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Autore: LadyCharl    04/10/2011    4 recensioni
Spofondò nel morbido materasso del suo sontuoso letto e con voce flebile ammise a se stessa"...forse perchè ne ho bisogno..."
dedicata a tutti i fans Dair e alla mia migliore amica
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Dan Humphrey, Quasi tutti | Coppie: Blair Waldorf/Dan Humphrey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO

Che enorme seccatura, non riusciva a pensare ad altro mentre invano cercava di aggiustarsi il nodo della cravatta; certo non era la prima volta che era stato costretto a partecipare ad una serata del genere, a New York ormai era abituato: scambiava due chiacchiere con Serena, conversva con Nate, dispensava consigli ad Eric e, sorseggiando un alcoolico non più forte di un bicchiere di prosecco, si sorprendeva spesso ad osservare le vicissitudini di Blair, che splendente nel suo abito da sera firmato, complottava con malvagità. Ma stavolta l'impresa era ben più ardua, in primis l'attendeva una distesa di gente sconosciuta che parlava una lingua a lui ostica come il Francese, in più si sarebbe ritrovato al cospetto di una famiglia reale e l'unica conoscenza che aveva era Blair Wardolf, futura principessa di Monaco che con il suo perfetto principino avrebbe parlato un perfetto Francese con tutti, cercando di rendere ancora più perfetta la sua favola trattandolo come un perfetto sconosciuto!
Dopo aver reso accettabile il nodo uscì dalla sua camera
"Certo che è dura la vita quando sei un Humphrey alla corte di Monaco..." si lasciò scappare rassegnato, mentre fermatosi difronte ad una specchiera barocca tentava di riportare al giusto posto un suo ricciolo ribelle...
"Dovresti vedere quanto è dura se sei una Grimaldi..." aggiunse una voce sconosciuta proveniente dall'angolo della fine del corridoio.
Dan si voltò di scatto e con passo lento gli si rivelò la sua misteriosa interlocutrice, una ragazza fascita in un tubino viola, dai capelli corvini raccolti in una coda.
"Quindi tu sei Daniel...L'amico di Blair..." esclamò lei porgendogli la mano.
Il ragazzo, leggermente impaurito dai grandi occhi verdi che con velato ghigno lo scrutavano, porse con riluttanza a sua volta la mano:
"Ehm...si...sono io. E tu sei?"
"Io sono Beatrice Grimaldi, la sorella di Louis."
"Ah bene, quindi sei la futura cognata di..."
"HUMPHREY!!!" gridò Blair dalla parte opposta del corridoio e raggiungendolo a grandi falcate, ignorendo la ragazza, continuò :"Si può sapere da quando sei diventato ritardatario?? Ehm?!? Cosa non ti è chiero del concetto di puntualità? Possibile che la futura principessa ti debba venire a prelevare e scortarti fino la sala..." lo afferrò per un braccio
"Blair calmati...ho avuto problemi con il nodo della cravatta e ora stavo per raggiungerti, poi ho incontrato lei..." e indicò la sorella del principe
"Bonsoire Blair..." fece lei, Blair lasciò immediatamente il braccio del ragazzo e cambiando tono rispose con falsa gentilezza al saluto :
"Bonsoire Beatrice..."
"Tesoro perdona il povero Daniel, l'ho trattenuto io...ma ora non preoccuparti, raggiungi mio fratello, accompagrerò io il tuo amico..." e lanciò un'occhiata da brividp a Dan, rimasto ancora interdetto dalla reazione di Blair, ben conosceva quella sua flessione di voce, quel tono di sfida e freddezza mascherate da semplice cordialità.
"Se fosse così gentile da porgermi io braccio..." pronunciò maliziosa Beatrice.
Il ragazzo non potè far altro che offrirle il braccio, poi la francese continuò :
"Blair vai pure...ci penso io a Daniel.2
La bruna inviperita rispose :"Come vuoi!" girò i tacchi e si diede indietro, ma, dopo pochi passi, si fermò e si voltò, il suo sguardo incontrò quello di Dan, che la fissava allontanarsi con tristezza. Sentì una strana sensazione, era delusa, era irritata, era furiosa e si sentiva terrebilmente ferita, perchè le importava così tanto di quel stipido residente di Brooklyn? Perchè la infastidiza tanto la vista di quella vipera francese al suo fianco? Non si rispose, ignorando nuovamente i sentimenti che nascevano in lei e interrompendo il suo contatto visivo con il ragazzo riprese a marciare verso io gaòa che l'attendeva.
Ma la sensazione si riaffacciò per tutta la serata. Blair non conversò brillantemente come tutte le altre volte con i suoi nobili ospiti, non corprese nessuno mostrandogli una piccola parte del suo genio macchiavellco e perfino con la futura suocera si dimostrò distratta e poco concentrata, di fatti non era affatto disposta a intrattenere discussioni accese ed  intelligenti quando davanti ai suoi occhi si consumava uno spettacolo tanto rivoltante, quella intrigante tesseva intorno a Dan la sua velenosa tela e non faceva altro che sorridere ed ammiccare al ragazzo non separandosi mai da lui.
"Blair tutto a posto?" chiese premuroso Louis, accortosi dell'espressione non particolarmente giuliva che la sua futura sposa aveva.
Blair abbassò lo sguardo cessando di infliggersi dolore osservando il suo amico trasformarsi in preda e rispose :"Si, è tutto perfetto...ma mi serve un po' d'aria fresca."
Lasciò Louis e si recò all'esterno dove sedutasi sul bordo della fontana rivolse lo sguardo al limpido cielo notturno e inevitabile una lacrima le sciese per la guancia, rimase lì sola senza che nessuno la venisse a consolare, avrebbe voluto qualcuno che la rincuorasse, che la rassicurasse e che stringendole la mano le infondesse coraggio e sapeva con esatezza a chi il suo cuore avrebbe voluto agrapparsi e sapeva altettanto bene quanto fosse sbagliato. Si asciugò le lacrime, inviò un SMS a Louis avvisandolo che sarebbe salita in camera poichè si era sentita poco bene e di non preoccuparsi e con passo lento entrò da una porta secondaria e si diresse verso l'ascensore, lo chiamò e con pazienza reggendosi lo strascico del bel vestito cobalto attese il suo arrivo. Quando le porte di aprirono la ragazza si ritrovò difronte la sua dolce congnatina che, uscendo dall'ascensore, con un sorriso beffardo commentò la vista della bruna:
"Oh! Guarda che c'è...Blair...che fai ti ritiri di già? Certo che voi americani proprio non riuscite a reggere una serata di gala...Anche Dan è voluto ritornare in camera sua, l'ho accompagnato io..." 
Blair , irritata dal pensiero della vipera sola in camera con Dan, girò la testa e iniziò a fissare un punto a caso alla sua sinistra, Beatrice continuò :" Abbiamo parlato nolto, è davvero un ragazzo simpatico, pensa mi ha invitata a guardare un film con voi lunedì sera!"
Sapere che quella francese era stata invitata da Dan a pertecipare al LORO appuntamento settimanale contribuì non poco a trasformare in ira nera l'irritazione di Blair, che, con questo nuovo sentimento in petto, troncò la pesante conversazione:
"Au revoir Beatrice" e si introfulò con fretta nell'ascensore
"Au revoir..." e mentre le porte di richiudevano la Grimaldi aggiunse :" Ah! Cara attenta alle sbavature del mascara."
Ma Blair non aveva la testa per pensare al make up, infatti tutte le sue facoltà mentali erano appannate dalla rabbia che la pervadeva. L'ascensore impigò poco tempo per raggiungere il piano desiderato e ancor meno impiegò la ragazza per raggiungere la porta del traditore che percosse con violenza.
"Eccomi..." esclamò con allegria il ragazzo aprendo la porta, poi, accortosi dello stato d'animo della ragazza tacque, aspettò che entrasse, richiuse piano la porta e attese paziente le parole di lei che non tardarono ad arrivare:
"Perchè mi hai fatto questo?"
"Prego? Di che stai parlando?" chiese Dan, stanito dalla domanda, avvicinandosi leggermente a lei con le braccia spalancate
"Non fare il finto tonto, sai benissimo a cosa mi riferisco...quella strega...sei stato tutta la sera con lei..."
"E allora? Che problema c'è?" iniziò ad irritarsi, che diritto aveva su di lui Blair per venire così infuriata nella sua camera e rimproverargli di aver trascorso del tempo con un'altra ragazza, stava passando  il periodo più triste della sua vita a causa sua, soffriva da morire a non poterle rivelare i propri sentimenti e a saperla promessa sposa di un altro, si girò dandole le spalle e continuò con tono triste :"Tu tra meno di un mese ti sposi, cosa ti importa di quello che faccio io..." poi si voltò nuovamente nella direzione della ragazza che singhiozzava
"Già...hai...hai...perfettamente ragione." esclamò e si catapultò verso la porta per poter uscire, ma fu permata da un braccio di lui che la prese per la vita avvicinandola pericolosamente al suo volto e le sussurrò :" Se hai un motivo per essere qui...ho il diritto di saperlo! Perchè?"
Blair aveva i suoi occhi gonfi incollati a quelli umidi di Dan e in se stessa sentiva crescere il desiderio di soddisfare il suo cuore e lasciarlo libero di agrapparsi a quello di lui :" Io...io.." abbassò lo sguardo e completò la sua frase :" Io sono molto stanca ora...scusami." si liberò dalla sua stretta e prima di chiudere la porta gli augurò :" Buona notte Humphrey" e se ne andò senza aspettare la risposta.
Il ragazzo appoggiò la schiena la muto e si lasciò scivolare fino al pavimento:
"Cosa potrebbe interessarmi di Beatrice...sono pazzo di te Blair Wardolf!" chiuse gli occhi e una lacrima gli rigò il volto.






SPAZIO DELL'AUTRICE
Allora siamo arrivati al 5 capitolo...come sempre non sono soddisfatta del mio lavoro, ma che ci posso fare queste sono le mie capacità e quindi vi tocca leggere questi scarabocchi da fan fanatica...Il titolo di questo capitolo riprende quello del film " Quello che gli uomi non dicono"....ringrazio i miei assidui recensori e coloro che trovano il coraggio di continuare a leggere il mio indegno lavoro. Sperando che nonostante tutto vi sia piaciuto e augurandomi di ricevere qualche recensione in più vi saluto...
Au revoir


P.S. Chiedo venia per i tempi lunghi, ma purtroppo la scuola è incominciata anche per me, e vi assicuro che sono ricoperta di compiti. -.-


 

  
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