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Autore: aplaceformyhead    05/10/2011    6 recensioni
AVVISO: Per ora non continuerò la storia. Causa: fuga di idee T_T Mi scuso con chi la seguiva.
J.K.Rowling ci ha fornito poche informazioni sulla storia dei Malandrini e Lily quando erano ad Hogwarts, così ognuno di noi ha detto la sua. Ed ecco la mia versione dei fatti, dopo aver scritto "Fatto il Misfatto" che li ritraeva a quindici anni. Ora sono allultimo anno: tra M.A.G.O., amore, amicizie e anche una lotta contro Lord Voldemort all'apice del potere ... Messer Lunastrta Codaliscia felpato e Ramoso sono fieri (eh, una bellezza xD) di presentarvi la mia fic =) Spero che vi piaccia!
(L'"altro personaggio" sarebbe Alice Paciock"
Dal capitolo 9: 
“Oh, andiamo! Volete baciarvi o dobbiamo aspettare altri sei anni?” commenta Sirius che è ancora sugli spalti, dato che si stava subendo le ramanzine della McGranitt.
In questo momento vorrei strozzarlo con le mie mani, dopodiché incenerirlo con un incantesimo e gettare le sue ceneri nel Lago Nero.
“Black, sei morto!” gli urlo con tutto il fiato che ho.
Per tutta risposta mi dedica un ghigno degno di un Malandrino, con la ‘m’ maiuscola.
“Bacio, bacio, bacio …” comincia ad urlare, seguito man mano da tutti gli studenti.
 
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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                                                                          A me, perchè non tutti i giorni una fanwriter festeggia un anno su EFP *.*





Il silenzio nel dormitorio è assoluto, le mie amiche dormono.
Il sole è appena sorto, si può ascoltare il cinguettare degli uccellini.
Tutto è tranquillo. Tutto tranne me.
È trascorsa una settimana da quando Silente ci ha “reclutati” nell’Ordine della Fenice, ma non è questo che mi preoccupa in questo momento.
Oggi giocherò la mia prima partita di Quidditch. La mia prima partita! Sono agitatissima.
Tolgo il lenzuolo di dosso e scendo dal letto. Cammino in punta di piedi, per non rischiare di svegliare le mie amiche.
Indosso una felpa e un pantalone, infilo e scarpe e imbocco la porta.
Nella Sala Comune regna un silenzio irreale. Solo a quest’ora è possibile trovarla così.
I divanetti e le poltrone sono tutti vuoti, eccetto uno.
Una massa di capelli corvini scompigliati emerge da un divanetto.
Il cuore mi balza in gola.
Sto perdendo la ragione, è chiaro.
“Buongiorno.” Dico a bassa voce.
James si gira sorridente.
“Ciao, Lily. Cosa ci fai sveglia a quest’ora?” mi domanda.
“Abbassa la voce, sveglierai qualcuno!” sussurro, scendendo le scale.
Con sua grande sorpresa, mi accomodo accanto a lui.
Sono completamente ammattita, ma due interruzioni mentre stava per accadere qualcosa tra di noi, mi hanno fatto riflettere sui miei sentimenti.
Spero solamente che questa cosa non mi si ritorca contro, che una volta che io gli abbia dato una possibilità, James non si riveli il solito ragazzo arrogante e pieno di sé.
Bisogna rischiare, altrimenti non saprò mai come potrebbe andare a finire, ma al tempo stesso ho paura di soffrire.
“Come siamo silenziose”  Osserva James. “Sei preoccupata per la partita?” mi domanda.
“Un po’ …” confesso.
“Non devi preoccuparti, Lily. Anche io non dormii il giorno della mia prima partita.”
Rido leggermente.
“James Potter, il grande giocatore di Quidditch, quello che non fallisce mai.” Dico.
“Non così grande.” Mormora, con aria triste.
“Che vuoi dire?” gli domando, accigliata.
“Non sono riuscito a conquistare l’unica ragazza a cui tengo davvero.”
Mi si scioglie il cuore. So che sta parlando di me.
Vorrei urlargli che non è vero che non mi ha conquistato, che con questo suo cambiamento mi ha conquistata e come.
Non ci riesco. Qualcosa mi frena, ma non so cosa. La parte più stupida di me.
“Non darti per vinto. Prima o poi ce la farai.” Riesco a dirgli.
Lui mi guarda scettico.
“Lily, sai che sto parlando di te, vero?”
“Certamente.”gli dico, con molta nonchalance.
Mi guarda, sempre più incredulo.
“Smettila di fissarmi in questo modo, James! Sto solamente dicendo che questo tuo comportamento mi piace. Non sei più il ragazzino arrogante ed immaturo, sei cambiato. Hai tirato fuori il meglio di te.”
“Stai dicendo che non mi odi più?”
“Io non ti ho mai odiato. Mi eri antipatico, ecco.”
Mi guarda sempre più perplesso.
“Odiavo il tuo stupido atteggiamento, ma ho sempre saputo che in te c’era una parte fantastica, quella parte che condividevi solo con i tuoi amici. Ho sempre saputo che dietro quel bulletto pieno di sé, c’era un ragazzo dolce e simpatico. E si, questo nuovo te potrebbe piacermi.”
Sgrana gli occhi.
“Non fare quella faccia da stoccafisso! Sai che sto dicendo la verità.”
Mi sorride. Non è uno di quei sorrisi malandrini o ammaliatori. Un semplice sorriso, capace di sciogliermi il cuore.
Dato che la situazione sta diventando alquanto imbarazzante, borbotto un ‘ci vediamo dopo ’ e ritorno in dormitorio.
Arrivata al secondo piano della torre, imbocco la porta. Mary e Amelia dormono ancora, la voce di Marlene che canta in bagno è udibile fin qui. Alice mi aspetta seduta sul letto, le gambe incrociate e un sorrisetto malizioso dipinto su volto.
Le regalo uno dei miei sguardi killer, dopodiché mi avvicino a lei e poggio la sua mano sulla mia fronte.
“Che stai facendo?” mi sussurra perplessa.
“Scotto?”
“No, perché?”
Mi assicuro che nessuno oltre a lei stia ascoltando questo discorso, dopodiché le dico:
“Sto facendo strani pensieri su Potter.”
“Quanto strani?” Il sorriso malizioso si espande.
“Tanto strani.”
“A livello di immaginare James Potter e …”
“E me, si.” le dico, concludendo la sua frase.
Mi accascio sul mio letto e sprofondo il volto nel cuscino.
“Ti piace, vero?” mi chiede Alice, sedendosi accanto a me.
Comincio a prendere a testate il cuscino, maledicendolo di essere così morbido.
“Datemi qualcosa contro cui sbattere la testa!” sussurro al soffitto.
“Ti piace.” Conclude la mia amica per me.
Niente occhiatine e sorrisetti maliziosi, niente frasi tipo ‘L’ho sempre saputo! Ci scommettevo!’ e roba varia. Semplicemente mi guarda con un’espressione comprensiva.
“Prima o poi tutti cadono nell’amore, ma tu sei fortunata.”
“E perché?”
“Come perché? Quest’amore è ricambiato, James ti ama, farebbe pazzie per te.”
“Lui è pazzo e basta.” Le dico ridendo, trascinandola in un’allegra risata che fa svegliare Mary e Amelia.
“Ehi! Qui c’è gente che vuole dormire!” mi urla Mary, la voce roca e il segno del cuscino sul viso.
Io ed Alice scoppiamo a ridere.
“D’accordo, andiamo a fare colazione!”
Mary sprofonda nel mondo dei sogni ancor prima che noi usciamo dal dormitorio.
 
Osservo il campo di Quidditch da una fessura della porta, ma la cosa non aiuta a farmi sentire meglio.
Gli spalti sono pieni zeppi di studenti urlanti, mentre ancora altre persone affluiscono nello stadio dal castello.
Qualcuno mi sfiora la spalla.
“Vieni a sentire il discorso?”mi domanda James in un orecchio, facendomi balzare il cuore in gola.
Annuisco e lo seguo negli spogliatoi.
Eccoci qui, tutti intenti ad ascoltare il nostro capitano che ci incoraggia.
“Bene, eccoci alla nostra prima partita.”
Cercavo di concentrarmi sulle sue parole, e non sul suo volto, né sui suoi capelli scompigliati, né … ok, sto divagando, ma soprattutto mi sto facendo paura.
“Non ho molto da dirvi, sapete come sono sui discorsi. Penso che questa sia una squadra davvero fantastica, con giocatori validissimi. Ognuno di voi fa la sua parte, ognuno di voi completa questa squadra: con l’assenza di un solo componente, la squadra non varrebbe nulla.”
Tutti sorridono e annuiscono entusiasti.
James ha questo potere: indurre positività nelle persone.
“Quindi, forza! Andiamo in campo e distruggiamo quei Corvonero!”
Tutti si dirigono verso l’uscita dello spogliatoio, tranne me.
Resto seduta su una panca a rosicchiarmi le unghie.
“Ehi, Grifona senza coraggio, andiamo?” mi dice James scherzoso.
“Io il coraggio ce l’ho e come!” protesto agguerrita, dopodiché ritorno a rosicchiarmi le povere unghie. “Come fai ad essere così tranquillo?”
“Credo in questa squadra. In te e in tutti quelli che ci stanno aspettando lì fuori. Anche la telecronaca ci darà supporto!”
“Oh no. Hanno incaricato ancora Sirius Black per la telecronaca? Dimmi di no!”
James scoppia a ridere, contagiandomi con il suo buon umore.
“Esatto! Dai, andiamo, giocherai divinamente!” afferma, afferrandomi la mano.
Arrossisco un po’ come una stupida quale sono.
“In bocca al lupo!” mi sussurra, stampandomi un piccolo bacio sulla guancia che mi fa andare in fumo, per poi correre dagli altri.
Resto alcuni secondi ferma nella mia posizione, dopodiché mi decido ad affrontare la partita.
 
I pochi minuti in cui sono rimasta nello spogliatoio hanno fatto si che gli spalti si riempissero ancora di più.
Un intero lato dello stadio è occupato da Grifondoro urlanti, tutti muniti di festoni e stendardi vari. C’è chi improvvisava coretti, chi applaude, chi ci fissa sorridente, chi si sgola e chi agita i festoni preparati (alcuni davvero divertenti, altri incoraggianti, ma la stragrande maggioranza insulta i Corvonero).
Anche il lato Corvonero fa la sua parte, mentre i Tassorosso tifano per noi.
I Serpeverde assistono alla partita inermi, probabilmente sperando nella caduta di James dalla scopa (se vogliamo essere espliciti, nella sua morte), nell’esplosione delle scope del Capitano di Corvonero e roba varia.
Ci avviciniamo alla giovane insegnante Madama Bumb, che arbitrerà la partita.
“Benvenuti alla prima partita di Quidditch! Quest’anno il campionato è aperto da Grifondoro e Corvonero!” urla Sirius Black dalla “Tribuna Insegnanti”.
James e Jerkas si stringono la mano.
Montiamo i manici di scopa e Madama Bumb fischia l’inizio della partita.
Mentre il cuore mi batte forte e l’emozione mi fa venire mal di stomaco, prendo quota, stringendo con una mano la Nimbus Mille (ex scopa di James, che aveva donato alla scuola quando i suoi gli avevano regalato per il suo diciassettesimo compleanno l’ultimo modello “Nimbus Milleuno”, una scopa davvero fantastica) e con l’altra una mazza da battitore.
“Corvonero è in possesso della palla! Jonash avanza verso la porta e tira! No! Come ha fatto quella maledetta pluffa ad entrare? Dieci a zero per Corvonero. Reydd, renditi utile alla società e para!” sbotta Sirius, ma la sua voce è un’eco lontana.
Un battitore di Corvonero spedisce un bolide verso di me. Stringo la mazza con entrambe le mani, così forte che mi si sbiancano le nocche. Riesco a colpire il bolide e ad indirizzarlo verso Morriath, una delle cacciatrici della squadra avversaria.
“Il boccino d’oro è stato liberato! Ecco che i Cercatori aguzzano la vista! Forza, Ospect, prendi quel boccino e facciamola finita! Questi perdenti non possono …” ma Black non riesce a finire la frase, dato che la McGranitt gli urla contro.
“James Potter è in possesso della pluffa, si dirige verso gli anelli e … GOAL! La pluffa passa ad una velocità tale che il portiere nemmeno si volta! Questo si che è giocare, gente!”
Respingo un altro bolide con forza, indirizzandolo verso il Cercatore avversario, ma ovviamente lo devia e così una battitrice me lo rispedisce, con tanto amore.
“Altri dieci punti per Grifondoro! Auten, bellissimo goal, lasciatelo dire!”
Mi distraggo pochi attimi per fissare James.
Il suo volto è bello anche mentre è impegnato a giocare; i suoi occhi nocciola sono ridotti a due fessure, a causa della luce. Tuttavia, non perde la concentrazione ed ha sotto controllo tutto il campo. Riafferra la pluffa e si dirige deciso verso gli anelli avversari.
“E Grifondoro segna ancora! Che squadra, gente, che squadra!” commenta Sirius, fingendosi commosso.
Per poco un bolide non mi investe. È a pochi palmi dal mio volto, ma fortunatamente riesco a deviarlo, e Stokhage lo rimanda nell’altra metà campo.
Gli sorrido velocemente, poi mi riconcentro sulla partita.
“Hidon è in possesso per la pluffa, si avvicina agli anelli di Grifondoro … cosa? Ospect ha appena afferrato il boccino! E GRIFONDORO vince! Che partita, ragazzi! Questa è la mia casa! Non come quei buoni a nulla di Corvo …”
“BLACK!” gli urla la professoressa McGranitt.
Metà pubblico è in delirio, mentre i Corvonero scendono dagli spalti sconfortati.
Scendo anche io in campo, insieme a tutti i miei compagni di squadra e di casa, che si uniscono a noi per complimentarsi.
Ad un certo punto mi ritrovo faccia a faccia con James.
Lo guardo per qualche istante, in silenzio, dopodiché lui si decide a parlare.
“Bella partita, Lily! Sapevo che saresti stata una bravissima battitrice!” mi dice, sorridendo.
“Grazie! Anche … anche tu sei stato bravo, come sempre d’altronde.”
La cosa sta diventando davvero imbarazzante, dal momento che in uno stadio affollatissimo è calato un silenzio tombale e tutti ci stanno fissando, insegnanti compresi.
“Beh, cos’avete da guardare?” sbotto, guardandomi intorno più rossa in viso dei miei capelli.
“Oh, andiamo! Volete baciarvi o dobbiamo aspettare altri sei anni?” commenta Sirius che è ancora sugli spalti, dato che si stava subendo le ramanzine della McGranitt.
In questo momento vorrei strozzarlo con le mie mani, dopodiché incenerirlo con un incantesimo e gettare le sue ceneri nel Lago Nero.
“Black, sei morto!” gli urlo con tutto il fiato che ho.
Per tutta risposta mi dedica un ghigno degno di un Malandrino, con la ‘m’ maiuscola.
“Bacio, bacio, bacio …” comincia ad urlare, seguito man mano da tutti gli studenti.
“Giuro che, appena torniamo in Sala Comune, lo faccio fuori!” dico a bassa voce a James, anch’egli rosso in viso. “Ti rendi conto che sono diventata più rossa dei miei capelli?”
“Bacio, bacio, bacio!” Gli urli eccitati sono sempre più forti.
Sbuffo sonoramente, mentre James abbassa lo sguardo deluso.
Cosa sto facendo? Sto rinunciando all’occasione della mia vita?
“Ehi, James …”
“Mi sono illuso troppo, lo so.” La sua voce è appena un sussurro.
Sorrido e gli prendo il volto tra le mani.
Proprio in quel momento – in cui le grida hanno raggiunto l’apice della sonorità – arriva un ragazzino che si vuole complimentare con James.
E che diamine! No, non possono interromperci, non di nuovo!
“Smamma!” gli dico e il piccolo Tassorosso se ne va, un po’ triste.
Ritorno a guardare James, fissandolo negli occhi.
Qualcuno sa spiegarmi perché tre secondi fa volevo baciarlo ed ora la paura si è impossessata del mio corpo? Qualcuno sa spiegarmi perché mi sento accaldata (e no, non è colpa della partita), emozionata e mi fa male la pancia?
Coraggio, Lily. Sei una Grifondoro, hai affrontato un Dissennatore, sei sopravvissuta ad un bacio di James, hai avuto il coraggio di ammettere che ti piace, non può spaventarti un semplice bacio!
E allora perché mi tremano le gambe?
Respiro profondamente, chiudo gli occhi e poggio le mie labbra sulle sue.
James lascia andare il manico di scopa, per accarezzare con una mano i miei capelli.
La folla applaude, mentre un paio di ragazzine scoppiano in pianti disperati; ma tutti i suoni sono solo eco lontane, perché in questo momento riesco a pensare solamente a James e alle sue morbide labbra che sfiorano le mie.
Un brivido percorre la mia schiena, dopodiché ripeto la scena delle colorazioni molto sfiziose del mio viso (come successe sul treno l’anno scorso).
James schiude le labbra in un piccolo bacio e ci separiamo.
Ho ancora gli occhi chiusi e non ho il coraggio di aprirli: ho paura che tutto questo svanisca, che una volta aperti gli occhi, io mi ritrovi nel mio letto a baldacchino.
“Coraggio, andiamo a cambiarci che stasera organizzeranno sicuramente una festa.” Dice James.
Apro gli occhi e con piacere constato che non è stato un sogno.
James è davvero qui, davanti a me. Non se n’è andato e so con certezza che non se ne andrà mai.
Non resisto alla tentazione di abbracciarlo, così gli getto le braccia al collo e mi accoccolo per qualche istante su suo petto.
“Non è il bacio più romantico che si posso immaginare, ma non è stato per nulla male.” Gli sussurrò ad occhi chiusi, facendolo sorridere.
“È stato il bacio più bello del mondo.”
“Quando amore!” Commenta ad un certo punto una voce intrusa: Black.
“Black, sei consapevole del fatto che devi ancora essere ridotto in cenere?”
“Pace!” dice, dandosela a gambe.
“Ti amo, anche se sai essere piuttosto sadica.”
“Ti amo anche io.”   




Note d'autrice:
TADAAAAAAN *____*
Scusate il ritardo, so che non aggiorno da luglio ç___ç Però penso di essermi fatta perdonare *.*
Ecco qui il capitolo del bacio :3 Non è il massimo della romanticheria, però mentre ero in vacanza secoli fa mi è venuta quest'idea :D
Spero che l'obbrobbrio vi sia piaciuto xD
Ah, si, la dedica! xD Non sono egocentrica, però mi sono imposta di pubblicare qualcosa oggi, perchè un anno fa mi sono iscritta a questo sito :') (Ecco perchè pubblico a quest'ora e non domani xD)
Per quanto riguarda James, ho scoperto che era un cacciatore O_O" (Lo dice la Rowling in un'intervista) ... anche io sono rimasta sconvolta dalla notizia xD Comunque ho modificato il quinto capitolo, così l'ho reso un cacciatore xD
So che è una fanfiction, ma su queste cose sono ... un lama parlante, ecco xD
Ringrazio le quattro splendide persone che hanno recensito lo scorso capitolo: grazie di cuore, non so come farei senza le vostre recensioni :'D Vi costruirò una statua in via dei matti n° 0 xD
E grazie anche a chi ha inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate, o a chi semplicemente segue questa fic nell'anonimato xD
Bene, ora devo andare che domani c'è scuola, yeee -.-"

Pace pace ^^
Ila :)

P.S.= le recensioni sono più che gradite ;) xD
   
 
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