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Autore: saramichy    06/10/2011    5 recensioni
Bella ha sedici anni è la sorellina minore di Jasper che ne ha diciotto e si occupa di lei perché i loro genitori sono morti. All'improvviso una scommessa di Jasper metterà fine alla monotonia della loro vita e proietterà la piccola Bella nel mondo dei ricconi, dove incontrerà Alice ed Edward Cullen. Cosa potrebbe accadere se i due mondi così distanti tra loro collidessero? Tutti umani!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Rieccomi lo so sono in ritardo pazzesco tra le ferie e tutto il resto, comunque l’importante è che io sia di nuovo qui. Buona lettura e se vi fa piacere recensite.



una scommessa che cambia la vita



QUARTO CAPITOLO: RISVEGLIO MOVIMENTATO



POV BELLA



Mi sono svegliata presto la mattina dopo e sono andata in cucina a preparare la colazione. Faccio il piatto che mi viene meglio, uova strappazzate con pancetta e all’improvviso mi arriva dietro Alice.

«Buongiorno Bella, hai dormito bene?» Mi ha fatto prendere un colpo, pensavo di essere sola ed invece eccola qui, mi dovrò abituare alla sua spigliatezza.

«Tutto bene, grazie Alice. Stavo preparando la colazione, ti vanno delle uova con pancetta?» Alice annuisce e poi riprende a parlare.

«Bella, non dovresti farlo. Mio fratello è un cretino, comunque sono passata da camera sua e mi ha detto che dovresti portargli la colazione in camera direttamente. Scusa ma è davvero un deficiente, comunque l’ambasciatore non porta pena, giusto?» Annuisco, quasi quasi me lo aspettavo che me lo avrebbe chiesto. E’ solo un viziato e un deficiente, ha ragione Alice. Le porgo il suo piatto e poi preparo un vassoio da portare ad Edward in camera sua. Salgo le scale e mi dirigo verso la sua camera, busso alla porta e una voce femminile mi dice di entrare, mi si rizzano i capelli, speriamo non siano nudi. Mi farebbe schifo vederlo in certi atteggiamenti intimi.

«Scusate il disturbo, la signorina Alice mi ha detto di portare la colazione in camera.» Sono entrata ed ho trovato una tizia davvero poco vestita sdraiata sul letto ed ho deciso di giocare alla perfetta cameriera di casa.

«Hai fatto proprio bene. Non credo di averti mai vista, sei la nuova cameriera? Io sono la ragazza di Edward, mi chiamo Tanya Denali. Credo che ci vedremmo spesso, d’ora in avanti.» Ma io spero anche di no, se proprio devo dire la verità non ci tengo molto a vederla tutti i giorni. E’ una tizia davvero snob, mi guarda come se avesse visto un insetto, ma chi si crede di essere, Cocò Chanel? Non è nemmeno tanto bella, se devo dire la verità, comunque a me non interessa proprio chi lei sia.

«Ora vi lascio, devo tornare al mio lavoro. Godetevi la colazione.» Detto questo stavo per uscire dalla stanza, quando la voce glaciale di Edward mi bloccò sulla porta.

«Isabella, non sei stata congedata. Vedo che hai portato la colazione, ma gradirei che tu mi preparassi anche un caffè molto forte. Devo recuperare le mie energie.» Mio dio, questo ragazzo era uno spirito diabolico. Mi girai di scatto e la scena che mi ritrovai davanti mi lasciò palesemente senza parole.

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Edward era a petto nudo, coperto solo da un asciugamano attorno alla vita. Alcune goccioline d’acqua stavano scendendo lungo il suo collo ed entravano direttamente nell’asciugamano, non avevo idea di come mi fossi ritrovata in questa situazione, ma sentii chiaramente la voce stridula di Tanya ridere e dire qualche parola ad Edward.

«Edward, tesoro, così metti soggezione alla cameriera. Non la vedi poverina, in che stato è ridotta? Sta diventando rossa come un peperone, vatti a vestire.» Edward mi guardò direttamente negli occhi e sorrise beffardo, ero convinta che l’avesse fatto apposta. Baciò con la lingua Tanya davanti a me e poi ritornò in bagno, non prima di avermi detto altre cose.

«Isabella, mi raccomando. Il caffè deve essere bollente e forte.»

«Ai suoi ordini, signorino Cullen.» Ero diventata una celebrolesa, uscii da quella stanza sentendo le guance avvampare dalla rabbia e dall’umiliazione appena subita. Dovevo riprendermi e scendere di sotto, preparare il caffè e naturalmente riportarlo in camera, cercando di sembrare indifferente a quello che era successo. Andai di sotto e trovai Alice ancora in cucina, intenta a mangiare la colazione che avevo preparato.

«Sai, sei molto più brava della nostra cuoca. Non ho mai mangiato delle uova così, com’è andata di sopra?»

«Diciamo bene, anche se la fidanzata di tuo fratello mi ha fatto fare la figura della cretina.» Alice si mise a ridere e poi riprese a parlare.

«La fidanzata di chi? Scusa se mi metto a ridere, ma mio fratello non ha la ragazza. Diciamo che le sue sono compagne di letto, prevalentemente. Chi c’era di sopra accanto a lui?» Ero senza parole, suo fratello era un puttaniere, in pratica.

«Si chiama Tanya Denali, credo. Avevo capito che tuo fratello era un idiota, ma non che fosse un tipo da una botta e via.» Mi misi a preparare il caffè e speravo ardentemente che gli bruciasse la gola.

«Povera Tanya, davvero non ha idea che mio fratello si ripassi mezza scuola. Lei pensa di essere l’unica, ma vedrai imparerai che mio fratello è un tipo piuttosto ricercato. In questa settimana vedrai molte ragazze lasciare la sua camera, spero che un giorno trovi quella che gli spezzi il cuore, così capirà finalmente che non si può giocare con tutte le ragazze. E‘ mio fratello gli voglio bene, ma è un grande maschilista.» Detto questo mi lascia, andando in camera sua ed io finisco di attendere il caffè e lo porto in camera di suo fratello. Attendo con pazienza che qualcuno risponda al mio bussare e dopo poco mi ritrovo davanti Edward, già vestito, pronto per andare chissà dove. Gli porgo il vassoio con il caffè e lui risponde in malo modo.

«Finalmente, credevo che te lo fossi bevuto tu il caffè. Isabella, dovresti pulire fuori accanto alla piscina, perché stasera voglio dare una festa per i miei amici. Ah, un’ultima cosa, dovresti anche trovarti un abbigliamento adatto per la serata, visto che sarà in tema hawaiano, direi che dovresti trovarti un bikini, per poterci servire in maniera adeguata.» Ero sbalordita, come si permetteva di dire certe cose, ma per chi mi aveva presa?

«Sei diventato scemo per caso? Io non intendo servire te e i tuoi amici, coperta solo da un bikini. Ti ha dato di volta il cervello?» Lui ride e poi mi risponde.

«Fai quello che ti ho detto, altrimenti andrò da tuo fratello e mi prenderò la sua officina. E’ tua la scelta, fai quello che vuoi, ma sappi che mi comporterò di conseguenza.» Allibita, non sapevo cosa rispondere. Annuii e me ne andai in camera di Alice.

«Alice, devi aiutarmi. Tuo fratello vuole dare una festa stasera e mi ha detto che devo indossare un bikini, non ne ho portati con me e non ho idea di che cosa mettermi.» Alice mi guardò, cercando di capire se stessi scherzando, ma vide il mio sguardo e iniziò a cercare qualcosa nel suo armadio, che era enorme.

«Le idee di mio fratello lasciano davvero a desiderare, un’altra festa in piscina. Sarà la centesima quest’estate, scommetto che lo ha fatto solo per mostrarti ai suoi amici, è un imbecille. Vediamo se trovo qualcosa, accidenti. Dove l’ho messo, eccolo. Indosserai questo e a mio fratello e i suoi amici verrà un infarto.» Guardai lo striminzito bikini che aveva tirato fuori Alice e scossi la testa.

«Sei pazza? Non posso mettere quel coso, è bianco, quasi trasparante, mi si vedrà tutto. Tuo fratello e i suoi amici potrebbero saltarmi addosso, altro che infarto.» Alice sorrise maliziosamente, non avevo idea che quella sera sarebbe stata una battaglia continuata, con ogni uomo che avrei incontrato.
  
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