma bianca del ragazzo che spiccava tra la folla. Rispondendo al cenno con la mano, si fece largo tra le altre studentesse per raggiungere Allen Walker, seguita dalla signorina Linalee.
   « Sachi-…? Allen birbone! Non ci avevi detto di avere una ragazza! », poi realizzando che la signorina Linalee si stava avvicinando a loro, e sempre calcolando meno di zero la signorina Sachiko, a sua volta si mise ad esclamare al culmine dell’emozione: « Aspetta, QUELLA è Sachiko?! Quella coi capelli verdi?! »
   « No, quella è Linalee. Sachiko è quella-… »
   « Liiinalee! Che nome meraviglioso! Ma aspetta, Allen, tu come fai a conoscerl-…?! », e non ebbe modo di aggiungere altro perché le due signorine ormai li avevano raggiunti.
   « Al, sei pronto, cho? », chiese la signorina Sachiko, cercando di ostentare un’indifferenza che non provava. E le sue guance che si erano tinte di rosso nell’esatto istante in cui si era accorta di chi fosse il ragazzo con cui stava parlando Mammoletta-kun, non aiutavano affatto.
   « Sì, un secondo. Prima credo che sia il caso di fare delle presentazioni. », disse, rivolgendo un occhiata perplessa a Guercio-kun che “scuoricinava” a tutto andare al suo fianco, impaziente di parlare con la signorina Linalee. « Questi sono Lavi Bookman e Yu Kanda. Sono due miei senpai che frequentano il terzo anno. E loro invece sono Sachiko Aragi, che tra parentesi non è la mia ragazza, è diciamo… mia sorella maggiore, e Linalee Lee, la sua migliore amica. Loro fanno il secondo anno all’Accademia Lee. »
   « Pia-Piacere, cho. », balbettò la signorina Sachiko, mordendosi il labbro inferiore, e continuando a darsi quell’aria sostenuta.
La signorina Linalee invece, si coprì la bocca con la mano e rimase a guardare Yu Kanda, non credendo ai propri occhi.
   « Ciao, Linalee. », la salutò lui, sviando lo sguardo. Non ce la faceva proprio a guardarla.
   « K-Kanda! », replicò lei, ancora piuttosto sorpresa. « Non sapevo che frequentassi la stessa scuola di Allen-kun! Mio dio, sono così contenta di rivederti! Ma guardati, come sei diventato alto! E pensare che da bambino non mi raggiungevi neanche…! », ridacchiò la signorina. Spadaccino-kun, al contrario, strinse i pugni, odiando se stesso per non essere in grado di dire nulla.
Sachiko Aragi si sentiva a disagio. Lavi Bookman deluso, perché avrebbe voluto parlare con Linalee Lee, che invece si era persa nel felice viale dei ricordi della sua infanzia. Yu Kanda non sapeva come reagire di fronte a lei. Era da troppo tempo che non le parlava più, troppo tempo che si limitava a guardarla e, sì, ad amarla da lontano.
E il povero Allen Walker assisteva alla nascita di questo quadrato amoroso, senza capirci veramente niente. Si rendeva solo conto che l’atmosfera si stava facendo piuttosto pesante.
   « Sachiko, andiamo? Marian si arrabbia se quando torna non siamo a casa e non gli abbiamo preparato la cena. », si intromise.
   « S-Sì, cho, è meglio! ». La signorina fece un cenno del capo in direzione dei due ragazzi, e si affrettò a seguire Mammoletta-kun, che si era già avviato. « Ah, Lina! Prima ho incontrato il preside Lee in corridoio, mi ha detto che doveva parlarti di una cosa! », si ricordò improvvisamente, voltandosi per avvisare l’amica.
   « Grazie, Sachiko! Ci vediamo domani! », la salutò, mentre tra se e se pensava: « Chissà cosa vorrà Nii-san… ». Poi tornò nuovamente a guardare Spadaccino-kun e Guercio-kun. « Beh, devo proprio andare! Kanda, mi ha fatto davvero piacere rivederti! E Lavi-san, mi dispiace! E’ stato un vero piacere fare la tua conoscenza! », fece anche lei un piccolo inchino, e se ne andò.
Decisamente, quel primo incontro non era andato come Lavi Bookman aveva sperato.
   « “Kanda”?! Esigo una spiegazione! », esclamò. « E anche da quell’“Allen-kun”! Com’è possibile che voi due conosciate la ragazza dei miei sogni, quando io fino a qualche secondo fa non sapevo neanche il suo nome?! Mpf, sappiate che mi sento tradito! »
A nessuno dei due non poteva importare di meno di come si sentisse, uno perché se ne era già andato da un pezzo, l’altro perché era troppo perso nei suoi pensieri e nelle sue emozioni per preoccuparsi di qualcos’altro.


E finisce anche qui un altro capitolo. Arrivederci di nuovo, miei cari lettori 
ah ah, credo di starci prendendo gusto.
  
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