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Autore: Roena    06/10/2011    1 recensioni
Tre ragazze e tre ragazzi si troveranno a vivere tre differenti storie d'amore, ciascuna con le proprie controversie e i propri vantaggi, in uno scenario non privo di colpi di scena in quest'opera firmata da DarkSelene/Roe e Kymit, e dedicata a Sora89 per il suo 19esimo compleanno! Auguri cara!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Miyako Inoue/Yolei, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ben trovati per questo quarto atto, scusandoci per l'attesa cui vi abbiamo sottoposti, ringraziamo milodelloscorpione, Yumi_chan e Sora89 per averla messa tra le preferite, MartiiQuellaBionda per averla messa tra le ricordate e invitiamo chiunque leggesse in silenzio a lasciar una piccola recensione perché ci farebbe davvero piacere!
Buona lettura


Atto quarto

/Sora/

Stare abbracciati a Yamato è strano.
Il suo corpo emana calore com’è giusto e normale che sia, ma il punto è che questo è solo calore. Quando sono arrivata, credo si sia sforzato di essere carino e gentile, la sua prima acida risposta ne è la prova. Ho fatto qualcosa di male che l’ha offeso?
«Vai piano, ti prego». gli chiedo e la moto rallenta un poco.
Non dice nulla…
So che lui è così, ma volte è difficile essere la ragazza del duro… che poi, non esageriamo,Yamato è duro solo in apparenza. Ha come un’armatura invisibile che lo protegge da attacchi distratti. Chi lo conosce sa benissimo come ferirlo.

Alla fine ci fermiamo, di fronte al parco.
Spegne la moto, si leva il casco e mi porge la mano.
Mi aiuta a scendere, galante o gentile?
Non so, ma intanto gli sorrido e vediamo come va questa giornata.
«Non credi di andare un po’ troppo veloce?» lo rimprovero scherzosamente.
Lui alza le spalle.
«Se andavo al passo di Taichi, arrivavamo al parco per la chiusura.»
Rido «Ok, te la concedo.»
«E ora dove andiamo?» chiede Mimi, entusiasta dell’appuntamento.
E ci credo!
Ha fatto carte false per uscire con Taichi!
«Possiamo prendere un gelato al chiosco.» propone lui.
«Sei ancora a dieta vegetale stretta?» lo istiga Yamato e lui, povero amico mio, crolla psicologicamente.
«Siiii…» piagnucola, ma è tutta scena.
«Come se non sapessimo che spendi metà paga in dolciumi e porcherie varie.»
E’ divertente punzecchiarlo, devo ammetterlo.
Inoltre, in questo io e Yamato ci rendiamo complici.
Essere i due migliori amici di Taichi Yagami ha i suoi vantaggi, no?
Proseguiamo di quest’andazzo per diversi minuti, dall’entrata ai giardini fino al chioschetto al centro. L’aria è fresca e soffia un venticello profumato. Taichi e Mimi camminano davanti a noi, a debita distanza. Più che altro perché questo è il loro primo appuntamento. Lei si avvicina sempre più a lui, lui la lascia avvicinare, poi piano piano le sfugge.
Io sono mano nella mano col mio ragazzo e l’atmosfera romantica che ci circonda è così perfetta che mi appoggio a lui più di quanto non farei normalmente.
Mi circonda le spalle col braccio e lì mostra il suo essere dolce in fondo.
Sto con lui perché, come dicevo a Mimi, lui è sempre così chiuso e apparentemente triste, ma è solo esteriorità. Lo amo perché nonostante tutto è sempre in prima linea se qualcuno ha bisogno.
E ci sarebbero tanti altri motivi che mi spingono a stringergli le mani e baciarlo, ma la parola “amore” dice già tutto.

/Mimi/

E’ un poco imbarazzante, questo primo appuntamento.
Credo di non essermi mai sentita così tesa in vita mia.
E Taichi dev'essere più teso di me.
Il grande leader che sfugge impaurito alla sua donzella!
Ci sarebbe da ridere in futuro, raccontarlo ai figli e ai nipoti o anche solo agli amici. Metterlo in imbarazzo per vedere le sue guancie arrossarsi e le sue sopracciglia corrugarsi, mentre il suo cervello cerca qualcosa per levarsi d’impiccio.
E quando gesticola? Non è un amore?
Vorrei prendergli la mano ma, di fatto, non stiamo neppure insieme…
E’ strano pensare che poco fa ero aggrappata a lui così stratta da soffocarlo e ora non ho il coraggio di prendere semplicemente le sue dita fra le mie.
«Come prenderai il gelato?» mi chiede d’un tratto.
Ci penso un attimo su. «Fragola e frutti di bosco, credo. Tu?»
«Cioccolato e fragola e… ehi, abbiamo qualcosa in comune!»
Com’è carino così imbarazzato e nervoso.
«Già!» esclamo dandogli corda. Forse il gelato ci aiuterà scioglierci un po’, spero.
Sora e Yamato stanno alle nostre spalle a fare i piccioncini, beati loro. Intanto eccoci davanti al chioschetto.
I maschi mettono mano al portafoglio.
«Dai, lascia stare.» dice Sora.
«Lasciami fare.» ribatté Yamato.
«Oggi offriamo noi!» esclama Taichi e strappa di mano i soldi al suo migliore amico, per poi porgerli alla ragazza al bancone «Quattro coni, per favore.»
«Che gusti?»
Ci stringiamo tutti intorno alle vaschette e fissiamo come rapiti i gusti colorati e saporiti oltre il vetro. La mia scelta non varia: fragola e frutti di bosco. Taichi decide di provare un nuovo gusto derivato da uno snack di cui non ricordo il nome, ma non cambia la fragola. Sora prende un bel pesca e maracuja doppio, mentre Yamato un pistacchio e menta.

«Me lo fai assaggiare?»  
Siamo seduti sulle panchine da circa cinque minuti e il caro Taichi già deve muoversi.
Si sporge su di me, ma non certo per me.
«Non rompere!» esclama Yamato «Chiedi a Mimi di farti assaggiare il suo!»
E grazie tante signor Ishida!
Oddio, il mio povero cuore di dolce fanciulla!
Taichi ha smesso di seccare il suo amichetto e si volta verso di me. Non si muove, rimane sporto, con gli occhi che mi fissano. Ed è rosso in volto, appena.
E anch’io lo sono.
Sto letteralmente andando nel panico.
Sora, aiutamiiii!

/Ken/

Ed eccomi qui, col cuore batte così forte da sfondarmi la casa toracica ad ogni battito.
Le piacerà? Non le piacerà?
«Apriamoli insieme!» propone lei ed io annuisco, sorridendo.
Le ho appena consegnato il pacchetto col cd che le ho comprato e lei mi ha dato il suo. E’ piuttosto voluminoso come pacco, non vorrei avesse speso tanto…
Quando sono andato da Iori, temevo di essere di troppo.
Il mio rapporto con lui è sempre alquanto delicato, ma non certo per la faccenda dell’Imperatore. E’complicato, ma mi sento sempre in soggezione nei confronti di quel ragazzino. Ha degli occhi che sembrano affilati come il vetro e ogni sua occhiata sembra serva a sezionare l’animo di chi lo circonda. Quando gli ho esposto il problema, mi ha semplicemente mostrato un foglio.
«Cos’è?» gli ho chiesto.
«Sai cos’è una wishlist?»
Annuisco. Che stupido, c’era anche scritto in cima a quel lungo elenco di cose “WISHLIST”.
«Una lista di desideri…»
«Esatto.» ha risposto lui «Ho sempre paura di comprare regali che non possono piacere, così Miyako mi ha proposto di far compilare ai miei amici una lista di cose che vorrebbero. Ovviamente, questa cosa la faccio solo con lei, perché ci conosciamo da quando siamo nati. Scegli pure da lì, è una lista aggiornata.»
Conoscendo Iori, credo che in occasione di feste e ricorrenze chieda a Miyako cosa ha già e cosa vorrebbe maggiormente, ma l’idea in sé è buona.
Nella lista c’erano album e dvd sui live di gruppi molto famosi. Evidentemente possedere uno di quegli oggetti significa molto di più, per lei, che ascoltare soltanto le canzoni scaricate da internet.
Alla fine scelsi, optando per gli Aerosmith, che ricorrevano nella lista più di una volta.
Sono riuscito a trovare il primo album a un prezzo decisamente stracciato.
E ora sono qui a scoprire una maglietta con la foto di me e la mia Miyako teneramente abbracciati.
E quando la guardo rosso in viso, mi accorgo che le brillano gli occhi.
Grazie mille, Iori Hida.
  
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