go to him, he needs you.
 

"Natalie" il ragazzo ripetè la parola per assaporarla, si sentì mancare. No, non poteva svenire tra le braccia, le braccia della sua Natalie.

Deglutì mantenendosi miracolosamente al bancone.

"Louis" lei gli porse la mano e lui ricambiò la stretta, gli tremavano maledettamente le gambe, la morbida pelle della ragazza sfiorò la sua.

"Sai credo che verrò qui più spesso, il caffè-latte lo fate come…" 

"Piace a te" il ragazzo la interruppe, Natalie aggrottò la fronte dubbiosa 

"Come fai a sapere cosa stavo per dire?"  sorrise poi. Louis scrollò le spalle "mi sono buttato" mentì sorridendo.

Era bravissimo nel mentire, forse la cosa migliore che sapesse fare. Ma in quel momento era totalmente preso dal panico, la sosia della sua ex ragazza con lo stesso nome e sorriso era davanti ai suoi occhi. 

L'iphone della castana si illuminò, la ragazza lesse velocemente quelle due righe.

"Devo scappare, è stato un piacere conoscerti Louis" sorrise nuovamente, Louis fece lo stesso. Lui salutò alzando semplicemente il braccio, non c'erano parole che gli potessero uscire dalla sua bocca in quel momento.

C'era solo una domanda che tormentava Louis da quando la ragazza aveva varcato la soglia della porta della caffetteria, se veramente fosse stata la sua Natalie, allora perché lei non era già tra le sue braccia?

**

Sharon aprì la porta e passò una mano nei capelli scompigliati, guardò con aria assonnata l'amico davanti a lei e si diresse nuovamente verso il divano dove pochi minuti prima dormiva comodamente e dove si buttò a peso morto.

"Dimmi tutto" disse con un filo di voce, Louis si sedette alla punta del sofà così da non disturbare la ragazza che intanto si allungava su di esso. Lei tirò un po' più giù la maglia grigia XXL così da coprire una piccola parte delle gambe scoperte, aveva freddo.

"Stavo per versarle il caffè addosso" cominciò a giocare con i capelli rossi di Sharon.

"Mh, molto romantico direi" le tirò una ciocca "Ahia! Okay faccio la seria" disse ridendo sotto i baffi.

"E…" 

"E?" lei lo guardò spalancando i suoi grandi occhi verdi 

"Si chiama Natalie" sussurrò

 Sharon non disse una parola, era a bocca aperta era immobile fissando il ragazzo.

"Ma non sarà mai lei, insomma, ti ricordo che è andata via, si sarebbe ricordata di me non ti pare?" il ragazzo balbettava nervoso e abbastanza speranzoso 

La rossa abbassò improvvisamente lo sguardo rannicchiandosi su se stessa

"Sharon?"

"Louis c'è una cosa che non sai" rispose con voce strozzata

"Cosa?"

"Il motivo per cui Natalie se n'è andata" riprese a guardarlo, questa volta con un velo di lucidità nei suoi occhi che si preparavano ad una grande ondata di gocce salate. 

Louis smise di giocare con i capelli dell'amica guardandola con discreta serietà.

"Cosa c'è che non so?"

Sharon chiuse gli occhi deglutendo, prese un sospiro.

"Lei mi ha chiesto di non dirtelo, per non farti preoccupare, per farti ricominciare, per essere felice"

"Sharon" Louis la interruppe

"Natalie era malata Louis."

Il ragazzo la guardò confuso

"Amnesia, aveva qualche problema di memoria che però avrebbe potuto aggravarsi con gli anni" aggrottò la fronte confusa lei stessa da quel che stava dicendo

"perciò andò in Germania a farsi un operazione che stimolava un emisfero del cervello, ora non ricordo, ma so che l'unico effetto collaterale poteva essere la perdita totale della memoria e.."

Louis fece cenno con la mano di continuare capì al volo il finale, quella tortura era già durata abbastanza. 

Sharon fece per prendergli la mano ma lui la tirò indietro.

"Louis non so se sia lei o no, non lo posso sapere. Ma alcune cose avrebbero senso così"

Il ragazzo fissava un punto preciso senza dire una parola, l'unica cosa che voleva in quel momento era stare da solo, per riflettere.

Si alzò da quel divano e si diresse verso l'uscita, la rossa lo vide allontanarsi ma non disse nulla, aveva capito la sua esigenza.

Aspettò che la porta si richiudesse per poi coprirsi il viso con il cuscino beige.

**

"Si è chiuso in camera, non ha nemmeno pranzato."

"Molto più grave di quanto pensassi" Sharon sgranò gli occhi sentendo l'affermazione della mamma del moro

"Vai da lui, ha bisogno di te" la donna poggiò una mano sulla spalla di Sharon e annuì per poi lasciarla andare al piano superiore

La ragazza girò lentamente la maniglia e aprì la porta, Louis era steso sul letto stringendo una foto al petto, Sharon sapeva benissimo quale fosse.

Si avvicinò a lui e si stese su quel letto abbastanza grande per entrambi, si strinse a lui che in quel momento aveva bisogno della sua migliore amica, quella che a 8 anni l'aiutò a superare la paura del buio e che a 13 baciò per la prima volta, più che mai.

"Ho portato Grease" sussurrò al suo orecchio così da costringere Louis a girarsi verso il suo lato, la guardò nei suoi grandi occhi verdi e lei guardò lui nei suoi lucidi ed ancora arrossati, la ragazza cacciò il DVD dal giubbino di jeans, lui sorrise.

author's note

*russa sulla tastiera*

alla faccia del blocco che ho avuto!

Okeis capitolo che spero abbia risolto un paio di dubbi, ma da come ho visto nessuno ha pensato nel capitolo

precedente che quella Natalie poteva essere la ex di Louis ee

e vabbè ç___ç

mi scuso solo per "Sharry" che manca in questo capitolo, okei basta muoio di sonno quiiindi vado a dormire, ancora grazie a tutte

addio babeees ee